SESSIONE PRIMA: PROMUOVERE LA FORMAZIONE IN UN QUADRO ASSOCIATIVO

 

In materia di formazione, varie iniziative europee hanno sostenuto la necessità di ammodernare l'organizzazione e i curricola delle università della sponda sud, e di adattare l'offerta di formazione ai cambiamenti economici e sociali.

Alcune possibilità di intervento, individuate nel corso del dibattito, sono:

 

     Impiantare università europee nella regione mediterranea. Si ricorderà che gli Stati Uniti dispongono di due università nella regione.

     Offrire aiuti specifici per avviare studi di specializzazione nelle discipline di maggiore successo.

     Aumentare la capacità di accoglienza delle università europee per gli studenti di dottorato e per i professori giovani del Mediterraneo del sud. Bisogna rendere prioritario il contatto fra universitari del sud e del nord attraverso la concessione di borse di studio post-dottorato. Questa operazione deve essere effettuata con molta cautela per evitare che si trasformi in una "fuga di cervelli". Di conseguenza, bisogna garantire ai beneficiari la possibilità di trovare un impiego e/o un ambiente di lavoro dopo aver concluso la formazione all'estero. Il successo di questa operazione è subordinato all'estensione dell'equiparazione tra i diplomi.

     Cooperare con i paesi mediterranei che ne facciano richiesta per la creazione di strutture di formazione professionale organizzate in sintonia con i bisogni delle imprese.

     Aiutare i paesi della costa sud a mettere in comune le proprie risorse educative attraverso meccanismi che permettano la mobilità di studenti e professori in direzione sud-sud, oltre che il riconoscimento di curricola e diplomi.

     Creare dei centri di specializzazione a turni che riuniscano per tre mesi all'anno, e per un periodo di tre anni consecutivi, i migliori studenti della regione euromediterranea in una determinata disciplina.

     Promuovere l'istruzione aperta a distanza. Questo sistema permette di diffondere una informazione di qualità ad un costo inferiore, a condizione che si trovi prima una soluzione al problema dell'omologazione dei curricula.

     Lavorare per la creazione, in ciascun paese, di una piccola struttura d'informazione sui metodi e i contenuti dei programmi di insegnamento (per discipline) che sono in vigore nei paesi euromediterranei. I dati dovrebbero essere continuamente aggiornati e sarebbero accessibili ai responsabili governativi, ai professori e, nei limiti del possibile, agli studenti avanzati.

 

Questa azione sarebbe finalizzata allo sviluppo di una cultura dell'innovazione nei paesi della sponda sud e implicherebbe una riforma dell'istruzione in vista di un adattamento permanente ai bisogni economici e sociali.

Tutte le iniziative a favore dell'aumento delle capacità di accoglienza, della moltiplicazione dei rami di specializzazione, e della modernizzazione del contenuto e dei metodi di formazione, sono subordinate, nonostante tutto, al bisogno urgente di riconoscere ed omologare i diplomi e la formazione. Questo aspetto implica la partecipazione dei paesi del sud a qualsiasi progetto di cooperazione nel Mediterraneo, sia esso a carattere decentralizzato o bilaterale.

E' fondamentale che la cooperazione si sviluppi in un contesto di associazione, nello stesso tempo flessibile ed istituzionale, e non assistenziale. La creazione di tale contesto faciliterebbe una corretta identificazione delle necessità esistenti nell'ambito della formazione, il riconoscimento dei curricola e dei diplomi ed il funzionamento di efficienti strutture di valutazione.