MEDITERRANEO: PARTE DA NAPOLI ANCHE
DIALOGO CON EST EUROPEO
(ANSAmed) - NAPOLI, 14 NOV - "Facilitare la partecipazione al
dialogo nell'area mediterranea delle società civili dell'Est europeo
che ne sono state in passato escluse, soprattutto in vista
dell'imminente decennale in programma a Barcellona": questo
l'obiettivo della 'due giorni' organizzata dalla Fondazione
Mediterraneo, in corso a Napoli, illustrato dal suo presidente
Michele Capasso che precisa: "La conferenza, dal titolo 'Le Culture
Classiche: eredita' e innovazione nelle culture moderne del Grande
Mediterraneò, rappresenta una concreta iniziativa per
l'approfondimento del dialogo tra le culture e le civiltà nell'area,
con particolare riferimento ai Paesi dell'Unione Europea di recente
adesione". "Polonia, Ungheria, Slovenia, Estonia, Lettonia,
Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia, grazie alla loro posizione
geografica e ai loro percorsi storici - aggiunge il presidente della
Fondazione, nella sua sede 'Maison de la Mediterranee' -
costituiscono un importante laboratorio per avvicinare popoli di
culture differenti senza trasformarne l'identità". Partendo
dall'analisi delle culture classiche (romana, greca, ebrea, araba,
turca), ognuna delle quali, secondo gli studiosi, presenta sia
elementi di conflittualità che di conciliazione, gli esperti e
storici internazionali hanno convenuto che è proprio lo studio di
tali elementi a rivelarsi utile al dialogo tra le culture
attualmente in atto. La conferenza è organizzata in collaborazione
con la Fondazione Anna Lindh per il dialogo tra le culture ed il
ministero degli Affari Esteri italiano, nell'ambito delle attività
della 'rete italiana' e quale evento propedeutico alla conferenza
euro-mediterranea del decennale del Processo di Barcellona che vedrà
nella città catalana, il prossimo 28 novembre, riuniti i capi di
Stato e di Governo di 35 Paesi. Al dibattito sull'area del 'grande
Mediterraneo' intervengono tra gli altri, Nullo Minissi, direttore
scientifico della Fondazione Mediterraneo, ed i professori Sergio
Donadoni dell'Accademia Nazionale dei Lincei di Roma, Gabriella
Moscati, dell'università L'Orientale di Napoli, Ahmad Darwish dal
Cairo, Jerzy Axer da Varsavia, Pietro De Marco da Firenze, Ojar Lams
dalla Lettonia, Thomas Kammerer di Tartu (Estonia), Boumediene
Tanouti da Cadi Ayyad di Marrakech ed Armando Salvatore, professore
anche dell'Istitute for Advanced Studies in the hamanities di Essen
in Germania.(ANSAmed). KVR-PIO
14/11/2005 16:41
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