MESSAGGERO

7 gennaio 2005

 

 

Eugenio Bennato, il potere della taranta

Domani sera all’Auditorium il concerto “Che il mediterraneo di pace”

 

 

di Fabrizio Zampa

 

Una musica italiana che è vecchia di secoli ma ha l’energia, il ritmo e il fascino della world music più avanzata. Un ritmo nato nel Salento che un tempo guariva chi veniva morso dalla tarantola (per il liberarsi del veleno ballava giorno e notte fino a cadere esausto) e che oggi guarisce dallo stress della vita metropolitana. Un genere la cui attualità e il cui potere aggregante sono stati confermati ma migliaia di ragazzi che, abituati a ballare rock e hip-hop, hanno trovato nella sua energia un fascino al quale non hanno saputo resistere. Si può definire così, e in cento altri modi, la vera tarantella, quella che vive da secoli nel Salento, dove oggi continua ed essere suonata da molti artisti e gruppi di varie età, dalle giovani band che mescolano strumenti etnici ed elettronica a personaggi storici come l’ottantacinquenne Andrea Sacco, che nel Gargano ancora oggi la canta e balla rimanendo in equilibrio su una sola gamba.

Si, l’autentica tarantella è tornata sotto i riflettori ormai da un bel pezzo, e parte del merito di Eugenio Bennato, che dal 1998 l’ha riscoperta, l’adottata, le ha dato un nome nuovo (Taranta Power, ovvero il potere di un ritmo antico ma al tempo stesso modernissimo), l’ha portata in concerto in mezzo al mondo e ha ampiamente dimostrata sia l’internazionalità (abbiamo visto con i nostri occhi decine di migliaia di persone che la ballavano, in Tunisia o in Egitto) sia la sua appartenenza non solo al Sud dell’Italia ma all’intero Mediterraneo.

“E’ una musica che ha mille sapori, proprio come l’aria mediterranea che da millenni fa viaggiare profumi, culture, ritmi e suggestioni di ogni genere e provenienza”, dice Bennato, che sei anni fa ha fatto aprire a Napoli, presso Città della Scienza, una scuola per l’insegnamento della Tarantella, e che negli ultimi tempi ha portato in giro un concerto-evento intitolato “Che il Mediterraneo sia un Mare di Pace” e che, dopo il grande successo avuto al Cairo, domani sera sbarca a Roma al Parco della Musica (0680241350) al completo della sua band, appunto Taranta Power, prima di spostarsi di nuovo per Amman, Marsiglia, Rabat e così via.

Sia il linguaggio musicale del concerto che la formazione multietnica del gruppo (la vocalist Zaina Cbabane, il vocalist e solista di oud Mohamed Ezzaitte El Alaoui, il vocalist e solista di Darabouka Samir Toukour vengono dal nord Africa, e con loro suonano i chitarristi Roberto Menonna e Martino De Cesare, il bassista Daniele Brenca e la tamburellista Laura Klain) vi faranno capire perfettamente cosa sono la tarantella e la sua energia di coesione e di pace. Insomma, l’appuntamento è da non mancare, specie se ancora non avete scoperto la straordinaria magia del “Taranta Power”.