UE:
TURCHIA, A ERDOGAN PREMIO MEDITERRANEO ISTITUZIONI 2005
(ANSAmed) - NAPOLI, 2 SET - Le bandiere spiegate di due paesi amici,
Italia e Turchia; poi gli inni nazionali: si è aperta in
questo modo, oggi a Napoli, la cerimonia di inaugurazione della
sala Istanbul della Maison de La Mediterranée, alla quale
ha partecipato il primo ministro della Turchia Recep Tayyip Erdogan.
Al premier turco è andato il Premio Mediterraneo Istituzioni
2005, consegnato dal segretario generale della Maison Walter Schwimmer
(già segretario generale del Consiglio d'Europa). Chiarendo
le motivazioni del riconoscimento, Schwimmer ha detto:"Erdogan
sta contribuendo a far sì che la Turchia diventi ponte fra
Islam e Occidente nel Mediterraneo; e l'Ue deve tenere conto di
questo". Del resto, ha aggiunto ancora in un passaggio del
suo intervento, "la Turchia ha contribuito alla stabilità
e alla pace in Europa". Ad accogliere Erdogan, in rappresentanza
del Governo italiano, il viceministro per i Beni e le Attività
culturali Antonio Martusciello, il Presidente della Campania Antonio
Bassolino, il prefetto di Napoli Renato Profili, il presidente della
Fondazione Mediterraneo Michele Capasso. Presenti fra gli altri
l'ambasciatore italiano al Cairo Antonio Badini, il rettore dell'Istituto
universitario Orientale di Napoli Pasquale Ciriello, e i rappresentanti
di alcune sedi della fondazione: i presidenti delle Province di
Cosenza e di Lecce Mario Oliviero e Giovanni Pellegrino, il responsabile
della sede di Marrakech Ahmed Moklisse, e da Amman Khalid Kreis.
A Napoli, Erdogan cita "le brezze del Mediterraneo", il
mare che avvicina l'Italia e la Turchia: "La somiglianza esiste
fra questi due popoli: il popolo turco come quello italiano ha quanto
alla sua storia, la sua cultura, la sua cucina, un'identità
che si trova nel Mediterraneo. E questa identità comune rende
vicini i nostri popoli". E' da qui che bisogna partire, secondo
il premier, per capire il valore dell'ingresso della Turchia nell'Ue,
che deve essere "insieme delle culture e dei valori".
Soltanto quando la Turchia avrà raggiunto il suo posto in
Europa, ha insistito, per l'Unione si potrà affermare che
questo obiettivo sia stato raggiunto. Obiettivo di un paese che
nel processo di adesione all'Europa ha già mostrato di avere
"molti valori e politiche comuni" e di essere "più
pronto all'Europa di quanto lo siano alcuni dei 10 paesi già
entrati nell'Unione", è "condividere la prosperità
che noi auguriamo ai nostri popoli". Del resto la Turchia è
"erede di un impero che ha sempre guardato a ovest". Riferendosi
al negoziato per l'ingresso del suo paese nell'Unione europea, e
sottolineando il ruolo dell'Italia, che é sempre stata vicina
alla Turchia in questa direzione, Erdogan ha concluso: "Se
i nostri amici europei non ci aiuteranno per noi le difficoltà
saranno maggiori". (ANSAmed). KUY
02/09/2005 17:12
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