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MEDITERRANEO: DA DOMANI A NAPOLI FORUM SU SVILUPPO RELAZIONI
(ANSAmed) - NAPOLI, 5 MAG - Rafforzare il ruolo della Campania nell´area mediterranea al fine di affrontare le sfide derivanti dalla creazione dell´area di libero scambio con i paesi del Mediterraneano nel 2010. E´ l´obiettivo del convegno dal titolo ´Mediterraneo: quale visione del futuro?´ che si terrà domani e dopodomani a Castel dell´Ovo di Napoli. Due giorni di riflessione, promossi dalla Regione, sullo stato del dialogo euromediterraneo, a dieci anni dall´avvio del processo di Barcellona e proprio mentre l´Unione Europea sta lanciando una strategia di prossimità che garantisca una visione comune del futuro per il bacino del Mediterraneo a livello politico, economico e socio-culturale. Al convegno intervengono, economisti, esponenti della cultura e delle istituzioni dell´area Mediterranea. Tra i partecipanti anche il vice ministro alle Attività Produttive, Adolfo Urso, il presidente dell´Ansa e della Fieg, Boris Biancheri, Mario Rosso, amministratore delegato dell´Ansa, e i Presidenti di diverse regioni del Sud (Bassolino, Cuffaro, Marrazzo, Vendola, Del Turco). (ANSAmed). KTX 05/05/2005 17:50

MEDITERRANEO: CULTURA RUOLO CHIAVE PER LO SVILUPPO
(ANSAmed) - NAPOLI, 6 MAG - "Il Mediterraneo è una cultura che va cercata e condivisa con tutti i popoli. Nonostante le tensioni politiche e i numerosi problemi". L´appello è stato lanciato durante il forum ´Mediterraneo: quale visione del futuro?´, in corso a Napoli, da coloro che da sempre richiedono una maggiore attenzione per le problematiche della sponda Sud, a dieci anni dal processo di Barcellona che ha lanciato il dialogo Euro-mediterraneo. Come Predrag Matvejevic, professore all´Università La Sapienza di Roma, e presidente del comitato scientifico internazionale della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, che da trent´anni si occupa di Mediterraneo. Secondo Matvejevic, i problemi del Mediterraneo devono essere posti attraverso il concetto di identità. "Ancora oggi - dice - è assurdo che le istituzioni europee più importanti siano solo a Nord e che la sponda Sud, in questo senso, venga ignorata". Il fatto è che per quanto riguarda il Mediterraneo purtroppo siamo ancora di fronte a uno stato di cose che non riesce a sboccare in un vero e proprio progetto". Un´opinione condivisa da Athanasios Moulakis, direttore Istituto Studi Mediterranei all´Università della Svizzera italiana, secondo il quale però la cultura ha un grande ruolo per lo sviluppo anche economico e politico del Mediterraneo. "Un esempio deriva dalla creazione della sede della fondazione Anna Lindh - per il dialogo fra le culture, ad Alessandria d´Egitto che tuttavia rimane l´unica istituzione europea sulla sponda Sud", ha sottolineato il professore. E ha aggiunto: "Questo ci deve anche far riflettere su un punto importante e cioé che la cultura è uno strumento straordinario per unire i popoli, ma occorre che venga vissuta e comunicata".(ANSAmed) KTX 06/05/2005 18:03

