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COMUNICATI STAMPA ANSAMED


ISLAM: OUR ENGAGEMENT FOR ISLAMIC PLURALISM, CAPASSO
(ANSAmed) - NAPLES, FEBRUARY 26 - Our next commitment is to dedicate a seminar to the Islamic circles whose thoughts differ from those of the participants in this initiative. We want to hear all voices of the Islam of the Mediterranean, Michele Capasso, president of the Mediterranean Foundation, said on today during the final session at the ´Give Voice to Democratic Muslims´ seminar, held at the Foundation´s headquarters in Naples. An appeal for relaunch of pluralism within the Islamic world, which was shared by the members of the Foundation´s scientific committee who attended the seminar, including Cosimo Risi, Jordanian Princess Wijdan al-Hashemi, Alvaro De Vasconcelos and Caterina Arcidiacono. The major issue at the conclusive debate of the seminar was the necessity to multiply the occasions for dialogue and communication in Europe, which are supposed to help the creation of a calmer debate in Italy, which will go beyond prejudices, Professor Massimo Campanini from the Naples Orientale Institute, stressed. Diana Pezza Borrelli, chairman of the Centre for Christian-Jewish Understanding, proved to be critical and demanded that the recognition of the state of Israel was set as a fundamental condition for sharing spaces, together with an engagement for the set-up of a Palestinian state. "We need to also stress the responsibility of the western Muslims as part of the societies they live in, and not limit ourselves to making unilateral blows," sociologist Stefano Allievi, professor at the University of Padua and one of the major experts on Italian and European Islam, said. Egyptian speaker Heba Raouf Ezzat raised an alarm: "I was surprised by the criticism of my Italian professor colleagues who complained of a limited freedom of communication and a tense general situation. Only a joint work between the north and the south can overcome the barriers of prejudices". (ANSAmed). 2007-02-26 14:01

ISLAM: CAPASSO, IL NOSTRO IMPEGNO PER PLURALISMO ISLAMICO
(ANSAmed) - NAPOLI, 24 FEB - "Il nostro prossimo impegno sarà quello di dedicare un seminario alle voci islamiche che la pensano diversamente rispetto a quelle coinvolte in questa iniziativa. Vogliamo ascoltare tutte le voci dell´islam nel Mediteraneo": è questa la novità lanciata stamane dal presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso durante la seduta finale del seminario "Dare voce ai musulmani democratici", tenutosi a Napoli presso la sede della fondazione. Un appello al rilancio del pluralismo in seno al mondo islamico condiviso dai membri del Comitato scientifico della Fondazione presenti in sala a partire da Cosimo Risi, la principessa giordana Wijdan al Hashemi, Alvaro De Vasconcelos e Caterina Arcidiacono. Al centro del dibattito conclusivo del seminario la necessità di moltiplicare le occasioni di dialogo e confronto in Europa che "si spera possano aiutare un più sereno dibattito in Italia al di là dei pregiudizi" come ha specificato il professor Massimo Campanini dell´Istituto Orientale di Napoli. Non sono mancate però osservazioni critiche da parte di Diana Pezza Borrelli, presidente dell´Amicizia cristiano-ebraica che ha chiesto di porre "il riconoscimento dello Stato di Israele quale condizione fondamentale per poter condividere spazi di confronto insieme all´impegno per la costituzione di uno Stato palestinese". "Dobbiamo sottolineare anche le responsabilità dei musulmani d´Occidente nei confronti delle società in cui vivono e non limitarci a dare le colpe a senso unico" è stata invece la richiesta del sociologo Stefano Allievi, docente all´Università di Padova e tra i massimi esperti di islam italiano ed europeo. Un allarme è stato lanciato dalla relatrice egiziana Heba Raouf Ezzat: "Mi hanno sorpreso le critiche dei colleghi professori in Italia che lamentano una limitata libertà di confronto e un clima generale molto teso. Solo lavorando insieme tra nord e sud potremo abbattere le barriere del pregiudizio". (ANSAmed). 2007-02-26 10:44

