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Fondazione Mediterraneo - Conumicato stampa COMUNICATO STAMPA
Martignano - Lecce
15 maggio 2004

BIBLIOTECA DEL MEDITERRANEO
Inaugurazione della Sede


Nel quadro del protocollo di cooperazione tra l’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce e la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, si svolgerà sabato, 15 maggio 2004 alle ore 19,30, la cerimonia di inaugurazione della sede della Biblioteca del Mediterraneo, ubicata presso la sede del vecchio municipio di Martignano, ristrutturato e arredato per accogliere degnamente la nuova prestigiosa istituzione culturale.
Alla cerimonia di inaugurazione interverranno, oltre al presidente della provincia di Lecce, Lorenzo Ria, il presidente dell’Istituto di culture Mediterranee, Gino Pisanò, il presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, Michele Capasso, l’Ambasciatore di Tunisia in Italia, Mohamed Jegham, il presidente dell’Accademia d’Egitto, Samir Gharib.
La Biblioteca, secondo le intenzioni dei suoi promotori, avrà un ruolo importante nello sviluppo del dialogo tra le culture e coopererà – nell’ambito dei protocolli permanenti di collaborazione stipulati dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo con altre prestigiose istituzioni, quali la Biblioteca Alessandrina – per lo sviluppo del dialogo euromediterraneo tra culture e civilizzazioni.
La fondazione della Biblioteca del Mediterraneo rappresenta una delle tappe più significative dell’intero percorso compiuto dall’Istituto di Culture Mediterranee della provincia di Lecce – quale sede dell’Accademia del Mediterraneo – in questo primo triennio di attività. Si tratta di un’importante evento culturale finalizzato a sviluppare, approfondire, diffondere la conoscenza degli aspetti socio-culturali, etnici, antropologici, religiosi, ambientali, economici legati all’identità dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo. La Biblioteca, il cui patrimonio librario sarà tematicamente e scientificamente selezionato.
Oltre la patrimonio librario specialistico, già in possesso della Biblioteca e frutto di scambi con le più importanti biblioteche nazionali, presso la nuova istituzione libraria troveranno ospitalità due importanti sezioni, una archivistica che raccoglierà gli archivi delle imprese private della provincia di Lecce e sarà curata da Francesco De Luca, dicente di archivistica presso l’Università di Lecce e Antonio Monte esperto di archeologia industriale e ricercatore del CNR.
Una seconda sezione della Biblioteca del Mediterraneo sarà dedicata alla storia del tarantismo.
Il tarantismo è da almeno sette secoli il luogo retorico di un dibattito culturale che investe i diversi campi del rapporto tra medicina e magia, cattolicesimo e culti agrari, folgore e antropologia. Negli ultimi dieci anni, in particolare, l’analisi classica del rito talentino intrecciandosi con la riflessione sull’identità locale, ha prodotto una straordinaria proliferazione saggistica che ha ormai esplorato quasi ogni ambito del fenomeno magistralmente indagato da Ernesto De Martino. Questa rivilitazizione del mito del tarantismo, ha di fatto trasformato il Salento in un terreno di osservazione privilegiata per l’antropologia italiana ed internazionale. La Biblioteca storica sul tarantismo, un progetto ideato con la consulenza dell’istituto Diego Carpitellla di Melpignano, nasce da una duplice esigenza: la prima è conseguente alla sempre crescente domanda di consultazione di testi sull’argomento da parete di studiosi, ricercatori, studenti universitari, a fronte della scarsa reperibilità di molti di essi; la seconda è determinata dalla necessità di raccogliere e sistemare un materiale ormai sterminato mettendo a disposizione a tutti gli interessati uno straordinario patrimonio bibliografico che costituisce il presupposto fondamentale per ogni tentativo di rilanciare e orientare la ricerca. Il progetto sarà affidato a un pool di studiosi, coordinato da Sergio Torsello, responsabile delle attività di ricerca dell’Istituto Diego Carpitella, che si occuperà della letteratura locale e nazionale, da Gabriele Mina, storico della scienza che ha al suo attivo importanti lavori sul tema, che si occuperà della letteratura antica (da quella di epoca medievale fino alla letteratura medica dell’età illuministica), da Gianni Pizza, docente di antropologia medica all’Università di Perugina, che si occuperà della letteratura europea ed internazionale. Il gruppo si avvarrà inoltre della consulenza del prof. Gino Pisanò, per la parte bibliografica, e di Eugenio Imbriani per la parte antropologica.
Le iniziative legate all’apertura della Biblioteca del Mediterraneo, comprendono anche alcune importanti esposizioni d’arte. Si comincia sabato 15 maggio con l’allestimento di una mostra di litografie acquerellate di particolare pregio e rarità, tratte da La Mediterranée Pittoresque de Loubeau (Parigi 1894). Simili e vere e proprie miniature, raffigurano liricamente e pittoricamente, scorci ambientali, paesaggi, marine, insediamenti, costumi di tutti i popoli del Mediterraneo, osservati con l’occhio del viaggiatore europeo dell’Ottocento, sicchè offriranno il primo approccio alla riedizione in lingua italiana e in varie lingue straniere dell’opera di Loubeau, che sarà patrocinata e sostenuta dall’Istituto di Culture Mediterranee della provincia di Lecce, dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo e dalla Fondazione delle Tre Culture di Siviglia.

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