MEDITERRANEO: FATTORE DEMOGRAFICO CRUCIALE PER INTEGRAZIONE
(ANSAmed) - NAPOLI, 6 MAG - La pressione demografica dei Paesi della sponda sud verso quelli del nord avrà un ruolo cruciale nel processo di integrazione dell´area euro-mediterranea. Occore quindi, secondo Antonio Golini, demografo all´Università ´La Sapienza´ di Roma, una stretta collaborazione tra i Paesi che si affacciano sul ´Mare Nostrum´ per disinnescare e gestire le tensioni che saranno determinate dalle dinamiche in atto. Nel suo intervento al forum ´Il Mediterraneo: quale visione del futuro?´ apertosi questa mattina a Napoli Golini ha ricordato che siamo di fronte a un panorama divergente: da un lato una sponda nord del Mediterraneo con una popolazione sempre più vecchia e ricca, dall´altro una popolazione crescente, giovane e assai meno ricca alle prese con problemi economici, socialo e politici dalle conseguenze difficili da stabilire. "Dal 1950 al 2000 l´ammontare della popolazione del totale delle due aree del Mediterraneo è cresciuto considerevolmente passando da 422 a 690 milioni", ha ricordato Golini. Questo incremento è stato così distribuito: 102 milioni nei Paesi Ue (46 milioni nei 7 Paesi Ue Mediterranei e 56 milioni nei 18 Paesi Ue non mediterranei) e 166 milioni (il 62%) nei Paesi della sponda sud (54 milioni nel Maghreb, 65 milioni nel Mashrek e 47 milioni in Turchia). "La strada piu auspicabile da intraprendere è quella di una più stretta collaborazione fra le due aree prese in considerazione con l´obiettivo futuro di una completa integrazione", ha aggiunto il professore della Sapienza. E ha sottolineato che "l´integrazione non può che giovare a entrambe le parti, e in particolare alla Ue, poiché una più rapida crescita economica della riva sud le aprirebbe nuovi importanti mercati e funzionerebbe da drenaggio per la prevedibilmente massiccia emigrazione dell´Africa sub-sahariana". Secondo Golini, inoltre, "nel breve-medio periodo le migrazioni nell´area e le rimesse degli immigrati, unito ad altri fattori come ad esempio il commercio, il turismo e la cultura, possono contribuire a questa fruttuosa crescente integrazione fra le due rive. Mentre nel medio-lungo periodo poi non si può immaginare una piena integrazione economica della Ue con tutta la riva sud del Mediterraneo". (ANSAmed). KTX 06/05/2005 14:21

MEDITERRANEO: SOLO UNITO PUO´ TORNARE LEADER, FORUM A NAPOLI
(ANSAmed) - NAPOLI, 6 MAG - Per tornare a svolgere un ruolo leader a livello mondiale l´insieme dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo devono ritrovare quell´armonia che nel passato permise a questa regione di essere al centro della storia. E questo non può che avvenire attraverso il superamento delle barriere nazionali, culturali e religiose, la ricerca di una politica estera comune e puntando sugli aspetti che uniscono piuttosto che su quelli che dividono. Questa, in sintesi, la strada indicata dal presidente della Fieg e dell´Ansa, Boris Biancheri, dal politilogo Edward Luttwak, e dai membri del Comitato scientifico della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, John Esposito e Fabio Petito, nei loro interventi al convegno di Napoli sul futuro del Mediterraneo. Una strada che si presenta comunque in salita. Dall´analisi della situazione geopolitica attuale, secondo quanto messo in evidenza dagli intervenuti, emerge una regione dove il confronto tra differenti strategie e interessi si trasforma in un ostacolo allo sviluppo politico, sociale ed economico. E la modernità ha approfondito, invece di ridurre, le differenze rispetto al 100-150 anni or sono. L´area del Mediterraneo, ha osservato Biancheri, è il luogo dove oggi l´unico "elemento comune sembra essere quello delle diversità" e dove si è registrato il fallimento del maggior numero di iniziative destinate a conseguire stabilità e pace. Inoltre, il Mediterraneo è anche il punto dove si confronto le politiche molto diverse che hanno rispetto alla regione gli Stati Uniti e l´Unione europea, ha rilevato Petito. E dove, per Esposito, si scaricano le tensioni derivanti dall´espansione dell´Islam. A tutto ciò, secondo Luttwak, si aggiunge un´esasperata difesa delle identità nazionali da parte dei Paesi della sponda sud che rende assai difficile qualsiasi azione finalizzata all´internazionalizzazione e allo sviluppo economico. C´é quindi un rischio di marginalizzazione della regione, hanno osservato gli intervenuti, che è nell´interesse di tutti evitare. In quest´ottica deve quindi essere rilanciata la ricerca di una politica estera condivisa e la collaborazione internazionale, una strada sulla quale l´iniziativa lanciata dalle regioni del Mezzogiorno rappresenta sicuramente un elemento positivo.(ANSAmed) TI 06/05/2005 17:57

MEDITERRANEO:GALLUPPI,CROCEVIA PER AFFERMARE RAGIONI DIALOGO
(ANSAmed) - NAPOLI, 6 MAGGIO - Il Mediterraneo come crocevia di culture e ponte per affermare le ragioni del dialogo in tutta l´area di crisi del Medioriente. Risponde così Massimo Galluppi, professore di Storia politica e diplomatica dell´Università di Napoli ´L´Orientalé, alla domanda posta dal convegno in corso nel capoluogo partenopeo ´Il Mediterraneo: quale visione nel futuro?´. Introdotto da Lucia Annunziata, Galluppi ha dato il via alla due giorni che vedrà oggi e domani confrontarsi sul tema del Mediterraneo esperti e studiosi provenienti da tutto il mondo. "Sarà questa la sfida - ha sottolineato Galluppi - , non sarà facile perché per troppi anni ci sono state correnti di odio profondo che hanno caratterizzato i rapporti tra popoli". Il docente di storia vede nell´area Med la cerniera tra le civiltà d´Oriente e d´Occidente ed individua in Napoli la sede adatta per portare avanti il confronto e lancia un monito: "Il partnerariato nel Med funzionerà se i progetti cofinanziati dall´Ue daranno i frutti che ci si aspetta. L´epoca degli aiuti é stata sostituita da quella della sussidiarietà e proprio le regioni dovranno essere protagoniste di questa stagione". (ANSAmed) PTR 06/05/2005 13:23