ISLAM: DOPO POLEMICHE, VOCE MUSULMANI A CONVEGNO NAPOLI
(di Francesco Tedesco) (ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - In una sede della Fondazione Mediterraneo a Napoli completamente transennata e sorvegliata da forti misure di sicurezza, si è svolto oggi il convegno ´Dare voce ai musulmani democratici´ che tante polemiche aveva suscitato nei giorni scorsi per l´annunciata presenza di Rachid Gannouchi, leader del movimento politico tunisino an-Nahda, e di Tarik Ramadan, islamista e presidente della Rete dei Musulmani Europei. Come anticipato nei giorni scorsi, Ghannouchi non è intervenuto di persona, ma ha comunque inviato un messaggio che é stato letto in apertura del covegno. Nella lettera Ghannouchi, che vive in esilio a Londra, ha respinto le accuse di estremismo affermando che "i tentativi di collegarmi a qualsiasi forma di violenza sono completamente infondati", e ha spiegato la sua visione dell´Islam, considerata da lui come "una fede legata alla coesistenza pacifica, al pluralismo e alla tolleranza. Una forza che spinge per la civilizzazione e contro la distruzione. La democrazia e i diritti umani e la giustizia internazionale sono non solo riconducibili ai principi islamici, ma intrinseci all´Islam stesso". Al convegno, organizzato dalla Fondazione Mediterraneo, dall´Università Orientale di Napoli e dal Centro del principe Al-Waleed Bin Talal della Georgetown University, ha invece partecipato Tarik Ramadan (noto personaggio del mondo islamico e consulente del premier inglese Tony Blair) anche lui finito nell´occhio del ciclone prima del convegno per le posizioni assunte sull´Islam. Ramadan ha criticato le polemiche che hanno portato al forfait di Ghannouchi: "Questo tipo di giornalismo - ha osservato riferendosi anche alle critiche giunte dalle pagine del Corriere della Sera da Magdi Allam - e di dibattito politico non sono solo un pericolo per gli intellettuali musulmani, ma anche per il dibattito democratico all´interno delle società occidentali". L´esperto di Islam ha poi incentrato il suo intervento sul rapporto tra Islam, secolarizzazione e democrazia, affermando che "la divisione tra politica e religione deve essere inserita in un contesto storico e sociale preciso. La secolarizzazione per i paesi islamici ha significato per molto tempo colonialismo e imposizione dei modelli occidentali. Ora questa separazione va razionalizzata ed elaborata nuovamente nei paesi islamici sapendo che la religione, soprattutto se la intendiamo come guida morale ed etica, non potrà mai essere del tutto separata dalla politica". Al dibattito napoletano ha partecipato anche John Esposito, professore di affari internazionali e studi islamici presso la Georgetown University, con una lezione su ´Mediterraneo, Europa e Islam´. Al suo intervento è seguito quello di Heba Raouf Ezzat, docente di politica all´Università del Cairo e tra le fondatrici nel 1999 del sito internet IslamOnline, che ha parlato del contributo che l´Islam può dare all´evoluzione politica e al dibattito globale: "L´Islam può contribuire a sviluppare nuove prospettive partecipando al dibattito e all´evoluzione della società, senza quindi sottomettersi al progresso e alla modernizzazione, ma partecipando alla sua formazione", ha detto. La politologa ha poi commentato l´arresto da parte delle autorità egiziane del blogger Abdel Karim Suleiman accusato di aver offeso l´islam e il presidente egiziano Mubarak: "Internet è uno spazio di libertà fondamentale che sta assumendo sempre più importanza nel mondo arabo. Bisogna tutelarlo e sostenere la libertà del cyberspazio perché può dare un forte contributo alla democrazia". Durante il convegno, al quale è intervenuto anche Antonio Valiante, vicepresidente della giunta regionale della Campania, non sono mancate le polemiche. Mohamed Saady, napoletano di origine marocchina e membro della consulta nazionale per l´Islam italiano, ha protestato per il mancato coinvolgimento nell´evento: "Nonostante siamo presenti nella realtà campana da molti anni", ha detto a margine dell´evento. Presente anche Stefano Allievi, docente di sociologia all´Università di Padova, che ieri è stato condannato a sei mesi di reclusione per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di Adel Smith, presidente dell´Unione Musulmani italiani. Ad Allievi è stata consegnata una lettera di solidarietà firmata da intellettuali ed esponenti del mondo accademico presenti in sala. (ANSAmed). 2007-02-23 19:57

ISLAM: NAPLES CONFERENCE;RAMADAN CRITIQUES US STANCE ON IRAQ
(ANSAmed) - NAPLES, FEBRUARY 23 - The ´Giving Voice to Muslim Democrats´ conference held today in Naples addressed a range of key issues, including the tension between the United States and Iran and Europés role in the Middle East. The event was organised by the Mediterraneo Foundation, Naples´ Orientale University and the Prince Alwaleed Bin-Talal Center at Georgetown University. The President of the European Muslim Network, the Tunisian academic Tariq Ramadan, took part in the conference despite the fact that some consider his positions extremist. The leader of the Tunisian Al-Nahda party, Rachid Ghannouchi, decided not to attend to conference because of similar accusations. Ramadan, who lives in London, explained that the current way of defining ´moderate Muslims´ often makes no sense. "The phrase often denotes only those who say what Western governments want to hear. In fact, Muslims who do not respect every last religious norm are not automatically people who support democracies. There are moderate Muslims for example who support the government of Ben Ali, which is not a democratic government. There is also no such things as an extremist Muslim: there are simply reformist, conservative or radical Muslims." Ramadan then gave his thoughts on the tense situation between the United States and Iran. He affirmed that often the words of Iranian president Mahmoud Ahmadinejad "aim to rouse support for his policies. They are political moves. But clearly the United States also uses his words instrumentally, as propaganda tools. Unfortunately we are all familiar with the road which led to the war in Iraq. If you had asked me several months ago whether a war against Iran was a possibility, I would have answered no. However today I dare not try to guess how events will unfold." Finally Ramadan expressed his worry about the lack of a strong European foreign policy. "I hope that Europe will speak up and mediate between Israeli and US policies in the Middle East. But unfortunately Europés foreign policy is currently a mess. The situation could surely change, but first European countries need to clarify things among themselves. There is still a long way to go." (ANSAmed). 2007-02-23 19:44

ISLAM:CONVEGNO NAPOLI;RAMADAN CRITICA PROPAGANDA USA SU IRAN
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - Dalla tensione tra Usa e Iran, fino al ruolo dell´Europa nello scacchiere mediorientale. Un intervento a tutto tondo quello di Tarik Ramadan che oggi a Napoli ha partecipato al convegno ´Dare voce ai musulmani democratici´, organizzato dalla Fondazione Mediterraneo, dall´Università Orientale e dal Centro del principe Al-Waleed Bin Talal della Georgetown University. L´esperto islamista tunisino, presidente della Rete dei Musulmani europei, ha partecipato al convegno nonostante le polemiche sulle sue posizioni considerate estremiste, polemiche che avevano coinvolto anche il leader del partito tunisino an-Nahda Rachid Gannouchi che aveva alla fine rinunciato al proprio intervento. Ramadan che vive a Londra, ha spiegato la sua posizione sulla definizione di "musulmano moderato" affermando che è in realtà una definizione che non ha senso: "Spesso indica solo personaggi che dicono quello che i governi occidentali vogliono sentire. In realtà se intendiamo musulmani che non rispettano fino in fondo tutti i dogmi religiosi, non è detto che stiamo parlando di persone che sostengono la democrazie. Ci sono musulmani moderati che ad esempio sostengono il governo di Ben Ali che non è un governo democratico. Non esistono neanche musulmani estremisti: ci sono semplicemente musulmani riformisti, conservatori o radicali". Ramadan ha poi commentato la situazione di tensione tra Usa e Iran affermando che spesso le parole del presidente iraniano Ahmadinejad "servono a creare e mantenere il sostegno alla sua politica. Si tratta quindi anche di mosse politiche. Ma è chiaro che spesso le sue parole vengano anche strumentalizzate dalla propaganda che gli Usa stanno mettendo in atto contro l´Iran. Purtroppo abbiamo visto il percorso che poi ha portato alla guerra in Iraq: se qualche mese fa mi avreste chiesto se ci sarà una guerra contro l´Iran avrei risposto di no. Oggi invece non saprei dire come andranno le cose". Ramadan ha infine espresso la propria preoccupazione per la mancanza di una politica estera forte da parte dell´Europa: "Io spero che la voce dell´Europa si faccia sentire in maniera forte per mediare tra la pllitica di Israele e degli Usa in Medio Oriente. Purtroppo però la politica estera europea è attualmente caotica: la situazione può cambiare, certo, ma è necessario prima un dibattito chiarificatore in seno all´Europa stessa. La strada è ancora molto lunga". (ANSAmed). 2007-02-23 17:05

