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LA BARA DI SARAJEVO (SARAJEVSKI
TABUT)
Abdulah Sidran, traduzione dal bosniaco di Silvio Ferrari,
Edizioni "e" Trieste 1996 (ed. italiana con testo
bosniaco originale a fronte), f.to 13x19 - pp. 320
ISBN 88-85326-12-9;
La Fondazione Laboratorio Mediterraneo di Napoli e Alpe Adria
Cinema di Trieste hanno istituito, sotto la presidenza di
Pedrag Matvejevic', il Premio "Sarajevo" destinato
al riconoscimento dell'opera di un artista bosniaco.
Nella sua prima edizione il Premio è assegnato ad Abdulah
Sidran, poeta e sceneggiatore, la cui attività creativa,
nel panorama letterario contemporaneo della Bosnia e dell'ex
Jugoslavia, colloca l'autore ai più alti vertici dell'odierna
letteratura europea. L'aggressione a Sarajevo, iniziata nel
1992, stringe a una tragica grandezza il lavoro del poeta
e investe di luce drammatica e profetica tutta la sua poesia.
Il fare poetico ritrova, nelle poesie dell'assedio, una sua
funzione estrema.
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Il passato, la storia della città attraverso cronisti,
testimoni e vicende messe agli atti, si amalgamano con il
dramma della vita presente. Viene così a formarsi un
unico corpo di trasformata bellezza poetica, si approfondisce
un'unica indagine e un'unica interrogazione, aleggia la forma
di un unico spirito. Se Sarajevo è al centro della
crisi epocale che traversiamo, questa poesia si evidenzia
nell'epicentro della crisi e nei suoi versi la città
si specchia e si esalta.
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