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Ancora un Sì per l´Europa,

da Napoli parte un appello rivolto ai cittadini francesi che il 29 giugno si recheranno alle urne per il referendum sulla ratifica del Trattato che istituisce una Costituzione per l´Europa.

Affichè il cammino dell´Unione integrata ed allargata non subisca bruschi rallentamenti sarà fondamentale la vittoria del SI in Francia.

Per spiegare le ragioni del si e per sensibilizzare l´elettorato francese, e più in generale europeo, sull´importanza di approvare il testo costituzionale, le sezioni napoletane del Movimento Federalista europeo, e della Gioventù Federalista Europea, hanno invitato esponenti del mondo istituzionale, diplomatico, politico ed accademico, a partecipare alla tavola rotonda "Ancora un SI per l´Europa" che si è svolta il giorno 14 maggio alla ore 10, 30 presso l´Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli.

RingraziandoLa per la sua attenzione La invitiamo a sottoscrivere l´appello allegato che ha come primo firmatario il presidente dell´Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Gerardo Marotta, inviando un´ e-mail all´indirizzo gfenapoli@yahoo.it con nome, cognome, professione, email e numero di telefono.


APPELLO AGLI ELETTORI FRANCESI PER LA COSTITUZIONE EUROPEA


Françaises, français de l’étranger, de l’Italie du Sud, qui plus que vous peut comprendre l’enjeu du référendum qui se déroulera dimanche 29 mai.

Allez voter dans votre consulat pour que votre expérience devienne aussi celle de 450000 européennes et européens, et dites oui encore une fois à l’Europe.

Negli elettori Francesi che voteranno il prossimo 29 maggio per la ratifica del Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa è riposta una grande responsabilità. Dalla loro decisione dipenderà, in misura rilevante, il futuro dei 450 milioni di cittadini dell’Unione Europea e dei rapporti che i loro stati hanno avviato con i paesi mediterranei.

La nostra speranza è in una vittoria del SI.

La vittoria del no alla ratifica della Costituzione Europea segnerebbe di fatto un grave arresto nel processo di integrazione politica europea, forse l’inizio, ancor peggio, di una possibile trasformazione dell’Unione in una semplice zona di libero scambio. Un tale rifiuto influenzerebbe sicuramente la decisione degli altri paesi che ancora devono prendere posizione. Il no francese significherebbe l’affossamento di questa Costituzione e probabilmente anche la fine del metodo della Convenzione che si è rivelato più innovativo e democratico rispetto alle tradizionali conferenze intergovernative.

Il grande contributo che la Francia ha dato in termini di civiltà, cultura ed iniziativa a favore dell’integrazione dei paesi del vecchio continente, essendo da sempre uno dei riferimenti indiscussi del processo di integrazione comunitaria, verrebbe fortemente compromesso nel caso di un voto negativo.

Molto deve l’Europa al pensiero ed all’azione politica dei Francesi.

Un eventuale rigetto del testo del Trattato comporterebbe la caduta della gran parte delle speranze coltivate dai cittadini europei, vecchi e nuovi, ma soprattutto delle speranze di chi ha visto nell’appartenenza all’Unione il completamento delle libertà e dei diritti fondamentali, dell’integrazione tra i paesi stessi e più recentemente con quelli dell’area Mediterranea.

Un SI che si nutre degli ideali europei di tanti uomini politici che hanno segnato la storia, secondo i quali l’Europa è sempre stata, oltre che uno spazio, un’idea in movimento, una grande opportunità di pace e di sviluppo di quei valori di solidarietà, uguaglianza, giustizia e libertà: sono questi i valori che il Trattato costituzionale incarna in pieno.

Con i suoi 448 articoli, la Costituzione contribuisce a migliorare le relazioni tra i soggetti istituzionali dell’Unione ed i rapporti con i Parlamenti nazionali e le Regioni dei 25 paesi, conferendo ad essi piena libertà di scelta e il giusto grado di indipendenza proteggendole dal pericolo delle antiche e fallimentari autarchie politiche ed economiche che solo l’Europa ha potuto e saputo limitare.

In sintonia con il metodo dei piccoli passi auspicato da Robert Schumann, la Costituzione è comunque suscettibile di revisioni e modifiche attraverso le quali sarà possibile correggere alcune lacune in essa presenti e quelle che si dovessero palesare nel corso della sua applicazione.

Ci auguriamo che le speranze e le aspettative degli Europei non vengano deluse adesso, nel momento della prova, e che potremo dire ancora una volta SI, ancora una volta grazie alle cittadine e ai cittadini della Francia e d’Europa!


Gerardo Marotta Presidente Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Walter Schwimmer, Segretario Generale della Maison de la Méditerranée
Predrag Matvejevic´, Presidente del Comitato Scientifico Internazionale
Michele Capasso, Presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo
Caterina Arcidiacono, Vicepresidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo

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