MEDITERRANEO: SI APRE OGGI A NAPOLI CONVEGNO SU SFIDE FUTURE
(ANSAmed) - NAPOLI, 6 MAG - Si apre questa mattina a Napoli la ´due giorni´ dedicata al Mediterraneo e alle sfide future che attendono le regioni del Mezzogiorno in vista della creazione, nel 2010, di un´area di libero scambio. A discutere di questi temi, oggi e domani, nella cornice di Castel dell´Ovo, sono stati chiamati esponenti della politica, dell´economia e della cultura provenienti da tutto il mondo. L´obiettivo del convegno (promosso dalla Regione Campania sul tema "Il Mediterraneo: quale visione del futuro?") è delineare gli scenari - economici, geopolitici, demografici, socioculturali - che devono orientare sin d´ora le scelte nei rapporti con i Paesi dell´altra sponda: uno snodo cruciale soprattutto per le regioni meridionali, i cui presidenti (Antonio Bassolino, Ottaviano Del Turco, Nichi Vendola, Salvatore Cuffaro ma anche il laziale Piero Marrazzo) concluderanno domani il convegno. Tra i partecipanti ai lavori: il politologo americano Edward Luttwak, il viceministro alle Attività produttive Adolfo Urso, gli economisti Giacomo Vaciago e Paolo Savona, il presidente dell´Ansa e della Fieg Boris Biancheri, l´amministratore delegato dell´Ansa, Mario Rosso, il presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, Michele Capasso, il segretario generale della Maison de la Mediterranee, Walter Schwimmer. A dieci anni dall´avvio del processo di Barcellona, e proprio mentre l´Unione europea sta lanciando - nel quadro della ridefinizione delle sue politiche per il 2007-2013 - una strategia di prossimità che garantisca una visione comune del futuro per il bacino del Mediterraneo, è necessario definire - ricorda l´assessore campano alle Attività produttive, Gianfranco Alois - "una lettura trasversale delle opportunità e delle difficoltà, per mettere a fuoco gli strumenti di dialogo tra le culture e per uno sviluppo economico condiviso". (ANSAmed). KTX 06/05/2005 09:34

MEDITERRANEO: URSO, CAMPANIA PONTE IDEALE EUROPA-SPONDA SUD
(ANSAmed) - NAPOLI, 6 MAGGIO - In un Mediterraneo il cui futuro sta nel suo passato di luogo di incontro tra diverse civiltà, spetta a Napoli e alla Campania svolgere il ruolo di ponte ideale tra l´Europa e il bacino dell´area Med nell´epoca della globalizzazione. Ne è convinto il viceministro alle Attività produttive, Adolfo Urso, che con il suo intervento ha aperto forum "Il Mediterraneo: quale visione del futuro?´ in corso a Napoli a Castel dell´Ovo. Alla manifestazione, promossa dalla Regione Campania e che si concluderà domani, partecipano studiosi ed esperti provenienti da tutto il mondo. "Quella dell´integrazione con il bacino del Mediterraneo - ha sottolineato il viceministro - è la scommessa della nostra generazione ed impegnerà l´Italia e l´Europa nei prossimi quindici anni". Per Urso oggi che l´Europa torna a guardare verso il Mediterraneo dopo 5 secoli, ci sono le basi per costruire un futuro fatto anche di integrazione economica e commerciale per un mercato che potenzialmente può diventare la seconda area di libero scambio del pianeta. "E´ a questa integrazione - ha detto - che stiamo lavorando". Il viceministro ha sottolineato inoltre come le imprese italiane siano già impegnate nei paesi dell´area Med, in particolare Tunisia e Marocco, ma anche Libano, Israele e Turchia, in un reciproco scambio di competenze che arricchisce entrambi. Urso ha infine ricordato l´importanza del processo di Barcellona e auspicato il sorgere di un´economia euromediterranea competitiva con quella asiatica senza trascurare i problemi legati allo scenario demografico "con flussi importanti di persone che dal Sud bussano alle nostre porte e ai quali dobbiamo dare una risposta".(ANSAmed). PTR 06/05/2005 12:31

