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MED: IL RUOLO DEL MEDITERRANEO TRA EUROPA E MEDIO ORIENTE

(ANSAmed) - NAPOLI, 21 APR - Quali sono le sfide che Europa e Medio Oriente di oggi devono affrontare per giungere a una reciproca comprensione? Quale ruolo può avere il Mediterraneo per il rafforzamento e lo sviluppo delle relazioni tra queste due civiltà? Sono questi alcuni degli interrogativi ai quali il professore Joseph Camilleri, docente della Trobe University, ha tentato di dare una risposta durante l'incontro dal titolo "Tra Europa e Medio Oriente: geopolitica occasionale o incontro tra culture", che si è tenuto oggi pomeriggio a Napoli, presso la Fondazione Laboratorio Mediterraneo. Per capire come si svilupperanno le relazioni tra Europa e Medio Oriente, ha spiegato Camilleri, è necessario comprendere cosa è accaduto in passato, interrogarsi su come europei e mediorientali percepiscono le loro differenze e come per molto tempo europei e islam si sono guardati (con sospetto e diffidenza). Oggi, ha detto Camilleri, l'Europa deve rendersi conto del debito contratto con il mondo islamico, dell'influenza che gli arabi hanno storicamente avuto sulla cultura, la scienza e il commercio europei. Tutte queste diffidenze e tensioni possono essere superate grazie al Mediterraneo, spiega il professore. "Il Mediterraneo può essere un luogo di incontro, di comprensione e di dialogo, può essere un ponte, essendo un crogiuolo di culture e tradizioni", spiega Camilleri. "Ma il Mare Nostrum può anche essere una vera e propria barriera, una frontiera tra due culture e civiltà", prosegue. Le popolazioni del Mediterraneo possono influenzare il modo reciproco di vedersi e capirsi. L'Islam, sostiene Camilleri rappresenta "un gioiello della corona umana ineliminabile", e pertanto, aggiunge non deve essere percepito come elemento di divisione. In Europa, il processo di migrazione dai Paesi islamici è ormai un fattore incontrovertibile e immutabile. "Ormai - ha detto Camilleri - i confini meridionali e orientali dell'Europa sono musulmani". L'ingresso della Turchia nell'Unione europea ne è un esempio. Riguardo ai timori e alle polemiche sviluppatesi attorno alla questione, ha spiegato il docente, il Mediterraneo può aiutare a superare le difficoltà, aiutando l'Unione europea ad affrontare con la giusta 'forma mentis' l'ingresso della Turchia in Europa. La soluzione per rafforzare le relazioni tra Europa e Medio Oriente, conclude Camilleri, può essere trovata nel dialogo, di cui il Mediterraneo può essere portatore. In questo dialogo devono essere introdotte tre idee fondamentali spiega Camilleri: "dignità umana, giustizia e rispetto delle differenze". "Per i prossimi dieci anni, i popoli del Mediterraneo devono applicare questi tre principi aprendosi reciprocamente e capire così le proprie differenze".(ANSAmed). KUT 21/04/2005 19:41

 

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