ISLAM: OUR
ENGAGEMENT FOR ISLAMIC PLURALISM, CAPASSO
(ANSAmed) - NAPLES, FEBRUARY 26 - Our next commitment is to dedicate
a seminar to the Islamic circles whose thoughts differ from those of
the participants in this initiative. We want to hear all voices of
the Islam of the Mediterranean, Michele Capasso, president of the
Mediterranean Foundation, said on today during the final session at
the ´Give Voice to Democratic Muslims´ seminar, held at the
Foundation´s headquarters in Naples. An appeal for relaunch of
pluralism within the Islamic world, which was shared by the members
of the Foundation´s scientific committee who attended the seminar,
including Cosimo Risi, Jordanian Princess Wijdan al-Hashemi, Alvaro
De Vasconcelos and Caterina Arcidiacono. The major issue at the
conclusive debate of the seminar was the necessity to multiply the
occasions for dialogue and communication in Europe, which are
supposed to help the creation of a calmer debate in Italy, which
will go beyond prejudices, Professor Massimo Campanini from the
Naples Orientale Institute, stressed. Diana Pezza Borrelli, chairman
of the Centre for Christian-Jewish Understanding, proved to be
critical and demanded that the recognition of the state of Israel
was set as a fundamental condition for sharing spaces, together with
an engagement for the set-up of a Palestinian state. "We need to
also stress the responsibility of the western Muslims as part of the
societies they live in, and not limit ourselves to making unilateral
blows," sociologist Stefano Allievi, professor at the University of
Padua and one of the major experts on Italian and European Islam,
said. Egyptian speaker Heba Raouf Ezzat raised an alarm: "I was
surprised by the criticism of my Italian professor colleagues who
complained of a limited freedom of communication and a tense general
situation. Only a joint work between the north and the south can
overcome the barriers of prejudices". (ANSAmed). 2007-02-26 14:01
ISLAM: CAPASSO, IL NOSTRO IMPEGNO PER PLURALISMO ISLAMICO
(ANSAmed) - NAPOLI, 24 FEB - "Il nostro prossimo impegno sarà quello
di dedicare un seminario alle voci islamiche che la pensano
diversamente rispetto a quelle coinvolte in questa iniziativa.
Vogliamo ascoltare tutte le voci dell´islam nel Mediteraneo": è
questa la novità lanciata stamane dal presidente della Fondazione
Mediterraneo Michele Capasso durante la seduta finale del seminario
"Dare voce ai musulmani democratici", tenutosi a Napoli presso la
sede della fondazione. Un appello al rilancio del pluralismo in seno
al mondo islamico condiviso dai membri del Comitato scientifico
della Fondazione presenti in sala a partire da Cosimo Risi, la
principessa giordana Wijdan al Hashemi, Alvaro De Vasconcelos e
Caterina Arcidiacono. Al centro del dibattito conclusivo del
seminario la necessità di moltiplicare le occasioni di dialogo e
confronto in Europa che "si spera possano aiutare un più sereno
dibattito in Italia al di là dei pregiudizi" come ha specificato il
professor Massimo Campanini dell´Istituto Orientale di Napoli. Non
sono mancate però osservazioni critiche da parte di Diana Pezza
Borrelli, presidente dell´Amicizia cristiano-ebraica che ha chiesto
di porre "il riconoscimento dello Stato di Israele quale condizione
fondamentale per poter condividere spazi di confronto insieme
all´impegno per la costituzione di uno Stato palestinese". "Dobbiamo
sottolineare anche le responsabilità dei musulmani d´Occidente nei
confronti delle società in cui vivono e non limitarci a dare le
colpe a senso unico" è stata invece la richiesta del sociologo
Stefano Allievi, docente all´Università di Padova e tra i massimi
esperti di islam italiano ed europeo. Un allarme è stato lanciato
dalla relatrice egiziana Heba Raouf Ezzat: "Mi hanno sorpreso le
critiche dei colleghi professori in Italia che lamentano una