ISLAM: PROTESTA MEMBRO CONSULTA PER ESCLUSIONE DA SEMINARIO
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - "Non ci hanno coinvolto e nemmeno invitato nonostante siamo presenti nella realtà campana da tanti anni e recentemente abbiamo promosso un convegno sui rapporti tra il Marocco e l´Italia". E´ questa la reazione amareggiata di Mohamed Saady, cittadino napoletano di origine marocchina e membro della Consulta nazionale per l´islam italiano. Saady si riferisce al seminario ´Dare voce ai musulmani democratici´, organizzato oggi e domani a Napoli dalla Fondazione Mediterraneo e dall´Istituto Universitario Orientale. "Purtroppo le Istituzioni e le fondazioni locali - continua Saady - non valorizzano le risorse già presenti sul territorio e si limitano a parlare di Mediterraneo senza coinvolgere gli ambasciatori dei paesi della sponda sud del Mediterraneo che vivono da tantissimi anni in questa città". (ANSAmed). 2007-02-23 16:57

ISLAM: ALLIEVI, SORPRESO E AMAREGGIATO PER CONDANNA
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - "Sono sorpreso e sconcertato per la condanna che ho appreso tramite i mezzi d´informazione. Da vent´anni mi occupo di questioni islamiche e ho sempre favorito una visione pluralistica dell´islam e dei musulmani", é la prima reazione del professor Stefano Allievi, 48 anni, docente universitario della Facoltà di Sociologia dell´Università di Padova e tra i massimi esperti dell´islam italiano ed europeo, condannato ieri dal giudice monocratico del Tribunale di Mondovì, Simonetta Boccaccio a sei mesi di reclusione per diffamazione aggravata a mezzo stampa ai danni di Adel Smith, presidente dell´Unione Musulmani italiani. Numerosi attestati di solidarietà e sconcerto gli sono arrivati dai partecipanti al seminario ´Dare voce ai musulmani democratici´ in corso a Napoli a partire dai musulmani presenti al convegno. Tra i firmatari di una dichiarazione congiunta di solidarietà Yahya Pallavicini, segretario generale della COREIS (Comunità Religiosa Islamica), Osama al-Saghir (membro della Consulta giovanile interreligiosa), Hamza Piccardo, portavoce dell´UCOII (Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia) e Mohamed Saady (membro della Consulta per l´islam italiano). Tra gli altri firmatari i docenti universitari Massimo Campanini, Paolo Branca, Fabio Petito, Enzo Pace, Claudio Lojacono, Gennaro Gervasio e Giancarlo Bosetti. (ANSAmed). 2007-02-23 16:10

ISLAM: CONVEGNO NAPOLI; VALIANTE, FAVORIRE IL DIALOGO
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - "La Regione Campania non farà mancare il proprio supporto a ogni iniziativa capace di contribuire al dialogo tra le culture nel Mediterraneo e di valorizzare il ruolo della regione di Napoli quale naturale luogo d´incontro tra le due sponde del Mediterraneo". E´ quanto si legge nel messaggio di saluto inviato oggi dal vicepresidente della Regione Campania, Antonio Valiante ai partecipanti al convegno dal titolo ´Dare voce ai musulmani democratici´ in corso a Napoli. Valiante ha sottolineato l´interesse che suscita l´approfondimento degli interrogativi al centro del seminario di oggi ovvero verificare se esiste un pensiero musulmano democratico e approfondire il rapporto tra questo e l´idea di laicità dello Stato. Si tratta, ha osservato il vicepresidente della Regione di alcune delle questioni rispetto alle quali "é importante che il mondo Occidentale sappia porsi all´ascolto senza pregiudizi e senza alcuna pretesa di esportare necessariamente le nozioni che abbiamo maturato nel corso della nostra esperienza storica e culturale". Valiante ha quindi ricordato quanto "giustamente" ha già evidenziato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo: "Alle regioni spetta un ruolo non marginale nel favorire ogni opportunità di dialogo fecondo".(ANSAmed). 2007-02-23 12:07

ISLAM: CONVEGNO NAPOLI; GHANNOUCHI, SU DI ME VOCI INFONDATE
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - "Ringrazio gli organizzatori per il loro coraggio nello sfidare coloro che puntavano a distorcere i miei punti di vista e quelli del movimento che io rappresento". Così Rached Ghannouchi, capo del movimento politico tunisino An-Nahda, ha cominciato la sua lettera inviata al workshop ´Dare voce ai musulmani democratici´ di Napoli. Ghannouchi non ha partecipato al convegno organizzato dalla Fondazione Mediterraneo e dall´Istituto universitario Orientale in seguito alle polemiche scatenate su una sua presunta appartenenza a movimenti estremisti. Il leader di An-Nahda ha così inviato un messaggio agli organizzatori che è stato letto in sala. "E´ chiaro a chiunque conosca il mio pensiero e i miei scritti - ha proseguito Ghannouchi nel suo messaggio - che i tentativi di collegarmi a qualsiasi forma di violenza o istigazione alla violenza sono completamente infondati". Nel messaggio Ghannouchi, che vive in esilio a Londra, ha anche espresso preoccupazione per la situazione politica in Tunisia. "Noi ci siamo fermamente opposti ad essere coinvolti nel circolo mortale della violenza esercitato attraverso sistematiche campagne di repressione e tirannia. L´amara verità é che il mio paese, la Tunisia, è diventata vittima del terrorismo internazionale, una nuova base nella rete globale di Al Qaeda, quando il movimento che io guido, che ha sempre perseguito il cambiamento attraverso mezzi democratici e pacifici, è stato espulso dalla scena politica dopo terribili anni di terrorismo di Stato". Nel messaggio Ghannouchi ha sottolineato la sua visione dell´Islam: "E´ una fede legata alla coesistenza pacifica, al pluralismo, alla tolleranza e all´evoluzione dell´essere umano, una forza che spinge per la civilizzazione e contro la distruzione. La democrazia e i diritti umani e la giustizia internazionale sono non solo riconducibili ai principi islamici, ma intrinseci all´Islam stesso". Il politico tunisino ha quindi elogiato l´iniziativa degli organizzatori del convegno definendolo "un passo nella giusta direzione", esprimendo poi il suo rammarico per non essere stato presente al workshop "In Italia, così vicina alla mia madre patria che vorrei rivedere". (ANSAmed).
2007-02-23 11:42

