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Trattocontinuo presenta T/DAY Un giorno di ordinaria (in) Tolleranza UNA PICCOLA STORIA Trattocontinuo è una manifestazione nata nel 1994 su iniziativa del Progetto Giovani del Comune di Milano e del Gai – Circuito Giovani Artisti Italiani (un organismo che coordina le attività di oltre 30 assessorati ai giovani di altrettanti Comuni italiani), con la cura e la supervisione di Daniele Pittèri e Christoph Radl, giunta alla sua seconda edizione. Caratteristica della manifestazione è l’articolazione in due fasi:
La prima edizione ebbe come tema i linguaggi e li tendenze dei giovani del 2000. dopo il concorso – che vide la partecipazione di circa cento giovani provenienti da tutta Italia – una serie di iniziative: un incontro a Galassia Gutenberg, salone del libro di Napoli, sui nuovi linguaggi elettronici; un volume, edito da Costa & Nolan, con un’ampia sezione iconografica e alcuni saggi scritti per l’occasione da Alberto Abruzzese, Fulvio Carmagnola, Iain Chambers, Giulio Girello, Enrico Grezzi, Roberto Grandi, Gabriele Montavano e Giuseppe Salza; un grande evento finale – mostra e convegno – al Palazzo della Triennale di Milano. La seconda edizione, dal titolo T/DAY. Un giorno di ordinaria (in) Tolleranza ha avuto inizio alla fine del 1995 con il lancio del concorso nazionale e prevede la propria conclusione nel giugno del 1996 con una grande mostra/evento al Palazzo della Triennale di Milano. IL TEMA Tolleranza e non violenza. Un tema forte che sottende il suo contrario: violenza e intolleranza. Sfogliando i giornali, guardando la TV, ascoltando la radio in un qualunque giorno dell’anno, si leggono, si vedono, si ascoltano episodi di violenza e di intolleranza che vedono molto spesso come protagonisti (attivi o passivi) le giovanissime generazioni. La tolleranza e la non violenza scompaiono quasi del tutto dalle pagine dei grandi media, come se non fossero argomenti degni di cronaca o di attirare l’attenzione del pubblico. Questo tipo di informazione viziata, racchiude in sé grandi rischi, innanzitutto perché non veritiera (è vero sì che esiste molta violenza, ma è vero anche il contrario), in secondo luogo perché annullato del tutto (o quasi) una parte di vita quotidiana, è come se la cancellasse, la facesse scomparire dalla realtà. Invece, con grande regolarità, ogni giorno, in tutti gli angoli del mondo, si verificano moltissimi piccoli episodi di tolleranza che sommati assieme diventano una enorme massa, capace di raccontare, con impressionante precisione, come la tolleranza e la non violenza non siano solo grandi ideali, ma anche e soprattutto pratica quotidiana. IL PROGETTO Movendo da tale considerazione, si è pensato di dare vita ad una iniziativa capace di stimolare negli utenti dei mass media – in particolare nei giovani – l’attenzione verso la tolleranza e la non violenza, sottolineando – attraverso una serie di azioni – il senso di quotidianità che esse rivestono. Nasce così T/DAY, Un giorno di ordinaria (in) Tolleranza, una grande operazione di comunicazione che muove lungo due direttrici fondamentali:
Così concepito, il progetto diventa un piano di eventi articolato in tre momenti principali, alcuni dei quali già in essere: a)concorso per grafici compresi in età fra i 18 e i 30 anni; b)campagna di sensibilizzazione sulle pagine dei quotidiani e dei periodici italiani; c)mostra/evento. IL CONCORSO Rivolto a tutti i giovani fra i 18 e i 30 anni, verte sulla realizzazione di una campagna di sensibilizzazione verso i valori della tolleranza e della non violenza. Gli elaborati da realizzare sono: un logo, un manifesto, un pieghevole. Da oltre 35 città italiane, sono arrivati 170 progetti che una giuria composta da Aldo Colonetti (direttore IED), Marco Magnani (pubblicitario, docente di Teoria e Tecnica della Pubblicità a La Sapienza, Roma), Antonio Petrillo (direttore Domus Academy), Mario Piazza (presidente AIAP) e Christoph Radl ha valutato, premiandone 3 e selezionandone 22, che saranno esposti in mostra. LA CAMPAGNA Ha un triplice scopo:
LA MOSTRA L’idea che sottende alla mostra – e che è alla base di tutta la manifestazione – è quella di isolare un giorno qualunque dell’anno, monitorandolo, raccogliendo e documentando gli episodi di tolleranza e non violenza accaduti nel corso delle ventiquattro ore, in modo da offrire al pubblico uno spaccato di un giorno di ordinaria (in)Tolleranza. Per realizzare tale idea, è stata creata una rete internazionale di corrispondenti dislocati in tutti i continenti che, nel giorno prescelto (il 16 aprile 1996) ha raccolto notizie, episodi, fatti, cronache di tolleranza. Tutto il materiale raccolto (composto da ritagli di piccoli giornali locali, da notizie di TV locali, da cronache dirette, fotografie, etc.) andrà a comporre la mostra evento – prevista dall’11 al 23 giugno a Milano al Palazzo della Triennale. La rete di corrispondenti è stata composta da 480 persone, dislocate in 50 Paesi del mondo e si è avvalsa della collaborazione di Video On Line che ha raccolto informazioni attraverso la rete Internet. Le notizie pervenute saranno vagliate e selezionate dal Comitato Scientifico, a cui è anche demandato il compito di tracciare le linee comunicative principali su cui verterà l’esposizione. Tenendo conto del tipo di materiale raccolto (notizie, sotto forma di ritagli di giornale, registrazioni audio, filmati) funzione fondamentale verrà svolta dall’allestimento. Curato dall’architetto Ferruccio Laviani, crea un percorso di forte impatto visivo, con un accurato gioco di luci e di ombre, di ambienti, stanze, cunicoli, dove filmati, documenti sonori, musiche, oggetti, fotografie, pagine di giornale si alterneranno con grande ritmo, esplodendo nello spazio e riempiendolo, immergendo il visitatore nella vita di quel giorno, trascinandolo – anche in modo leggero e divertente – dentro gli avvenimenti, dentro momenti di solidarietà e di tragedia, dentro le piccole cronache di vita quotidiana. Torna indietro |
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