MEDITERRANEO: VACIAGO; CRESCITA, PUNTARE SU CAPITALE UMANO
(ANSAmed) - NAPOLI, 6 MAG - "L´area di libero scambio auspicata per il 2010 non basta. Se vogliamo essere partner di crescita economica nel Mediterraneo bisogna puntare sulla qualità del capitale umano". Ne è convinto Giacomo Vaciago, professore di economia all´Università Cattolica del Sacro Cuore, che questa mattina è intervenuto al forum ´Mediterraneo, quale visione per il futuro?´ in corso a Napoli. Secondo Vaciago, il Mediterraneo è tornato a essere un mare di crescita, nel turismo, nei trasporti, ma occorre lavorare insieme per raggiungere quel livello di competitività a cui i Paesi della sponda Sud auspicano. "Se vogliamo che il Mediterraneo cresca bisogna coinvolgere le istituzioni, le università dei vari Paesi in una logica di partnership. Favorire la ´qualita´ intellettuale si è rivelata una formula vincente in Usa e Cina. In entrambi i Paesi, infatti, si tende a favorire l´inserimento di immigrati di qualità che possano contribuire alla crescita economica del Paese. Noi, al contrario, ci siamo fermati. Al massimo possiamo insegnare a nuotare a chi fugge dal proprio Paese per non annegare. E´ una mentalità che bisogna cambiare se vogliamo che il Mediterraneo continui a crescere a livello economico". Per Wakik Grais, senior advisor della Banca Mondiale, intervenuto al convegno di Napoli, lo sviluppo economico del Mediterraneo dipende da una cooperazione delle regioni dove è fondamentale per la crescita il ruolo delle istituzioni. "Lo sviluppo finanziario favorisce la crescita. Il Mediterraneo non può affrontare le sfide senza sistemi finanziari che siano stabili, efficienti e incisivi. In molti paesi come il Marocco e l´Egitto gli istituti finanziari hanno fatto progressi nel modificare i propri regimi regolatori in linea con gli standard internazionali. Tuttavia, gli investimenti in alcuni regioni sono tuttora frenati dal concetto che i mercati rappresentano ancora dei rischi". (ANSAmed). KTX 06/05/2005 16:46

MEDITERRANEO: BASSOLINO, SERVE UNA SVOLTA IN ITALIA E UE
(ANSAmed) - NAPOLI, 7 MAG - Nei paesi mediterranei è in atto una profonda trasformazione, e l´Italia e l´Europa devono attuare "una svolta" nelle proprie politiche di quest´area, per incoraggiare i cambiamenti e stabilire relazioni forti e durature con l´altra sponda. Il presidente della Campania, Antonio Bassolino, ha ribadito l´esigenza di iniziative concrete su questo tema, che sarà anche tra gli argomenti al centro dell´agenda del coordinamento delle Regioni del Sud varato martedì scorso a Napoli. Parlando al forum sul Mediterraneo promosso dalla Regione Campania, Bassolino ha definito "ancora scarsa e lontana" la conoscenza che in Italia e in Europa si ha del mondo Mediterraneo. "Si crede che l´Islam sia tutt´uno, così come il mondo israeliano e quello palestinese. Dimentichiamo che la società civile mediterranea ha tanti volti e tanti protagonisti diversi, e questo pone una difficoltà culturale e politica". E´ un pò tutta la mentalità occidentale a dover cambiare: "Quando parliamo di integrazione, pensiamo di rendere gli altri come noi oppure pensiamo a uno sforzo fatto di dare ed avere, a uno scambio reciproco tra culture che incarnano grandi realtà storiche con pari dignità?". In questo senso Bassolino giudica positivamente la scelta di Ansamed - illustrata al convegno dall´amministratore delegato, Mario Rosso - il network informativo creato un anno fa tra 18 paesi del Mediterraneo: "E´ importante - secondo il governatore della Campania - che quest´area cominci ad autorappresentarsi, senza affidare più la lettura della sua realtà solo a New York o a Roma". "Ansamed - ha ricordato Rosso - produce ogni giorno un´immagine di come il Mediterraneo vede se stesso e si prospetta agli altri". I diciotto paesi aderenti al network concorrono al notiziario con pari dignità: "Nell´informazione, come per tutto il resto delle relazioni con il Mediterraneo - secondo l´amministratore delegato di Ansamed e dell´Ansa - l´assenza di atteggiamenti padronali o di superiorità è una delle condizioni di successo, assieme all´esistenza di un vero progetto condiviso e ad una volontà politica che privilegi il fare subito alle ragioni della burocrazia". In base all´esperienza di Ansamed, Rosso rileva comunque una "straordinaria domanda di avvicinamento" tra i diversi Paesi ("c´é la consapevolezza che il Mediterraneo possa esistere come grande regione mondiale") e nello stesso tempo "una grande fiducia e aspettativa verso l´Italia", considerata "legittimata a proporsi come mediatore e punto di riferimento". (ANSAmed). DT 07/05/2005 15:21

