IL PROGRAMMA MEDA
La regione costituita dal Mediterraneo
meridionale e orientale e dal Medio Oriente riveste un’importanza
strategica vitale per l’Unione europea. D’altronde,
il Consiglio e la Commissione la considerano una priorità
essenziale nelle relazioni estere dell’UE.
Il partenariato euromediterraneo ha per obiettivo di fare del bacino
del Mediterraneo uno spazio di dialogo, scambi e cooperazione che
garantisca la pace, la stabilità e la prosperità;
di potenziare il dialogo politico; di sviluppare la cooperazione
economica e sociale; di valorizzare maggiormente la dimensione sociale,
culturale e umana e di istituire una zona di libero scambio entro
il 2010. Esso colloca la transizione economica ed il liero scambio
al centro della cooperazione finanziaria fra l’Unione e questa
regione.
La politica di prossimità dell’Unione Europea nei confronti
dell’area mediterranea è regolata dal Partenariato
euro-mediterraneo, azione di largo respiro, avviata durante la Conferenza
di Barcellona del 1995 (cosiddetto processo di Barcellona), alla
quale partecipano l’Unione Europea e i suoi dodici partner
mediterranei che sono: Marocco, Algeria e Tunisia (Maghreb), Egitto,
Israele, Giordania, Autorità Palestinese, Libano e Siria
(Mashrek), Turchia, Cipro e Malta. Quanto alla Libia, essa assiste
per il momento ad alcune riunioni in qualità di osservatore.
Il programma si rivolge agli Stati, ai loro enti regionali e locali
e agli attori della società civile.
Principi fondamentali della Dichiarazione di Barcellona:
- Fare dell’area euro-mediterranea uno spazio di pace e di
stabilità fondato sul rispetto di principi essenziali, quali
i diritti umani e la democrazia (partenariato politico e di sicurezza).
- Costruire un’area di prosperità condivisa grazie
all’istituzione progressiva di una zona di libero scambio
fra l’Unione Europea ed i suoi partner mediterranei e fra
gli stessi partner, accompagnata da un consistente sostegno finanziario
da parte dell’Unione europea al fine di agevolare la transizione
economica e di aiutare i Paesi partner a far fronte alle conseguenze
economiche e sociali di questo processo di riforma (partenariato
economico e sociale).
- Sviluppare le risorse umane, promuovere la comprensione fra le
culture e l’avvicinamento fra i popoli della regione euro-mediterranea
e far sviluppare delle società civili libere e fiorenti (partenariato
nei settori sociale, culturale e umano).
- Le questioni di politica e la programmazione degli aiuti sono
di competenza della DG Relazioni estere mentre i documenti che sono
alla base del programma affidano la gestione dei progetti, dalla
loro individuazione alla valutazione, all’Ufficio di cooperazione
EuropeAid.
Il programma MEDA
Il programma MEDA è il principale strumento finanziario dell’Unione
europea al servizio del partenariato euro-mediterraneo. Esso prevede
delle misure di accompagnamento finanziarie e tecniche per la riforma
delle strutture economiche e sociali dei partner mediterranei.
Il programma MEDA ha avuto come prima base giuridica il regolamento
MEDA del 1996 (regolamento (CE) n° 1488/96 del consiglio) che
copriva il periodo dal 1995 al 1999 e lo dotava di un bilancio di
3.435 milioni di euro. Un nuovo regolamento (regolamento (CE) n°
2698/2000), versione migliorata del precedente, che istituiva il
programma MEDA II per il periodo 2000-2006, è stato adottato
nel novembre 2000. Il nuovo programma ha una dotazione di 5,35 miliardi
di euro. I principali obiettivi e settori di intervento si rifanno
direttamente a quelli della Dichiarazione di Barcellona del 1995.
Il programma MEDA ha una vocazione allo stesso tempo bilaterale
e regionale.
Cooperazione bilaterale Cooperazione regionale
Al livello bilaterale, il programma MEDA ha le seguenti priorità:
- sostegno alla transizione economica: l’obiettivo è
di preparare il libero scambio migliorando la competitività
nell’ottica di una crescita economica sostenibile grazie,
in particolare, allo sviluppo del settore privato
- potenziamento dell’equilibrio socio-economico: l’obiettivo
è di mitigare gli effetti negativi a breve termine della
transizione economica con misure sociali adeguate. Per definire
le priorità è necessario tener conto del livello di
sviluppo della società e dell’economia dei singoli
Paesi nonché della capacità delle loro istituzioni.
Si può quindi decidere di promuovere dei programmi che siano
in grado di contribuire allo sviluppo della democrazia e al rispetto
dei diritti umani. La cooperazione regionale e multilaterale riflette
i progressi realizzati nell’ambito del processo di Barcellona,
prevedendo degli interventi a livello multilaterale su questioni
di interesse comune, in conformità alla Dichiarazione, e
potenziando le attività in favore di una cooperazione decentrata.
I programmi regionali coprono i tre pilastri della Dichiarazione
di Barcellona.
Procedure del programma MEDA
La Direzione Generale Relazioni Estere della Commissione è
responsabile della redazione dei documenti di strategia e della
messa a punto dei programmi indicativi triennali, sulla base dei
quali EuropeAid, l’Ufficio di cooperazione della Commissione,
redige i piani di finanziamento annuali e gestisce tutte le fasi
dei programmi e progetti, dall’individuazione alla valutazione.
I programmi indicativi nazionali e regionali tengono conto delle
priorità stabilite con i partner mediterranei e, più
particolarmente, delle conclusioni del dialogo economico e definiscono
gli obiettivi principali, gli orientamenti e i settori prioritari
per il sostegno della Comunità nei campi di interesse.
I piani di finanziamento sono definiti a livello nazionale e regionale
sulla base dei programmi indicativi. Essi predispongono l’elenco
dei progetti da finanziare e sono generalmente adottati ogni anno.
I progetti che riguardano interessi a tassi agevolati sono inclusi
nei piani di finanziamento nazionali e quelli che riguardano capitali
di rischio nei paini di finanziamento regionali.
http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/projects/med/fw_medin_fr.htm
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