L'espressione «comunità
di massa» evidenzia una contraddizione prodotta nella
condizione umana e nella vita sociale contemporanee da due
istanze che vi si intessono problematicamente. La prima ricerca
il senso di una relazione sociale piú profonda, tale
da avere valore in sé, al di là del semplice
interesse egoistico e personale. La seconda riflette invece
la chiusura in una dimensione privata che non corrisponde
a vera privacy essendo investita da modi comportamentali uniformizzati
e da rappresentazioni di sé e delle cose prefabbricate
e appunto massificate.
Problemi umani in comunità di massa affronta, nella
prospettiva tipica della psicologia sociale, e nell'ambito
di un'approfondita indagine psicologica, filosofica, sociologica
ed etica, alcuni dei problemi e concetti fondamentali della
realtà, in particolare del nostro tempo, quali l'identità
personale, la diversificazione dell'altro, la violenza, la
giustizia, la solidarietà e la sicurezza, di cui coglie
le vastissime implicazioni storico-antropologiche nonché
il ruolo fondamentale da essi ricoperto nello sviluppo individuale.
Ne risulta una ricerca di notevole originalità, sostenuta
da uno stile semplice e trasparente, che attraversando e discutendo
le principali acquisizioni e posizioni scientifico-culturali
relative all'universo della coscienza, nonché alla
natura spesso politica dei suoi dilemmi, evidenzia gli scenari
scomodi, drammatici e perfino scandalosi nei quali essa è
chiamata ad agire.
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