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IL TEMPO
DELLE CAPRE
Edizione italiana
Di Luan Starova, traduzione a cura della Prof.ssa Marina Giaveri.
Editore Tullio Pironti, 2005; pp. 274
Il volume, premiato in Francia già nel 1993
come libro dell’anno, fa parte della Saga dei Balcani.I
romanzi di Starova, scrittore albanese e macedone, presentano
qualcosa di diverso rispetto alla letteratura balcanica tout
court.
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Nell’interpretazione
complessiva del dramma, il protagonista scompare e la storia
si fa collettiva. Egli è testimone di una fine tragica,
quella dello stalinismo, più che del comunismo delle
regioni balcaniche. Starova in un grande ciclo romanzesco
tratta i problemi della società macedone nell'epoca
del comunismo e nel quadro federativo e internazionale dopo
che si è formata la nuova repubblica, multietnica ed
egualitaria. Il ciclo di Starova nel quadro e nell'esperienza
del periodo comunista pone gli stimoli e la riflessione che
si propongono ancora adesso. Li pone però in rapporto
costante con il passato ottomano, rappresentato dalla figura
del padre che è il filo che unisce i diversi romanzi
e le diverse tematiche cui sono confrontate la società
macedone e quella balcanica in genere. La figura del padre
s'intensifica nella successione dei romanzi, mentre dall'assurdo
politico di Tempo delle capre e Museo dell'ateismo si procede
a terni più immediati e quotidiani, che nelle vicende
d'una famiglia rispecchiano le tribolazioni e le erranze di
tutta una popolazione. In questa intensificazione la figura
del padre si dilata fino a rappresentare gli aspetti dell'epoca
del rinnovamento ottomano quando la svolta laica ne ha fatto
il portatore d'una modernità particolare e complessa
che prende qui i tratti della irrisolta e contradditoria evoluzione
dei Balcani verso la modernità occidentale.
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