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MED: CONFERENZA REGIONI SUD ITALIA SU PROSPETTIVE AREA
(ANSAmed) - L´AQUILA, 1 LUG - "Mediterraneo, orizzonti grandi", è il tema cui sarà dedicata la Conferenza dei Presidenti delle Regioni centro meridionali italiane in programma a Pescara lunedì 4 luglio. Alla conferenza, che si svolgerà nella sala consiliare del comune, parteciperanno i presidenti di Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Campania e Sardegna. L´Abruzzo sarà rappresentato dal presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, dal vice presidente Enrico Paolini, dall´assessore con delega alle relazioni con i Paesi del Mediterraneo, Mimmo Srour e dal responsabile dell´ufficio per l´attuazione del programma, Lamberto Quarta. (ANSAmed). RED-KTY 01/07/2005 16:31

MED: ITALIA; REGIONI SUD, OGGI PUNTO SU FONDI UE
(ANSAmed) - NAPOLI, 4 LUG - La riunione dei presidenti delle Regioni meridionali in programma per oggi a Pescara "é un appuntamento importante. Sarà l´occasione per fare il punto sulla fondamentale questione dei fondi europei, dopo la mancata chiusura del negoziato in sede di Consiglio d´Europa, lo scorso 17 giugno", ma anche per discutere di politiche comuni verso il Mediterraneo. Lo ha affermato il presidente della Giunta della Campania, Antonio Bassolino. "Dal 17 giugno - ha ricordato - stiamo lavorando con grande impegno, d´intesa con il governo italiano e con i parlamentari europei eletti nel Mezzogiorno, affinché si raggiunga al più presto un accordo che continui a favorire le opportunità di sviluppo delle regioni meridionali". Bassolino ha discusso di tutto ciò alcuni giorni fa a Bruxelles con la commissaria Ue alla Politica regionale, Danuta Hubner. "Come presidenti delle Regioni meridionali - ha spiegato - vogliamo incontrare il presidente della Commissione José Manuel Barroso, il presidente dell´Europarlamento Joseph Borrell e quindi la nuova presidenza britannica della Ue". Nell´incontro di Pescara, inoltre, "affronteremo - ha proseguito Bassolino - con grande attenzione soprattutto il tema dei rapporti tra regioni del Mezzogiorno e Mediterraneo. Il ´mare nostrum´ rappresenta una irrinunciabile opportunità di sviluppo non solo per il Sud, ma per l´Italia intera. Dal Mediterraneo già passa e sempre più transiterà una immensa quantità di merci proveniente da Cina, India, e da tutto l´Oriente. Entro il 2010, sulla base dell´accordo di Barcellona, si costituirà un´area di libero scambio tra i Paesi del Mediterraneo, che coinvolgerà un´area di 800 milioni di consumatori". "Non possiamo perdere questa storica occasione rappresentata dal ritorno alla centralità del Mediterraneo. Per questo dobbiamo attrezzarci per rendere competitive le nostre Regioni. Su questo fronte dobbiamo agire in perfetta sintonia e con forte coordinamento. Le Regioni del Coordinamento devono quindi essere in grado di esprimere una politica estera comune verso il Mediterraneo. Una politica da portare avanti in collaborazione con il Ministero degli Esteri e con il governo nazionale", secondo Bassolino. Il primo passo "sarà migliorare e rendere sempre più efficaci le reti logistiche e infrastrutturali. Dobbiamo continuare a investire nelle linee ferroviarie più veloci, nella portualità, nelle autostrade del mare, nei collegamenti aerei, per creare rotte dirette dal Sud verso gli 11 Paesi del bacino del Mediterraneo". Su questo fronte, "i fondi europei possono svolgere un ruolo fondamentale", ha avvertito Bassolino. Per esempio, l´autorità portuale di Napoli, insieme a quella di Salerno, all´interporto di Nola e all´Ente Autonomo Volturno, è già capofila di un progetto europeo elaborato dall´Agenzia Campana di Promozione della Logistica per lo sviluppo delle autostrade del mare e l´ottimizzazione della rete infrastrutturale. Inoltre, ha concluso il governatore campano, "in caso di chiusura positiva del bilancio Ue, il nostro Paese potrà utilizzare le risorse europee destinate alla politica di vicinato (ENPI), oltre ad altre forme di finanziamento. La convinzione che accomuna tutti i presidenti delle regioni meridionali è che la ripresa economica dell´Italia sarà tanto più forte, quanto sarà in grado di dialogare con il Mediterraneo". (ANSAmed). RED-KTY 04/07/2005 09:55

