Il logo della Fondazione Mediterraneo

Condividiamo valori
Combattiamo le ineguaglianze
Costruiamo la pace

Il nostro portalevideo
 Inglese Francese Italiano 
*

Home page

*
*
*

Chi siamo

*
*
*

La Rete

*
*
*

Le Sedi

*
*
*

Le Attività Svolte

*
*
*

La Maison de la Méditerranée

*
*
*
Le Attività
*
In programma
Svolte per Anno
   1994 - 2010
Svolte per Aree
   tematiche
Elenco generale
Attività delle Sedi
Pubblicazioni
 
* *
IL MATTINO
17/12/2006

LA WINTER SCHOOL DI MEZZOGIORNO EUROPA. GEREMICCA: NUOVA CLASSE DIRIGENTE
Bassolino: Mediterraneo sfida decisiva

Lo sviluppo del Mediterraneo per favorire quello del Mezzogiorno. È su questo aspetto che si è soffermato il presidente Antonio Bassolino intervenendo alla Winter School di formazione politica promossa dalla Fondazione Mezzogiorno Europa, fondata dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nel 1999 e presieduta da Andrea Geremicca. «Sul terreno economico giocheremo una sfida decisiva nei prossimi sette, dieci anni, sull’intreccio questione meridionale-questione mediterranea», ha detto il governatore. Bassolino ha ricordato, in tal senso, come sia cambiato l’approccio della Campania verso il tema del Mediterraneo e quanto ci sia ancora da fare completando il quadro delle infrastrutture materiali e immateriali. «Il porto di Napoli - ha detto il presidente della Regione - già parla cinese e dobbiamo puntare molto anche su Salerno e i porti intermedi. La scelta che abbiamo fatto in questo senso è di investire gran parte dei fondi europei 2007-2013 nelle infrastrutture e per collegare su ferro i porti di Napoli, Salerno, Castellammare e gli interporti e avere una rete integrata sul territorio». Dal canto suo, nell’intervento introduttivo, Geremicca ha parlato del seminario come di un’occasione per riflettere «delle idee, dei programmi, dei progetti, delle risorse che occorrono per la modernizzazione delle regioni meridionali in Europa e nel Mediterraneo. E del nesso inscindibile tra produzione, ambiente, saperi. E della conoscenza permanente come dato essenziale di civiltà e di sviluppo. Non solo. Porremo - ha detto Geremicca - con forza al centro la questione della formazione di una nuova classe dirigente meridionale, autonoma e responsabile, come condizione e premessa per fare uscire il Mezzogiorno dalla crisi storica del dualismo italiano». Sempre al Sud è stato dedicato il seminario organizzato dal dipartimento Mezzogiorno dei Ds, guidato dal neosegretario regionale della Quercia, Enzo Amendola. Ricerca, trasporti e sviluppo dei sistemi urbani: queste le tre scelte prioritarie che guideranno la Regione nella programmazione dei fondi comunitari per il periodo 2007-2013. E ammonta a circa 15 miliardi di euro la cifra complessiva a disposizione per la realizzazione di tutti gli obiettivi in programma. È stato Isaia Sales, consigliere economico di Antonio Bassolino, a definire le linee guida del piano di utilizzo delle risorse europee, che verrà inviato a Bruxelles al termine di una fase di concertazione, da concludere entro il 31 gennaio 2007. «Investiremo in queste tre priorità il 45 per cento delle risorse a disposizione - ha spiegato Sales - vogliamo che il settore della ricerca raggiunga il 3 per cento del Pil regionale. Per quanto riguarda i trasporti, intendiamo unire l’Adriatico e il Tirreno, per valorizzare il ruolo delle aree interne». Sales ha aggiunto che il documento di programmazione sarà fondato su cinque assi e meno di 50 misure. «Nessun assessore regionale avrà la responsabilità esclusiva su un intero asse - ha concluso - in giunta dovrà esserci un lavoro di squadra». Per Filippo Bubbico, sottosegretario allo Sviluppo economico, «la Campania ha tutte le carte in regola per essere la Regione leader su temi come il recupero della competitività industriale, la ricerca e la logistica e dare così un contributo decisivo al rilancio del Sud».