MEDITERRANEO: GENUARDI (BEI), NECESSARIA UNA BANCA AD HOC
(ANSAmed) - NAPOLI, 7 MAG - "La Banca del Mediterraneo non solo è necessaria, ma va creata per dare un nuovo impulso allo sviluppo dell´intera area". Gerlando Genuardi, vice presidente della Banca Europea degli Investimenti, spezza una lancia a favore della creazione della Banca del Mediterraneo nel suo intervenuto stamane alla sessione conclusiva del forum ´Mediterraneo: quale visione per il futuro?´, a Napoli. Nonostante i progressi fatti fin dalla fondazione della Bei (43 miliardi di euro di prestiti accordati nel 2004) e dagli altri istituti derivanti fra i quali il Femip, (fondo Euro-Mediterraneo d´investimento di partenariato), lanciato dai ministri dell´Economia e delle Finanze dei 27 paesi aderenti al processo di Barcellona, Genuardi sostiene che c´é ancora molto da fare. "In questi anni si è tralasciato il dialogo con la società civile, con le imprese, con il mondo del lavoro. Se si ha l´ambizione di dare un nuovo impulso in termini politici e sociali e contribuire alla crescita economica della Regione, la costituzione di un sistema finanziario ad hoc, come la banca del Mediterraneo, può agevolare lo sviluppo". (ANSAmed). KTX 07/05/2005 12:40

MEDITERRANEO: MARRAZZO, ROMA CASA COMUNE DELLE REGIONI
(ANSAmed) - NAPOLI, 7 MAG - Roma pronta a svolgere il ruolo di "casa comune" delle Regioni del Mediterraneo, per favorire incontri e partnership del mondo politico, economico, socioculturale, con la creazione di un Osservatorio sull´area Med in collaborazione con la Commissione europea. Piero Marrazzo, nel suo primo intervento politico da presidente del Lazio, delinea le strategie di una Regione che - sottolinea - "deve avere la testa rivolta all´Europa ed i piedi nel Mediterraneo". Il neopresidente è intervenuto stamane, con i colleghi Bassolino e Soru, al forum sulle sfide nel Mediterraneo promosso a Napoli dalla Regione Campania. Citando una lettera inviatagli in campagna elettorale da una associazione cattolica impegnata nel dialogo con altre culture e religioni, Marrazzo ha sottolineato come la pace e la cooperazione tra i popoli siano esigenze "che vengono dal basso, dai cittadini, in Italia come negli altri Paesi del Mediterraneo". E le Regioni possono svolgere un ruolo importante in questi processi: "Al dialogo e alla pace servono luoghi di incontro materiale, fisico", dove costruire esperienze concrete. Uno di questi è rappresentato dall´università, e il Lazio é la regione che ne possiede in maggior numero: "Possiamo mettere a disposizione i nostri atenei, già oggi frequentati da un alto numero di cittadini stranieri", per migliorare lo scambio culturale. All´immigrazione non si deve guardare "solo per governare il flusso dei disperati", ma come una risorsa per favorire l´incontro e il dialogo combattendo i problemi derivanti dalla mancata conoscenza delle altre culture. Altri versanti sui quali una Regione come il Lazio può giocare la sfida euromediterranea sono le telecomunicazioni e le tecnologie audiovisive, la semplificazione amministrativa ("combattere gli effetti negativi di troppa burocrazia è un modo per agevolare il marketing territoriale e gli scambi tra le imprese"), la salute, ad esempio puntando su momenti di condivisione con i Paesi meno avanzati. L´importante, ricorda Marrazzo, è che "ogni regione ricordi di avere un suo Nord e un suo Sud", per evitare tentazioni di superiorità o di disimpegno. Le politiche mediterranee hanno ovviamente anche un forte risvolto nazionale: il presidente del Lazio cita il problema della libera circolazione. "L´Italia non può ridursi a fare il gendarme del Mediterraneo, vigilando sull´applicazione delle norme di Schengen per flussi migratori che il più delle volte da noi sono solo di transito, e diretti verso il resto d´Europa". Come primo atto ufficiale da presidente, Marrazzo ha scritto al collega campano Bassolino, promotore del coordinamento tra le Regioni del Sud, chiedendo che il Lazio possa partecipare agli incontri che i governatori meridionali terranno sul tema del Mediterraneo, "cruciale - spiega - per una Regione come la nostra, che può svolgere un ruolo di cerniera territoriale ma anche tra le culture. Non dimentichiamo che il nostro territorio ospita sia la capitale d´Italia, sia quella della spiritualità". Con il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, Marrazzo ha avviato contatti per la costituzione a Roma di un Osservatorio sul Mediterraneo. "Offro Roma - ha concluso - a tutte le Regioni di quest´area come sede fisica di incontri, una ´casa´ aperta ad imprese, politica, istituzioni, società civile, cultura e informazione, per superare le barriere ancora esistenti. La conoscenza e la pace hanno bisogno di una casa, di un focolare intorno al quale ritrovarsi". (ANSAmed). DT 07/05/2005 15:06


