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RIUNIONE MINISTERIALE EUROMEDITERRANEA AD HOC
Palermo, 3-4 giugno 1998

1. Signore e Signori, desidero fare la presente dichiarazione per informarvi dell'esito della riunione or ora conclusasi. Tengo a sottolineare che la presente dichiarazione, fatta sotto la mia responsabilità in qualità di Presidente della riunione, può costituire una corretta sintesi della riunione odierna.

2. La presente riunione di Palermo è stata concepita come un avvenimento ad hoc che si aggiunge ed è nello stesso tempo al di fuori del ciclo normale delle conferenze ministeriali, per permetterci di passare in esame i progressi compiuti nel partenariato euromediterraneo dal suo storico avvio a Barcellona circa tre anni fa, per imprimergli rinnovato slancio e per preparare il terreno per la prossima conferenza ministeriale che si terrà a Stoccarda nell'aprile 1999.

3. Nelle scorse ventiquattro ore abbiamo avuto una discussione molto intensa, aperta e costruttiva in cui sono stati passati integralmente in rassegna i tre capitoli del partenariato. Riassumendo abbiamo:

- riaffermato il nostro impegno al partenariato, che continua ad essere della massima importanza per tutti i partner;

- esaminato i risultati importanti già raggiunti;

- approfondito la comprensione delle ragioni che spiegano i progressi più lenti realizzati in taluni settori rispetto ad altri;

- convenuto sulla definizione delle grandi priorità per l'anno prossimo;

- sottolineato il nostro impegno ad operare per far sì che la terza conferenza ministeriale euromediterranea che si terrà a Stoccarda nell'aprile 1999 abbia esito positivo.

4. Abbiamo esaurientemente discusso delle relazioni tra il partenariato euromediterraneo e altre iniziative intraprese nell'interesse della pace, della stabilità e dello sviluppo nella regione, in particolare del processo di pace in Medio Oriente. Nella dichiarazione di Barcellona era stato chiaramente stabilito che questi processi si sarebbero dovuti considerare come complementari. Tutti hanno riconosciuto questa realtà e l'appoggio che Barcellona può fornire al suddetto processo di pace. Noi tutti abbiamo mantenuto l'impegno assunto a Barcellona di appoggiare il conseguimento di una soluzione pacifica, giusta, globale e durevole in Medio Oriente, basata sull'applicazione corretta delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e dei principi della conferenza di pace di Madrid, compreso il cosiddetto principio "terra in cambio di pace", che potrebbe apportare giustizia e sicurezza alle popolazioni della regione. Le nostre discussioni a Palermo riflettono l'accentuarsi delle preoccupazioni espresse alla Valletta sugli ostacoli che bloccano il processo di pace, in particolare la mancata attuazione a tutt'oggi delle disposizioni dell'accordo provvisorio tra Israele e la Palestina. I partecipanti hanno posto l'accento sul fatto che l'applicazione integrale degli impegni liberamente assunti è un requisito vitale per la realizzazione di ulteriori progressi ed hanno convenuto sulla necessità di un'azione più sostenuta in tutti e tre i capitoli del negoziato, siriano, libanese e palestinese.

5. Numerosi partecipanti hanno preso atto delle dichiarazioni dell'UE, dopo la riunione della Valletta, segnatamente le dichiarazioni di Amsterdam e di Lussemburgo, nonché le conclusioni del Consiglio "Affari generali" del 23 febbraio e 30 marzo. Si è preso atto con soddisfazione del più incisivo ruolo dell'UE nel processo di pace.

