La cultura e l´arte che si incontrano e creano un mondo, un luogo ed una realtà dove i popoli invece di scontrarsi si incontrano e si confrontano fondendosi in una realtà che anticipa ciò che dovrà essere la politica degli Stati di domani.
E´ il senso e la sfida della XII edizione della Biennale dei giovani artisti dell´Europa e del Mediterraneo al via a Napoli. La manifestazione è stata inaugurata nella sede medievale di Castel Sant´Elmo a Napoli, alla presenza del sindaco della città, Rosa Russo Jervolino, del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, del presidente della Provincia di Napoli, Dino Di Palma, promotore della manifestazione, Achille Bonito Oliva, Eduardo Cicelyn, il sovrintendente Antonio Spinosa, Ibrahim Spahic (Presidente della Biennale e membro della Fondazione Mediterraneo), Michele Capasso e Caterina Arcidiacono, Presidente e Vicepresidente della Fondazione Mediterraneo.
Ibrahim Spaich ha ricordato l´impegno, sin dal 1997 della FM a favore della Biennale e della scelta di Napoli come sede di una futira edizione.
Circa 800 gli artisti presenti con 350 produzioni artistiche, dalle arti visive alla musica, dalle installazioni multimediali alla danza, che resteranno aperte al pubblico fino al 28 settembre ed alcune fino al 15 ottobre. Rappresentano la "Passione", tema dell´edizione 2005 vista dai Paesi del Mediterraneo come l´Egitto, la Grecia, la Giordania, la Libia ma anche Montenegro, Slovenia, Bosnia, Cipro. Tra le installazioni che più di altre rappresentano la volontà di comunicazione tra i popoli le cooproduzioni israelo-palestinesi ma anche quelle serbo-croate, kosovare.
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