limitata libertà di confronto e un clima generale molto teso. Solo
lavorando insieme tra nord e sud potremo abbattere le barriere del
pregiudizio". (ANSAmed). 2007-02-26 10:44
ISLAM: DOPO POLEMICHE, VOCE MUSULMANI A CONVEGNO NAPOLI
(di Francesco Tedesco) (ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - In una sede
della Fondazione Mediterraneo a Napoli completamente transennata e
sorvegliata da forti misure di sicurezza, si è svolto oggi il
convegno ´Dare voce ai musulmani democratici´ che tante polemiche
aveva suscitato nei giorni scorsi per l´annunciata presenza di
Rachid Gannouchi, leader del movimento politico tunisino an-Nahda, e
di Tarik Ramadan, islamista e presidente della Rete dei Musulmani
Europei. Come anticipato nei giorni scorsi, Ghannouchi non è
intervenuto di persona, ma ha comunque inviato un messaggio che é
stato letto in apertura del covegno. Nella lettera Ghannouchi, che
vive in esilio a Londra, ha respinto le accuse di estremismo
affermando che "i tentativi di collegarmi a qualsiasi forma di
violenza sono completamente infondati", e ha spiegato la sua visione
dell´Islam, considerata da lui come "una fede legata alla
coesistenza pacifica, al pluralismo e alla tolleranza. Una forza che
spinge per la civilizzazione e contro la distruzione. La democrazia
e i diritti umani e la giustizia internazionale sono non solo
riconducibili ai principi islamici, ma intrinseci all´Islam stesso".
Al convegno, organizzato dalla Fondazione Mediterraneo,
dall´Università Orientale di Napoli e dal Centro del principe
Al-Waleed Bin Talal della Georgetown University, ha invece
partecipato Tarik Ramadan (noto personaggio del mondo islamico e
consulente del premier inglese Tony Blair) anche lui finito
nell´occhio del ciclone prima del convegno per le posizioni assunte
sull´Islam. Ramadan ha criticato le polemiche che hanno portato al
forfait di Ghannouchi: "Questo tipo di giornalismo - ha osservato
riferendosi anche alle critiche giunte dalle pagine del Corriere
della Sera da Magdi Allam - e di dibattito politico non sono solo un
pericolo per gli intellettuali musulmani, ma anche per il dibattito
democratico all´interno delle società occidentali". L´esperto di
Islam ha poi incentrato il suo intervento sul rapporto tra Islam,
secolarizzazione e democrazia, affermando che "la divisione tra
politica e religione deve essere inserita in un contesto storico e
sociale preciso. La secolarizzazione per i paesi islamici ha
significato per molto tempo colonialismo e imposizione dei modelli
occidentali. Ora questa separazione va razionalizzata ed elaborata
nuovamente nei paesi islamici sapendo che la religione, soprattutto
se la intendiamo come guida morale ed etica, non potrà mai essere
del tutto separata dalla politica". Al dibattito napoletano ha
partecipato anche John Esposito, professore di affari internazionali
e studi islamici presso la Georgetown University, con una lezione su
´Mediterraneo, Europa e Islam´. Al suo intervento è seguito quello
di Heba Raouf Ezzat, docente di politica all´Università del Cairo e
tra le fondatrici nel 1999 del sito internet IslamOnline, che ha
parlato del contributo che l´Islam può dare all´evoluzione politica
e al dibattito globale: "L´Islam può contribuire a sviluppare nuove
prospettive partecipando al dibattito e all´evoluzione della
società, senza quindi sottomettersi al progresso e alla
modernizzazione, ma partecipando alla sua formazione", ha detto. La
politologa ha poi commentato l´arresto da parte delle autorità
egiziane del blogger Abdel Karim Suleiman accusato di aver offeso
l´islam e il presidente egiziano Mubarak: "Internet è uno spazio di
libertà fondamentale che sta assumendo sempre più importanza nel
mondo arabo. Bisogna tutelarlo e sostenere la libertà del
cyberspazio perché può dare un forte contributo alla democrazia".
