SESSIONE SECONDA: TURISMO TERRITORIO ED AMBIENTE

 

Il turismo ha un grande influsso sulla costruzione e sulla trasformazione del territorio, e questo può sfociare tanto nello sfruttamento del suolo come risorsa, quanto nella valorizzazione dell'ambiente in quanto prodotto turistico. I tecnici e gli studiosi presenti a questa sessione, specialmente architetti e pianificatori, hanno messo in risalto il problema della carenza di strumenti, sia legali che conoscitivi, dai quali non si può prescindere quando si tratta di progettare e di pianificare il turismo nel Mediterraneo. Di qui l'importanza che si attribuisce all'identificazione delle difficoltà esistenti, al momento presente, per il controllo dell'edilizia e per la normativa che questo settore richiede.

Nel Mediterraneo l'eccessiva crescita del fenomeno turistico ha portato al degrado di interi territori già assai difficili da riabilitare. Questo degrado agisce in due sensi opposti. Da un lato, attraverso prodotti turistici nuovi che compaiono spesso spontaneamente in momenti di lassismo e di scarso controllo sulla pianificazione, causando gravi interferenze nelle questioni ambientali oltre che il logorio del patrimonio culturale. Dal punto di vista opposto, le difficoltà che i contesti legislativi oppongono allo sviluppo dei prodotti turistici dipendono, in gran parte, dall'ignoranza dell'importanza e della natura reale del fenomeno. Questo aspetto ha contribuito alla perdita delle opportunità reali, complicando ancora di più il  controllo del fenomeno.

Il turismo si configura come una forma alternativa di sfruttamento dei suoli a scarso rendimento produttivo primario o secondario, agricolo o industriale, e tende a collocarsi in aree di grande qualità paesaggistica e con clima adatto per godere dell'aria buona e praticare attività sportive. Le nuove modalità del turismo interno o turismo verde  ci portano a considerare le potenzialità del turismo come processo di riqualificazione di aree in via di degrado. I fattori culturali rappresentano, a loro volta, un valore economico per il territorio e questo è un aspetto che, in qualche modo, viene utilizzato anche nelle destinazioni più esotiche, soprattutto a sud del bacino.

Questa situazione ha portato a modificare completamente l'idea del turismo come fatto secondario mentre, al contrario, è considerato al giorno d'oggi come una fonte produttiva di prim'ordine, con tutto ciò che ne deriva per l'interpretazione dei modelli culturali e di integrazione. Per alcuni paesi che si trovano a sud e ad est del bacino, ai margini dello sviluppo industriale, il turismo rappresenta il modo più adatto di produzione della ricchezza.

Molte città, divenute centri di servizi e capitali di cultura, accolgono il turismo come un modo nuovo per rendere produttivo l'investimento storico nel paesaggio urbano e rurale. Pertanto, esso dovrebbe essere considerato, in forma prioritaria, come fattore di sviluppo. Vista dunque l'importanza del turismo, è opportuno analizzare la sua natura ed esaminare le sue variabili in modo da poter conoscere, controllare e migliorare il processo nel suo insieme.

 

Fig. 3.2 ENTRATE DI NATURA TURISTICA

 

L'assenza di una cultura del territorio turistico ha contribuito a far sì che questo venisse sottovalutato. In termini generali, il turismo è stato classificato come un fenomeno parassitario o minore, molto lontano dall'urbanistica o dall'agricoltura, e questa situazione ha aggravato le pressioni speculative sul suolo. In particolare la speculazione e la scarsa qualità di molte costruzioni sono state il frutto di una gestione spersonalizzata da parte dei responsabili pubblici e privati e, nello stesso tempo, della mancanza di un legame con il luogo da parte dei fruitori del turismo.

Il Mediterraneo, luogo privilegiato per il turismo, è un'area di grande valore sul piano culturale, ma anche un luogo dove il caldo e le piogge torrenziali contraddicono all'apparente generosità del clima. Questi naturali fattori a rischio creano una tensione all'interno della necessaria convivenza tra ciò che è "naturale" (ambiente fisico) e ciò che è artificiale (area abitativa propriamente turistica).

Il prodotto turistico comporta un dialogo con la natura.  E la frequentazione di spazi non urbanizzati o protetti - ancora proporzionalmente importanti, soprattutto in rapporto alla media della UE - crea ulteriori problemi per il mantenimento globale e locale delle qualità ambientali. Incendi forestali, erosione, abuso e inquinamento delle risorse idriche sono la conseguenza di questa situazione che deve prendere una piega positiva se si vuole ottenere uno sviluppo turistico sostenibile che non sia causa di degrado. Tutto questo implica lo sviluppo di modelli che si possano adattare alle distinte realtà territoriali: modelli che permettano la gestione di tali realtà superando problemi quali la stagionalità o lo sfruttamento indiscriminato delle risorse, considerate anche le ripercussioni negative che il turismo produce nelle aree annesse.

Nel corso del dibattito sono state formulate alcune considerazioni interessanti:

 

     Il turismo è un fenomeno vivo ed in evoluzione. Sarà efficace soltanto un controllo eseguito mediante la pianificazione territoriale, se è possibile conciliare la conservazione del territorio con il suo miglioramento, stabilendo le forme di gestione più adatte alla natura dei distinti prodotti turistici.

     I progetti, i piani  e i metodi di gestione devono essere i più adeguati alla realtà, per contribuire al miglioramento dei prodotti obsoleti e per stabilire quali sono i luoghi che possono svilupparsi o essere migliorati.

