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Fondazione Mediterraneo - Conumicato stampa Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival XI edizione
Trieste 15-22 gennaio 2000


Osservatorio, tra passato e presente, delle metamorfosi d’Europa, anche quest’anno Alpe Adria Cinema propone un cartellone ricco di diverse suggestioni che insieme concorrono a individuare diversitā di percorsi e segnali originali, a sottolineare tendenze e percorsi autoriali nel panorama cinematografico dell’area centro-orientale europea di cui fin dal suo nascere la manifestazione si occupa.

Inseriti per appartenenza tematica nelle varie sezioni del festival, tutti i lungometraggi in pellicola prodotti o usciti nel biennio 1998/99 e presentati in questa XI edizione, concorrono al premio Trieste (lire dieci milioni); lo stesso criterio vale per i cortometraggi e i mediometraggi di finzione in pellicola che concorrono al premio Laboratorio Mediterraneo ( lire tre milioni).

Le sezioni

Dopo il muro
Sei film realizzati nel 1999, emblematici dello stato delle cose in campo cinematografico in alcuni paesi del “dopo muro” e del “dopo Sarajevo”. Tra le proposte il ceco Nāvrat Idiota (Il ritorno dell’idiota) di Saša Gedeon e Nachtgestalten (Ombre notturne) del tedesco Andreas Dresen.

Fuori gioco. Cinema e calcio di regime
L’attenzione verso il cinema di genere si presenta quest’anno come piccola incursione (6 titoli) in un territorio particolare come quello del cinema sportivo “di regime”, nella fattispecie “cinema e calcio” con una zoomata sull’Ungheria degli anni ’50, la cui squadra ( il famoso “Golden Team) strabiliō la scena sportiva internazionale. Immancabile in rassegna il nuovissimo 6:3 di Péter Timār che rievoca la leggendaria “partita del secolo” contro l’Inghilterra del 1953.

Benvenuto al 2000
- con un omaggio a Ildikō Enyedi, la regista ungherese di Il mio XX secolo, di cui viene proposto il recente Simon Māagus, sottile speranza d’amore per il nuovo millennio; - e, in apertura di festival, con la travolgente favola orientale Luna Papa, terzo straordinario lungometraggio (in corsa per l’Oscar) del tagėco Bakhtjar Khudojnazarov.

Le scuole di cinema
Omaggio quest’anno all’accademia di Cinema e Teatro di Budapest, che ha festeggiato nel 1999 cinquant’anni di prestigiosa attivitā didattica e annovera tra i propri allievi registi del calibro di Istvān Szabō e Istvān Gaāl.

Immagini
Una ventina di cortometraggi in concorso, documentari e lavori di docu-fiction all’insegna della produzione giovanile ed indipendente; dal clip musicale e pubblicitario al corto d’autore, dal saggio di diploma al documentario sociale e alla fiction. A cura di Tiziana Finzi.

Retrospettiva: Catene. Dai Balcani ai Carpazi
Terzo capitolo della ricerca retrospettiva iniziata nel ’97 con “l’onda nera” del nuovo cinema jugoslavo, proseguita l’anno successivo con le “onde dell’altra riva” del cinema anni Sessanta in Croazia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro, quest’anno dedica un ampio spazio alla cinematografia macedone e inizia un work in progress su quelle rumena, greca e bulgara. Rispetto alle retrospettive precedenti, in questa edizione lo sguardo al passato arriverā fino ai film pių recenti, includendo anteprime del cinema jugoslavo, croato,albanese e turco.
A cura di Sergio germani e Mila Lazić.


Alpe Adria Cinema si avvale del contributo di Presidenza del consiglio dei Ministri – Dipartimento dello Spettacolo, regione Autonoma Friuli- Venezia Giulia, Comune di Trieste, Commissariato del Governo della Regione Friuli Venezia – Giulia, Provincia di Trieste.

Alpe Adria Cinema č diretto da Annamaria Percavassi


L’ufficio stampa
Marzia Milanesi

Trieste, 3 dicembre 1999



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