Durante il convegno, al quale è intervenuto anche Antonio Valiante,
vicepresidente della giunta regionale della Campania, non sono
mancate le polemiche. Mohamed Saady, napoletano di origine
marocchina e membro della consulta nazionale per l´Islam italiano,
ha protestato per il mancato coinvolgimento nell´evento: "Nonostante
siamo presenti nella realtà campana da molti anni", ha detto a
margine dell´evento. Presente anche Stefano Allievi, docente di
sociologia all´Università di Padova, che ieri è stato condannato a
sei mesi di reclusione per diffamazione a mezzo stampa nei confronti
di Adel Smith, presidente dell´Unione Musulmani italiani. Ad Allievi
è stata consegnata una lettera di solidarietà firmata da
intellettuali ed esponenti del mondo accademico presenti in sala. (ANSAmed).
2007-02-23 19:57
ISLAM: NAPLES CONFERENCE;RAMADAN CRITIQUES US STANCE ON IRAQ
(ANSAmed) - NAPLES, FEBRUARY 23 - The ´Giving Voice to Muslim
Democrats´ conference held today in Naples addressed a range of key
issues, including the tension between the United States and Iran and
Europés role in the Middle East. The event was organised by the
Mediterraneo Foundation, Naples´ Orientale University and the Prince
Alwaleed Bin-Talal Center at Georgetown University. The President of
the European Muslim Network, the Tunisian academic Tariq Ramadan,
took part in the conference despite the fact that some consider his
positions extremist. The leader of the Tunisian Al-Nahda party,
Rachid Ghannouchi, decided not to attend to conference because of
similar accusations. Ramadan, who lives in London, explained that
the current way of defining ´moderate Muslims´ often makes no sense.
"The phrase often denotes only those who say what Western
governments want to hear. In fact, Muslims who do not respect every
last religious norm are not automatically people who support
democracies. There are moderate Muslims for example who support the
government of Ben Ali, which is not a democratic government. There
is also no such things as an extremist Muslim: there are simply
reformist, conservative or radical Muslims." Ramadan then gave his
thoughts on the tense situation between the United States and Iran.
He affirmed that often the words of Iranian president Mahmoud
Ahmadinejad "aim to rouse support for his policies. They are
political moves. But clearly the United States also uses his words
instrumentally, as propaganda tools. Unfortunately we are all
familiar with the road which led to the war in Iraq. If you had
asked me several months ago whether a war against Iran was a
possibility, I would have answered no. However today I dare not try
to guess how events will unfold." Finally Ramadan expressed his
worry about the lack of a strong European foreign policy. "I hope
that Europe will speak up and mediate between Israeli and US
policies in the Middle East. But unfortunately Europés foreign
policy is currently a mess. The situation could surely change, but
first European countries need to clarify things among themselves.
There is still a long way to go." (ANSAmed). 2007-02-23 19:44
ISLAM:CONVEGNO NAPOLI;RAMADAN CRITICA PROPAGANDA USA SU IRAN
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - Dalla tensione tra Usa e Iran, fino al
ruolo dell´Europa nello scacchiere mediorientale. Un intervento a
tutto tondo quello di Tarik Ramadan che oggi a Napoli ha partecipato
al convegno ´Dare voce ai musulmani democratici´, organizzato dalla
Fondazione Mediterraneo, dall´Università Orientale e dal Centro del
principe Al-Waleed Bin Talal della Georgetown University. L´esperto
islamista tunisino, presidente della Rete dei Musulmani europei, ha
partecipato al convegno nonostante le polemiche sulle sue posizioni
considerate estremiste, polemiche che avevano coinvolto anche il
leader del partito tunisino an-Nahda Rachid Gannouchi che aveva alla
fine rinunciato al proprio intervento. Ramadan che vive a Londra, ha
spiegato la sua posizione sulla definizione di "musulmano moderato"
affermando che è in realtà una definizione che non ha senso: "Spesso
indica solo personaggi che dicono quello che i governi occidentali
vogliono sentire. In realtà se intendiamo musulmani che non
rispettano fino in fondo tutti i dogmi religiosi, non è detto che
stiamo parlando di persone che sostengono la democrazie. Ci sono
musulmani moderati che ad esempio sostengono il governo di Ben Ali
che non è un governo democratico. Non esistono neanche musulmani
estremisti: ci sono semplicemente musulmani riformisti, conservatori
o radicali". Ramadan ha poi commentato la situazione di tensione tra
Usa e Iran affermando che spesso le parole del presidente iraniano
Ahmadinejad "servono a creare e mantenere il sostegno alla sua
politica. Si tratta quindi anche di mosse politiche. Ma è chiaro che
spesso le sue parole vengano anche strumentalizzate dalla propaganda
che gli Usa stanno mettendo in atto contro l´Iran. Purtroppo abbiamo
visto il percorso che poi ha portato alla guerra in Iraq: se qualche
mese fa mi avreste chiesto se ci sarà una guerra contro l´Iran avrei
risposto di no. Oggi invece non saprei dire come andranno le cose".
