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ISLAM:
DEMOCRAZIA POSSIBILE, MA IN MODO DIVERSO DA OCCIDENTE
(ANSAMED)
- ROMA, 15 FEB - La democrazia nel mondo arabo è possibile. Ma
semplicemente in forme diverse dal mondo occidentale e senza
necessariamente doverla 'esportare'. Su questo si sono trovati
d'accordo gli esperti di mondo arabo intervenuti al dibattito 'Quale
democrazia nel mondo arabo?' organizzato dalla facoltà di Studi
Orientali dell'Università La Sapienza di Roma, venerdì scorso.
L'incontro, che si è svolto in occasione della presentazione del
libro 'La questione della democrazia nel mondo arabo', che raccoglie
gli interventi di 12 studiosi, si è aperto con il ricordo del
coraggioso lavoro della giornalista Giuliana Sgrena e con un
messaggio di speranza per la sua liberazione. "Nonostante i
cambiamenti in atto, gran parte dei regimi politici del mondo arabo
si possono definire al massimo 'autoritarismi liberalizzati' - ha
detto Laura Guazzone, docente di storia contemporanea dei Paesi
arabi alla Sapienza, uno dei curatori del libro - Ma una vera
democratizzazione del mondo arabo è possibile". Purché ci si
decida a "rimuovere le cause principali che l'hanno sinora
ostacolata - ha continuato - dal processo di allargamento della
partecipazione politica, fino ad un contesto internazionale più
congeniale". Sul piano economico, invece, bisogna non
dimenticare che "la liberalizzazione economica in atto in molti
paesi, anziché allargare la partecipazione - ha aggiunto Daniela
Pioppi dell'istituto Affari internazionali e curatrice del volume -
in molti casi ha perpetuato il sistema di rapporti
clientelari". Considerato dunque che la democrazia non è
estranea al mondo arabo, visto che "il pensiero arabo classico
- ha ricordato Massimo Campanini, docente di Cultura araba alla
Statale di Milano - possiede dei concetti, come quello di contratto,
di bene comune e di uguaglianza, che fanno chiaramente riferimento
all'idea di democrazia, parlare di democrazia anche per il mondo
arabo è possibile: servono solo applicazioni diverse da quelle
occidentali". L'errore è infatti quello di far coincidere la
democrazia con l'occidente. "Ma anche lì la democrazia ha
avuto una storia lunga, non è arrivata dall'oggi al domani - ha
concluso Salah Bashir - editorialista di al-Hayat - E se è vero che
la democratizzazione sarà molto più facile in contesti già
omogeneizzati come il Maghreb, piuttosto che dove esistono
frammentazioni religiose come nel Mashreq arabo, l'intervento
statunitense per esportarla di certo no aiuta, perché anzi rafforza
le organizzazioni più estremiste e antidemocratiche".(ANSAMED).
Y2N
15/02/2005
11:23
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