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Il Portale Telematico EUROMEDI.NET.


Che cos’è


E’ dedicato alla diffusione broadcasting dei molteplici contenuti del data-base accumulato dalla Maison de la Méditerranée (MdM). Sul piano tecnico il portale sarà attrezzato con i dispositivi più avanzati della “convergenza digitale”. Esso potrà pertanto utilizzare input elaborati in formato diverso, per tradurli nel formato idoneo alle diverse modalità di erogazione esistenti nello spazio euromediterraneo: radio e tv tradizionali (in rete terrestre o satellitare), INTERNET, e, tendenzialmente, web-tv. Il servizio “broadcast” sarà supportato dalla medesima impiantistica che, contemporaneamente, supporterà i servizi di carattere INTRANET (democrazia elettronica, networking tecnico-scientifico) in modo da massimizzarne i rendimenti tecnico-finanziari.

Per l’alimentazione dei contenuti del portale opereranno quattro redazioni tematiche a ciascuna delle quali corrisponde una linea editoriale del Portale[1]:



1. Una prima linea editoriale del portale avrà caratterizzazione culturale di impianto generalista, nel senso che offrirà, in maniera chiara e guidata, link di accesso a contenitori informativi prodotti indipendentemente da molteplici editori dello spazio euromediterraneo. Questa sezione (che costituisce sostanzialmente un palinsesto critico e di rapida consultazione della produzione già disponibile in rete), ha lo scopo di offrire una panoramica il più possibile esaustiva della cultura euromediterranea in divenire, nelle aree delle performing arts, del costume, della letteratura e della filosofia (secondo un’organizzazione tematica che descriveremo con maggior dettaglio più volte, con riferimento al museo del Mediterraneo). La redazione culturale provvederà alla individuazione dei contenuti rilevanti, alla loro analisi e classificazione, nonché, ove occorra, alla traduzione di testi. Questa redazione composita, con il tempo, accumulerà un gigantesco “data-base” sedimentando i migliori apporti tematici desunti dalla rete, e potrà quindi, in una seconda fase essa stessa proporre rivisitazioni “storico-critiche” dei percorsi di crescita della cultura euromediterranea, offrendoli sul mercato televisivo dell’entertainment.



2. Una seconda linea editoriale avrà caratterizzazione tecnico-scientifica, e costituirà in sostanza, come si è già più volte accennato, lo sviluppo editoriale dei contenuti applicativi che maturano nell’ambito delle Aree Tematiche della MdM. Questa sezione tematica potrà essere fruita a due livelli. Un primo livello di carattere scientifico e specialistico è destinato a far circolare presso la comunità degli operatori interessati acquisizioni tecniche, proposte e metodiche di intervento. Ciò con la finalità prevalente di consolidare ed estendere il mondo di professionisti, amministratori, uomini di scienza, convinti della praticabilità di un approccio “mediterraneo” ai temi dello sviluppo. Un secondo livello di fruizione sarà invece di carattere divulgativo e popolare in più lingue, e si rivolgerà all’utenza delle famiglie (attraverso cessioni di programmi a reti televisive) ed alla utenza giovanile (attraverso WEB ed edizioni a stampa progettate per le scuole). La finalità è quella di concorrere ad una alfabetizzazione su vasta scala, strutturata e su basi comuni, concernente i temi dello sviluppo scientifico e tecnologico, le trasformazioni ambientali, la trasformazione sociale tecnica ed economica di territori e città della regione, etc.. L’idea è che larga parte della tensione interculturale esistente nel Mediterraneo si debba anche alla ignoranza, alla incomprensione, alla incertezza che individui e comunità provano in relazione alle trasformazioni che il progresso introduce nei modelli di vita, ed al senso di frustrazione che ne deriva per l’impossibilità di assumere un cosciente comportamento adattativo (se non trasformativo) di fronte all’evoluzione dello scenario. Alcuni prodotti di questa sezione pedagogica del portale confluiranno anche nel Museo virtuale di cui si dirà più oltre.