Ramadan ha infine espresso la propria preoccupazione per la mancanza
di una politica estera forte da parte dell´Europa: "Io spero che la
voce dell´Europa si faccia sentire in maniera forte per mediare tra
la pllitica di Israele e degli Usa in Medio Oriente. Purtroppo però
la politica estera europea è attualmente caotica: la situazione può
cambiare, certo, ma è necessario prima un dibattito chiarificatore
in seno all´Europa stessa. La strada è ancora molto lunga". (ANSAmed).
2007-02-23 17:05
ISLAM: PROTESTA MEMBRO CONSULTA PER ESCLUSIONE DA SEMINARIO
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - "Non ci hanno coinvolto e nemmeno
invitato nonostante siamo presenti nella realtà campana da tanti
anni e recentemente abbiamo promosso un convegno sui rapporti tra il
Marocco e l´Italia". E´ questa la reazione amareggiata di Mohamed
Saady, cittadino napoletano di origine marocchina e membro della
Consulta nazionale per l´islam italiano. Saady si riferisce al
seminario ´Dare voce ai musulmani democratici´, organizzato oggi e
domani a Napoli dalla Fondazione Mediterraneo e dall´Istituto
Universitario Orientale. "Purtroppo le Istituzioni e le fondazioni
locali - continua Saady - non valorizzano le risorse già presenti
sul territorio e si limitano a parlare di Mediterraneo senza
coinvolgere gli ambasciatori dei paesi della sponda sud del
Mediterraneo che vivono da tantissimi anni in questa città". (ANSAmed).
2007-02-23 16:57
ISLAM: ALLIEVI, SORPRESO E AMAREGGIATO PER CONDANNA
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - "Sono sorpreso e sconcertato per la
condanna che ho appreso tramite i mezzi d´informazione. Da vent´anni
mi occupo di questioni islamiche e ho sempre favorito una visione
pluralistica dell´islam e dei musulmani", é la prima reazione del
professor Stefano Allievi, 48 anni, docente universitario della
Facoltà di Sociologia dell´Università di Padova e tra i massimi
esperti dell´islam italiano ed europeo, condannato ieri dal giudice
monocratico del Tribunale di Mondovì, Simonetta Boccaccio a sei mesi
di reclusione per diffamazione aggravata a mezzo stampa ai danni di
Adel Smith, presidente dell´Unione Musulmani italiani. Numerosi
attestati di solidarietà e sconcerto gli sono arrivati dai
partecipanti al seminario ´Dare voce ai musulmani democratici´ in
corso a Napoli a partire dai musulmani presenti al convegno. Tra i
firmatari di una dichiarazione congiunta di solidarietà Yahya
Pallavicini, segretario generale della COREIS (Comunità Religiosa
Islamica), Osama al-Saghir (membro della Consulta giovanile
interreligiosa), Hamza Piccardo, portavoce dell´UCOII (Unione delle
Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia) e Mohamed Saady
(membro della Consulta per l´islam italiano). Tra gli altri
firmatari i docenti universitari Massimo Campanini, Paolo Branca,
Fabio Petito, Enzo Pace, Claudio Lojacono, Gennaro Gervasio e
Giancarlo Bosetti. (ANSAmed). 2007-02-23 16:10
ISLAM: CONVEGNO NAPOLI; VALIANTE, FAVORIRE IL DIALOGO
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - "La Regione Campania non farà mancare
il proprio supporto a ogni iniziativa capace di contribuire al
dialogo tra le culture nel Mediterraneo e di valorizzare il ruolo
della regione di Napoli quale naturale luogo d´incontro tra le due
