IL DENARO

 

3 dicembre 2003

 

Nasce il parlamento euromediterraneo

 

Dal prossimo anno la sponda sud del Mediterraneo e i paesi dell'Ue avranno un parlamento comune. E’ questa la prima storica decisione presa ieri all'inizio del vertice di Napoli. La nascita della nuova "Assemblea Parlamentare Euromediterranea" è stata proclamata al termine di una riunione nel Maschio Angioino dai delegati dei parlamenti dell'Ue e dei 12 Paesi della sponda sud associati all'Unione dal processo Euromed (Israele, Anp, Libano, Siria, Egitto, Giordania, Algeria, Marocco, Tunisia, Malta, Cipro e Turchia). E oggi sarà ratificata dai ministri degli esteri a conclusione del summit di due giorni.

La nuova istituzione parlamentare avrà un ruolo consultivo e sarà formata da 240 deputati, 120 dei quali provenienti dalla sponda sud e 120 dall'Ue (75 designati dai Parlamenti nazionali e 45 dall'Europarlamento). La nuova assemblea si riunirà almeno una volta all’anno e, oltre alla seduta plenaria, comprenderà tre commissioni, sul dialogo politico, economico e culturale all'interno dell'area euro-mediterranea. La prima sessione si svolgerà in Grecia entro maggio del 2004.

I lavori del vertice Euromed si sono svolti sotto la presidenza di Pat Cox, presidente dell'Europarlamento, e di Abdelwahad Radi, presidente della Camera del Marocco. "Oggi costruiamo un pezzo di storia moderna", spiega Cox nella conferenza stampa tenuta al termine della riunione dei delegati, e definisce la creazione del parlamento euro-mediterraneo, "un grande progetto che coinvolge tutti, e che dimostra come la voce del parlamentarismo è essenziale per trovare una piattaforma di dialogo”. La decisione presa a Napoli, secondo il presidente del parlamento del Marocco, è "molto importante per i paesi del sud del Mediterraneo", perché deve contribuire a "rilanciare il dialogo" ma anche il progresso verso la crescita economica nell'area. Infatti il divario economico fra Mediterraneo sud e Ue è oggi, sostiene Raid, di "1 a 14". Il ministro degli esteri Franco Frattini, giunto a Napoli proveniente da Maastricht in Olanda, in serata inaugurando la VI Conferenza ministeriale Euromediterranea ha affermato che "si sente il bisogno di dare un messaggio sul fatto che le due sponde lavorano insieme per uno spazio di sviluppo e stabilità". Ma per raggiungere questo obiettivo "serve il dialogo". I ministri degli esteri dell'Unione e della sponda sud del Mediterraneo intendono, in questo senso, lanciare da Napoli un messaggio "che arrivi ai popoli e ai cittadini". Il capo della diplomazia italiana ha poi ricordato le tre principali decisioni che verranno adottate dalla Conferenza: oltre alla nascita del parlamento euromediterraneo, la creazione di una fondazione per gli scambi culturali e il rafforzamento dell'istituzione finanziaria Femip, "prima tappa per arrivare ad una vera banca per il Mediterraneo".

Oggi il vertice dei ministri si trasferirà alla Mostra d'Oltremare.