MEDITERRANEO: RIPRESI LAVORI FORUM NAPOLI SU SFIDE FUTURE
(ANSAmed) - NAPOLI, 7 MAG - Con l´intervento dell´economista Paolo Savona sulla situazione e le prospettive dell´economia nei Paesi dell´area mediterranea sono ripresi stamane a Castel dell´Ovo i lavori del convegno sul futuro del Mediterraneo organizzato dalla regione Campania. Nel corso della mattinata al convegno interverrano numerose personalità, tra le quali i presidenti di Campania (Antonio Bassolino), Lazio (Piero Marrazzo), Puglia (Nichi Vendola) e Sardegna (Renatu Soru). I lavori saranno chiusi in tarda mattinata dal segretario generale della Maison de la Mediterranee ed ex segretario del Consiglio d´Europa, Walter Schwimmer.(ANSAmed). TI 07/05/2005 10:42

MEDITERRANEO: SAVONA,MEZZOGIORNO CERNIERA FRA PAESI MED E UE
(ANSAmed) - NAPOLI, 7 MAG - Creare un ´Sistema Mediterraneo´ dell´arte e della cultura con il contributo fondamentale del Mezzogiorno d´Italia e un comitato di business leader per il Mediterraneo. Sono le due proposte lanciate questa mattina dall´economista Paola Savona alla sessione conclusiva del forum dal titolo ´Mediterraneo: quale visione per il futuro?´. Due proposte che hanno subito suscitato un dibattito vivace tra i numerosi esperti intervenuti al forum. "Lo sviluppo economico è il catalizzatore per il miglioramento delle dinamiche sociali", è stata la premessa di Savona. Secondo l´economista, è importante l´influenza dei fattori chiave sulla crescita economica del Mediterraneo e che riguardano, tra gli altri, gli asset storico-culturali e ambientali, capitale umano e formazione, libertà economica, qualità della vita, sviluppo e innovazione, sistema finanziario e sistema giuridico. "La visione del futuro verso la quale tendere dovrebbe essere la concreta realizzazione del ´Sistema Mediterraneo´", ha detto Savona. Che ha spiegato: "La creazione di un´area di libero scambio, entro il 2010, costituisce uno dei principali elementi per il raggiungimento di questo obiettivo, a patto che sia inserita in un disegno strategico volto a trarre il massimo vantaggio congiunto dai punti di forza in comune fra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo". Savona ha anche sottolineato il ruolo centrale del Mezzogiorno nello sviluppo del Mediterraneo. "Il Mezzogiorno d´Italia può aspirare alla funzione di leadership nell´ambito del Sistema Mediterraneo fungendo da cerniera fra i Paesi Terzi Med (PTMA) e l´Unione Europea. Basta pensare agli interessi economici: le esportazioni italiane verso i PTMA è pari a 15,8 miliardi di euro, mentre le importazioni del Mezzogiorno ammontano a 20,5 miliardi di euro. E´ dunque un momento storico favorevole al dialogo e all´azione coordinata tra le regioni del Mezzogiorno sul quale bisogna insistere per mettere insieme le 97 istituzioni europee esistenti e farne funzionare una sola". (ANSAmed). KTX 07/05/2005 12:48