sponde del Mediterraneo". E´ quanto si legge nel messaggio di saluto
inviato oggi dal vicepresidente della Regione Campania, Antonio
Valiante ai partecipanti al convegno dal titolo ´Dare voce ai
musulmani democratici´ in corso a Napoli. Valiante ha sottolineato
l´interesse che suscita l´approfondimento degli interrogativi al
centro del seminario di oggi ovvero verificare se esiste un pensiero
musulmano democratico e approfondire il rapporto tra questo e l´idea
di laicità dello Stato. Si tratta, ha osservato il vicepresidente
della Regione di alcune delle questioni rispetto alle quali "é
importante che il mondo Occidentale sappia porsi all´ascolto senza
pregiudizi e senza alcuna pretesa di esportare necessariamente le
nozioni che abbiamo maturato nel corso della nostra esperienza
storica e culturale". Valiante ha quindi ricordato quanto
"giustamente" ha già evidenziato il presidente della Regione Lazio,
Piero Marrazzo: "Alle regioni spetta un ruolo non marginale nel
favorire ogni opportunità di dialogo fecondo".(ANSAmed). 2007-02-23
12:07
ISLAM: CONVEGNO NAPOLI; GHANNOUCHI, SU DI ME VOCI INFONDATE
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - "Ringrazio gli organizzatori per il
loro coraggio nello sfidare coloro che puntavano a distorcere i miei
punti di vista e quelli del movimento che io rappresento". Così
Rached Ghannouchi, capo del movimento politico tunisino An-Nahda, ha
cominciato la sua lettera inviata al workshop ´Dare voce ai
musulmani democratici´ di Napoli. Ghannouchi non ha partecipato al
convegno organizzato dalla Fondazione Mediterraneo e dall´Istituto
universitario Orientale in seguito alle polemiche scatenate su una
sua presunta appartenenza a movimenti estremisti. Il leader di
An-Nahda ha così inviato un messaggio agli organizzatori che è stato
letto in sala. "E´ chiaro a chiunque conosca il mio pensiero e i
miei scritti - ha proseguito Ghannouchi nel suo messaggio - che i
tentativi di collegarmi a qualsiasi forma di violenza o istigazione
alla violenza sono completamente infondati". Nel messaggio
Ghannouchi, che vive in esilio a Londra, ha anche espresso
preoccupazione per la situazione politica in Tunisia. "Noi ci siamo
fermamente opposti ad essere coinvolti nel circolo mortale della
violenza esercitato attraverso sistematiche campagne di repressione
e tirannia. L´amara verità é che il mio paese, la Tunisia, è
diventata vittima del terrorismo internazionale, una nuova base
nella rete globale di Al Qaeda, quando il movimento che io guido,
che ha sempre perseguito il cambiamento attraverso mezzi democratici
e pacifici, è stato espulso dalla scena politica dopo terribili anni
di terrorismo di Stato". Nel messaggio Ghannouchi ha sottolineato la
sua visione dell´Islam: "E´ una fede legata alla coesistenza
pacifica, al pluralismo, alla tolleranza e all´evoluzione
dell´essere umano, una forza che spinge per la civilizzazione e
contro la distruzione. La democrazia e i diritti umani e la
giustizia internazionale sono non solo riconducibili ai principi
islamici, ma intrinseci all´Islam stesso". Il politico tunisino ha
quindi elogiato l´iniziativa degli organizzatori del convegno
definendolo "un passo nella giusta direzione", esprimendo poi il suo
rammarico per non essere stato presente al workshop "In Italia, così
vicina alla mia madre patria che vorrei rivedere". (ANSAmed).
