31 dicembre 2004
I popoli del Mediterraneo uniti
per la pace. Un 2005 che sia un anno in cui il dialogo e la solidarietà
riescano a vincere sull’odio e sulla guerra. Questo e altro nella giornata che
vede Otranto al centro di un mondo che odia la violenza e che vedrà migliaia di
persone riuscite – magari attorno al Faro della Palacia, ad aspettare l’alba
del nuovo anno. Che, da queste parti, è “l’alba dei popoli”.
Si chiama proprio così la ,manifestazione
in programma per la giornata di oggi in
riva all’Adriatico. E il clou, il momento più atteso, sarà il grande
concerto che dalle 23 si terrà a Piazza Porta Terra (i giardinetti). “Che il
Mediterraneo sia…” è il nome dell’evento, che vedrà la partecipazione dei più
grandi musicisti dell’area mediterranea, condotti da Eugenio Bennato e
coadiuvati dai solisti dell’Orchestra della Provincia di Lecce diretta da Naver
Nagui e dell’orchestra sinfonica dell’Opera del Cairo. Dal Maghreb alla Tunisia,
dall’Algeria all’Egitto, dalla Giordania alla Siria, da tutto il Mare Nostrum
gli interpreti più ispirati suoneranno le note di un dialogo e di una pace
possibile. Sullo stesso palco si esibiranno poi Paul Young ed il gruppo Los
Pacaminos che raggruppa i migliori interpreti della musica occidentale degli
anni ’80 - ’90. E non è tutto. Con l’avvicinarsi dell’alba, l’appuntamento – a
partire dalle 5.30 – sarà al Faro di Palacia (interamente restaurato) per
aspettare tra fiaccolate ed happening il sorgere del nuovo anno.
“Alba dei popoli” nasce dalla
forza simbolica esercitata dal “primo sorriso del sole” del nuovo anno. Qui,
nel punto più orientale d’Italia, il sole porta la prima luce dell’Est. Ad
Otranto sorgerà alle 7.08 minuti mentre a Bari, solo pèr fare un esempio, ci
arriverà dieci minuti dopo e a Bardonecchia (il punto più Ovest d’Italia)
un’ora dopo. Questa estrema frontiera dell’Europa testimonia un lungo percorso
ispirato al dialogo tra le culture ed alla solidarietà. Proprio per questo
motivo, oltre all’assessorato alla cultura della Provincia di Lecce ed il
Comune di Otranto, partecipano all’evento l’Istituto di culture mediterranee
della Provincia di Lecce che (si occupa di promuovere culturali tra i Paesi del
Mediterraneo); la Fondazione Laboratorio Mediterraneo di Napoli (che dal 1944 è
impegnata a creare la rete di strutture sovrannazionali euromediterranee); la
Maison de la Méditerranée (organismo che comprende gli Stati e le principali
organizzazioni del Mediterraneo); Legambiente (la più rappresentativa
associazione ambientalista italiana); i ministeri degli esteri italiano ed
egiziano (anno Italo-Egitto); la presidenza dell’Unione europea (semestre del
Lussemburgo, 2005 Anno del Mediterraneo);
il Centro di educazione ambientale e l’Ecomuseo di Otranto ( che
promuovono azioni di sensibilizzazione sui temi della biodiversità e
dell’ecologia); Taranta Power (che si occupa di recuperare la tradizione
etno-musicale del Sud d’Italia).
Alla luce anche dei tragici
avvenimenti di questi giorni del Sud Est asiatico, la manifestazione di Otranto
– tutta incentra sulla solidarietà, sul dialogo e sulla salvaguardia
dell’ambiente – assume ancora più forza. L’augurio che la serata di Otranto
vuole portare al Mondo è che la luce dell’Alba dei Popoli ispiri la ricerca di
una sempre maggiore sussidiarietà tra le popolazioni euro-mediterranee. Anche e
soprattutto quando queste sono portatrici di una cultura diversa.