IL MATTINO

 

2 dicembre 2003

 

Summit dei ministri, zona rossa a tempo

 

di Giuseppe Crimaldi

 
L’ultimo intervento di bonifica inizia alle sei di questa mattina e riguarda il Maschio Angioino. Artificieri, cani antiesplosivo e esperti dell’Antiterrorismo entreranno in azione all’alba per «mettere in sicurezza», come si dice, la Sala dei Baroni. Con quest’ultima esplorazione si perfeziona il piano sicurezza messo a punto dal Comitato per l’ordine pubblico. La Conferenza Euromediterranea può cominciare.

La verità è che Napoli si sveglierà tra eccezionali misure di sicurezza. E nello stesso clima vivrà le prossime ventiquattro ore, fino a domani pomeriggio, quando ripartiranno le oltre quaranta delegazioni accreditate per il vertice Euromediterraneo.

I dettagli del piano sicurezza sono contenuti in 85 pagine e almeno una decina di corposi allegati. Il rischio numero uno resta la minaccia terroristica. Nessuno nasconde i timori anche se, come spiega uno degli uomini che in queste ultime settimane ha lavorato fianco a fianco con il questore Franco Malvano alla stesura del piano, «tutto il possibile per prevenire ogni eventuale minaccia è stato fatto».

I timori della vigilia corrono su due binari paralleli. Innanzitutto c’è da fare i conti con una concentrazione fortissima di personalità: ministri, parlamentari e commissari europei, oltre che delegazioni varie. Praticamente l’intera l’Europa, il Maghreb e tutto il Medio Oriente da oggi portano a Napoli i loro personaggi più rappresentativi. E questo, da solo, già basterebbe.
Ma è il secondo elemento a tenere col fiato sospeso: ed è la presenza della delegazione dello Stato di Israele, ministro degli Esteri in testa. Sylvan Shalom.

Per far fronte a ogni possibile rischio, le misure di sicurezza disposte in occasione della Conferenza intergovernativa dei ministri europei della scorsa settimana sono state ulteriormente potenziate. Questo significa che soprattutto oggi - giornata dei lavori che si svolge tutta nel cuore della città - sarà palpabile la presenza asfissiante di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Il colpo d’occhio si concretizzerà in un muro di divise, anche se l’opzione di blindare piazza del Plebiscito, piazza Municipio come la zona degli alberghi che ospiteranno le delegazioni è stata scartata.

Inevitabili ripercussioni potranno derivare anche sul versante della mobilità. «Non ci saranno particolari divieti di circolazione - spiega il colonnello Carlo Schettini, comandante della polizia municipale - Abbiamo studiato un sistema di blocchi ”a fisarmonica” che, senza blindare la città, consentiranno ai ministri con le relative scorte di spostarsi da Palazzo Reale e dalla Mostra d’Oltremare alla zona degli alberghi. Ai vari passaggi i vigili, che saranno presenti in forze, bloccheranno la circolazione dei veicoli».

Una cosa pare certa: non sarà una giornata semplice, quella di oggi. Anche perché, oltre alla Conferenza dei ministri Euromediterranei si accavalla l’appuntamento del impegno del Forum parlamentare Euromediterraneo, al quale partecipa tra gli altri il presidente del Parlamento Europeo, Pat Cox. Domani, invece, le diplomazie si sposteranno alla Mostra d’Oltremare.