ISLAM: CONVEGNO NAPOLI; RAMADAN, ´NO´ A INSULTI E PREGIUDIZI
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - "Oggi il dibattito democratico di cui c´é bisogno nelle nostre società non si può fare con insulti e pregiudizi". Così Tarik Ramadan è intervenuto oggi sulle polemiche che hanno preceduto il convegno sul tema ´Dare voce ai musulmani democratici´ in corso a Napoli. Polemiche che hanno portato tra l´altro il leader del partito islamico tunisino An-Nahda, Rashid Ghannouchi ad annullare la sua partecipazione. Oggi - ha osservato Ramadan - l´Italia ha bisogno di un vero dibattito democratico e questo, secondo l´esperto islamista, può avvenire solo attraverso il confronto con "degli intellettuali e dei leader di movimenti che rispettano la legge e si battono per la democrazia". Queste persone, per Ramadan, devono essere lasciate entrare nel Paese e non devono essere "insultate con delle falsità". Per l´esperto islamista consulente del premier inglese Tony Blair così "non si alimenta un dibattito democratico" e si utilizzano "metodi di certi neoconservatori americani, come Daniel Pipes, che strumentalizzano delle prese di posizione". "Non si può continuare così", ha detto ancora Ramadan. "Oggi questo tipo di giornalismo - ha osservato riferendosi anche alle critiche giunte dalle pagine del Corriere della Sera da Magdi Allan - e di dibattito politico non sono solo un pericolo per gli intellettuali musulmani ma anche per il dibattito democratico all´interno delle società occidentali". "Oggi alimentare la paura e non sentire lo sviluppo di un confronto democratico - ha concluso Ramadan - non consente di portare avanti quel dibattito di cui c´é tanto bisogno". (ANSAmed). 2007-02-23 11:22

ISLAM: APERTO CONVEGNO NAPOLI SU MUSULMANI DEMOCRATICI
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - Con un richiamo alle "polemiche ingenerose" che lo hanno preceduto e un appello ad un dialogo costruttivo tra Occidente e Islam si è aperto stamani a Napoli il convegno ´Dare voce ai musulmani democratici´, organizzato dall´Università Orientale, dalla Fondazione Mediterraneo e dal Centro del principe Al-Waleed Bin Talal della Georgetown University. Le polemiche sui relatori invitati che hanno preceduto l´iniziativa hanno determinato l´annullamento della partecipazione del tunisino Rashid Ghannouchi, leader del Partito islamico An-Nahda, oggetto di critiche per le sue posizioni radicali. Presente invece alla conferenza un altro noto personaggio del mondo islamico, Tarik Ramadan, consulente del premier inglese Tony Blair, anche lui finito al centro di polemiche per le posizioni assunte sull´Islam. L´importanza e la validità dell´appuntamento partenopeo, sono state sottolineate dal pro-rettore dell´Orientale Augusto Guarino nel suo saluto d´apertura al convegno. Guarino non ha esitato a definire in questa sede "ingenerose e mal informate" le polemiche che hanno preceduto l´iniziativa. Dal canto suo il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso ha evidenziato che "il dialogo tra differenti civiltà e religioni è indispensabile e deve andare oltre la reciproca tolleranza". (ANSAmed). 2007-02-23 10:16

ISLAM: CIRIELLO, ATENEI IN PRIMA LINEA PER DIALOGO
(ANSAmed) - ROMA, 22 FEB - Il problema è che nell´Occidente "vediamo l´Islam come un monolite, un blocco unico, ma non vediamo la gente: l´Islam è una fede, ma ci sono molte espressioni culturali del credo islamico", come accade per le altre religioni. C´é questo dietro lo stereotipo con cui identifichiamo il mondo musulmano, secondo Sarah Joseph, giornalista inglese musulmana direttrice di Emel Magazine. Intervenendo al convegno ´Musulmani e democratici´ svoltosi oggi a Roma, Joseph ha precisato che "Islam e democrazia sono compatibili perché perseguono gli stessi obiettivi" e ha spiegato che "i problemi che abbiamo davanti sono politici e non hanno nulla a che vedere con la fede: parliamo di denaro e non dell´essenza di ciò che siamo". "Dipende ora da noi - ha aggiunto -, da chiunque ricopra una posizione di responsabilità, promuovere la convivenza". Ma grande è anche "il ruolo e lo spazio assegnato alle istituzioni cultuali", ha osservato il rettore dell´Orientale di Napoli, Pasquale Ciriello, che ha indicato questa convinzione come uno dei motivi, insieme al fatto che nel "dna costitutivo dell´ateneo c´é l´impegno a favorire la conoscenza tra culture, lingue e civiltà", che hanno spinto a promuovere il convegno di domani Napoli. D´accordo sul "grande ruolo assegnato alle istituzioni culturali", si è detto anche il presidente della Commissione affari esteri al Senato Lamberto Dini, che ha sottoscritto il tema del convegno, secondo cui la democrazia può portare stabilità e sicurezza nel Mediterraneo, e l´ha indicato come il "nodo centrale del processo politico euromediterraneo. Più sono le occasioni di incontro - ha aggiunto - e meglio è". "E´ con la forza della verità che si riesce oggi a costruire il dialogo", ha detto Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo, precisando che il convegno di Roma e Napoli si inserisce nel quadro di un percorso cui si sta lavorando da qualche anno, "il programma ´Mediterraneo, Europa e Islam. Attori in dialogo´ - ha precisato - lanciato nell´aprile 2004 e che ha promosso tre cicli di seminari di cui questo è quello di sintesi".(ANSAmed). 2007-02-22 18:44

