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Costituzione della rete italiana della
Fondazione Euro-mediterranea
per il Dialogo fra le Culture
“Anna Lindh”


Ministero Affari Esteri, Sala delle Conferenze Internazionali
(Roma, 8 settembre 2004 )


Proposte operative per le attività della Rete italiana della FEM

La FONDAZIONE LABORATORIO MEDITERRANEO – ONLUS, quale capofila della Rete Italiana della Fondazione Euromediterranea per il Dialogo tra le Culture “Anna Lindh” (FEM), propone questo documento preliminare di lavoro utile per arrivare a definire le attività operative della Rete Italiana.


1. Premesse generali

1.
La Fondazione Euromediterranea per il Dialogo tra le Culture “Anna Lindh” (FEM) è un’iniziativa voluta dall’Unione europea nell’ambito del Partenariato Euromediterraneo (PEM) creato dalla stessa Unione nel 1995 con la prima Conferenza Euromediterranea di Barcellona.

2.
Le premesse poste a base della nascita del Processo di Barcellona del 1995 così come il quadro economico e politico sono interamente cambiati.

Allora erano presenti le seguenti principali condizioni:
· Fiducia nella costruzione di un dialogo tra la riva Nord e la riva Sud del Mediterraneo.
· Superamento del bilateralismo ed entusiasmo per l’attivazione di politiche regionali.
· Fiducia nella risoluzione del conflitto israelo-palestinese.
· La società civile cominciava ad essere coinvolta nei principali processi decisionali.
· Il dialogo tra le culture riceveva un riconoscimento ed un’identità nel terzo “volet” della Dichiarazione di Barcellona ed appositi programmi venivano posti in essere.

Attualmente nell’area euromediterranea si affiancano al progetto europeo del Partenariato Euromediterraneo – con tutte le azioni già intraprese – molteplici altri progetti fra i quali in particolare l’iniziativa G8 avviata dagli USA per il cosiddetto Grande Medio Oriente.
La delicata composizione delle diversificate esigenze e finalità non può avvenire senza l’azione di organismi altamente specializzati in grado di promuovere, soprattutto oggi nell’attuale situazione storico-politica, il Dialogo tra le Culture presenti nell’area euromediterranea. Da ciò deriva la straordinaria importanza della FEM che, quale “rete di reti nazionali”, deve assolvere un compito difficile che va al di là di una semplice programmazione politica: deve promuovere il dialogo e, con esso, la pace tenendo conto che questa azione non è un semplice “atto burocratico” ma richiede una visione, un senso di vita in chi la promuove e la realizza; né tantomeno si tratta di un semplice lavoro di organizzazione e coordinamento di attività. Da ciò deriva il delicato compito affidato all’interazione delle attività delle “reti nazionali”.

3.
Nella risorta unità regionale del Mediterraneo, l’Italia - che nel corso storico in età ellenica ha costituito l’altra sponda determinante per lo sviluppo della cultura greca, in epoca ellenistica e imperiale fu il centro geopolitico dell’ecumene e nel medioevo il punto di confluenza di tutte le vie del commercio marittimo fin quando il Mediterraneo restò centro economico delle società del tempo - ha oggi una funzione politica, diplomatica e culturale specificamente euromediterranea, nello spirito della linea politica tracciata dalla Carta dell’ONU e dalla Carta fondatrice dell’attuale Unione Europea.
Per assolvere a questa funzione ed impegnarsi per favorire il dialogo tra le culture e, con esso, l’affermazione dei diritti umani e delle libertà politiche fondamentali nei Paesi euromediterranei, così diversi per tradizioni e culture – agevolando in questo modo l’accelerazione del ritmo dello sviluppo economico e la riduzione del divario socio-culturale – l’Italia può contare su competenze, organizzazioni e strutture culturali che da sempre hanno costituito la ricchezza di questo Paese.
Di qui l’importanza della “Rete Italiana” della FEM che, trascendendo le possibilità dirette di organi governativi e nello spirito di totale indipendenza posto dall’Unione Europea a base della FEM, dovrà essere in grado di offrire a quegli organi gli strumenti e le azioni necessari per assolvere l’impegno assunto in sede comunitaria nel portare a compimento la costituzione della FEM attraverso la realizzazione delle sue principali finalità.

4.
Le risorse rese disponibili dall’Unione Europea per la FEM e quelle che saranno rese disponibili dal Governo italiano per la “Rete italiana” sono attualmente estremamente limitate e non consentono che la realizzazione di una parte minima di attività. Nonostante ciò è importante considerare il grande sforzo compiuto dall’Unione Europea e dai Paesi del PEM – primo fra tutti l’Italia – per addivenire alla costituzione stessa della FEM che rappresenta il frutto di un lavoro complesso di democrazia partecipativa e, in quanto tale, uno strumento indispensabile per legittimità e rappresentatività.
In queste condizioni, assumendo come fine prioritario quello di assegnare alla “Rete Italiana”della FEM un ruolo primario all’interno della stessa FEM – coerentemente alla grande tradizione culturale italiana – si propone in via preliminare la seguente metodologia:

· Costituire una “Rete” fluida ed aperta a tutti gli organismi interessati, senza alcuna gerarchia interna, così come previsto dall’Unione Europea per la FEM.

· Censire le principali azioni programmate con proprie risorse dagli organismi aderenti alla “Rete italiana” e selezionare tra queste quelle caratterizzabili come “azioni per il dialogo tra le culture dell’area euromediterranea”: in questo modo sarà possibile evitare duplicazioni e costituire una prima dote di attività da porre a base della “Rete italiana”.

· Mettere insieme quelle attività che meritano di essere ampliate ed ulteriormente rafforzate anche attraverso l’impiego di risorse economiche aggiuntive a quelle già impiegate dagli organismi che le realizzano.

