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ITALIA: ABRUZZO; DELEGA MEDITERRANEO AD ASSESSORE NATO SIRIA

(ANSAmed) - L'AQUILA, 28 APR - Sarà un assessore di origine siriana a ricoprire, nella nuova giunta regionale d'Abruzzo la delega ai Rapporti con i paesi del Mediterraneo, in aggiunta a quella ai Lavori pubblici. Mahmoud Srour, conosciuto da tutti col nome di Mimmo, di professione ingegnere civile e attuale segretario regionale dell'Udeur, è nato infatti 57 anni fa a Nakib, nel paese mediorientale: in Italia ci è arrivato a vent'anni per laurearsi all'Università dell'Aquila, e dopo essersi sposato con una donna abruzzese ed essere diventato nel 1980 cittadino italiano, dal 1996 è anche sindaco di Sant'Eusanio Forconese, il piccolo centro montano dove risiede tuttora, a venti chilometri dall'Aquila. All'interno dell'Udeur è anche membro dell'Ufficio politico nazionale del partito. Oltre che dei settori specifici legati alla sua professione, si è sempre occupato di problemi del bacino mediterraneo e dei rapporti euro-mediterranei, nonché dei problemi dell'immigrazione e del dialogo interculturale. "In questo momento - afferma - la mia soddisfazione più grande è vedere che l'idea a cui ho lavorato in questi anni, il dialogo con la sponda sud del Mediterraneo, prenda forma in quest'assessorato. Per le regioni meridionali, per l'Abruzzo, il Mediterraneo è un'occasione di sviluppo. Sono felice che il presidente Del Turco abbia accolto con entusiasmo e lungimiranza quest'idea, trasmettendola anche alle altre Regioni. Credo che ci sarà un buon lavoro da fare - aggiunge - soprattutto andando oltre i convegni, oltre le chiacchiere, e rendendo operativi i principi del dialogo". Secondo Srour, l'idea della delega non nasce adesso, ma dagli accordi di Barcellona del '95 sul dialogo euro-mediterraneo. ''Ora è arrivato il momento - spiega - di capire che si tratta di una vera opportunità di crescita". La prima cosa che farà sarà "creare una struttura fatta di persone che se ne intendano, quindi buttare giù un progetto concreto, aspettare che anche le altre Regioni istituiscano la delega e coordinarsi con loro. C'é molto da fare - rileva ancora Srour - nei confronti dei Balcani, del Medio Oriente, della sponda sud del Mediterraneo: occorre attirare verso di noi gli investimenti che oggi vanno verso le coste spagnole, si pensi solo ai milioni di petrodollari investiti in un centro turistico come Marbella. Un altro obiettivo sarà creare spazi per i nostri prodotti, in particolare nell'high-tech: quello di cui i paesi mediterranei hanno bisogno, noi ce l'abbiamo, lo produciamo". E anche questo, secondo Srour, potrà essere un contributo importante sul fenomeno dell'immigrazione, "che non va combattuto con le cannoniere, ma con la collaborazione economica". Essendo in Italia da 37 anni, Srour non rinnega certo le sue radici in quella cultura e nella religione islamica, anche se dice di sentirsi ormai "italiano fino al midollo", puntualizzando inoltre di essere "una persona laica: né quando sono stato eletto sindaco, né ora che divento assessore regionale - sottolinea - la religione ha avuto importanza". (ANSAmed). GR 28/04/2005 10:05

 

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