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Il Manifesto per le
   Alleanze tra le Civiltà
 
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APPELLO ALLA COSCIENZA DEL MONDO

Amici, alzatevi e prendete la parola, svegliate le coscienze addormentate e il senso di responsabilità di tutti coloro che vivono da voi e da noi, e dalla cui volontà dipende la nostra sorte, la nostra esistenza o non-esistenza. Aiutateci adesso o mai più ad evitare la divisione etnica di una Città che è stata per secoli luogo di armoniosa diversità!

Qui, cari signori, dopo la scomparsa dei Bogomili (la gente di quest’area geografica, nel medio evo), un’altra civiltà scomparirà: una cultura unica sul suolo europeo morirà. L’epilogo dell’ultimo atto – la divisione etnica – è una sentenza di morte per la nostra Città.

Signori, se il sinistro progetto di divisione etnica viene attuato, una Città rigogliosa in diversità di religioni, nazioni, culture, pensiero, tradizioni popolari e arti scomparirà, e scomparirà tutto quello che si equilibrava in un secolare mosaico di coesistenza. La filosofia della tolleranza sarà sostituita da un odio senza fine. E questo sarà un MURO di vergogna della civiltà europea. Signori, decine di migliaia di solidi rapporti trans-etnici che hanno unito le genti attraverso matrimoni e legami familiari saranno – qui – distrutti. I loro figli, nipoti, pronipoti saranno moralmente, emotivamente, economicamente e legalmente annientati.

Amici, parlate ad alta voce e, assieme a noi, denunciate. La Storia non dimenticherà che tutto questo è avvenuto nel periodo in cui Bill Clinton governava il più possente potere della storia e John Major era il garante della tradizione della più grande monarchia; è avvenuto sotto lo sguardo della moderna Francia di François Mitterand, Francia amante della libertà; la nostra scomparsa avviene nel periodo storico in cui Helmut Kohl ha abbattuto la cortina di ferro, simbolo dell’umiliazione del popolo tedesco e nel periodo in cui governa il riformatore russo Boris Yeltsin. È stato impossibile cancellare il marchio d’infamia dai volti di quei potenti che avevano applaudito Adolf Hitler quando mise fuoco al più vasto rogo della storia umana.

Quel rogo ha preso oggi di nuovo fuoco.

Sarajevo è costituita da un intreccio di simboli storici e da molteplici messaggi!.



Sarajevo, dicembre 1993
Gli intellettuali Indipendenti
E lo Studio ‘99,
Indipendente Radio Sarajevo




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Firmato da un folto di intellettuali indipendenti di Sarajevo – tra cui numerosi scrittori – questo appello lanciato nel dicembre 1993, è ancora attuale: spartizione etnica e distruzione della memoria culturale hanno sconvolto una secolare tradizione di convivenza. Il gruppo di scrittori, artisti e intellettuali indipendenti del “Circolo 99” di Sarajevo sottoscrive ancora oggi questo appello e si rivolge a tutti coloro che vogliono ascoltarlo.

In ricordo dell’impegno civile di Alberto Moravia e della sua ferma denuncia al Parlamento Europeo delle guerre, l’Associazione Fondo Alberto Moravia, che ha attribuito in novembre ’95 il Premio Alberto Moravia per la narrativa straniera agli scrittori del Circolo 99, intende perseverare il questo suo impegno di sostegno e progetta per il ’96 delle giornate di incontro tra scrittori, artisti e intellettuali che si svolgeranno a Sarajevo, e a Roma.

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