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COMUNICATI STAMPA ANSAMED


ISLAM: EBADI, SU ISRAELE AHMADINEJAD SBAGLIA
(di Chiara De Felice) (ANSAmed) - NAPOLI, 6 MAR - Contraria ai ripetuti attacchi del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad contro Israle e a favore della nascita di uno stato palestinese, sostiene le manifestanti imprigionate che il governo di Teheran ´´deve liberare subito´´ e spera che George W. Bush non decida di attaccare l´Iran. Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace 2003, in un´intervista ad ANSAmed propone un referendum popolare per risolvere la crisi del nucleare nel suo Paese e chiede alle donne del Mediterraneo, ´´motore della democrazia´´, di essere piu´ unite per combattere la discriminazione. Ebadi, difensore dei diritti delle donne iraniane, e´ l´avvocato di alcune attiviste arrestate a Teheran due giorni fa per aver manifestato a sostegno di altre colleghe. ´´Il governo deve liberarle subito perche´ non hanno fatto nulla di male´´, ha detto il premio Nobel. Ribadendo la sua ferma condanna agli arresti, ha spiegato che spesso il governo, intollerante contro ogni minima forma di dissidenza, perde il controllo e si lascia andare a questi ´´atti di forza´´. Da qualche tempo, assieme ad altre femministe iraniane, Ebadi ha lanciato una campagna per cambiare le leggi nazionali che discriminano le donne. Oggi spiega che la raccolta delle firme sta andando molto bene e che l´obiettivo di raggiungerne un milione in due anni sara´ raggiunto molto prima. ´´Consegneremo le firme e l´appello alle Nazioni Unite, al governo iraniano e ai media e non potranno non tenerne conto´´, ha spiegato. Per quanto riguarda il pericolo di un eventuale attacco all´Iran, Ebadi non nasconde un certo pessimismo. ´´Bush ha detto piu´ volte che attaccare il nostro Paese non e´ una soluzione da escludere´´, ha detto, augurandosi che il presidente degli Usa abbia imparato la lezione dell´Iraq e che ´´non gli venga voglia di attaccare l´Iran´´. La soluzione alla crisi nucleare, invece, per l´avvocato delle donne e´ nella popolazione iraniana. Considerato che il governo di Ahmadinejad sostiene che l´arricchimento dell´uranio sia dettato dalla volonta´ popolare, e´ giusto che siano i cittadini a confermarlo o meno, attraverso una consultazione pubblica, consapevoli dei pericoli a cui andranno incontro se la loro decisione sara´ in contrasto con le richieste della comunita´ internazionale. ´´Solo un referendum sotto vigilanza dell´Onu potra´ stabilire se gli esperimenti devono continuare oppure no - spiega il Nobel - perche´ su una questione cosi´ importante non puo´ essere il solo governo a decidere´´. Ebadi e´ dalla parte del popolo anche per quanto riguarda il desiderio ´´legittimo´´ dei palestinesi di avere un proprio stato. Il premio Nobel per la pace non esita a definire ´´inaccettabile´´ la negazione al diritto all´esistenza di Israele espressa piu´ volte dal presidente della Repubblica iraniana e si pronuncia a favore della nascita di uno stato palestinese indipendente ´´che possa convivere in pace accanto ad Israele´´. Shirin Ebadi, secondo cui i progressi nel campo della democrazia vanno di pari passo con l´affermazione dei diritti delle donne, e´ convinta che le donne del Mediterraneo condividano la stessa storia, ma anche l´attualita´, di discriminazione e soprusi. ´´In maniera piu´ o meno intensa, tutte assistiamo quotidianamente alla negazione dei nostri diritti´´, spiega, sottolineando che il problema e´ nella cultura che si tramanda di madre in figlio con la complicita´ delle donne che ´´non fanno abbastanza per combattere questa eredita´´´. Percio´, conclude, sarebbe una buona idea creare ´´una rete di donne del Mediterraneo che alimenti il dialogo e la collaborazione´´. (ANSAmed).

