SESSIONE PRIMA: L'AMBITO DELLA COMUNICAZIONE AUDIOVISIVA

 

Nella prima parte il foro ha costatato che il Mediterraneo non è un deserto di iniziative. Ce ne sono molte che funzionano e possono essere citate come esempi: Centre Méditerranéen de la Communication Audiovisuelle (CMCA), Eurovision News Exchange, Mediterraneo, l'associazione di televisioni mediterranee de il Cairo, le iniziative di Intermag, etc.. Bisogna incanalare l'informazione per rendere note tutte le iniziative che si stanno realizzando.

Si  è constatato che bisogna unificare ed organizzare l'informazione esistente sulla comunicazione e sui progetti audiovisivi nel Mediterraneo. L'obiettivo è quello di raggiungere un livello di conoscenza che permetta di agire in modo operativo e di evitare la riproduzione di iniziative che sono già in corso. Si propone pertanto la redazione di un libro bianco sulla comunicazione nel Mediterraneo, che prenda in considerazione la struttura e i processi di cooperazione fra i media nell'area attraverso una diagnosi della situazione, l'individuazione dei problemi e una serie di proposte per il futuro.

Il libro bianco sulla situazione del settore audiovisivo nel Mediterraneo ci permetterà di sapere chi siamo, che cosa stiamo facendo e per quali settori necessitiamo di un appoggio. Il problema è quello di non riprodurre le iniziative esistenti per ignoranza o carenza di informazione.

 

Fig. 8.2 PENETRAZIONE DELLA TELEVISIONE VIA CAVO E VIA SATELLITE

 

 

Il dibattito ha sostenuto, tra le condizioni necessarie per la cooperazione audiovisiva nell'area, un consolidamento del sistema audiovisivo, in tutta la sua ricchezza e complessità, che dia la possibilità di creare uno spazio mediterraneo di cooperazione e tolleranza. Si sottolinea, in questo modo, l'importanza del settore audiovisivo nella formazione dell'opinione pubblica e, dunque, il suo ruolo chiave nella creazione di una coscienza mediterranea.

Una delle linee di azione più significative è quella che fa riferimento alla promozione ed alla coordinazione delle reti di formazione audiovisiva del Mediterraneo addette al riciclaggio e all'aggiornamento delle conoscenze, nonché all'interscambio di professionisti, ricercatori e professori della regione.

Il foro riconosce l'importanza che il tema dell'informazione riveste per lo sviluppo di un processo di cooperazione. Questa formazione può essere organizzata, a sua volta, in modo cooperativo, coinvolgendo i vari centri e paesi. In un campo come quello della comunicazione audiovisiva, dove avvengono cambiamenti così rapidi, diviene importante assicurare la formazione permanente dei professionisti affinché questa possa rendere dinamico l'interscambio tra i vari paesi e regioni della zona.

Il foro ha espresso il suo appoggio al progetto di creazione del canale educativo-culturale proposto alla Conferenza delle Città del Mediterraneo. Si tratta di un canale cooperativo che sarà gestito dalle televisioni associate della regione con i seguenti obiettivi: diffondere una televisione specifica in tutta la zona; dare la possibilità di attivare progetti educativi e culturali nel settore audiovisivo, di portata mediterranea; potenziare l'interscambio di programmi; potenziare le co-produzioni; creare una coscienza mediterranea; sostenere l'interculturalità e il rispetto della diversità e della differenza; instaurare una piattaforma di cooperazione euromediterranea tra mezzi audiovisivi ed agenti educativi e culturali.

Sono state, infine, concretizzate varie proposte per potenziare i programmi audiovisivi di finzione mediterranea:

 

     Istituire dei sistemi efficaci di distribuzione mediante agenti addetti alla distribuzione di programmi audiovisivi nella regione.

 

Fig. 8.3 TELEVISORI E RADIO

Numero di apparecchi riceventi per 1000 abitanti

 

     Alzare il livello qualitativo del prodotto mediterraneo, creando programmi specifici e programmi-pilota per il Mediterraneo.

     Utilizzare le opere di finzione allo scopo di creare una migliore intesa tra il sud e il nord del bacino.