     E' necessaria una pianificazione globale e strategica per preservare la qualità dell'ambiente fisico e di quello edificabile perché si completano entrambi a livello turistico. Il territorio non urbanizzato deve essere preservato attraverso il controllo, qualitativo e quantitativo, degli usi.

 

E' dunque di estrema importanza l'attivazione di una banca dati e studi del Mediterraneo, per giungere a delle conclusioni operative e definire in modo preciso:

 

     La natura fisica ed economica dei prodotti turistici, specificando le caratteristiche parametriche (misure e altri determinanti progettuali relativi alla parcella e alla costruzione), gli aspetti di ubicazione spaziale e i determinanti di gestione. Tutti questi aspetti devono essere considerati singolarmente e nel loro insieme tra i vari prodotti territoriali.

     L'analisi dei processi di sviluppo delle aree turistiche. Letture strutturali e parametriche. Sequenze temporali, effetti indotti, sinergie e valori globali.

     La comparazione dei contesti legislativi  applicati al suolo, alla protezione ambientale ed ai parametri fiscali. Uno studio che metta in relazione le rendite economiche a breve e a lungo termine con l'analisi delle politiche relative alla promozione della partecipazione dei diversi agenti pubblici e privati, al ruolo degli enti locali, alle imprese miste ed ai piani strategici.

     Una valutazione dell'efficacia dei nuovi modelli turistici, avanzando soluzioni che siano applicabili per il miglioramento delle aree degradate dal turismo di massa e per lo sviluppo delle aree rurali.

 

Si ritiene opportuno attuare degli esperimenti-pilota in aree concrete e significative per i problemi che pongono:

 

     Sulla base di una sperimentazione progettuale, con l'elaborazione di modelli di riferimento spaziale per la costruzione degli spazi turistici.

     Sulla base della partecipazione di enti pubblici e privati, partendo da una squadra multidisciplinare, per valutare l'efficacia e la capacità di gestione dei vari modelli studiati di riferimento progettuale e di pianificazione.

 

Il dibattito si è sviluppato, in questa sessione, intorno al seguente asse: gli architetti, paesaggisti e urbanisti dovrebbero disporre di modelli che garantiscano il rispetto della qualità dell'ambiente, affinché questi possano essere applicati nella creazione di nuove attrezzature o infrastrutture turistiche, o nel ripristino dei luoghi in degrado a causa del turismo. Questi modelli dovrebbero comprendere tutti i parametri inerenti alle rispettive qualità, e soprattutto i loro rapporti di valore con l'ambiente, per offrire un sostegno operativo ai progetti. In essi dovrebbe rispecchiarsi la percezione e la valorizzazione dell'immagine del luogo nel suo aspetto globale e dinamico, traducendo le potenzialità e i valori culturali in termini di creazione del paesaggio.

Tra i suggerimenti e i progetti presentati durante il dibattito bisogna ricordare i seguenti:

 

     Partire dal concetto di modello, inteso come un insieme di riferimenti, uno schema flessibile e un metodo di analisi che consenta di ottimizzare le relazioni con l'ambiente circostante. A questo scopo, si  devono prendere in considerazione, da una parte, le caratteristiche e la qualità del paesaggio e, dall'altra parte, il volume o la massa e la distribuzione delle costruzioni progettate.

      Vale la pena insistere sul fatto che questa nozione di massa e di volume dovrebbe corrispondere in modo molto chiaro al semplice calcolo aritmetico della edificabilità, e/o alla capacità di un luogo in funzione della dimensione degli spazi turistici: spiagge, piste da sci... Si dovrebbe prendere in considerazione, altresì, l'importanza del perimetro del suolo costruito che deve integrarsi nelle linee del paesaggio senza diluire né distruggere l'orizzonte. La Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Barcellona potrebbe fornire gli strumenti per questa ricerca, unitamente ad una squadra multidisciplinare di ricercatori.

     La necessità di un approccio multidisciplinare ai problemi di ordine turistico pare che sia stata finalmente riconosciuta. Di fatto, a livello di formazione e ricerca, da tempo è stato stabilito un collegamento multidisciplinare, anche se in modo ancora dispersivo. Si registrano molteplici iniziative di varia natura che ancora si ignorano vicendevolmente. Per fare un passo avanti, appare essenziale diffondere l'informazione in merito ai progetti in corso.

     L'urgenza di una banca dati sui problemi relativi all'analisi del paesaggio e alle implicazioni del turismo è stata sottolineata da tutti i partecipanti.

     La pianificazione turistica dovrebbe fondarsi su criteri di qualità e di integrazione armonica del turismo nel paesaggio (fisico ed umano): aspetto che dovrebbe avere un'importanza pari a quella dei criteri economici, strategici e politici. Tuttavia, anche i piani migliori finiscono per diventare inutili e rimangono incompiuti se non vengono impostati mediante una gestione efficace. Il rispetto di tutte le operazioni turistiche, pubbliche e private, costituisce una condizione di difficile realizzazione ma di importanza evidente.

     In questa sessione del foro è stata avanzata la proposta di concretizzare i suggerimenti in progetti-pilota che possano tradursi in termini operativi. E' stato consigliato lo studio di tre o più progetti concreti da parte di una o più squadre multidisciplinari, in aree diverse e che possano fungere da modello. L'Institut Català de la Mediterrània d'Estudis i Cooperaciò potrebbe fornire le condizioni e le misure logistiche sul piano della ricerca e dell'ideazione dei progetti. Il finanziamento dovrebbe essere richiesto all'Unione Europea, scegliendo dei luoghi che siano rappresentativi dei problemi più frequenti, situati in contesti geografici, socioculturali e politici diversi e che possano servire pertanto da modello di riferimento.