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COMUNICATI STAMPA


VERTICE ROMA: PASSI AVANTI, MA E´ PRESTO PER TREGUA ***
(ANSAmed) - ROMA, 26 LUG - La diplomazia ha fatto il suo lavoro e dal summit di Roma esce una posizione rafforzata della comunità internazionale. Ma ancora non basta per fermare le armi e la spirale di guerra in corso sul confine israelo-libanese è destinata a durare ancora un po´. Il summit di Roma sul Libano ha portato a casa quello che poteva portare. Nessuno pensava che le parole della diplomazia potessero fermare in tempi brevi il fuoco delle armi e così sarà. Ma dalla conferenza sul Libano svoltasi oggi alla Farnesina arrivano alcuni primi segnali positivi: c´é un passo avanti notevole rispetto alle conclusioni del G8 di San Pietoburgo, più consapevolezza e più concretezza; c´é un allarme importante sulla situazione umanitaria e la volontà di porre fine alla sofferenze delle popolazioni libanesi; c´é la convergenza sulla necessità di arrivare presto alla creazione di una forza internazionale di interposizione sotto egida Onu e con un mandato robusto; c´é in prospettiva la convocazione di una conferenza internazionale dei donatori. C´é anche un richiamo all´urgenza di arrivare a un cessate il fuoco. Ma è su questo punto che le opinioni continuano a rimanere distanti tra alcuni dei partecipanti al summit. E le notizie che arrivano dal fronte di guerra - dove si registra la morte di otto soldati israeliani - non inducono all´ ottimismo. L´Onu, il Libano e quasi tutti i Paesi europei vorrebbero una cessazione immediata delle ostilità, nella convinzione che questa sia una condizione indispensabile per disporre quel corridoio umanitario urgente per gli aiuti alla popolazione e per ragionare con calma sul futuro della regione. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna - sposando la posizione israeliana - sono convinti che un cessate il fuoco senza le necessarie condizioni servirebbe a poco. La tregua deve essere duratura e sostenibile, ha ripetuto oggi il segretario di Stato Condoleezza Rice, spalleggiato dal ministro britannico Margaret Beckett. Su posizioni lontanissime sono Kofi Annan e il premier libanese Fuad Siniora. Delusione è stata espressa dalla Francia. Il ministro degli Esteri italiano Massimo D´Alema ha condotto la riunione con una certa concretezza. Nel passaggio sul cessate il fuoco si parla della "massima urgenza" con la quale raggiungere l´obiettivo. Un´espressione che bilancia la sottolineatura - voluta dagli Usa - della necessità che il cessate il fuoco sia duraturo, permanente e sostenibile. Non che gli altri siano contrari a questo concetto, ma la ricerca della perfezione delle condizioni politiche per il cessate il fuoco rischia di far ritardare parecchio l´arrivo stesso della tregua. Le notizie che arrivano dalla zona di guerra non aiutano a sperare in un fermo in tempi veloci degli scontri. Dureranno ancora settimane i combattimenti fra Israele e i miliziani Hezbollah, secondo il comandante israeliano della regione militare nord, generale Udi Adam. E Israele conferma che il rilascio dei due soldati catturati da Hezbollah deve avvenire senza condizioni. Una risposta abbastanza chiara al partito di Dio che ha delegato il governo di Beirut a un negoziato per uno scambio di prigionieri. Tuttavia tutto questo non deve mettere sotto una luce negativa gli esiti del summit di Roma che invece è l´unico momento di dialogo costruttivo in uno dei passaggi più difficili che il Medio Oriente ha vissuto in questi anni. Parte del merito va all´Italia e alla sua opera di dialogo. Ma nessuno poteva illudersi di risolvere problemi antichi con una riunione di poche ore. (ANSAmed). PST
26/07/2006 20:35

