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"TRIESTE FILM FESTIVAL"

Incontri con il Cinema dell’Europa Orientale

18-25 gennaio 1998
RELAZIONE INTRODUTTIVA


di Riccardo Illy
Sindaco di Trieste



Alpe Adria Cinema, giunta al non trascurabile traguardo dei nove anni di vita, si conferma – con la visita e l’alto interesse dei prodotti visivi di oltre 15 paesi che ance in questa edizione ha saputo raccogliere e presentare, grazie a uno sforzo organizzativo non trascurabile – quale momento d’incontro privilegiato di iniziative e di persone di questa parte d’Europa e principale appuntamento culturale triestino di inizio anno. Ancora una volta l’esperienza, la professionalità, la capacità sempre più sperimentata di intrattenere relazioni e quindi – se vogliamo – anche un’abilità notevole nel cogliere le occasioni più succose, fanno sì che anche quest’anno Alpe Adria Cinema sia in grado di associare i più rari pezzi d’archivio all’attualità più immediata. Così, accanto alla "consueta" Selezione ufficiale tra il meglio delle selezioni più recenti del Centro ed Est Europa, potremo vedere gli inediti jugoslavi degli anni ’60 – frutto dei buoni rapporti che Alpe Adria Cinema ha saputo coltivare con le istituzioni cinematografiche di Belgrado, che hanno concesso per la prima volta alcuni materiali – ma potremo anche gustare pellicole con il grande attore polacco Jerzy Stuhr che – guarda caso… - proprio in questi giorni sta percorrendo l’Italia con un suo spettacolo teatrale, assieme ad Adriana Asti. A proposito di inediti jugoslavi , è noto come, a vari livelli, e soprattutto con alcuni ambienti intellettuali – a seguito della terribile guerra che ha devastato intere regioni, spezzati famiglie e tessuto sociale financo disgregato una cultura tendente spesso, anche se non sempre, all’integrazione multietnica – si sia diffusa una sorta di "nostalgia" dell’ex-Jugoslavia. Forse anche alcuni di questi film di venticinque–trentacinque anni fa potranno indurre a qualche spunto in quella direzione – anche se non va dimenticato come proprio questi film venissero spesso bloccati dal regime di allora, attraverso la censura. Personalmente ritengo che un percorso storico comunque nuovo e diverso di quei…

Paesi sia ormai delineato e inarrestabile. E principalmente importante è oggi, soprattutto, assicurare la pace e lo sviluppo armonico di tutte le nuove nazioni che dalla ex Jugoslavia sono sorte, e il loro progressivo avvicinamento e ingresso in quella nuova e più grande comunità multietnica e multiculturale che a noi tutti appartiene e che l’Unione Europea. Resta il fatto, significativo, che ancora una volta, anche con questa riuscita operazione sul vecchio cinema jugoslavo, Alpe Adria Cinema si è distinta per merito, andando a toccare "corde" e sentimenti comunque ancora vivi (anche qui a Trieste, e in ogni senso) e temi che sono oggetto attuale di analisi storica e di discussione.

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