ISLAM: GHANNOUCHI, A VIGILIA SEMINARIO NUOVE PRESE POSIZIONE
(ANSAmed) - ROMA, 22 FEB - Il dibattito apertosi sulla partecipazione, alla fine annullata, del leader del partito islamico tunisino An-Nahda, Rachid Ghannouchi, al seminario dal titolo ´Dare voce ai musulmani democratici´ che si terrà domani e sabato a Napoli, ha tenuto banco anche al convegno ´Musulmani e democratici´ svoltosi oggi a Roma. Molti e non univoci i commenti espressi dai partecipanti all´appuntamento romano che hanno comunque sottolineato, in generale, come sia sempre preferibile il confronto. E hanno rilevato anche come certe polemiche rischino di innescare meccanismi pericolosi. Heba Rauf Ezzat, docente dell´università del Cairo e fondatrice di ´Islamonline´, sito molto vicino al movimento dei Fratelli Musulmani, ha detto ad ANSAmed di essere "molto sorpresa, perché Ghannouchi è considerato uno dei più illuminati, liberali e moderati uomini del mondo arabo, autore di scritti sulla libertà civile, e il suo movimento è considerato uno dei più progressisti del mondo arabo". "Penso - ha aggiunto - che il sistema tunisino eserciti alcune pressioni, visto che è un governo brutale e più volte criticato da Amnesty International per la situazione negativa sui diritti umani". "Ritengo che l´Islam si possa conoscere solo dall´interno", ha osservato l´ambasciatore Mario Scialoja, membro della Consulta islamica. "Solo così si può capire se uno è moderato o meno, altrimenti si fanno solo delle gaffes clamorose". Secondo Abdellah Redouane, segretario generale del Centro culturale islamico d´Italia, "si è cercata la spettacolarizzazione dell´evento anziché la riflessione. Le istituzioni universitarie - ha aggiunto - rimangono l´ultimo baluardo per la riflessione e la conoscenza, ma oggi vedo una confusione totale tra mondo universitario e mondo mediatico e il più grande perdente risulta la riflessione". Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha espresso la speranza che in generale "prevalga la capacità di incontrarsi e non quella di impedire che il dialogo vada avanti, anche quando le condizioni sono difficili". "Da tutte le parti, sempre - ha detto - ci devono essere atti che consentano il dialogo". Preoccupato, invece, si è detto il rettore dell´Orientale di Napoli, Pasquale Ciriello, che ha organizzato il seminario di Napoli insieme alla Fondazione Mediterraneo e al centro del principe Al Waleed bin Talal. "Mi preoccupano certe tempeste mediatiche perché il rischio poi è che si crei la tendenza a non fare più nulla". "Il dialogo non può essere circoscritto tra persone che la pensano allo stesso modo perché non serve a nulla", ha aggiunto annunciando che un altro personaggio già bersaglio di polemiche, Tariq Ramadam, dopo il convegno di Napoli sarà invitato ancora all´Orientale, già a marzo, per un altro convegno su Islam e democrazia.(ANSAmed). 2007-02-22 16:27

ISLAM: MARRAZZO, RISPOSTA PARTA DA COMUNITA´ IN OCCIDENTE
(ANSAmed) - ROMA, 22 FEB - Per dimostrare che la convivenza tra popoli è possibile, la risposta "deve partire dalle comunità islamiche che vivono in Occidente". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, intervenendo al convegno ´Musulmani e democratici´. E´ necessario "dimostrare che qui, nelle città e nelle regioni, la convivenza tra popoli è possibile. E da qui bisogna far partire una risposta per il Mediterraneo", ha detto Marrazzo, aggiungendo che proprio il Mare Nostrum "può essere il luogo dove le comunità e le civiltà si incontrano". Assicurando la presenza della propria Regione in tutte le attività che vadano in questa direzione, il presidente del Lazio ha anche ricordato l´impegno già portato avanti, a partire dalla decisione di entrare nella Conferenza delle regioni periferiche e marittime, nella convinzione che "la Regione Lazio non può non essere nei luoghi dove si discute". Ma dal momento che "ci vuole di più", è stata creata anche la Casa delle regioni del Mediterraneo, che vuole essere un luogo "dove ci si incontri - ha spiegato Marrazzo - e dove l´identità non sia elemento di divisione, ma porti ad avere di più". E come sede non poteva che essere scelta Roma che, ha precisato Marrazzo, è una "città fondamentalmente caratterizzata dalla cultura dell´incontro". (ANSAmed). 2007-02-22 14:28

