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ISLAM: LIBERTA' DONNA TRA IDENTITA' E APPARTENENZA

(ANSAmed) - NAPOLI, 24 OTT - "Conosco la cultura occidentale perché ho studiato in scuole francesi e conosco la politica dei Paesi occidentali. In Occidente si ha una visione per niente completa dei Paesi del Sud, che è molto più complessa di ciò che appare". Wassyla Tamzali esordisce così all'incontro che la vede protagonista, alla Fondazione Mediterraneo, del seminario sul tema 'Mediterraneo e appartenenze', primo di una serie di incontri con personaggi della cultura e della politica dei Paesi mediterranei che affronteranno il tema dell'appartenenza a livello familiare, religioso, etnico e culturale per delineare percorsi di dialogo tra le differenze. Il 'femminismo' e il 'femminismo islamico' sono stati oggetto del confronto tra l'avvocatessa algerina, appassionato difensore dei diritti delle donne in tutte le situazioni di disagio e persecuzione (é stata presente e attiva anche nella difesa dei diritti delle donne di Sarajevo violentate durante la guerra). Wassyla spiega con semplicità cose che semplici non sono affatto. "Nel Mediterraneo oggi si muovono espressioni molto complesse di culture e appartenenze. Il problema oggi è capire quali politiche adottare", dice Caterina Arcidiacono, psicologa e professore di psicologia delle comunità all'università Federico II, nell'introdurre il seminario di Tamzali. "La società europea è l'erede delle lotte per la libertà e l'uguaglianza, mentre noi siamo ancora nella modernità e nella fase di separazione tra i diversi elementi (sessualità da riproduzione, tra i vari strati della produzione in economia)", spiega Tamzali. "E' evidente che tutta la Storia ci ha dato lo spettacolo di un delirio genetico che vede la donna prigioniera della logica dell'assegnazione (alla famiglia, alla religione, al Paese), facendone un'inclusa/esclusa. L'aspetto più spinoso del problema, per quanto riguarda le donne islamiche, è avere il velo come simbolo di appartenenza ad una comunità e non poterla rappresentare con le parole e con i fatti. Oggi per le donne islamiche il punto più delicato da affrontare è proprio la possibilità di parlare di una libertà all'interno di un'identità di appartenenza", conclude Tamzali. (ANSAmed). Y8W
24/10/2006 19:43

 

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