Napoli
12 - 13 -14 Dicembre 1997

Mostra d’Oltremare, Centro Congressi Mediterraneo

 II Forum Civile Euromed


Convegno sul tema:
Obiettivi e mezzi per il partenariato euromediterraneo


Sotto l'Alto Patronato del
Presidente della Repubblica

La Fondazione Laboratorio Mediterraneo
in collaborazione con
Institut Català de la Mediterànea presenta il
II Forum Civile Euromed

Napoli 12 - 13 -14 Dicembre 1997
Mostra d’Oltremare, Centro Congressi Mediterraneo

Regione Campania Commissione Europea Parlamento Europeo



Quali sono gli obiettivi del Forum Civile Euromed

Scopo principale del II Forum Civile Euromed è quello di esaminare, valutare ed esaltare le potenzialità della società civile nell’ambito euromediterraneo e in particolare quelle dell’Italia, affinché possa proporsi come partner determinante per lo sviluppo e la cooperazione.

Quando nasce il Forum Civile Euromed

Il I Forum Civile Euromed si è svolto per la prima volta a Barcellona nei giorni 29, 30 novembre e 1° dicembre 1995 - promosso dall’Institut Català de la Mediterrània di Barcellona in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri della Spagna, la Commissione Europea e l’Unesco - con l’obiettivo di trasformarsi in agorà di dialogo permanente della società civile, base indispensabile per conseguire gli obiettivi proposti dall’Unione Europea e dai suoi partner mediterranei durante la prima Conferenza Euromediterranea - svoltasi, sempre a Barcellona, il 27 e 28 novembre 1995.

Perché la società civile

Il concetto di partenariato tra l’Unione Europea e i Paesi mediterranei, così come espresso nelle Dichiarazioni di Barcellona e Malta, risponde alla necessità di realizzare uno spazio di cooperazione e rispetto reciproco per il benessere di un’area scossa da tensioni e conflitti di varia natura.
Ma perché questo avvenga, affinché possa incidere sul contesto socioeconomico dei Paesi implicati, al di là delle relazioni e degli accordi intergovernativi, è fondamentale che siano i rappresentanti della società civile dei vari Paesi ad intervenire e partecipare attivamente alla promozione di progetti comuni per il futuro.

Saranno dunque i responsabili del mondo culturale, politico, religioso, dell’università, della ricerca, dei mezzi di comunicazione, delle associazioni, dei sindacati e dell’impresa pubblica e privata a potenziare ed attuare gli strumenti necessari a una cooperazione decentralizzata, che favorisca gli scambi tra gli attori dello sviluppo nel contesto delle legislazioni nazionali.
La società va strutturata sulla base delle responsabilità delle istituzioni, ma soprattutto dei singoli individui. La società civile può e deve rappresentare uno stimolo alla realizzazione di progetti capaci di superare ogni sorta di integralismo attraverso la creazione di nuovi punti di riferimento comuni.

Obiettivi del II Forum Civile Euromed

L’obiettivo è quello di promuovere, da un osservatorio quale è l’Italia, un impegno che consideri la cultura, la ricerca e la cooperazione fattori essenziali di sviluppo per il futuro dell’Europa e del Mediterraneo e di contribuire alla costruzione del processo di costruzione della scena euromediterranea.
L’Italia è la naturale "cerniera" di collegamento tra l’Europa ed il Mediterraneo ed è fondamentale il suo rapporto con i problemi specifici riferibili alla sua posizione storico-geografica nel bacino, nonché alle relazioni con i Paesi mediterranei appartenenti alla sua area di influenza. Con la sua posizione "baricentrica", l’Italia ha una grande responsabilità: investire risorse pensando al futuro e al suo ruolo nell’ambito dell’area mediterranea ; dedicare la sua attenzione non solo alla cooperazione politica ed economica, ma soprattutto a quella culturale, attivando progetti capaci di avvicinare le due sponde del Mediterraneo attraverso la valorizzazione delle diverse identità culturali.
Il II Forum Civile Euromed permetterà di mobilitare gli attori sociali della società civile dell’Italia e dei principali Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, focalizzando l’attenzione su alcuni grandi problemi che attanagliano il bacino.


Servizio realizzato a cura del CSI Piemonte

Per informazioni: E-Mail comunica@csi.it