ISLAM: OCCORE DARE VOCE AI VERI RIFORMISTI, FOUREST
(ANSAmed) - NAPOLI, 22 FEB - "Troppo spesso i fondamentalisti musulmani danno l´impressione di essere più musulmani che i musulmani ´razionalisti´, ovvero ´riformisti´, che invece predicano un islam moderato e progressista ma che nonostante ciò, o forse proprio a causa di questo, non hanno purtroppo alcuna voce in capitolo". La partecipazione di Tariq Ramadan, personaggio controverso tanto quanto Ghannouchi, ad una conferenza sull´islam democratico non è sfuggita a Caroline Fourest, giornalista francese che ha pubblicato nel 2004 l´unico libro-inchiesta su Ramadan. "Oramai non sono neanche più scioccata - ha detto Fourest ad ANSAmed - del fatto che Tariq Ramadan sia considerato un interlocutore credibile dell´Islam moderato. Per 9 mesi mi sono chiesta se Ramadan potesse essere davvero considerato un riformatore dell´Islam. Ho lavorato giorno e notte sui suoi testi e sulle sue cassette ma alla fine mi sono dovuta arrendere al fatto che Ramadan è un neo-tradizionalista di orientamento salafita, un riformista fondamentalista che vorrebbe ritornare all´Islam politico predicato dai Fratelli musulmani e da Hassan al-Banna." "Ciò che mi colpisce - ha aggiunto Fourest - è piuttosto l´ingenuità con la quale gli organizzatori di questo convegno scambino Tariq Ramadan per un moderato quando si tratta chiaramente di un ambasciatore di un Islam politico, reazionario e liberticida. Ramadan ha sempre avversato le correnti più moderate, riformatrici e progressiste di coloro che vorrebbero un Islam più moderno come i vari Soheib Bencheikh, gran mufti della moschea di Marsiglia, Malek Chebel, psicanalista, antropologo e islamologo algerino o Leila Babes, sociologa e scrittrice algerina. Per lui tutti questi intellettuali sono musulmani ´senza Islam´, o ´fuori dall´Islam´". Nipote di Hassan al-Banna (fondatore dei Fratelli musulmani) e figlio di Said Ramadan (fondatore del ramo palestinese della Fratellanza), Tariq Ramadan ha sollevato in Francia numerose polemiche dopo la pubblicazione di un libro su ´musulmani e laicismo´ nel quale dichiarava che "un cittadino musulmano deve rispettare le leggi dello stato in cui vive soltanto fino a quando queste non siano in contraddizione con i principi dell´islam". Per queste ed altre dichiarazioni Ramadan si vide ritirare il permesso di soggiorno francese nel 1995. Ramadan, ricorda Fourest, riuscì a far censurare una rappresentazione teatrale di Voltaire su Maometto e trascinò in tribunale il direttore dei ´Cahiers d´Orient´ per aver dichiarato che il suo discorso ´ambiguo´ fomentava l´odio e la violenza nelle banlieues. Nel 2003 il Tribunale di Lione diede ragione al direttore dei Cahiers. 2007-02-22 14:13

ISLAM: DINI; DEMOCRAZIA E SVILUPPO, BINOMIO INDISSOLUBILE
(ANSAmed) - ROMA, 22 FEB - "L´apertura dei mercati e uno sviluppo economico deciso" dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo "é la condizione indispensabile per permettere un più forte radicamento di sistemi politici rappresentativi e degli istituti democratici". Lo ha detto il presidente della commissione Esteri al Senato, Lamberto Dini, intervenendo al convegno ´Musulmani e democratici´. "Il rafforzamento della democrazia nei nostri partner mediterranei", secondo Dini, passa non solo attraverso "il rilancio del dialogo politico", ma anche attraverso "misure economiche efficaci nella lotta contro quelle sacche di povertà dove da sempre trova appoggio il terrorismo". Dini ha indicato come positivi alcuni approcci avviati negli ultimi anni, come la Femip, la facility euromediterranea della Banca europea per gli investimenti: "Un´esperienza che andrebbe rafforzata e resa autonoma - ha aggiunto Dini - creando quella banca del Mediterraneo di cui l´Italia si è fatta ripetutamente promotrice". "Non v´é dubbio - ha aggiunto - che il credito d´impresa e un sistema fondato su incentivi e agevolazioni rappresenti lo strumento principe per rafforzare il tessuto economico" di questi Paesi. Ma secondo l´ex ministro il rafforzamento del partenariato economico e finanziario va accompagnato da "un grande rilancio del dialogo culturale tra le due sponde del Mediterraneo". Il dialogo è stato posto al centro delle politiche di partenariato dal 2001 a oggi, ma secondo Dini "un passo ulteriore ed essenziale" per rafforzarlo "potrà essere compiuto nel momento in cui l´Unione europea, parlando con una sola voce, saprà affiancare alle misure di interposizione ai flussi di immigrazione illegale una politica di integrazione dei migranti che consenta loro una partecipazione attiva e consapevole alla vita civile" nei Paesi in cui risiedono. (ANSAmed). 2007-02-22 13:57

ISLAM: CONVEGNO NAPOLI, COMUNITA´ EBRAICA RIFIUTA INVITO
(ANSAmed) - NAPOLI, 22 FEB - "Colgo in un invito così precipitoso e tardivo una strana volontà ed un cattivo metodo per giungere ad un superamento delle preoccupazioni della Comunità Ebraica in merito al seminario": questa la reazione del rabbino della Comunità ebraica di Napoli, Pier Paolo Punturello, all´invito ricevuto stamane a partecipare al seminario ´Dare voce ai musulmani democratici´ in programma domani a Napoli. Nonostante il tentativo di chiudere la polemica con la Comunità Ebraica da parte degli organizzatori del seminario - oggetto di critiche per l´invito rivolto a Rachid Ghannouchi, noto leader del movimento islamista En-Nahda - Punturello rimanda al mittente l´invito riparatore. "In ogni caso - si legge in una nota- non amo essere presente lì dove la mia identità viene accettata a metà solo dopo una polemica o peggio ancora vissuta con ambigua ospitalità".(ANSAmed). 2007-02-22 12:41

ISLAM: GHANNOUCHI;PROF. ALLIEVI,UNA SCONFITTA PER DEMOCRAZIA
(ANSAmed) - ROMA, 21 FEB - "Una sconfitta della democrazia", il risultato della "propaganda di bassa lega sull´Islam che si fa in Italia e che impedisce ogni possibilità di dialogo". Così Stefano Allievi, docente di sociologia a Padova ed esperto di Islam ed immigrazione, commenta la notizia dell´ annullamento della presenza di Rachid Ghannouchi al convegno di Napoli. "E´ il risultato di una cecità assoluta - commenta Allievi, lui stesso tra i relatori del convegno napoletano e polemico con l´articolo di Magdi Allam che aveva criticato l´invito all´ intellettuale tunisino - e un giorno bisognerà riflettere sul ruolo del ´fattore Allam´ nella politica italiana". "Conosco personalmente Ghannouchi per averlo intervistato due volte e conosco la complessità del suo pensiero - prosegue Allievi, già consulente della Commissione Europea sui temi della pluralità culturale e religiosa -. E´ un esule politico che ha scelto l´Europa e Londra perché sapeva che così avrebbe avuto la possibilità di esprimersi. Parla liberamente in tutti i Paesi europei, nell´area anglosassone come in quella francofona, evidentemente solo in Italia non può parlare". Quanto alla sua vicinanza ai Fratelli Musulmani, "da noi si continua a ripetere come un ´mantra´ - osserva - la presunta equazione tra loro e l´estremismo. Non è affatto vero. I Fratelli Musulmani sono cose molte diverse, sarebbe come dire che i socialisti degli anni ´70, dal Psdi alle Br, erano tutti terroristi perche´ tutti leggevano Marx". (ANSAmed). 2007-02-21 19:11

