GALASSIA
GUTENBERG: DONNE NARRATRICI IN FUGA VERSO LIBERTA'
(ANSAMED)
- NAPOLI, 26 FEB - In bilico tra Oriente e Occidente, al centro di
una processo di migrazione che è ad un tempo fuga e ritorno. Le
donne del Mediterraneo esprimono la loro voce attraverso il volume
'La nuova Shahrazad - Donne e multiculturalismo', presentato alla
Fiera d'Oltremare di Napoli nell'ambito della XVI edizione di
Galassia Gutenberg, la fiera del libro quest'anno interamente
dedicata al Mediterraneo e alle sue culture. "Il libro - spiega
ad Ansamed Lidia Curti, curatrice del volume e autrice
dell'introduzione, nonché docente di letteratura inglese
all'Orientale di Napoli - è il frutto di una ricerca
interdisciplinare sulle donne e il multiculturalismo che ha
coinvolto studiose e artiste inglesi, americane, cinesi, iraniane,
palestinesi, all'interno di un impianto teorico fortemente
condizionato dalla letteratura femminile del Mediterraneo". Due
autrici su tutte, la marocchina Fatema Mernissi e l'algerina Assia
Djebar. "Due donne - spiega Curti - che hanno vissuto in prima
persona l'esperienza della migrazione, dell'allontamento". La
migrazione, l'autoesilio. Esperienze estreme ma necessarie affinché
la donna del Mediterraneo trovi la sua voce. "Djebar scrive che
la 'fuga e' necessaria affinché io scriva, perché io scrivà. In
questo senso - continua Curti - abbiamo inteso il nostro volume
dedicato alla matrice femminile del narrare. La condizione di
migrante diventa un modo per esprimersi e la narrazione diventa uno
strumento per lottare anche in condizioni di subalternita".
Corpi prigionieri, anime in movimento, come dice una frase
emblematica di Djebar che dà il titolo all'introduzione di Curti.
"Una frase - spiega - che a sua volta richiama alla mente
l'immagine di una cineasta iraniana Shirin Neshat, inserita nel
volume, che ritrae alcune donne imprigionate nel chador che
camminano verso il mare, verso la libertà". Così accadde a
Shahrazad, la mitica narratrice, che dal il titolo al libro, che con
il racconto ha lottato per la vita e vinto. Così le studiose che
hanno dato vita al volume si augurano accada alle nuove Shahrazad a
quelle donne che usano la parole e la scrittura per vivere e
sopravvivere. KTY
26/02/2005 15:56
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