3. Una linea editoriale di carattere istituzionale assolverà, in estrema sintesi, al ruolo di portavoce della MdM. Pertanto, essa provvederà ad allestire ed emettere in WEB materiali utili ai rapporti con i media indipendenti, alla integrazione con le azioni svolte da altre organizzazioni di partenariato internazionale, al rapporto con i sistemi istituzionali e statuali. Al centro di questa attività editoriale vi saranno due missioni prevalenti. La prima concerne la divulgazione dei contenuti del dibattito che la MdM promuoverà con le proprie attività di interlocuzione politico-istituzionale ed in particolare quelli che attengono al dibattito sui temi della sicurezza e della risoluzione dei conflitti armati. Lo scopo non è solo informativo, ma è anche quello di allargare il campo della discussione ed arricchirne gli apporti da parte di operatori ed uomini della cultura. La seconda concerne la divulgazione esaustiva di materiali descrittivi del procedere della integrazione euromediterranea, con lo scopo di dare luogo ad un allargamento del dibattito valutativo. In un caso e nell’altro il Portale EUROMEDI.NET svilupperà il potenziale analitico-operativo della MdM, aggiungendovi, attraverso lo strumento dei “forum telematici” l’immenso potenziale di intelligenza diffuso nella rete, e raccogliendo le opinioni, le analisi e le manifestazioni di volontà politica espresse dai portatori di interessi locali e settoriali.



4. La linea editoriale di caratterizzazione informativa nasce per intervenire sulla informazione di attualità (news, approfondimenti, reportages) riguardante la trasformazione sociale e civile dei popoli della regione, le migrazioni, le riorganizzazioni dei sistemi produttivi, i percorsi di affermazione politica, i rapporti tra etiche e religioni. La MdM ritiene che, con riferimento alla regione mediterranea, sussista oggi una condizione speciale di arretratezza dell’offerta informativa, a fronte di una domanda sociale che è già attualmente importante, e che ancora più lo sarà con il procedere dell’integrazione. Questa situazione è con ogni probabilità dovuta alla circostanza di oligopolio editoriale che si registra nel mercato della notizia a mezzo stampa (poche agenzie di news con capacità di copertura credibile della regione), ed alla circostanza di duopolio editoriale che si registra nella copertura video-news (due sole agenzie, la Reuter e la AP, in grado di coprire credibilmente la regione). Questa situazione genera notizie a prezzi unitari non giustificati, e di caratterizzazione editoriale non condivisibile nella coscienza comune delle popolazioni mediterranee (enfasi sui contrasti bellici, sulle emergenze criminali, totale trascuratezza nell’approfondimento delle evoluzioni socio-politiche, culturali, etc.). La MdM ritiene di poter concorrere almeno in parte questo ritardo dei mercati in virtù delle grandi opportunità relazionali di cui dispone: credito presso governi ed istituzioni a tutti livelli, collegamenti con professionisti di primo piano dell’editoria, del giornalismo e della cultura in tutti i Paesi del Mediterraneo.

La MdM, oltre a sviluppare un’azione di promozione e marketing presso i media esistenti (stimolando cioè l’estensione degli spazi editoriali dedicati alla informazione su tematiche euromediterranee, attraverso una campagna dimostrativa delle aspettative di mercato), darà luogo ad una propria attività editoriale volta ad abbassare il costo di accesso alle fonti ed a stabilizzare il flusso delle informazioni. Gli utenti saranno sia “rivenditori” di informazioni (editori stampa e tv, in particolare quelli di minore capacità finanziaria) sia utenti finali dotati di accesso ad INTERNET.



Il Portale EUROMEDI.NET costituisce il supporto per questa strategia. La sezione informativa disporrà di una redazione “stampa” ed una redazione “video-news”.

Esse provvederanno:

  • A concentrare ed elaborare ogni utile vettore informativo già esistente (promuovendo attivamente accordi di sindacation);


  • Ad aumentare con redazioni e corrispondenti all’estero la copertura e l’approfondimento sui fatti di attualità (integrando nella rete redattori indipendenti, o diramando team redazionali della MdM);


  • A produrre dibattiti ed approfondimenti analitici sulle trasformazioni storiche dei popoli (le migrazioni, le riorganizzazioni politiche e statuali, le trasformazioni economiche e sociali, i movimenti di emancipazione, etc.);


  • Ad elaborare (attraverso un servizio di back-desk contrattato con gli utenti-editori) pagine o video-stream sui temi di attualità da divulgare attraverso testate già esistenti.