ISLAM: GHANNOUCHI; ORGANIZZATORI, ATTACCHI INGIUSTIFICATI (2)
(ANSAmed) - NAPOLI, 21 FEB - "L´obbiettivo dell¿iniziativa - si legge nel comunicato diffuso dagli organizzatori - è di avviare uno spazio di dialogo, seguendo le esperienze di varie istituzioni di ricerca di prestigio europee che ancora manca nel nostro Paese, cominciando proprio da Napoli. La selezione dei relatori invitati al convegno si è ispirata a tali consolidati criteri di respiro europeo". Gli attacchi mossi, sono "ingiustificati se si considerano le finalità che hanno ispirato l¿iniziativa. Se presi alla lettera, infatti - osservano gli organizzatori - cancellerebbero ogni spazio di dialogo e confronto con le forze politiche della sponda Sud". In particolare, nel comunicato si ricorda che Tariq Ramadan è consulente del primo ministro britannico Blair, e che Rachid Ghannouchi (cui è dedicato un libro della casa editrice Oxford University Press, che lo qualifica come il maggior esponente dell´Islam democratico non-violento) "è richiestissimo relatore in convegni su Islam e democrazia". "Addolora in particolare - si legge ancora nella nota - la reazione preoccupata degli esponenti della comunità ebraica, a cui ci sentiamo particolarmente vicini. La concordia e l´amicizia fra i nostri concittadini, sia ebrei che musulmani, è condizione imprescindibile per la pace e la democrazia nell´intero spazio Euro-Mediterraneo. Nella situazione attuale, è proprio il conflitto medio-orientale, nelle sue numerose sfaccettature, a creare un baluardo fra le due comunità. Proprio per questo i punti sollevati dagli esponenti della comunità ebraica saranno parte integrante dell´agenda di dialogo con i relatori musulmani invitati". "La condizione minima per rendere possibile il dialogo è non cedere alle pressioni dei governi di Paesi - prosegue la nota - dove alcuni fra gli esponenti islamici partecipi di tale dialogo sono oppositori di governi autoritari o semi-democratici. Cedere a tali pressioni - conclude la nota - creerebbe una doppia esclusione: già impediti nel partecipare alla vita politica dei loro Paesi, a tali esponenti islamodemocratici non sarebbe consentito di dialogare con studiosi e politici europei". Gli organizzatori hanno quindi annunciato lo svolgimento di conferenza stampa che avrà luogo venerdì prossimo alle 14.00 presso la sala Vesuvio della Fondazione Mediterraneo in via de Pretis 130 a Napoli.(ANSAmed). 2007-02-21 17:34

ISLAM: GHANNOUCHI; ORGANIZZATORI, ATTACCHI INGIUSTIFICATI
(ANSAmed) - NAPOLI, 21 FEB - Gli attacchi mossi da una parte della stampa nazionale e regionale contro tutti i relatori invitati, e in particolare contro Tariq Ramadan e Rashid Ghannouchi, "sono ingiustificati se si considerano le finalità che hanno ispirato l´iniziativa". Questa la reazione degli organizzatori del seminario ´Dare voce ai musulmani democratici´ (l´università Orientale, la Fondazione Mediterraneo, il centro Prince Alwaleed Bin Talal dell´università di Georgetown) alle polemiche scaturite in vista dell´appuntamento previsto per venerdi 23 e sabato 24 febbraio a Napoli. In seguito alle critiche mosse nei confronti di alcuni dei partecipanti all´iniziativa, il leader islamista contestato Rachid Ghannouchi ha annullato la sua partecipazione al seminario.(SEGUE) 2007-02-21 16:47

ISLAM: GHANNOUCHI, PROTESTA ANCHE ASS. COMUNITA´ STRANIERE
(ANSAmed) - NAPOLI, 21 FEB - Una nuova protesta contro l´invito al seminario ´Dare voce ai musulmani democratici´ di Rachid Ghannouchi, leader tunisino in esilio del movimento islamista ´En-Nahda´, previsto per il prossimo venerdi 23 febbraio arriva da Habib Sghaier, presidente dell´Associazione Comunità Straniere in Italia. Ghannouchi "lascia il suo dorato rifugio per insegnarci la democrazia che lui nega ai suoi connazionali" ha dichiarato Habib Sghaier, cittadino tunisino in Italia da 23 anni. "Dovrebbe chiedere scusa al suo popolo - ha aggiunto Sghaier- che è stato danneggiato, mortificato dalle sue omelie e dai suoi seguaci". L´Associazione Comunità Straniere in Italia è un´associazione nazionale che conta tra i suoi aderenti 26 nazionalità diverse, comprende 60 associazioni ed è stata fondata nel 1989 a Foggia. (ANSAmed). 2007-02-21 16:17