IRANIAN EBADI CALLS FOR WOMEN´S RIGHTS AND DEMOCRACY
By Stefano Secondino (ANSAmed) - NAPLES, MARCH 6 - ´´Women need to be given the help they need to affirm their rights, something which will help democracy affirm itself. Instead of delivering democracy by dropping bombs on people´s heads, we need to help women fight for their rights,´´ according to the Iranian lawyer Shirin Ebadi, who won the Noble Peace Prize in 2003, speaking in a conference held in Naples. While serving as a judge during the Shah´s regime, Ebadi lost her job after the establishment of the Islamic Republic, because the Ayatollahs found it unaccetable for a woman to judge a man. Shirin thus began defending women´s rights as a lawyer. This work contributed to her winning the Nobel Prize, and triggered the anger of her government. Ebadi was invited to Naples yesterday by the Fondazione Mediterraneo, and received honorary citizenship from the municipality of San Sebastiano al Vesuvio (Naples). She also received the ´´Mediterraneo di Pace´´ (Mediterranean of Peace) award. In the afternoon, she held a news conference in Naples at the central office of the foundation dedicated to women´s rights in the Islamic world. Before taking the floor, she spent a long time surfing the Internet and talking on the phone with Iran to get more information about the women arrested in Tehran. Some of them are her friends: they were protesting in favour of other women facing charges related to so-called crimes of opinion, and are currently being defended by Shirin and the lawyers working in her association. The former judge wore an austere black suit and no veil and explained that the condition of women in Muslim countries is worse than in America or Europe. But for Shirin, who says she is an Islamic believer, the Islamic religion cannot be faulted. ´´Islam accepts equality between sexes,´´ she explained. ´´The Prophet treats women and men in the same fashion. What brings about the violation of women´s rights is a patriarchal culture, which does not accept gender equality. In the family it hurts the women, but in society it hurts all sexes, since it runs counter to democracy´´. For Ebadi, lack of democracy and discrimination against women are inseparable. ´´In a country where the situation of women is not good,´´ she said, ´´democracy is not respected. Muslim women are victims of this patriarchal culture, but they are also the ones who pass it onto their sons´´. According to the Nobel Peace Prize winner, ´´the victory of the feminist movement in a country paves the way for the victory of democracy. Women who fight for their rights are the precursors of democracy. That is why governments and international institutions have to pay attention to their rights,´´ she said. Ebadi presented her appeal in Naples which opposes the possibly pending US attack on Iran, and calls for Iranians themselves to decide, via a popular referendum, on whether to continue uranium enrichment. This appeal has already been signed by a number of female Nobel Prize winners, Desmond Tutu and the Dalai Lama. Ebadi wants to collect a million signatures. But the Iranian lawyer is determined not to stop here. In San Sebastiano al Vesuvio she intends to convene every three years a group of 53 people from what she terms ´´the larger Mediterranean´´ (an area which extends to Pakistan), to discuss the fight against landmines. Every year, these devices kill three million people and mutilate seven and a half million men, women and children, mainly in Iran, Iraq, Syria and Egypt. (ANSAmed).

ISLAM: EBADI, DIFENDERE DONNE E´ AIUTARE DEMOCRAZIA ***
(di Stefano Secondino) (ANSAmed) - NAPOLI, 5 mar - "Aiutare le donne ad affermare i loro diritti è il sistema migliore per aiutare la democrazia ad affermarsi. Invece di scaricare la democrazia con le bombe sulla testa della gente, bisogna aiutare le donne a lottare per i loro diritti". E´ stato questo il concetto centrale della conferenza che ha tenuto oggi a Napoli il premio Nobel 2003 per la pace, l´iraniana Shirin Ebadi. Giudice ai tempi dello Scià, Ebadi perse il posto dopo l´avvento della Repubblica islamica, perché gli ayatollah non tolleravano che una donna potesse giudicare un uomo. Shirin dovette diventare avvocato, e cominciò a difendere i diritti delle donne. Un lavoro che le ha fatto guadagnare il Nobel, ma anche un pesante ostracismo da parte del suo governo. Ebadi oggi era a Napoli, invitata dalla Fondazione Mediterraneo, per ricevere la cittadinanza onoraria del comune di San Sebastiano al Vesuvio (Napoli) e il premio "Mediterraneo di Pace". Nel pomeriggio ha tenuto una conferenza a Napoli nella sede della Fondazione, sul tema dei diritti delle donne nel mondo islamico. Prima di intervenire, è stata a lungo su internet e al telefono con l´Iran, per avere notizie sulle donne arrestate a Teheran. Alcune di loro sono sue amiche: manifestavano a favore di altre donne sotto processo per reati di opinione, difese da Shirin e dagli avvocati della sua associazione. L´ex-giudice, vestita in un austero tailleur nero, rigorosamente senza velo, ha spiegato che la condizione della donna nei paesi musulmani è peggiore che in America o in Europa. Ma per Shirin, che si dice islamica credente, la colpa non è della religione. "L´Islam accetta la parità fra i sessi - ha spiegato -. Il Profeta si rivolge allo stesso modo a donne e uomini. Quello che porta a violare i diritti della donna è la cultura patriarcale. Una cultura che non accetta l´uguaglianza delle persone. In famiglia colpisce le donne, ma nella società fa torto a tutti i sessi, perché non sopporta la democrazia". Mancanza di democrazia e discriminazione della donna per Ebadi sono indissolubilmente legate. "In un Paese dove la situazione della donna non è buona - ha detto - la democrazia non viene rispettata. Le donne musulmane sono vittime di questa cultura patriarcale, ma sono anche coloro che la trasmettono ai figli maschi". Per il premio Nobel iraniano "la vittoria del movimento femminista in un Paese spiana la strada alla vittoria della democrazia. Le donne che lottano per i loro diritti sono i precursori della democrazia. Per questo i governi e le istituzioni internazionali devono prestare attenzione ai loro diritti". Ebadi a Napoli ha presentato il suo appello contro un eventuale attacco americano all´Iran e per un referendum sul nucleare. Un appello per il quale vuole raccogliere un milione di firme, e che ha già ricevuto l´appoggio di altre donne premi Nobel, di Desmond Tutu e del Dalai Lama. Ma l´avvocatessa iraniana non vuole fermarsi qui. Proprio a San Sebastiano al Vesuvio, intende riunire ogni tre anni un gruppo di 53 personalità di quello che definisce "Mediterraneo allargato" (un´area che arriva fino al Pakistan), per discutere della lotta alle mine antiuomo. Ordigni che fanno tre milioni di vittime e sette milioni e mezzo di mutilati ogni anno, in primo luogo in Iran, Iraq, Siria ed Egitto. 2007-03-05 20:37