IL MATTINO
18/12/2006

CONCLUSA LA WINTER SCHOOL ORGANIZZATA DA «MEZZOGIORNO EUROPA»
Nicolais: basta lamentele, fuori le idee
Il ministro difende la Finanziaria e sollecita enti locali e forze sociali

«Idee, idee, e ancora idee. Chi si lamenta sempre e dice che non ci sono soldi ha poche idee e pochi progetti. Quando ho fatto l’assessore regionale non avevo a disposizione molti soldi, eppure definendo la ”mission” e poi selezionando i progetti abbiamo trovato i finanziamenti e abbiamo realizzato poli di eccellenza nella ricerca che oggi ci invidia tutta l’Italia»: così il ministro dell’Innovazione Luigi Nicolais ha concluso la terza e ultima sessione della Winter school organizzata dalla Fondazione «Mezzogiorno Europa», presieduta da Andrea Geremicca. Lo ha detto e ribadito più volte ai tantissimi giovani delle regioni meridionali che hanno partecipato alla scuola di formazione della nuova classe dirigente del Sud, ponendo l’accento sul motore che muove oggi lo sviluppo e l’economia: la conoscenza, i saperi, l’innovazione. E non a caso il tema della sessione conclusiva della scuola di formazione è stato: «Innovazione e sviluppo, le carte vincenti del Mezzogiorno». Con il ministro Nicolais - sollecitato dai giovani sui temi della finanziaria, del Sud, dell’arretratezza della pubblica amministrazione italiana - si è confrontato il mondo dell’Università con il rettore dell’Orientale Pasquale Ciriello e il professore di Economia della Federico II Mario Raffa; il mondo delle imprese con Bruno Carapella (semior partner Rso), Antonio Imbrogno (Assoconsultant Confindustria), Roberto Scrivo (responsabile delle relazioni esterne Fastweb) e Franco Spicciariello (Microsoft Italia); i rappresentanti delle forze sociali con Gianni Lettieri, presidente dell’Unione indutriali di Napoli, e Anna Rea, segretario regionale della Uil. E poi la politica, con il presidente della Commissione attività produttive della Camera, Daniele Capezzone, e gli europarlamentari Gianni Pittella e Alfonso Andria. Nicolais ha difeso la legge finanziaria e si è soffermato soprattutto sui punti meno discussi, a cominciare dai finanziamenti alla ricerca. Ha illustrato i punti qualificanti di quella che sarà la sua riforma della pubblica amministrazione, incentrata sul principio della meritocrazia. Grande attenzione nel corso del confronto è stata data anche sullo spreco di risorse pubbliche, quelle nazionali e quelle dei fondi strutturali europei, destinate al Mezzogiorno. Tutti d’accordo sulla necessità di un monitoraggio degli interventi. E su questo fronte, Pittella ha chiamato in causa industriali e sindacati perché a livello regionale si faccia funzionare il tavolo di partenariato sociale ai fini di una maggiore qualità dei progetti. Andria ha institito, invece, sulla sinergia istituzionale per realizzare gli obiettivi con i fondi europei; Anna Rea e Gianni Lettieri hanno concordato sul fatto che i fondi europei potevano essere spesi molto meglio in Campania e che per il prossimo quadro comunitario di sostegno non bisogna commettere gli errori del passato. Capezzone ha affrontato il tema dell’innovazione e dello svecchiamento della classe dirigente italiana a tutti i livelli, ricordando ciò che è avvenuto in Spagna con Gonzales, Aznar e Zapatero, tutti leader che sono andati al governo appena quarantenni: «E la modernizzazione della democrazia spagnola si vede, lì si viaggia a una velocità doppia della nostra». Alla fine tutti a incoraggiare la Fondazione «Mezzogiorno Europa» e il suo presidente Geremicca a insistere sulle iniziative destinate alla formazione di una classe dirigente del Mezzogiorno. «Il boom di adesioni che abbiamo avuto, l’età dei partecipanti al di sotto dei trent’anni, l’eccezionale parterre di relatori nella tre giorni - ha detto Geremicca - ci incoraggia a continuare. Già stiamo organizzando la scuola esitiva sulla complessa questione ”società, politica, partiti e istituzioni”».

Torna indietro
***
***
***
* *