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Introduzione al Catalogo

Questa edizione del Trieste Film Festival è la undicesima alla quale collabora la Fondazione Mediterraneo con la Maison de la Méditerranée - assegnando il Premio Laboratorio Mediterraneo al miglior cortometraggio – ed assume un particolare significato perché dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, la necessità per tutti noi di abituarci a “Pensare europeo” e “Respirare mediterraneo”, al fine di promuovere lo sviluppo condiviso e la pace nell’area del “Grande Mediterraneo”.

L’anno che si è concluso, il 2005, è stato dedicato dall’Unione europea e dai Paesi Partner mediterranei al Mediterraneo, proprio per sottolineare l’importanza di quest’area negli equilibri del mondo intero.
Per la nostra Fondazione si è trattato di un anno simbolicamente significativo per i seguenti motivi:

- Dopo dodici anni la Fondazione ha cambiato nome - eliminando il termine “laboratorio”– ed ha assunto il nome di Fondazione Mediterraneo.

- In occasione della cerimonia di attribuzione del Premio Mediterraneo Istituzioni al Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan, la Fondazione ha presentato il suo programma (2006-2010) per la creazione del “Grande Mediterraneo”. Si tratta di un soggetto storico e strategico che agisce e si sviluppa non solo con i Paesi euromediterranei ma anche in connessione ed interdipendenza con i Paesi del Medio Oriente, del Golfo e del Mar Nero al fine di promuovere la comprensione internazionale mediante la promozione della conoscenza delle realtà identitarie, sociali e culturali presenti un questa area. L’obiettivo è incoraggiare una loro più stretta interazione, al fine di rafforzare i valori e gli interessi condivisi nel rispetto dei diritti fondamentali della persona umana e di eguaglianza tra i generi, sviluppando specialmente la cooperazione intellettuale e la formazione di risorse umane in ambiti multidisciplinari.

Si tratta di azioni concrete mirate alla creazione di una grande “Coalizione di valori e di interessi condivisi” tra i Paesi che attraverso i secoli hanno gravitato o gravitano sul Mediterraneo in continuità storica con le grandi sintesi culturali e politiche del passato - rappresentate dall’Ellenismo, dall’Impero di Roma, dall’Impero di Bisanzio e dall’Islàm - e che oggi - per contiguità geografica, reciproche influenze socio-culturali ed intensità di scambi umani - rappresentano l’area solidale del Grande Mediterraneo: una tradizione di sinergie, anche turbolente ed inquiete, ma dalle quali è sorta un’indissolubile interdipendenza più forte di tutti i contrasti, le opposizioni e le guerre. La Fondazione Mediterraneo, che nel corso dell’ultimo decennio – grazie anche alla sinergia con Alpe Adria Cinema ed il Trieste Film Festival - ha valorizzato queste sinergie dando loro spessore, intende ora continuare ad operare nello spirito della pace e collaborazione tra i popoli e nel rispetto dei diritti fondamentali che hanno la loro grande espressione nella carta dell’ONU.

L’obiettivo è dar corpo ad una dimensione geopolitica e culturale più ampia, capace di integrare il Partenariato euro-mediterraneo lanciato nel 1995 dall’Unione europea attraverso lo strumento del dialogo tra le società e le culture. Entrano, dunque, in scena altri Paesi quali – ad esempio - la Russia, la Georgia, l’Ucraina, la Romania, la Bulgaria, l’Arabia Saudita, la Libia, l’Iraq e, con essi, nuovi scenari di scambi culturali e di dialogo che il Trieste Film Festival ha preannunciato in questi ultimi anni dando l’opportunità di far conoscere e mettere insieme Paesi apparentemente distanti e lontani.
Il grande merito di questo Festival è di aver voluto e saputo tracciare un solco che, nella logica della storia e della geografia, oggi costituisce l’unica strada per costituire la citata “Coalizione di valori e di interessi condivisi” che dovrà agire sul terreno dei fatti sviluppando modelli e programmi di crescita morale e materiale nella regione basati sulla pari dignità e il rispetto reciproco di identità originarie diverse, portatrici di principi e valori autonomamente prescelti e definiti, ma aperte allo scambio e al confronto.
La proposta di questa edizione del Premio Laboratorio Mediterraneo, con una ventina di opere di pellicola prodotte negli ultimi due anni – dall’austriaco NACHTNEBEL (Polvere notturna – Austria 2005) di Barbara Schärf, al russo DA IKOS DGE CHVANI DGE DGRDZALI (Che siano lunghi i nostri giorni – Russia 2005) di Georgi Paradzhanov, dall’ucraino PODOROŽNI (Viandanti – Ucraina 2005) di Igor Strembitskyy al greco DEFTERI FISI (Seconda natura), di Vardis Marinakis - va proprio nella direzione tracciata: specificità e comunanze di valori che trovano la loro ragione nel linguaggio universale del cinema e nel rispetto dei diritti fondamentali della persona.
Questo è e sarà per la Fondazione Mediterraneo e per il Trieste Film Festival l’impegno per continuare a far fronte alle nuove sfide comuni.


Arch. Michele Capasso
Presidente della Fondazione Mediterraneo
e Direttore generale della Maison de la Méditerranée



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