NOBEL EBADI ASKS ITALIANS TO BACK MISTREATED IRANIAN WOMEN
(ANSAmed) - NAPLES, MARCH 5 - "I am asking Italian feminists to write a letter to the Iranian government to show their disapproval for the arrest of these women," the Iranian Nobel Peace Prize winner Shirin Ebadi said today at a conference in Naples, hosted by the Mediterranean Foundation. "Your help is precious," Ebadi added. She gave some details on the arrests as she got the news by phone or by email. "In June of last year, Iranian women took to the streets to protest the discriminatory laws of the Islamic Republic. Some of them were arrested and their trial took place yesterday. These women are defended by my association. I am the organisation´s president, and along with five other lawyers we are working to defend these women". Ebadi, who will be speaking at a number of events in Italy this week, said that "yesterday certain Iranian women were protesting in front of the tribunal where the case was being heard. It was a peaceful protest, which showed the opposition of these women to the trial, but at a certain point the police suddenly attacked the women quite violently and arrested them". The Nobel winner also spoke about Israel, saying: "I don´t agree with those who want Israel eliminated. I also think that an independent Palestinian state needs to be created: it is possible for two states to live side by side in peace," Ebadi concluded. (ANSAmed).
2007-03-05 20:27

ISRAELE: NOBEL IRANIANA EBADI,STATO EBRAICO NON DEVE SPARIRE
(ANSAmed) - NAPOLI, 5 mar - "Sono contro chiunque dica che Israele deve sparire". Lo ha detto oggi a Napoli il premio Nobel 2003 per la pace, l´iraniana Shirin Ebadi, nel corso di un dibattito sulla condizione della donna nel mondo islamico. "Sostengo anche - ha aggiunto Ebadi - che debba essere creato uno stato palestinese indipendente, e che i due stati possano convivere uno accanto all´altro in amicizia".(ANSAmed). 2007-03-05 19:51

