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Le finalità dellŽAccademia del Mediterraneo

LŽ Accademia del Mediterraneo ha come "Primo Fine" creare attraverso programmi specifici, ma coordinati - affidati ciascuno ad una Sede distaccata, un Bureau o unŽIstituzione specializzata a quel fine e da tempo consolidata e operante - lŽinventario critico della cultura del Mediterraneo.

Con cultura del Mediterraneo sŽintende il suo:

    A) patrimonio naturale e ambientale nella sua evoluzione fisica e storica;

    B) patrimonio immaginario dotto e popolare, studiato nelle sue radici, nei suoi sviluppi e nei possibili archetipi;

    C) patrimonio culturale, considerato in tutte le manifestazioni scritte e orali. Per patrimonio culturale sŽintende la cultura "materiale", la cultura artistica e letteraria, la tradizione riflessiva, speculativa e scientifica, la cultura popolare, le tradizioni tecniche e pratiche.

LŽAccademia del Mediterraneo stabilisce cosiŽ una gigantesca banca dati risultante dalla somma delle banche dati specifiche programmate, in corso di realizzazione o giaŽ realizzate. Questo inventario informatico in continuo aggiornamento costituisce lŽinsieme dei dati necessari ma non sufficienti per il secondo fine dellŽAccademia del Mediterraneo.

Il "Secondo Fine" dellŽAccademia del Mediterraneo consiste nello stabilire la completa ecologia della cultura mediterranea. LŽespressione "Ecologia" va intesa nel senso attualmente riconosciuto dalla linguistica, stabilito inizialmente da Einar Haugen, The Ecology of Language, (Stanford University Press, Stanford, California, 1972) come dagli studi da esso derivati e ultimamente ridefinito da Louis-Jean Calvet, Pour une ecologie des langues du monde (Plon, Parigi, 1999 ). Come lŽecologia studia i rapporti tra gli organismi viventi e lŽambiente circostante, cosiŽ lŽecologia della cultura mediterranea studia i rapporti tra le culture mediterranee e le interazioni tra queste e le societaŽ mediterranee.

Per realizzare questo secondo fine lŽAccademia del Mediterraneo svolgeraŽ attraverso la Sede Centrale, le Sedi Distaccate e i Bureaux attivitaŽ di ricerca, rese note mediante le pubblicazioni previste dallŽAccademia. Le ricerche dovranno consistere in contributi nuovi e originali sui problemi affrontati, di qualsiasi ordine essi siano. Non eŽ permessa allŽAccademia del Meditrraneo la diffusione di testi a carattere ripetitivo, poicheŽ tutto quanto puoŽ essere informazione scientificamente selezionata e ordinata eŽ contenuto nelle sue banche dati. La sintesi delle sue ricerche costituiraŽ lŽEnciclopedia del Mediterraneo, che saraŽ organizzata secondo i criteri innovativi giaŽ dettati dalla "Fondazione Laboratorio Mediterraneo". Come la banca dati generale corona le attivitaŽ rivolte alla realizzazione del primo fine, cosiŽ lŽEnciclopedia del Mediterraneo coroneraŽ le ricerche e gli studi rivolti alla realizzazione del secondo fine.

Il "Terzo Fine" dellŽAccademia del Mediterraneo consiste nella costituzione della "Maison de la Mediterranee": un insieme organico atto a rappresentare nelle forme piuŽ proprie le attivitaŽ che individuano e in cui si segnalano i Paesi euromediterranei, le istituzioni e i vari organismi che fanno parte dellŽAccademia del Mediterraneo.

LŽAccademia intende inoltre:

    1) sostenere il potenziamento della creativitaŽ letteraria, artistica e scientifica, lo sviluppo degli studi, il progresso delle scienze e delle tecnologie, la difesa dei valori umani, etici e dellŽambiente;

    2) individuare valori condivisibili che abbiano una chiara valenza culturale, sociale ed economica pur nel rispetto della specificitaŽ, al fine di promuovere il dialogo tra le culture;

    3) istituire un "forum permanente" di incontri, analisi e discussioni al fine di produrre azioni e pubblicazioni tese a promuovere la coesistenza delle varie comunitaŽ storico-culturali o storico-linguistiche, noncheŽ a rendere convergenti i diritti umani nella regione euromediterranea;

    4) essere lo strumento culturale, scientifico e morale del partenariato euromediterraneo al fine di trasformare il discorso che si svolge nellŽarea mediterranea e coinvolge quella euromediterranea, ora concomitante ma diviso, in un colloquio generale aperto e costruttivo, che promuova lŽincontro, lo scambio, lŽadeguazione reciproca, la collaborazione e la solidarietaŽ tra Paesi vicini, ma difficilmente concordi e non di rado ostili;

    5) sostenere le minoranze linguistiche e socio-culturali al fine di individuare unŽunitaŽ storico-sociale capace di custodire e valorizzare le singole identitaŽ. Una sintesi culturale del Mediterraneo di nuova concezione, banche dati che inventariano il patrimonio storico, una "Casa comune" dei Popoli mediterranei.













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