VERTICE ROMA: SINIORA, QUALCHE PROGRESSO MA MOLTO DA FARE
(ANSAmed) - ROMA, 26 LUG - "Alcuni progressi" sono stati raggiunti alla Conferenza di Roma sul Libano "ma molto resta da fare". Lo afferma il primo ministro libanese Fouad Siniora, secondo il quale il suo Paese è "ridotto in pezzi e in ginocchio". Al momento la Conferenza di Roma ha indicato gli obiettivi per il prossimo futuro: creare le condizioni per arrivare a un cessate il fuoco e per costituire un forza multinazionale di interposizione. In particolare, la Conferenza spinge affinché "una forza internazionale sia urgentemente autorizzata sotto il mandato dell´ Onu" per aiutare la popolazione libanese. Il vertice internazionale esprime anche la "determinazione a lavorare immediatamente per raggiungere un cessate il fuoco", che deve essere "durevole e permanente". E´ quanto si legge nella dichiarazione delle copresidenze italiana e americana, letta dal vicepremier italiano, Massimo D´Alema. Per trovare una soluzione alla crisi israelo-libanese è importante "lavorare con tutti i Paesi della regione e quindi anche con l´Iran e la Siria", aggiunge il segretario generale dell´Onu, Kofi Annan. Secondo il presidente del Consiglio italiano, Romano Prodi, durante la Conferenza di Roma si sono prese "decisioni estremamente utili per la pace", mentre D´Alema non esclude una disponibilità italiana a partecipare all´ipotizzata forza multinazionale. (ANSAmed). TI-NI
26/07/2006 16:28

VERTICE ROMA: SEGRETARIO ONU ANNAN CHIEDE STOP A OSTILITA´
(ANSAmed) - ROMA, 26 LUG - "Chiedo a Hezbollah di cessare il lancio di missili contro la popolazione civile israeliana e chiedo a Israele di porre fine ai bombardamenti e alle operazioni terrestri". Questo l´appello lanciato dal segretario generale dell´ Onu, Kofi Annan, nel discorso tenuto al vertice di Roma sulla crisi israelo-libanese. Dal vertice di Roma deve essere lanciato "un messaggio forte" ed è necessario che i convenuti "parlino con una sola voce", aggiunge Annan. Secondo il segretario generale dell´Onu, la cessazione immediata delle ostilità è la priorità assoluta perché solo così potranno essere condotte le essenziali operazioni di aiuto umanitario. In questo scenario "una forza internazionale ha un ruolo essenziale da giocare", ha sottolineato ancora Annan, il quale ha poi messo in evidenza il secondo punto su cui occorre operare: la definizione di un quadro politico che possa trasformare la fine delle ostilità in un processo di pace a più lungo termine. Il terzo e ultimo punto trattato da Annan riguarda il "forte impegno economico" necessario per il Libano. "Il Libano deve essere ricostruito ancora una volta", conclude Annan. I partecipanti alla Conferenza di Roma hanno osservato un minuto di silenzio per tutte le vittime degli scontri tra Libano e Israele e in particolare per i quattro caschi blu dell´Onu morti la scorsa notte durante un bombardamento israeliano. (ANSAmed). TI
26/07/2006 13:05

VERTICE ROMA: PRODI, PUNTARE A CORRIDOIO AIUTI UMANITARI
(ANSAmed) - ROMA, 26 LUG - "Spero che la Conferenza possa rispondere in maniera significativa all´emergenza umanitaria che si è creata in Libano e trovare un accordo sulla creazione di corridoi umanitari che permettano di far giungere soccorsi ed aiuti alle popolazioni bisognose ed ai sempre più numerosi sfollati". Lo afferma il presidente del Consiglio italiano, Romano Prodi, al vertice internazionale sulla crisi tra Israele e Libano che si tiene oggi a Roma. "Vi sono nella regione - aggiunge Pordi - forze che lavorano per creare tensione ed insicurezza. Noi dobbiamo dire parole chiare ed inequivocabili di condanna nei confronti del terrorismo, di chi lo pratica, di chi lo finanzia, di chi lo fomenta: siamo qui per lavorare insieme al fine di ridare pace e stabilità al Libano in un contesto di effettiva sicurezza per Israele". Secondo il presidente della Repubblica italiano Giorgio Napolitano, che ha inviato un messaggio alla Conferenza internazionale, "é questo un banco di prova fondamentale per l´Europa, che intende dare risposte adeguate a chi ne sollecita un ruolo di primo piano in Medio Oriente, in linea con la sua storica amicizia verso i popoli della regione". "Le sofferenze alle quali sono sottoposte in questi giorni le popolazioni del Medio Oriente richiedono un accresciuto impegno della Comunità internazionale - conclude Napolitano - affinché prevalgano le ragioni della collaborazione tra popoli che sono tutti egualmente interessati alla pace, alla sicurezza ed allo sviluppo civile ed economico". (ANSAmed). TI-NI
26/07/2006 12:00