Entrambi i palinsesti saranno disponibili via INTERNET, fatti salvi, naturalmente i servizi acquistati in esclusiva. La rete telematica di MdM, disporrà della capacità connettiva per diramare immagini live, che gli acquirenti potranno poi diffondere attraverso tv.

I servizi saranno resi disponibili in numerose lingue simultaneamente (l’italiano, l’arabo, l’inglese, lo spagnolo, il francese, il turco, le lingue slave), destinandolo sia verso i network professionali, sia verso l’utenza televisiva.


Le Grandi Edizioni

La MdM entrerà nel mercato dei media su supporto materiale (stampa, cd, cd rom, home-vido, etc.) replicando parte dei contenuti che emergeranno dalla grande attività interattiva generata dal portale EUROMEDI.NET. I contenuti cioè che, per la stabilità del loro interesse (documentazioni esaustive di un settore di ricerca), o per la caratteristica propria della fruizione e del pubblico cui sono destinati (ripetitività, mobilità, collettività, etc.) possono essere enucleati dal data base generale e distribuiti separatamente, sui mercati istituzionali (dell’istruzione, della PP.AA., del volontariato, etc.) ma anche sul mercato concorrenziale.

In linea di massima i prodotti di maggiore impatto e distribuzione potranno consistere in:

  • un magazine multilingue, dedicato alla evoluzione storica, istituzionale e politica dei Paesi del Mediterraneo, illustrativo anche delle principali acquisizioni metodologiche e proposte progettuali risultati dalle attività operative settoriali (Piani d’Azione, etc.)


  • Pubblicazioni finalizzate a campagne di informazione sociale su tematiche attinenti la sicurezza sociale, l’ambiente, la medicina, etc;


  • Divulgazione strutturata di materiali in più lingue, di interesse per la didattica nei diversi Paesi del Mediterraneo, con particolare attenzione ai cicli formativi iniziali (Editrice scolastica euromediterranea);


  • Produzioni di alto livello dedicate all’entertainment (anche per diffondere nel mondo le attività culturali di EUROMEDI.NET e del Museo del Mediterraneo): collane dedicate alla musica euromediterranea, al teatro, al cinema, all’arte figurativa.





Il Museo Virtuale del Mediterraneo

a) Infrastruttura e modalità di fruizione.

Oltre alle attività di redazione scientifico-culturale (in collegamento con i partner universitari) il portale EUROMEDI.NET svolgerà anche una importante prestazione museale a carattere virtuale, in maniera che sia possibile sperimentare l’efficacia di prodotti poi destinati al mercato multimediale, ed anche, ovviamente, in maniera da arricchire i territori locali di una funzione del tutto innovativa, destinata, soprattutto, a coinvolgere le coscienze giovanili nella passione per le tematiche del Mediterraneo.

Il museo del Mediterraneo sarà lo strumento per una fruizione:

  • Con modalità virtuale dei contenuti archiviati nel grande data-base procurato dalla attività di EUROMEDI.NET;


  • Con modalità fisica e materiale (oggetti, reperti, manifestazioni d’arte. etc.) delle testimonianze che il Museo periodicamente convocherà nell’ambito di mostre, meeting, ed altri eventi della cultura euromediterranea[2].


La fruizione con modalità virtuale, a sua volta, sarà sia di tipo individuale (postazioni di lavoro telematico) che collettivo (grandi schermi video in grado di rappresentare in forma spettacolare informazioni strutturate per area tematica).

I grandi schermi costituiranno motivo stabile di attrazione del Museo del Mediterraneo. Saranno installati nei grandi locali un tempo adibiti ad opifici, ma nel periodo estivo, potranno essere replicati anche su grandi schermi all’aperto.


Le programmazioni che saranno eseguite sui grandi schermi avranno molteplici caratterizzazioni:


  • caratterizzazione “geografica”: saranno rese in tempo reale, in forma altamente spettacolare, e facendo largamente uso della rilevazione satellitare del territorio, letture tematiche della trasformazione in corso dell’ambiente, delle acque marine, della fauna ittica ed avicola, delle coltivazioni e del manto vegetale, oltre a letture statiche, ma dal forte impatto pedagogico, sulla storia della geografia, del territorio, del tessuto urbano, dei sistemi infrastrutturali;


  • caratterizzazione “entertainment”: saranno organizzate, con riferimento alle tematiche culturali di maggiore suggestione spettacolare, ricostruzioni video (stream) dei “percorsi di crescita” della cultura euromediterranea nei campi del Cinema (la FLM è titolare del programma europeo CINEMAMED) della musica e delle performing arts teatrali.



