APPELLO AGLI ELETTORI FRANCESI PER LA COSTITUZIONE
EUROPEA
Françaises, français de
l’étranger, de l’Italie du Sud, qui plus que
vous peut comprendre l’enjeu du référendum qui
se déroulera dimanche 29 mai.
Allez voter dans votre consulat pour que votre expérience
devienne aussi celle de 450000 européennes et européens,
et dites oui encore une fois à l’Europe.
Negli elettori Francesi che voteranno il prossimo 29 maggio per
la ratifica del Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa
è riposta una grande responsabilità. Dalla loro decisione
dipenderà, in misura rilevante, il futuro dei 450 milioni
di cittadini dell’Unione Europea e dei rapporti che i loro
stati hanno avviato con i paesi mediterranei.
La nostra speranza è in una vittoria del SI.
La vittoria del no alla ratifica della Costituzione Europea segnerebbe
di fatto un grave arresto nel processo di integrazione politica
europea, forse l’inizio, ancor peggio, di una possibile trasformazione
dell’Unione in una semplice zona di libero scambio. Un tale
rifiuto influenzerebbe sicuramente la decisione degli altri paesi
che ancora devono prendere posizione. Il no francese significherebbe
l’affossamento di questa Costituzione e probabilmente anche
la fine del metodo della Convenzione che si è rivelato più
innovativo e democratico rispetto alle tradizionali conferenze intergovernative.
Il grande contributo che la Francia ha dato in termini di civiltà,
cultura ed iniziativa a favore dell’integrazione dei paesi
del vecchio continente, essendo da sempre uno dei riferimenti indiscussi
del processo di integrazione comunitaria, verrebbe fortemente compromesso
nel caso di un voto negativo.
Molto deve l’Europa al pensiero ed all’azione politica
dei Francesi.
Un eventuale rigetto del testo del Trattato comporterebbe la caduta
della gran parte delle speranze coltivate dai cittadini europei,
vecchi e nuovi, ma soprattutto delle speranze di chi ha visto nell’appartenenza
all’Unione il completamento delle libertà e dei diritti
fondamentali, dell’integrazione tra i paesi stessi e più
recentemente con quelli dell’area Mediterranea.
Un SI che si nutre degli ideali europei di tanti uomini politici
che hanno segnato la storia, secondo i quali l’Europa è
sempre stata, oltre che uno spazio, un’idea in movimento,
una grande opportunità di pace e di sviluppo di quei valori
di solidarietà, uguaglianza, giustizia e libertà:
sono questi i valori che il Trattato costituzionale incarna in pieno.
Con i suoi 448 articoli, la Costituzione contribuisce a migliorare
le relazioni tra i soggetti istituzionali dell’Unione ed i
rapporti con i Parlamenti nazionali e le Regioni dei 25 paesi, conferendo
ad essi piena libertà di scelta e il giusto grado di indipendenza
proteggendole dal pericolo delle antiche e fallimentari autarchie
politiche ed economiche che solo l’Europa ha potuto e saputo
limitare.
In sintonia con il metodo dei piccoli passi auspicato da Robert
Schumann, la Costituzione è comunque suscettibile di revisioni
e modifiche attraverso le quali sarà possibile correggere
alcune lacune in essa presenti e quelle che si dovessero palesare
nel corso della sua applicazione.
Ci auguriamo che le speranze e le aspettative degli Europei non
vengano deluse adesso, nel momento della prova, e che potremo dire
ancora una volta SI, ancora una volta grazie alle cittadine e ai
cittadini della Francia e d’Europa!
Gerardo Marotta Presidente Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Walter Schwimmer, Segretario Generale della Maison de la Méditerranée
Predrag Matvejevic´, Presidente del Comitato Scientifico Internazionale
Michele Capasso, Presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo
Caterina Arcidiacono, Vicepresidente della Fondazione Laboratorio
Mediterraneo
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