· Predisporre un programma articolato ed organico di attività della “Rete italiana” coerente con le risorse rese disponibili dal Governo italiano e da eventuali altre istituzioni e/o sponsor.

· Predisporre un programma articolato ed organico di attività coerente con la pianificazione budgetaria della FEM da sottoporre al Direttore esecutivo della stessa FEM, così come specificamente previsto nelle conclusioni della Conferenza di Dublino in cui ai punti 61-65 del Documento conclusivo è stata esplicitamente evidenziata la collaborazione particolare della “Rete italiana”.


2. Attività proposte

Le seguenti principali attività iniziali proposte si inseriscono nel quadro delle priorità individuate nel documento costitutivo della FEM predisposto dalla Commissione Europea:

1.
Creazione di una banca dati “in progress” degli organismi e delle istituzioni costituenti la “Rete Italiana” della FEM, con l’aggiornamento di tutte le attività che questi organismi svolgono nell’ambito del dialogo tra le culture dell’area euromediteranea.

2.
Creazione di un sito internet, il cui nome potrebbe essere www.euromedfoundation.it, che in una prima fase iniziale può essere il sito dell’intera FEM. Questo sito riporterà:
· La storia della FEM
· Le finalità della FEM
· La lista delle Reti nazionali
· Le attività della FEM
· I documenti della FEM
· Le schede degli organismi aderenti alla rete italiana e le principali attività
· Il programma annuale delle attività della rete italiana
· Le proposte della Rete italiana alla FEM
· Le attività realizzate dalla Rete italiana.

Questo sito, da realizzarsi in 4 lingue (italiano, francese, inglese e arabo) potrebbe beneficiare di un’assistenza, oltre che della Fondazione Laboratorio Mediterraneo attraverso il suo portale www.euromedi.org, del Regional management support unit del programma comunitario Euromed Heritage (con sede in Italia) che ha risorse disponibili: tutto questo in perfetta sintonia con le linee direttrici della Commissione Europea che prevede specifiche sinergie con programmi comunitari già in corso, sempre al fine di evitare duplicazioni e sprechi di risorse.

3.
Organizzazione di un programma annuale di riunioni, dibattiti, conferenze e pubblicazioni sulle relazioni euromediterranee.

4.
Produzione di pubblicazioni concernenti il patrimonio e i valori delle civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’area euromediterranea.

5.
Proposte alle televisioni ed ai media di realizzare programmi sottotitolati destinati a diffondere le culture, le arti e il patrimonio turistico-culturale delle due rive del Mediterraneo.

6.
Invito ai Governi a promuovere azioni che favoriscano il turismo culturale tra i giovani, attraverso eventi e fiere dedicate al libro ed al patrimonio culturale e attraverso festival di musica (etnica, tradizionale, leggera, classica, ecc.) e di teatro: molteplici eventi che già si svolgono in Italia potrebbero essere aperti a questa nuova esperienza.

7.
Realizzazione di videoconferenze periodiche per promuove il dialogo su tematiche specifiche.

8.
Promozione e patrocinio di “premi” specifici da attribuire a personalità che abbiano contribuito in maniera significativa allo sviluppo delle relazioni euromediterranee.

9.
Sinergie con altre istituzioni italiane e internazionali (UNESCO, ecc.) al fine di valorizzare iniziative già esistenti nell’ambito della valorizzazione del patrimonio culturale (materiale e immateriale).

10.
Iniziative per il recupero del capitale sociale e umano dei centri storici delle città euromediterranee.

11.
Iniziative per la tutela e valorizzazione degli antichi mestieri d’arte come strumento di conoscenza e di dialogo.


3. Conclusioni

La Fondazione Laboratorio Mediterraneo –Onlus, quale capofila della “Rete Italiana” della FEM, per un miglior svolgimento del programma di attività che la Rete Italiana deciderà – nello spirito di sinergia prima evocato per evitare duplicazioni e sprechi di risorse - può mettere a disposizione:

· un network di organismi ed istituzioni;

· una sede centrale a Napoli, la Maison de la Méditerranée ;

· sedi distaccate in vari Paesi euromediterranei ;

· forze intellettuali e tecniche per contribuire ad eliminare i contrasti, armonizzare i fini, aiutare alla comprensione delle esigenze dei Paesi euromediterranei interessati;

· una banca dati in grado di monitorare i programmi in corso, le risorse impiegate ed i risultati ottenuti al fine di evitare duplicazioni e sprechi di risorse e di tempo: finalità esplicitamente indicata dall’Unione Europea come primaria per la FEM;

· punti di riferimento nei Balcani al fine di apportare in prospettiva un contributo prezioso per collegare l’area balcanica al Partenariato Euromediteraneo, nello spirito delle politiche di vicinato dell’Unione Europea, attraverso il dialogo tra le culture.

· iniziative e progettualità già da tempo accreditate e consolidate pienamente coerenti con le finalità della FEM definite dall’Unione Europea quali: il Premio Mediterraneo; le Conferenze euromediterranee dei giovani e delle donne; i Master di alta formazione sul dialogo sociale; le Cattedre di Studi Mediterranei; i Festival del Cinema dei Paesi euromediterranei; i seminari di formazione “Aristote”; i Concerti per il Dialogo tra le Culture; le Assises euromediterranee per il dialogo tra le società e le culture; le Pubblicazioni editoriali e multimediali; i Forum Euromed; ecc. (per dettagli vedere www.euromedi.org)


Analoghe disponibilità da parte di tutti gli organismi che intendano aderire alla “Rete Italiana” della FEM sono non solo auspicabili ma indispensabili per costituire una “Rete partecipata” in grado di offrire il meglio delle risorse culturali di cui l’Italia dispone.

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