6. Nella successiva discussione sul capitolo concernente temi inerenti alla politica e alla sicurezza abbiamo espresso la nostra soddisfazione per i progressi compiuti finora nell'attuazione delle misure destinate a rafforzare il partenariato, incluso il progetto di gestione delle catastrofi naturali o provocate dall'uomo. Pur riconoscendo le limitazioni attuali, conveniamo sulla necessità di sviluppare e appoggiare tali misure nell'ambito di questo o di altri capitoli. Abbiamo preso atto dei lavori costanti su temi sostanziali, quali la nozione di stabilità globale e della necessità di sviluppare un apprezzamento comune dei fattori che vi hanno contribuito. Ciò dovrebbe favorire l'elaborazione di una Carta per la pace e la stabilità come era stato previsto a Barcellona. Di questo tema si occuperanno gli Alti funzionari in una riunione speciale ad hoc convocata nell'intento di progredire prima della prossima riunione a Stoccarda.

7. Per quanto riguarda il terrorismo siamo consapevoli della serietà della minaccia che questo fenomeno rappresenta per molti degli obiettivi del processo e la conseguente necessità di intensificare la nostra cooperazione per prevenirlo. Ci complimentiamo per la decisione di tenere una riunione speciale ad hoc di Alti funzionari, coadiuvati da competenti esperti, quale mezzo per sviluppare un dialogo su questo tema di importanza capitale.

8. Ci rallegriamo per la costante attività nel primo capitolo concernente gli strumenti internazionali nel campo dei diritti umani e per la recente utile conferenza svoltasi nel Regno Unito, nell'ambito del terzo capitolo, cui hanno partecipato funzionari, accademici e ONG. Abbiamo ribadito il nostro auspicio per un ulteriore approfondimento e sviluppo della cooperazione e del dialogo in questo importante settore nel quadro del partenariato.

9. Abbiamo proceduto a una discussione approfondita del capitolo economico e finanziario del partenariato, che costituisce il "motore" del partenariato euromediterraneo. Riconosciamo che l'istituzione di un'area di prosperità condivisa, come stabilito nelle conclusioni di Barcellona, implica tre elementi principali: l'istituzione del libero scambio, le riforme verso la transizione economica e azioni dirette ad incoraggiare gli investimenti privati.

10. Prendiamo atto del fatto che un elemento essenziale per il raggiungimento dell'obiettivo di istituire una zona di libero scambio euromediterranea entro il 2010 è costituito dagli accordi di associazione individuali tra l'UE e i singoli paesi partner. Dopo la conferenza della Valletta è entrato in vigore un primo accordo con la Tunisia, e ne è stato firmato un altro con la Giordania. I paesi partner hanno espresso preoccupazione per la lentezza delle procedure nazionali di ratifica all'interno dell'UE. Riconosciamo quanto sia importante avere un'adeguata conoscenza dell'impatto della transizione economica e abbiamo deciso di avere una visione globale di questo tema che sarà trattato durante la preparazione della conferenza di Stoccarda. Noi tutti auspichiamo un rapido progresso nelle negoziazioni attualmente in corso con Egitto, Libano, Siria e Algeria. In questo contesto è stato riconosciuto che un compromesso reciprocamente soddisfacente sull'agricoltura è necessario per concludere i suddetti negoziati. Sottolineiamo l'importanza di sviluppare la cooperazione regionale e subregionale e l'integrazione, ivi compresa l'esigenza di progredire per quanto riguarda il cumulo delle norme di origine.

11. Nelle nostre discussioni sul processo di riforma correlato alla transizione economica abbiamo preso atto che le modalità e il ritmo del medesimo variano e che esso richiede altresì un appoggio continuo da parte dell'UE. Ci congratuliamo per la recente riunione organizzata dalla Commissione che ha contribuito a migliorare la comprensione del funzionamento del programma MEDA. È stato riconosciuto l'importante ruolo dei paesi partner nell'attuazione dei programmi nazionali individuali. Il programma sta dando risultati soddisfacenti ovunque e ci rallegriamo, considerandola come prova del suo successo, del fatto che il bilancio MEDA sia stato interamente utilizzato. La Commissione ha preso atto attentamente delle preoccupazioni espresse a livello individuale. Concordiamo sulla necessità di continuare gli sforzi per migliorare l'attuazione del programma MEDA e ci congratuliamo con la Commissione dell'intenzione espressa di assicurare la continuazione di un dialogo ravvicinato con i partner del Mediterraneo su tutti gli aspetti del programma MEDA.