ISRAELE-LIBANO: PRIMO AEREO AIUTI UMANITARI A BEIRUT
(ANSAmed) - BEIRUT, 26 LUG - Il primo aereo carico di aiuti umanitari da quando è in corso l´attacco israeliano in Libano é atterrato in mattinata nell´aeroporto di Beirut. L´aereo ha trasportato un ospedale da campo e alcuni membri dello staff medico dell´esercito giordano: è il primo di tre voli che la Giordania ha deciso di inviare entro oggi con a bordo, oltre ad aiuti materiali, anche personale medico e di assistenza per un totale di circa 200-300 persone. La decisione di consentire l´invio di aiuti umanitari alla popolazione libanese attraverso lo scalo di Beirut era stata annunciata ieri dall´ufficio del premier israeliano Ehud Olmert. Intanto il leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha annunciato che il conflitto con Israele è entrato in una nuova fase e di non essere disposto ad accettare alcuna clausola "umiliante" per un cessate il fuoco. I combattimenti al momento appaiono particolarmente violenti nella zona di Bint Jbel, dove gli israeliani, secondo alcune emittenti arabe, stanno subendo pesanti perdite. Nell´area è arrivato anche il vicecapo di stato maggiore israeliano, mentre la radio militare dello Stato ebraico conferma la notizia di diversi soladati "colpiti". (ANSAmed). DP-NI
26/07/2006 11:46

VERTICE ROMA: D´ALEMA, FORZA SICUREZZA SOTTO EGIDA DELL´ONU
(ANSAmed) - ROMA, 26 LUG - Bisogna lavorare per arrivare alle condizioni necessarie per l´invio al confine tra Libano e Israele di una "forza di sicurezza internazionale sotto il mandato dell´ Onu". Lo ha chiesto il ministro degli Esteri italiano Massimo D´Alema nel suo intervento alla conferenza di Roma. "E´ necessaria una ´Conferenza dei donatori´ per la ricostruzione del Libano da convocare al più presto - ha aggiunto D´Alema - e serve uno stretto coordinamento tra Onu, Unione europea, Stati Uniti e le organizzazioni internazionali" nel far affluire aiuti umanitari verso la popolazione libanese. Nell´auspicare che si possa giungere al più presto alle condizioni politiche utili a "un cessate il fuoco stabile e duraturo", il ministro degli Esteri italiano ha affermato che Israele ha il "diritto di difendersi da attacchi esterni" ma deve esercitarlo con "la massima moderazione e proporzionalità". (ANSAmed). TI-NI
26/07/2006 11:35

VERTICE ROMA: INIZIATI LAVORI, PRIMO INCONTRO RICE-D´ALEMA
(ANSAmed) - ROMA, 26 LUG - E´ iniziato il vertice internazionale di Roma che cerca una soluzione per il conflitto in Libano. Alla conferenza - preceduta da un breve colloquio tra il ministro degli Esteri italiano Massimo D´Alema e il segretario di Stato statunitense Condoleezza Rice - partecipano una ventina di delegazioni di Paesi e istituzioni. Il vertice si tiene alla Farnesina, sede del ministero degli Esteri italiano. I lavori della mattinata dovrebbero durare circa tre ore, seguiti da una colazione di lavoro. La chiusura della sessione plenaria è prevista a metà nel pomeriggio. In programma anche diverse conferenze stampa delle varie delegazioni. (ANSAmed). TI-NI
26/07/2006 10:47

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