MAROCCO:
COSTRUIRE IL FUTURO RIFLETTENDO SUL PASSATO
(ANSAmed) -
NAPOLI, 3 FEB - Non si può costruire un futuro senza tener conto del
proprio passato. E' partendo da questo principio che un re giovane e
illuminato, Mohammed VI, ha affidato ad una Commissione
indipendente, composta da tante personalità che rappresentano la
società civile, il compito di redigere due delicate relazioni: la
'Relazione della Commissione per l'equità e la riconciliazioné e la
'Relazione sui cinquant'anni di sviluppo umano e le prospettive per
il 2025' del suo Paese. Stasera presso la Fondazione Laboratorio
Mediterraneo, ospite del presidente Michele Capasso, il professor
Salah El Ouadie, docente presso l'Istituto di alti studi di
management di Casablanca e membro fondatore di 'Instance, Equite' et
Reconciliation' e del Forum 'Giustizia e verita'' - ha tenuto una
conferenza illustrativa di entrambe le relazioni cui lui stesso ha
lavorato. Il titolo è emblematico: 'L'Instance, l'equité et la
reconciliation: l'esperienza di un passato doloroso quale esempio
per l'avvenire del Maroccò. La Fondazione è da sempre molto attenta
ai mutamenti in corso nelle culture e nelle civiltà dei Paesi che,
come il Marocco, si affacciano sul Mediterraneo. E, in particolare a
Marrakech ha una sua sede. "Dialogo e disponibilità al cambiamento,
ma anche la capacità di essere diverso nel mondo d'oggi, in cui
occorre costruire un orizzonte per tutti i popoli e metterli
d'accordo sui valori universali, rendono ancora più importante il
lavoro svolto dalla Commissione di cui faccio parte, e prezioso il
rapporto che da tale lavoro è scaturito", spiega El Ouadie. "Un
rapporto sul passato neanche troppo lontano del Marocco, in cui ci
sono state gravi violazioni dei diritti dell'uomo, violenze, arresti
arbitrari, sparizioni di persone che non sono mai più ritornate
dalle loro famiglie. Complice anche il cattivo funzionamento della
giustizia", precisa il professore. La Commissione voluta da re
Mohammed ha lavorato con le famiglie delle vittime e con le stesse
vittime di tali persecuzioni, che avevano fondato un'associazione
proprio per chiedere la costituzione di un gruppo d'inchiesta su
questi fatti tanto gravi. Oggi, venuta a capo dell'intricata matassa
di violenze e diritti negati, la Commissione ha chiesto al re alcune
cose: il rafforzamento della costituzione marocchina nella parte che
tratta dei diritti dell'uomo, l'indipendenza della giustizia dal
potere esecutivo, affinché questa possa essere sempre imparziale e
non condizionata. Avviene così che nel terzo millennio uno dei Paesi
arabi che di più sta protendendo verso la modernizzazione veda il
suo re non solo in prima fila nella lotta per l'affermazione e la
difesa dei diritti civili, ma anche ordinare la pubblicazione del
prezioso rapporto da lui voluto su un sito internet affinché tutti
sappiano (www.ier.ma/_rapport). Ugualmente è stato fatto per la
relazione concernente il cambiamento e lo sviluppo del Paese,
consultabile su www.rdh50.ma.(ANSAmed). Y8W
03/02/2006 20:10 |