12. Abbiamo altresì discusso degli investimenti. Gli investimenti privati svolgeranno un ruolo essenziale per il successo del partenariato. Riconosciamo l'importanza di promuove i flussi di investimenti, ivi comprese azioni dirette alla creazione di un clima favorevole ai medesimi. Abbiamo preso atto dei vari strumenti già previsti dalla Comunità nonché della prosecuzione delle iniziative nel quadro euromediterraneo, compreso il follow up delle due utili riunioni svoltesi a Londra. Noi tutti desideriamo appoggiare questo processo. È stato ampiamente riconosciuto il ruolo inestimabile della BEI nell'appoggio allo sviluppo delle infrastrutture regionali e dei settori privato e finanziario nella regione.

13. Abbiamo parlato di indebitamento. Come è risultato chiaramente a Barcellona, le negoziazioni sulle questioni in materia di indebitamento debbono svolgersi nelle opportune sedi, e non nell'ambito del partenariato. Con questa premessa, è stata tuttavia espressa la disponibilità a includere la questione dell'indebitamento nel dialogo continuo sugli aspetti economici e finanziari.

14. Abbiamo passato in rassegna i progressi concreti compiuti in numerosi settori di riconosciuta priorità come il piano d'azione in materia ambientale a breve e medio termine, il sistema di informazione nel settore idrico e il forum dell'energia. Abbiamo preso atto dei lavori in corso sul trasferimento della tecnologia. Desideriamo tutti che la riunione dei Ministri dell'industria, che si svolgerà in Austria in ottobre, consenta di realizzare ulteriori progressi nel campo della cooperazione industriale.

15. Nel corso della discussione relativa al terzo capitolo (partenariato nei settori sociale, culturale e umano), è stato riconosciuto che questo capitolo offre l'opportunità di rendere il processo euromediterraneo accessibile alle popolazioni dei nostri paesi. Desideriamo migliorare la visibilità e la consapevolezza del partenariato. Abbiamo sottolineato il contributo vitale che la società civile può offrire al futuro sviluppo del partenariato. Abbiamo accolto con favore la decisione della Commissione di imprimere nuovo impulso ai programmi di cooperazione decentrata (MED Media, MED Campus, MED Urbs). È stato apprezzato lo sviluppo della cooperazione parlamentare, compresa la riunione inaugurale del forum parlamentare proposta per il prossimo autunno.

16. Abbiamo accolto con soddisfazione l'esito positivo della recente riunione di Stoccolma sul dialogo tra le culture e le civiltà. È stata riconosciuta l'opportunità di consolidare la cooperazione culturale in programmi quadro più vasti quali i programmi EUROMED in materia di patrimonio culturale e di audiovisivi. Esprimiamo il nostro compiacimento per i risultati della riunione di Lussemburgo in materia di istruzione. È stata ribadita la determinazione di operare per la buona riuscita della riunione euromediterranea dei Ministri della cultura fissata per settembre in Grecia.

17. Abbiamo accolto favorevolmente la decisione di convocare una riunione di esperti in materia di immigrazione e di scambi a livello umano quale mezzo per sviluppare il nostro dialogo su questo importante, ancorché sensibile, problema. È stata inoltre accolta con favore la nuova iniziativa di promuovere una maggiore comprensione delle radici della violenza nelle nostre società.

18. Concludendo quindi, posso affermare che abbiamo avuto una riunione estremamente utile e costruttiva. Ritengo che abbiamo reso questo importante partenariato euromediterraneo e gli apprezzabili lavori da esso svolti più accessibili e visibili per i nostri popoli e per il mondo in generale. Abbiamo dimostrato il nostro continuo impegno comune nel partenariato e il desiderio comune di portarlo avanti in modo positivo e pratico. In questo modo abbiamo gettato le fondamenta della terza conferenza ministeriale di Stoccarda. Desideriamo tutti che la conferenza sia un successo.




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