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Napoli 6 luglio 2005
Incontro internazionale "Europa e Africa a contatto nel Mediterraneo" |
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Il 6 luglio 2005 si è svolto, nella Sala Conferenze di Palazzo du Mesnil, un incontro internazionale promosso dall’Università L’Orientale e dalla FLM dal titolo “Europa e Africa a contatto nel Mediterraneo”.
Tra i relatori il Rettore dell’Università Pasquale Ciriello, il Presidente della FLM Michele Capasso, il Preside della Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo de “L’Orientale” Luigi Serra, i professori M’Hammed Hassine Fantar e Mohamed Zine Elabidine dell’Università di Tunisi “El Manar”, il prof. Giuseppe Castaldi de L’Orientale e il dott. Marco Panara de “La Repubblica”.
Tema dell’incontro è stato il Partenariato Euromediterraneo (PEM), che dopo dieci anni dalla sua costituzione necessita di un’azione di rilancio che tenga conto del mutamento delle condizioni geopolitiche (conflitto israelo-palestinese, politiche di vicinato, politiche USA per il grande medio oriente, eventi post 11 settembre, ecc.); delle lungaggini burocratiche e della complessità nella gestione dei progetti; della necessita’ di evidenziare una dimensione piu’ propriamente “mediterranea” che includa la Libia, i Balcani e tutti i Paesi che si affacciano o convergono sul Mediterraneo, cosi´ da dare unita´ e coerenza alla visione geo-strategica dell´area.
Tra gli altri obiettivi specifici vi è la creazione di programmi di istruzione universitaria, da introdurre nei sistemi nazionali allo scopo di favorire pari opportunità nel mercato euro-mediterraneo in via di integrazione; la promozione di un´armonizzazione dei sistemi di insegnamento superiore con l´istituzione di una rete mediterranea di Centri di Eccellenza; la promozione del Dialogo tra le Societa’ e le Culture dei Paesi Euro-mediterranei - e, piu’ in generale, il Dialogo tra Mediterraneo, Europa e Islam – al fine di trasformare le diversita’ ed i contrasti da elemento di conflitto in risorsa prioritaria della macro-regione “Mediterranea” in grado di confrontarsi e competere sullo scenario globale e, specialmente, con nuovi attori emergenti quali, ad esempio, la Cina e l’India e il preordinamento degli strumenti per un avvicinamento istituzionale mediante “Gemellaggi” e scambi di esperienze e di esempi di buona pratica che rafforzino la conoscenza delle diverse realta’ e realizzino, la dove possibile, cooperazioni mirate per reciproci adattamenti delle politiche nazionali, nel rispetto delle pari dignita’.
Come strumenti di intervento la proposta è un migliore utilizzo ed integrazione tra i fondi Meda ed altri fondi comunitari disponibili su altri programmi (Regioni Obiettivo 1, ecc.) e la conversione del debito pubblico in progetti di sviluppo nei Paesi della Riva Sud, assistiti dal Meda e da Organismi finanziari euro-mediterranei ed internazionali. Il coinvolgimento delle Societa’ civili con riferimento alle istanze dei settori istituzionali, economici, sociali e culturali è auspicabile per di assicurare una reale co-responsabilita’ con l’azione dei Governi.
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