MED: ITALIA; DEL TURCO, BILANCIO UE PREOCCUPA MEZZOGIORNO
(ANSAmed) - PESCARA, 4 LUG - "Quello che sta accadendo in Europa deve preoccupare in modo particolare le Regioni del Mezzogiorno". Lo ha detto il presidente dell´ Abruzzo, Ottaviano Del Turco, prima di aprire a Pescara la Conferenza dei Presidenti delle regioni centro-meridionali. "La soluzione data al tema dei fondi comunitari - ha spiegato Del Turco - è una soluzione che penalizza fortemente le Regioni centro-meridionali del Paese. E questo è uno dei temi centrali di questa Conferenza". Ricordando l´affermazione del Presidente del Consiglio Berlusconi, secondo cui per le Regioni del sud "c´é tempo", Del Turco ha detto che "é circa un secolo e mezzo che si dice al Mezzogiorno che c´é tempo, e dunque non ci stupisce che ancora una volta il Presidente del Consiglio in carica ci inviti ad avere pazienza. Ma la pazienza del Mezzogiorno - ha aggiunto - non può essere infinita". L´altro tema della Conferenza di Pescara è quello delle politiche comuni delle Regioni centro-meridionali verso il Mediterraneo. "I popoli del Mediterraneo sono una grande opportunità per l´Europa e per il mondo - Ha affermato il presidente dell´Abruzzo -, per la loro civiltà, per le loro tradizioni, per il fatto che mettono insieme tradizioni religiose fondamentali per gli equilibri del mondo. Dunque questa è un´area da osservare con grande attenzione e questa iniziativa politica è un tentativo, nemmeno modesto, di immaginare un ruolo per le Regioni meridionali. Infondo - ha continuato - siamo 20 milioni di europei e di italiani che puntano ad avere un ruolo in questa vicenda". Sempre secondo Del Turco, l´aver costituito un coordinamento delle Regioni del centro-sud non è un´iniziativa che crea divisione rispetto alle altre aree del Paese. "La differenza - ha sottolineato - tra il leghismo delle grandi aree del nord e questa iniziativa sta nel fatto che noi chiediamo un rapporto migliore con Roma e chiediamo più Europa. Loro pensano a una divisione da Roma e a uscire dall´Europa. Dunque il nostro progetto ha un carattere politicamente molto diverso. Noi siamo molto orgogliosi di questa diversità ed è probabilmente il nostro punto di forza" e a proposito della presenza nel coordinamento di Regioni amministrate sia dalla Cdl che dall´Unione Del Turco ha concluso affermando che "l´unica possibilità che abbiamo è quella di unire i nostri sforzi per avere più peso nei confronti di chi governa". (ANSAmed) GR-KUU/RST 04/07/2005 14:49

MED:ITALIA; BASSOLINO, RETE REGIONI SUD PER PAESE PIU´ UNITO
(ANSAmed) - PESCARA, 4 LUG - "La Rete delle Regioni meridionali ha una grande ispirazione unitaria e nazionale". Per il governatore della Campania, Antonio Bassolino, il Coordinamento dei presidenti delle Regioni del centro-sud, la cui conferenza si tiene oggi a Pescara, "serve non a dividere il Paese, ma a costruire una Repubblica italiana più unita e più forte". "Quando si parlava incautamente di Padania - ha sottolineato Bassolino a margine dei lavori - io ho sempre pensato che la Padania non esisteva politicamente e che se c´era una realtà esistente, per ragioni storiche e politiche questa è il Mezzogiorno d´Italia. Questa realtà noi vogliamo metterla assieme - ha spiegato - ma in modo del tutto diverso da come era stato posto il tema, in modo sbagliato, in Padania. Cioé non chiudendoci in noi stessi, ma invece, dal Mezzogiorno, dare un contributo al Paese nel suo insieme". Secondo Bassolino, occorre "presentare il sud d´Italia non tanto come un problema, quanto come una risposta positiva al grande tema dell´Italia intera, di un Paese che cresce troppo poco e cresce male, con grandi distorsioni tra nord e sud. Ecco la ragione - ha aggiunto - per la quale un Mezzogiorno che cresce, in termini di qualità e quantità, è un bene per il Paese". Bassolino ha parlato di un Mezzogiorno "che fa rete, che fa sistema, per esempio nel campo dei trasporti via mare e via cielo con i Paesi della riva sud del Mediterraneo: tutto questo è un contributo grande all´Italia intera". Il presidente della Campania ha definito "molto importante" la conferenza odierna "in primo luogo perché diamo il senso della continuità: il coordinamento dei presidenti non era una fiammata che si spegne presto, bensì un´iniziativa seria che continueremo a portare avanti nei prossimi mesi e nei prossimi anni avendo come interlocutore ora il Governo attuale e successivamente quelli che seguiranno". Bassolino ha annunciato che le Regioni centro meridionali si muoveranno "con forza per incontrare il presidente della Commissione Europea Barroso, il presidente dell´Europarlamento Borrell, e la nuova presidenza britannica dell´Ue. "Questo deve avvenire - ha rilevato - entro la scadenza rappresentata dal prossimo vertice europeo già convocato da Blair per ottobre". Bassolino ha concluso ribadendo che "il futuro delle Regioni meridionali è in gran parte legato ai fondi europei, che tra l´altro da soli - ha affermato - non sono sufficienti a realizzare il salto di qualità. Sono indispensabili, ma assieme ad essi occorrono più fondi nazionali, che non diminuiscano come accaduto nelle ultime Finanziarie".(ANSAmed) GR/RST 04/07/2005 14:51