ISLAM: GHANNOUCHI; GIOVANI EBREI SODDISFATTI PER RINUNCIA
(ANSAmed) - NAPOLI, 21 feb - "Sono molto soddisfatto di come sono andate le cose, le nostre proteste hanno prodotto l´effetto desiderato convincendo Ghannauchi, noto per le sue posizioni estremiste antiebraiche a non partecipare al convegno". E´ quanto ha dichiarato oggi Daniele Nahum, presidente dell´Unione Giovani Ebrei d´Italia, in riferimento alla vicenda che ha visto coinvolto il leader del movimento islamista tunisino "En- Nahda" attualmente in esilio a Londra. Rachid Ghannauchi avrebbe dovuto prendere parte venerdì e sabato prossimi ad un convegno organizzato a Napoli dall´Università Orientale e dalla Fondazione Mediterraneo intitolato "Dare voce ai Musulmani democratici". "Apprendo dalle agenzie - è scritto in un comunicato diffuso dall´Unione dei Giovani Ebrei d´Italia - che il presidente della Fondazione Mediterraneo, Michele Capasso, persiste nel volere far partecipare per vie traverse Ghannauchi". "Mi piacerebbe dire a Capasso - precisa il presidente degli Giovani Ebrei d´Italia - che invitare ad un seminario, denominato ´Dare voce ai Musulmani democratici´, un personaggio che più volte ha sostenuto che è lecito uccidere donne e bambini ebrei perché in Israele non esisterebbero civili, non aiuta il dialogo tra culture". "Continuare ad non ammettere l´errore non aiuta ed è provocatorio nei nostri riguardi", sottolinea ancora Daniele Nahum. "La richiesta rimane sempre la stessa - conclude la nota di Nahum - l´Università Orientale di Napoli ci rassicuri e si informi che al dibattito di venerdì non ci sia alcun intervento di Ghannouchi". (ANSAmed). 2007-02-21 16:13

ISLAM: ANNULLATO INTERVENTO GHANNOUCHI A CONVEGNO NAPOLI
(ANSAmed) - NAPOLI, 21 FEB - Il controverso intervento del tunisino Rachid Gannouchi al convegno di venerdì e sabato a Napoli non ci sarà. La notizia, anticipata oggi dal quotidiano napoletano ´Il Mattino´, arriva sulla scia delle polemiche sollevate già da una settimana dopo l´intervento di Magdi Allam che dalle pagine del ´Corriere della Sera´ aveva criticato l´invito rivolto dall´Università Orientale e dalla Fondazione Mediterraneo all´esponente dell´an-Nahda, partito vicino alle posizioni estremiste dei Fratelli Musulmani, che attualmente vive in esilio a Londra. Gannouchi, come ha confermato oggi il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, non parteciperà quindi al convegno ´Dare voce ai musulmani democratici´: l´invito rivoltogli dagli organizzatori era stato anche contestato dalla comunità ebraica di Napoli e dall´Associazione Italia-Israele. Un invito che gli organizzatori però difendono. "Se i responsabili del convegno avevano deciso di invitarlo un motivo valido c´era. Sapere che non viene dunque non è certo una buona notizia", ha detto al Mattino il rettore dell´Orientale Pasquale Ciriello. "Stiamo comunque lavorando in queste ore per avere un suo testo scritto o un messaggio in videoconferenza" rilancia Capasso che sta anche pensando ad un intervento della figlia di Ghannouchi in sua vece. Resta invece per ora confermata la presenza alla due giorni napoletana di Tariq Ramadan, presidente della Rete dei Musulmani europei (EMN), che era stato due anni fa al centro di un caso mediatico in Inghilterra: Usa e Francia gli avevano infatti negato il visto d´ingresso, mentre il primo ministro Tony Blair lo aveva scelto come consulente del suo governo per la lotta al terrorismo.(ANSAmed). 2007-02-21 11:53

ISLAM: CONVEGNO A NAPOLI, SDEGNO ASSOCIAZIONE ITALIA-ISRAELE
(ANSAmed) - NAPOLI, 20 FEB - L´associazione Italia-Israele di Napoli in una nota esprime "il più profondo sdegno di fronte alle inaudite dichiarazioni di Rached Ghannouchi, il politico estremista che parteciperà a Napoli il 23 e 24 febbraio a un convegno della Fondazione Mediterraneo". Nel comunicato si ricorda che Ghannouchi "definisce legittima l´uccisione sistematica di civili israeliani". L´associazione "invita la società civile a negare agli istigatori di odio e violenza razzista ogni dignità di interlocutori".(ANSAmed). 2007-02-20 18:50

ISLAM:RETTORE CIRIELLO DIFENDE INVITO ORIENTALE A GHANNOUCHI
(ANSAmed) - NAPOLI, 16 FEB - "I criteri con cui si valuta il tasso di democraticità delle persone non si possono tagliare con l´accetta, altrimenti si finisce per dialogare solo tra simili". Lo ha detto ad ANSAmed il rettore dell´Orientale, Pasquale Ciriello, riferendosi all´articolo pubblicato oggi sul ´Corriere della Sera´ nel quale Magdi Allam ha criticato la partecipazione del tunisino Rached Ghannouchi al seminario sui ´democratici musulmani´ organizzato per il 23 febbraio a Napoli dall´Orientale, dalla Fondazione Mediterraneo e dal Centro del principe Alwaleed Bin Talal per la comprensione islamo-cristiana della Georgetown University statunitense. Nel suo articolo, Allam ha messo in evidenza, tra l´altro, che "la scelta di invitare Ghannouchi, leader del partito islamico tunisino fuorilegge Al Nahda, è assai discutibile sul piano accademico visto che si tratta di un personaggio che predica la distruzione di Israele, persegue l´uccisione dei governanti musulmani, legittima il terrorismo palestinese e libanese, condanna di apostasia i musulmani liberali". "Le critiche di Allam sono la seconda puntata di quelle da lui già espresse nei confronti di Tarek Ramadan", ha detto Ciriello. "La verità è che il mondo di provenienza di queste persone è una realtà obiettivamente molto complessa". "Non dico di trattare con i filoterroristi - ha proseguito il rettore del´Orientale - ma dico che oggi, dopo aver parlato con i colleghi che hanno organizzato il convegno ho avuto non una, ma dieci smentite di quanto sostenuto nell´articolo. Del resto è curioso che certi rilievi non vengano da John Esposito, della Georgetown University, poiché gli americani sono normalmente più attenti di noi a certe cose". "In ogni caso - ha detto ancora Ciriello - c´é un contesto di protezione dell´incontro che dovrebbe dirimere qualsiasi velleità interpretativa". E il rettore del´Orientale ha ricordato che la conferenza di Napoli, che si svolgerà a porte chiuse, sarà preceduta, il 22 febbraio, da una tavola rotonda a cui parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Commissione esteri del Senato Lamberto Dini e il vice ministro dell´Interno Marco Minniti. (ANSAMED). 2007-02-16 20:04


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