I gruppi di utenti, con modalità interattiva, nell’ambito dei percorsi potranno selezionare sottosezioni tematiche, montaggi, intersezioni, etc. La finalità di pura fruizione, si salda in questo modo alla possibilità di costruire prodotti per gruppi di utenti diversi o lontani (specie con finalità didattica), che non dispongano di apparecchiature sofisticate per il trattamento delle immagini. I software tematici costruiti per il Museo del Mediterraneo (e le loro interpolazioni on demand) potranno, altresì, essere ceduti a terzi, od essere utilizzati dalle altre sedi della MdM.


b) Caratterizzazione tematica del Museo del Mediterraneo

Come si è accennato, il gruppo di lavoro animatore e regista della programmazione multimediale del Museo del Mediterraneo (sia essa virtuale o fisica) coincide in gran parte con il gruppo di redazione culturale del Portale EUROMEDI.NET (cui si affiancheranno i team scientifici per la produzione “geografica” dei grandi schermi). Ciò perché l’attività di costruzione del data-base del Portale costituisce il terreno di coltura per la produzione dei grandi schermi del Museo. E perché, in funzione inversa, è il Museo che con la sua attività di carattere fisico (metings, eventi, mostre, etc.) dovrà permettere di colmare i vuoti logici e documentali del data-base.

In estrema sintesi, la caratterizzazione tematica del Museo e componenti a carattere permanente del “Mirroir de la Méditerranée” possono essere tratteggiate nelle seguenti sezioni:



La Cultura Mediterranea in Divenire, componenti espositive e museali dedicate alla trasformazione della cultura mediterranea:

  • Cineteca (con sottolineatura multilingue) delle culture mediterranee ed orientali;


  • Emeroteca: raccolta della stampa e della pubblicistica internazionale, con traduzioni multilingue su supporto informatico degli articoli più rilevanti;


  • Biblioteca della Musica Euromediterranea: raccolta della musica etnica, classica e contemporanea, supportata da testi critici, e “letture” in chiave comparatistica e storica;


  • Biblioteca della letteratura contemporanea: raccolta della letteratura contemporanea, con traduzione multilingue consultabile su supporto informatico, e divulgazione attraverso editoria elettronica e tradizionale;


  • Giornale dell’Arte Contemporanea e d’Avanguardia: raccolta su supporto digitale di filmati riferiti a eventi e performance dell’arte figurativa e teatrale della Regione Euromediterranea, consultabili su desk individuali, o, su richiesta, in proiezioni collettive.





Geografia e Storia del Territorio del Mediterraneo

  • Documentazione filmata e fotografica di regioni, contesti ambientali, città e villaggi del Mediterraneo;


  • Ricostruzione virtuale di Monumenti ed episodi della storia antica;


  • Grande Mappa informatizzata del patrimonio monumentale del Mediterraneo, con la registrazione dei giacimenti archeologici e dei processi di recupero e valorizzazione;


  • Antropizzazione del territorio: lettura digitale della trasformazione storica dei sistemi urbani, delle relazioni infrastrutturali, degli usi agricoli ed industriali, dei processi di trasformazione dei sistemi vegetali e delle grandi regioni climatiche.




L’habitat e l’etica.


  • Gli ambienti, gli arredi, gli oggetti d’uso, i cibi: rassegna sistematica dei modelli di consumo vigenti nelle diverse micro-regioni del mediterraneo, letture comparatistiche e prospettive di reciproca contaminazione nell’ambito del processo di integrazione euromediterranea;


  • Colori, ornamenti, decorazioni, costumi e tessiture della Regione Euromediterranea: grande esposizione tematica, a carattere storico e geografico, degli artigianati e delle tecniche convergenti sulla costruzione dello scenario quotidiano della vita umana, capace, tra l’altro, di valorizzare la componente museale delle seterie di San Leucio in chiave storico-comparatistica.