IRAN: DONNE; SHIRIN EBADI CHIEDE AIUTO FEMMINISTE ITALIANE
(ANSAmed) - NAPOLI, 5 MAR - "Prego le femministe italiane di scrivere lettere al governo iraniano per mostrare il loro dissenso per l´arresto delle donne". Lo ha detto nel pomeriggio il premio Nobel 2003 per la pace, l´iraniana Shirin Ebadi, nel corso di una conferenza alla Fondazione Mediterraneo a Napoli sulla condizione della donna nel mondo islamico. "Il vostro aiuto - ha aggiunto Ebadi - è molto prezioso". Il premio Nobel ha poi fornito alcuni particolari sugli arresti, come le sono stati riferite per telefono e via Internet. Ebadi si trova in questi giorni in Italia, per alcune conferenze. "Nel giugno 2006 - ha spiegato - donne iraniane avevano manifestato contro le leggi discriminatorie della Repubblica Islamica. Alcune di loro erano state denunciate e ieri avevano il processo. Questo donne sono difese dall´associazione della quale sono presidente. Io e altri 5 colleghi siamo i loro avvocati". "Ieri - ha proseguito il premio Nobel - alcune donne iraniane hanno manifestato di fronte al tribunale dove si teneva l´udienza per appoggiare le amiche sotto processo e per protestare contro il fatto che venissero processate. La protesta era molto pacifica, ma la polizia improvvisamente ha attaccato le donne in modo molto violento e le ha arrestate". "Non si sa quante persone siano state arrestate - ha detto Ebadi -. Sono almeno 30 persone. Fra di loro ci sono attiviste per i diritti della donna come Parvin Aldalan, Nushie Armadie, Sadie Sad, Shila Bania Rub. Anche i colleghi avvocati che ieri erano in tribunale hanno condannato questi arresti". (ANSAmed). 2007-03-05 19:16

IRAN: DONNE; AVVOCATO, 40 IN CARCERE EVIN DOPO ARRESTO IERI
(ANSAmed) - TEHERAN, 5 MAR - Sono una quarantina, secondo quanto reso noto oggi dall´avvocatessa Nasrin Sotudeh, le donne rinchiuse nel carcere di Evin a Teheran dopo essere state arrestate ieri per aver dato vita a un raduno davanti alla Corte rivoluzionaria a sostegno di altre cinque attiviste sotto processo per un´altra manifestazione. "Non ci sono notizie ufficiali - ha sottolineato l´avvocatessa, che difende due delle imputate nel processo apertosi ieri - ma da notizie raccolte presso familiari e amici, risulta che le arrestate sono circa 40. Gli agenti le hanno attaccate e le hanno fatte salire sui propri mezzi. Dapprima sono state portate a un posto di polizia sulla Via Khaled Eslamboli, poi sono state trasferite nel carcere di Evin". Non si conosce tuttavia alcuna accusa ufficiale nei loro confronti. Le cinque donne già sotto processo, che si trovavano a piede libero su cauzione, sono state anch´esse nuovamente arrestate per essersi unite alle partecipanti al raduno, e per questo non hanno potuto presenziare alla prima udienza del loro stesso dibattimento. A rappresentarle era un gruppo di avvocati, tra i quali, oltre alla Sotudeh, figurava Shirin Ebadi, Premio Nobel per la pace nel 2003. L´avvocatessa Sotudeh difende Nushin Ahmadi e Parvin Ardalan, che come le altre tre imputate, Fariba Davudi Mohajer, Shahla Entesari e Sussan Tahmasb, sono accusate di "propaganda contro il sistema (islamico), iniziative contro la sicurezza nazionale e partecipazione a raduno illegale" per avere preso parte nel giugno dell´anno scorso a una manifestazione sulla Piazza 7 Tir di Teheran contro le leggi discriminatorie nei confronti delle donne. Nasrin Sotudeh ha detto di non essere riuscita ancora a vedere il dossier relativo all´inchiesta, nonostante l´abbia richiesto per tre volte. (ANSAMED) 2007-03-05 18:57

IRAN: FROM NAPLES EBADI APPEALS AGAINST WAR ON TEHRAN
(ANSAmed) - NAPLES, MARCH 5 - Nobel Peace Prize winner Shirin Ebadi will launch an appeal tonight in Naples as she will be honoured with the Fondazione Mediterraneo peace award. She is set to condemn an eventual military strike on Iran, call upon the United States to respect international laws and put forward a proposal for a general referendum so that Iranian citizens could decide whether or not Iran should suspend the uranium enrichment process. "War does not solve the problems but intensifies them, both in Iran and in the entire Middle East region," the appeal reads, underlining also that a military attack on Iran would lead "to a rise of terrorism, extremism and violence, dragging the country on the verge of civil war." Following the lesson with the situation in Iraq, the appeal, signed by Mediterraneo Foundation president Michele Capasso, among others, calls upon the US government not to act "unilaterally" on the international scene. There is also an appeal to Iran to "respect human rights and accept the demands for democracy expressed by its people." As regards to the nuclear issue, the signatories propose that the citizens to decide whether or not Iran should suspend uranium enrichment. "We propose a referendum under UN surveillance and guarantee since the Iranian government claims it wants to continue enrichment if people want it," the appeal reads. In this way, the appeal concludes, "current disagreements could be overcome and violence and bloodshed could be replaced with peace." (ANSAmed). 2007-03-05 17:06

