MINISTRO
ALGERIA RICEVE PREMIO DIPLOMAZIA MEDITERRANEA 2006
(ANSAmed) - NAPOLI, 20 OTT - Riportare il bacino del Mediterraneo ad
essere un luogo di convivenza pacifica tra religioni e civilità
diverse è possibile, ma solo attraverso un lungo e faticoso lavoro
di collaborazione tra i gli attori politici, economici e culturali
delle due sponde e le istituzioni europee che, sino a oggi, troppo
timidamente hanno aperto la porta ai Paesi del sud, privilegiando
invece l'allargamento dell'Europa ad est. E' quanto emerso, oggi a
Napoli, presso la Sala Vesuvio della Maison de la Mediterranee, nel
corso dell'incontro per l'assegnazione al ministro degli Esteri
algerino Mohamed Bedjaoui del 'Premio Mediterraneo Diplomazia 2006'
e la consegna della targa per la nuova sede di Algeri della
Fondazione Mediterraneo, che sarà ufficialmente operativa dal
prossimo dicembre presso la Biblioteca Nazionale d'Algeria. Secondo
Antonio Valiante, vicepresidente della Regione Campania ed Assessore
al Mediterraneo, Napoli e la Regione Campania sentono con molta
intensità l'importanza che il Mediterraneo torni ad essere luogo di
pace. Al fine di raggiungere questo scopo, ha detto Umberto Ranieri,
Presidente della Commissione Esteri della Camera dei deputati, la
politica italiana ha assunto diversi impegni nell'area e lavora
incessentemente affinché sia ritrovata la via della pacificazione.
Un lavoro a cui da anni la Fondazione Mediterraneo dà il suo
contributo promuovendo il dialogo tra la culture e religioni e
attraverso iniziative come il 'Premio Mediterraneo Diplomazia'. "Se
il nostro fine è un mondo in cui regni la convivenza pacifica allora
il confronto delle culture su un terreno comune é indispensabile -
ha detto il presidente della Fondazione Michele Capasso dopo aver
tagliato il nastro della nuova 'Sala Algeri' della Maison insieme
con il ministro algerino - Un confronto possibile, soprattutto nella
regione del Grande Mediterraneo, che permetta alle culture di
scoprire l'una le ragioni dell'altra". E' con questo spirito che la
giuria della Fondazione ha deciso quest'anno di consegnare la targa
d'oro del 'Premio Diplomazia' a Mohamed Bedjaoui "espressione - si
legge nelle motivazioni - di una concezione democratica pluralista
maturata durante un lungo cammino e una lunga riflessione. "Spero di
non morire dopo aver visto Napoli, come recita l'antico detto",
scherza il ministro algerino dopo aver manifestato la sua "profonda
riconoscenza" nei confronti della Fondazione per il premio
consegnatogli. Giurista di grande fama Bedjaoui, oltre a un passato
da diplomatico, è stato membro del Tribunale internazionale dell'Aia
e ha fatto parte della Commissione di diritto internazionale delle
Nazioni Unite. "Questo premio è il nostro premio - ha detto - un
premio per gli sforzi che compiamo ogni giorno per riportare il
Mediterraneo alla sua età dell'oro". Un sogno forse, continua
Bedajoui, "ma il realismo non ha mai ucciso il sogno". E "così noi
dobbiamo continuare a sognare e a credere che l'identità variegata e
la diversità del Mediterraneo siano la sua forza e la sua
ricchezza". (ANSAmed). KTY
20/10/2006 19:18
ITALY-ALGERIA: STRATEGIC ALLIANCE FOR PEACE IN MEDITERRANEAN
(ANSAmed) - NAPLES, OCTOBER 20 - The relations between Italy and
Algeria are excellent both in terms of economy and in politics and
the alliance and cooperation between the two countries in the
Mediterranean, Euro-Mediterranean and Middle Eastern plan are
strategic for the return of peace in the Mediterranean, Algerian
Foreign Minister Mohamed Bedjaoui said at the end of a two-day visit
in Italy. During the visit Bedjaoui met Italian Foreign Minister
Massimo D'Alema, Prime Minister Romano Prodi and President Giorgio
Napolitano. Trade, Middle East and West Sahara were the main issues
discussed at the meetings. "As regards economy, we reiterated our
willingness to increase the volume of trade between Italy and
Algeria, which varies between nine and ten billion dollars,"
Bedjaoui told ANSAmed on the sidelines of the 2006 Mediterranean
Diplomacy Prize ceremony held in the Fondazione Mediterraneo in
Naples. "Moreover, we expressed the common willingness to boost the
capacity of the TransMed gas pipeline, which is used to supply Italy
with 27.5 to 31 billion cubic metres of Algerian gas." On a
political level, the Algerian foreign minister expressed his
appreciation for the role Italy played in Lebanon "through a
military presence but with a peaceful goal". Bedjaoui added that
Italy should continue to play a leading role in the process of
finding a solution to the Israeli-Palestinian conflict and the
Western Sahara issue. The two sides in the Western Sahara issue are
Morocco, which annexed two-thirds of the region after the Spanish
withdrawal in 1975, and Algeria, which is accused by Rabat of
supporting the separatist guerrillas of the Polisario Front. "We
expect great support from Italy in order to bring the question of
the Saharawi population's self-determination to Europés attention,"
Bedjaoui said.
(ANSAmed).
RED-KTX
20/10/2006 19:27
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