MEDITERRANEO:SCHWIMMER,SFRUTTARE AL MEGLIO RISORSE ESISTENTI
(ANSAmed) - NAPOLI, 7 MAG - "Usate le risorse già esistenti per continuare e sviluppare il dialogo nel Mediterraneo". E´ l´appello lanciato ai governatori delle Regioni del Mezzogiorno da Walter Schwimmer, segretario generale de la Maison de la Mediterraneé ed ex segretario generale del Consiglio d´Europa, che ha chiuso stamani i lavori del forum ´Mediterraneo: quale visione per il futuro?´. Schwimmer ha sottolineato l´importanza di continuare lo sviluppo della cooperazione economica e del dialogo nel Mediterraneo con il contributo delle risorse create a questo scopo, come Ansamed, e dalle singole iniziative, come quelle delle regioni. "Ansamed è un network di informazioni per il Mediterraneo, uno strumento fondamentale per noi, ma anche per i Paesi che finora non avevano mai comunicato fra loro. Vi invito a usarla come strumento di informazione", ha detto Schwimmer rivolto ai governatori di Lazio, Campania, Sardegna. E ancora: "Usate anche la vostra influenza per facilitare una migliore comunicazione e cooperazione nel Mediterraneo migliorando il controllo dei flussi migratori". "A questo scopo - ha concluso - è importante anche il contributo della Fondazione Laboratorio del Mediterraneo di Napoli che da undici anni si adopera per lo sviluppo del dialogo nel Mediterraneo". Il diretto interessato, Michele Capasso, presidente della Fondazione, ha a sua volta invitato i governatori a cooperare per un interesse comune: "Bisogna rompere con la politica di appartenenza e i localismi. Solo così si potrà fare qualcosa di concreto per il Mediterraneo".(ANSAmed) KTX 07/05/2005 13:40


MEDITERRANEO: FORUM RILANCIA IDEA BANCA SVILUPPO NEL SUD
(ANSAmed) - NAPOLI, 9 MAG - Una banca di sviluppo del Mediterraneo, con sede nel Mezzogiorno d´Italia. La proposta viene rilanciata dal forum concluso nel fine settimana a Napoli sulle sfide future nel dialogo tra Europa e sponda sud: un dialogo che vede i presidenti delle Regioni in prima linea per creare un ponte, economico e culturale, che riaffermi la centralità del Meridione nei futuri scenari geopolitici. Per Gerlando Genuardi, vicepresidente della Banca europea degli investimenti (Bei), la creazione della Banca del Mediterraneo è necessaria per "dare nuovo impulso allo sviluppo dell´intera area". Il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, considera questo strumento l´unico modo per rafforzare la dimensione creditizia del Mezzogiorno, "ormai privato di tutte le sue grandi banche". La Banca del Mediterraneo andrebbe realizzata entro il 2010, data del via all´area di libero scambio che moltiplicherà i traffici e le opportunità di mercato. Opportunità alle quali le Regioni meridionali guardano con estremo interesse: "Dopo secoli - rileva il governatore campano Antonio Bassolino - il Mediterraneo sta tornando ad essere crocevia degli scambi mondiali. Dobbiamo però farci trovare pronti, o c´é il rischio che si avvantaggi ancora una volta il Nord Europa". Il Mediterraneo sarà sempre più porta d´ingresso in Europa per chi viene dall´Oriente: "Ma - avverte Soru - gli asiatici investiranno solo dove ci saranno maggiori capacità attrattive". Per il Sud c´é dunque la necessità di fare sistema, per essere pronti alla sfida del 2010. L´economista Paolo Savona ritiene che l´attuale momento "sia favorevole al dialogo e all´azione coordinata tra le Regioni del Mezzogiorno": un impegno che interessa anche territori non strettamente meridionali, come il Lazio. Il nuovo presidente, Piero Marrazzo, ha chiesto di poter partecipare ai lavori del coordinamento dei governatori del Sud quando si discuteranno le iniziative verso il Mediterraneo: Roma, assicura, è pronta a svolgere il ruolo di "casa comune" delle Regioni del Mediterraneo, per favorire incontri e partnership del mondo politico, economico, socioculturale, oltre che con la creazione di un Osservatorio sull´area Med in collaborazione con la Commissione europea. Bassolino ritiene necessaria una svolta nelle politiche italiane, europee e regionali verso il Mediterraneo. E´ anche la mentalità occidentale a dover cambiare: "Quando parliamo di integrazione, pensiamo di rendere gli altri come noi oppure pensiamo a uno sforzo fatto di dare ed avere, a uno scambio reciproco tra culture con pari dignità?". In questo senso Bassolino giudica positivamente il lavoro di Ansamed, il network informativo creato un anno fa tra 18 paesi del Mediterraneo. "Nell´informazione, come per tutto il resto delle relazioni con il Mediterraneo - secondo l´amministratore delegato di Ansamed e dell´Ansa, Mario Rosso - l´assenza di atteggiamenti padronali o di superiorità è una delle condizioni di successo, assieme all´esistenza di un vero progetto condiviso e ad una volontà politica che privilegi il fare subito alle ragioni della burocrazia". Sul piano delle iniziative concrete, il presidente della Campania invita a puntare sulle infrastrutture ed i trasporti: più autostrade del mare, ma anche migliori collegamenti aerei "perché è assurdo, per andare da Napoli ad Algeri, dover passare prima per Malpensa". Anche Walter Schwimmer, segretario generale della Maison de la Mediterranee, si attende molto dall´impegno delle Regioni: "Cooperare, rompere con le politiche di appartenenza e con i localismi. Solo così si potrà fare qualcosa di concreto per il Mediterraneo". (ANSAmed). DT/PIO 09/05/2005 09:35