MEDITERRANEO: ITALIA; SROUR, SITUAZIONE MOLTO DIFFICILE
(ANSAmed) - PESCARA, 4 LUG - "Una riunione importante, un´occasione per illustrare e comprendere la gravità della situazione attuale che vive il bacino del Mediterraneo". Lo ha affermato l´assessore regionale alle Politiche del Mediterraneo, Mimmo Srour, al termine della conferenza dei presidenti delle Regioni centro-meridionali che si è tenuta a Pescara. "Il ritardo nell´applicazione degli accordi di Barcellona - ha spiegato - l´assenza di una politica estera europea e le tensioni internazionali finiscono per scaricare su questo bacino una mole notevole di difficoltà che rendono difficile instaurare un dialogo corretto tra le due sponde del Mediterraneo. Inoltre lo spostamento a Nord del baricentro dell´Unione europea - ha proseguito - rischia di far pagare alle regioni meridionali dell´Italia un prezzo troppo alto da sostenere. In questo senso, sono sempre più frequenti le voci che indicano addirittura proposte di modifica delle reti dei corridoi transeuropei a tutto svantaggio dell´Italia e di tutte le regioni meridionali". Srour ha poi spiegato il valore e la necessità della riunione di Pescara. "La riunione di oggi dei presidenti di Regioni che rappresentano 20 milioni di cittadini italiani ed europei - ha detto - diventa un evento straordinario in grado di supportare l´azione del Governo nazionale". (ANSAmed) COM/RST 04/07/2005 16:39

MED: RETE SUD; VENDOLA, NO A EUROPA ´FORTEZZA´
(ANSAmed) - PESCARA, 4 LUG - Il largo fronte delle regioni meridionali va costruito, secondo il presidente della Puglia Nichi Vendola, "con l´idea di progettare il Sud d´Italia come un trait d´union tra un´Europa capace di essere aperta, di non essere un´ Europa ´fortezza´ avvitata su se stessa, e di un Mediterraneo che torna per tanti versi a essere il centro del mondo, o uno dei centri pulsanti e vitali del mondo". "Naturalmente - ha detto Vendola a margine della Conferenza dei presidenti delle Regioni meridionali in programma oggi a Pescara - la costruzione di una politica del Mediterraneo può essere una retorica o può essere una grande innovazione. E´ una retorica se si limita a disegnare scenari che danno continuità a politiche profondamente sbagliate. E´ invece un´innovazione se il Mediterraneo torna a essere il luogo in cui si progetta la ´convivialita´´ dei popoli, delle culture, delle lingue". Secondo Vendola "oggi siamo chiamati a delle sfide coraggiose - ha sottolineato - qualcuno ha provato a costruire una specie di Stato penale sovranazionale. Io penso che noi dobbiamo costruire uno Stato sociale sovranazionale, con le strutture e le politiche dell´accoglienza, dello scambio, della reciprocità". Nel confronto che le Regioni meridionali intendono avere con i vertici comunitari, sempre secondo Vendola, occorrerà "discutere di quale Europa realizzare, a partire dalle cose più concrete, quali le risorse finanziarie e come vengono distribuite, se è giusto immaginare che l´allargamento dell´Europa alle nazioni dell´est debba essere pagato dal sud d´Italia o se invece non sia indispensabile rimettere in discussione le aree più privilegiate, per esempio quelle protette dalla politica agricola comunitaria". Il governatore della Puglia è tornato anche sulla polemica col ministro dell´Interno per la richiesta di chiusura o ridimensionamento dei centri di permanenza temporanea per gli immigrati, definendo la reazione di Pisanu "grottesca". "Immaginare - ha spiegato Vendola - che si possa configurare un reato nel promuovere una discussione significa veramente essere alla frutta. Noi vogliamo discutere - ha proseguito - del Cpt e di quello che significa, proprio dentro l´Europa. Vogliamo discutere se la sfida cui siamo chiamati, quella di lungo periodo del secolo che ci sta di fronte, quella del governo dell´immigrazione, possa essere decisa da una mentalità poliziesca o invece se possa essere oggetto di un dibattito politico trasparente". "Io continuo a pensare - ha concluso - che la cosa più bella di questo continente e di questo occidente è il principio dell´inviolabilità della libertà personale. Questo principio vale per gli amici di Pisanu e deve valere anche per i cosiddetti extracomunitari, altrimenti il garantismo è solo una maschera pelosa per coprire l´impunità dell´establishment". (ANSAmed). GR/RST 04/07/2005 18:58



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