Il lavoro di regìa delle sezioni tematiche (del Museo e del Portale) darà luogo in breve tempo alla costituzione di un network professionale internazionale di immenso valore, costituito dal perno redazionale della MdM e da tutti gli Istituti culturali, oltre a singole personalità, abilitate a “rifornire” continuativamente il data-base con le loro proprie produzioni o con le produzioni registrate nei loro territori.
Si tratta di un network che avrà l’autorevolezza di procedere ad un confronto sistematico tra le culture del Mediterraneo, ed a porre le basi per la realizzazione di grandi processi di trasferimento sociale del sapere che, nel lungo periodo, conducano i popoli della regione ad un più elevato stadio di conoscenza reciproca. Questo sistema di azioni che potremmo definire di “integrazione e sviluppo del sapere sociale”, potranno convergere (una volta che le attivitàdella MdM siano entrate a regime), ed in coincidenza con le Assise Plenarie del Mediterraneo, nella realizzazione di Grandi Festival delle Civiltà del Mediterraneo.

Tali eventi di grande risonanza internazionale (sul modello dell’iniziativa “Italia 2001” in corso in Giappone, o dei famosi “Festival of India” tenuti a Londra, New York, Parigi, Mosca), avrebbero per oggetto, di volta in volta, tutti gli aspetti della cultura, della società, dell’economia di un Paese o di una macro-regione del Mediterraneo. E metterebbero altresì in evidenza tutti i contributi dell’Europa e dell’Italia (in termini di edizione, divulgazione, finanziamento dell’arte e della cultura, etc) al processo di affermazione della cultura ospitata, nonché i fenomeni di “interiorizzazione” da parte dell’etica e dell’arte europea di quella stessa cultura: in una sorta di “Omaggio dell’Europa al Paese Ospite”.

I Grandi Festival sarebbero promossi ed organizzati dal medesimo organico professionale che attende stabilmente alle attività scientifiche della MdM, e potrebbero essere finanziati, secondo modalità oramai sperimentate in ambito internazionale, attraverso sponsorizzazione dei Governi, dell’Unione europea, di Associazioni e Gruppi del settore privato.

Inutile sottolineare qui l’immensità delle ricadute che queste iniziative avrebbero sotto il profilo quantitativo e qualitativo dei flussi turistici, della integrazione tra i mercati, dell’avvicinamento complessivo tra i Paesi e le Civiltà della regione.



In occasione dei Grandi Festival delle Civiltà del Mediterraneo si potranno svolgere:

  • grandi concerti di musica classica ed etnica;


  • rassegne di teatro storico e contemporaneo;


  • grandi esposizioni di archeologia;


  • esposizioni dell’artigianato d’arte, della gioielleria, della tessitura;


  • mostre di arte figurativa ed architettura;


  • discussioni e letture tenute da personalità di grande prestigio della cultura, della politica e dell’economia;




La realizzazione scientifica e tecnica dei sistemi espositivi, ed il loro aggiornamento periodico, il trattamento per l’esecuzione di rappresentazioni tematiche ed integrate, verrebbe affidata a specialisti di gruppi di lavoro a caratterizzazione prevalentemente giovanile, costituiti dalle migliori professionalità dalle università della regione. La direzione sarebbe affidata a specialisti ed istituzioni di grande fama internazionale sulla base di appositi accordi di cooperazione con la MdM.

La stessa attività didattica delle università regionali riceverebbe un potente stimolo al rafforzamento in chiave internazionale: con il tempo essa si caratterizzerebbe nel sistema universitario euromediterraneo come l’Ateneo incaricato di una grande missione scientifica di unificazione e divulgazione del sapere sociale.

Al contempo la formazione e la progressiva specializzazione dei team professionali integrati, assicurerebbe il massimo della tutela scientifica ed espositiva anche nell’occasione dei Grandi Festival, assicurandone il successo presso l’opinione pubblica internazionale.



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[1] Seguendo la terminologia più in uso il Portale EUROMEDI.NET può essere definito come l’aggregato di quattro “vortali” di approfondimento tematico.

[2] Il Museo del Mediterraneo rinuncia al principio “espropriativo” tipico dei grandi musei tradizionali, che sottraggono definitivamente ai territori reperti fondamentali per la loro stessa caratterizzazione, ed opta strategicamente sul binomio supporto virtuale-esibizione temporanea.





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