MEDITERRANEO: FLM,OSSERVATORIO C´E´ GIA´ A NAPOLI DA 11 ANNI
(ANSAmed) - NAPOLI, 9 MAG - Il Comitato Scientifico ed il Consiglio Direttivo della Fondazione Laboratorio Mediterraneo (Flm) e della Maison de la Méditerranèe, - Predrag Matvejevic, Walter Schwimmer, John Esposito, Fabio Petito, Michele Capasso,Caterina Arcidiacono, Claudio Azzolini ed altri esponenti - hanno espresso oggi in una nota "sorpresa per l´annuncio del neo-Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, relativo alla costituzione, da parte della sua Regione, di un ´grande Osservatorio del Mediterraneo´, una ´Casa del Mediterraneo´; un progetto concordato con il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, con lo scopo di promuovere il dialogo tra le culture e le religioni". "Che senso ha un´ennesima ´Casa´ - si legge nella nota della Flm - quando già ne esiste una che svolge il medesimo compito? C´è proprio bisogno di creare ancora un ennesimo ´Osservatorio´ a Roma? La Fondazione Laboratorio Mediterraneo- Maison de la Méditerranée è un istituzione che, con atti ufficiali di Stati e Regioni (tra queste le delibere delle Regioni Campania, Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia) rappresentativi di oltre 200 milioni di cittadini, viene già riconosciuta come ´Osservatorio del Mediterraneo´". "A ciò va aggiunto - prosegue la nota - che la Fondazione ha assunto da alcuni mesi, proprio grazie al riconoscimento dell´allora Ministro degli Esteri Franco Frattini, il ruolo di Antenna europea e Capofila della Rete italiana della ´Fondazione euromediterranea Anna Lindh per il dialogo tra le culture´". "Perché la Regione Lazio non entra a far parte di questa Rete italiana, in cui sono presenti prestigiose istituzioni tra cui alcune Regioni anziché costituire un ennesimo organismo?" ha commentato Walter Schwimmer, già Segretario generale del Consiglio d´Europa. "Dal 1994 - si legge ancora nel comunicato - la Fondazione ha accompagnato le Regioni euromediterranee nel Processo di Partenariato euro-mediterraneo, stipulando protocolli d´intesa con le Regioni Catalogna e Piemonte e, successivamente, svolgendo importanti e concrete iniziative affiancando le principali Regioni che si affacciano su questo mare. Un lavoro concreto e svolto dando voce e dignità alle Regioni, creando Forum di dibattito e discussione ampi al fine di individuare un luogo fisico rappresentativo di Regioni, Città, Università, Accademie, Istituti di cultura e di ricerca, Organismi vari: la Maison de la Méditerranée". "Non è possibile pensare e, ancor più, progettare il futuro senza riconoscere e valutare le esperienze fatte. Il Mediterraneo, oggi, - conclude il comunicato - non è né poesia né retorica, ma competenza, politiche sociali, capacità di mediazione tra differenze, capacità di sostenere e realizzare imprese e progettualità: il Processo di Barcellona dovrebbe essere un mix di sicurezza, impresa e cultura".(ANSAmed).
2005-05-09

MEDITERRANEO: CAMPANIA, DELEGA RESTA A PRESIDENTE REGIONE
(ANSAMED) - NAPOLI, 23 MAG - La delega per il Mediterraneo resta al presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. Lo ha annunciato lo stesso Bassolino in occasione della presentazione della nuova giunta regionale. Il presidente della Campania nelle scorse settimane si è fatto promotore della nascita di un coordinamento delle regioni del Mezzogiorno per rilanciare il loro ruolo, e quello dell´Italia, nell´ambito della politica euro-mediterranea. La riunione costitutiva del coordinamento si è svolta a Napoli; la prossima si terrà a Pescara in giugno.(ANSAmed). Y6W/PIO 23/05/2005 19:28

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