IRAN: DA NAPOLI APPELLO SHIRIN EBADI CONTRO GUERRA A TEHERAN
(ANSAmed) - NAPOLI, 5 MAR - Condanna di un eventuale attacco militare all´Iran, invito agli Stati Uniti a rispettare le leggi internazionali e proposta di un referendum popolare affinché siano i cittadini iraniani a decidere sulla sospensione o meno dell´arricchimento dell´uranio. Questi i punti principali dell´appello per l´Iran che il premio nobel Shirin Ebadi presenta oggi a Napoli durante la cerimonia del premio per la pace che la Fondazione per il Mediterraneo le ha attribuito. "La guerra non solo non risolve i problemi ma li aumenta, sia in Iran che nell´intera regione mediorientale", si legge nell´appello che sottolinea inoltre come l´attacco militare all´Iraq abbia portato "all´aumento del terrorismo, del fondamentalismo e della violenza, conducendo il Paese sulla soglia della guerra civile". Proprio sulla scia della lezione dell´Iraq, l´appello firmato, tra gli altri, anche dal presidente della Fondazione Mediterraneo, Michele Capasso, chiede al governo degli Usa di non agire "unilateralmente" sulla scena internazionale. E un invito viene rivolto anche all´Iran, affinché "rispetti i diritti umani e accetti le richieste di democrazia espresse dal suo popolo". Per quanto riguarda la questione del nucleare, i firmatari propongono che la sospensione o meno dell´arricchimento dell´uranio venga decisa dai cittadini. "Proponiamo un referendum sotto la sorveglianza e la garanzia dell´Onu - si legge nell´appello - in quanto il governo iraniano afferma di voler continuare il processo di arricchimento per volontà del popolo". In questo modo, conclude l´appello, si potranno superare le divergenze attuali e sostituire con la pace la violenza e lo spargimento di sangue".(ANSAmed). 2007-03-05 15:02

ISLAM: LUNEDI´ SHIRIN EBAD A NAPOLI PER PREMIO MEDITERRANEO
(ANSAMED) - NAPOLI, 2 MAR - Lunedì prossimo, presso la Sala Vesuvio della Maison de la Méditerranée di Napoli, si svolgerà la cerimonia di attribuzione del ´Premio Mediterraneo di Pace´ conferito a Shirin Ebadi, Premio Nobel e tra i principali attori per la costruzione del dialogo nell¿area del Grande Mediterraneo. In questa occasione, Shirin Ebadi terrà una conferenza dal titolo ´Il ruolo delle donne nel processo democratico dei Paesi islamici´. All´appuntamento, si legge in una nota della Fondazione Mediterraneo, è previsto l´intervento, tra gli altri, del Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, del Vicepresidente Antonio Valiante, del Presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, del vicepresidente della Fondazione Mediterraneo Caterina Arcidiacono, del parlamentare Claudio Azzolini, già vicepresidente del Consiglio d´Europa e membro della Commissione esteri della Camera dei deputati, dell¿europarlamentare Lilli Gruber, degli ambasciatori dei Paesi mediterranei, membri della Fondazione Mediterraneo e personalità del mondo politico, economico e culturale della regione. La figura di Shirin Ebadi quale "praticante musulmana - si legge nelle motivazioni del premio - è emblema dell´antica tradizione di accoglienza e rispetto dell´Altro propria della cultura dell¿ Islam e contraddice immagini stereotipate". , la Fondazione Mediterraneo promuove e realizza, dal 1997, il ´Premio Mediterraneo´ articolato in più sezioni. In precedenza questo riconoscimento è stato attribuito a personalità quali Kiro Gligorov, Juan Carlos I di Spagna, Leah Rabin, Hussein di Giordania, Hassan II del Marocco, Recep Tayyp Erdogan, Naguib Mahfouz, Mohamed Bedjaoui, Suzanne Mubarak, Elias Chacour, Amr Mussa, Rania Al-Abdullah di Giordania. Dopo la conferenza di Shirin Ebadi - conclude la nota - sarà presentato l´appello per la pace contro la guierra in Medio oriente e Iran , quale risposta ai ´venti di guerra´ contro l´Iran che da più parte in questi ultimi giorni vengono preannunciati.(ANSAmed).
2007-03-02 19:03


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