2007-02-23 11:42
ISLAM: CONVEGNO NAPOLI; RAMADAN, ´NO´ A INSULTI E PREGIUDIZI
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - "Oggi il dibattito democratico di cui
c´é bisogno nelle nostre società non si può fare con insulti e
pregiudizi". Così Tarik Ramadan è intervenuto oggi sulle polemiche
che hanno preceduto il convegno sul tema ´Dare voce ai musulmani
democratici´ in corso a Napoli. Polemiche che hanno portato tra
l´altro il leader del partito islamico tunisino An-Nahda, Rashid
Ghannouchi ad annullare la sua partecipazione. Oggi - ha osservato
Ramadan - l´Italia ha bisogno di un vero dibattito democratico e
questo, secondo l´esperto islamista, può avvenire solo attraverso il
confronto con "degli intellettuali e dei leader di movimenti che
rispettano la legge e si battono per la democrazia". Queste persone,
per Ramadan, devono essere lasciate entrare nel Paese e non devono
essere "insultate con delle falsità". Per l´esperto islamista
consulente del premier inglese Tony Blair così "non si alimenta un
dibattito democratico" e si utilizzano "metodi di certi
neoconservatori americani, come Daniel Pipes, che strumentalizzano
delle prese di posizione". "Non si può continuare così", ha detto
ancora Ramadan. "Oggi questo tipo di giornalismo - ha osservato
riferendosi anche alle critiche giunte dalle pagine del Corriere
della Sera da Magdi Allan - e di dibattito politico non sono solo un
pericolo per gli intellettuali musulmani ma anche per il dibattito
democratico all´interno delle società occidentali". "Oggi alimentare
la paura e non sentire lo sviluppo di un confronto democratico - ha
concluso Ramadan - non consente di portare avanti quel dibattito di
cui c´é tanto bisogno". (ANSAmed). 2007-02-23 11:22
ISLAM: APERTO CONVEGNO NAPOLI SU MUSULMANI DEMOCRATICI
(ANSAmed) - NAPOLI, 23 FEB - Con un richiamo alle "polemiche
ingenerose" che lo hanno preceduto e un appello ad un dialogo
costruttivo tra Occidente e Islam si è aperto stamani a Napoli il
convegno ´Dare voce ai musulmani democratici´, organizzato
dall´Università Orientale, dalla Fondazione Mediterraneo e dal
Centro del principe Al-Waleed Bin Talal della Georgetown University.
Le polemiche sui relatori invitati che hanno preceduto l´iniziativa
hanno determinato l´annullamento della partecipazione del tunisino
Rashid Ghannouchi, leader del Partito islamico An-Nahda, oggetto di
critiche per le sue posizioni radicali. Presente invece alla
conferenza un altro noto personaggio del mondo islamico, Tarik
Ramadan, consulente del premier inglese Tony Blair, anche lui finito
al centro di polemiche per le posizioni assunte sull´Islam.
L´importanza e la validità dell´appuntamento partenopeo, sono state
sottolineate dal pro-rettore dell´Orientale Augusto Guarino nel suo
saluto d´apertura al convegno. Guarino non ha esitato a definire in
questa sede "ingenerose e mal informate" le polemiche che hanno
preceduto l´iniziativa. Dal canto suo il presidente della Fondazione
Mediterraneo Michele Capasso ha evidenziato che "il dialogo tra
differenti civiltà e religioni è indispensabile e deve andare oltre
la reciproca tolleranza". (ANSAmed). 2007-02-23 10:16
ISLAM: CIRIELLO, ATENEI IN PRIMA LINEA PER DIALOGO
(ANSAmed) - ROMA, 22 FEB - Il problema è che nell´Occidente "vediamo
l´Islam come un monolite, un blocco unico, ma non vediamo la gente:
l´Islam è una fede, ma ci sono molte espressioni culturali del credo
islamico", come accade per le altre religioni. C´é questo dietro lo
stereotipo con cui identifichiamo il mondo musulmano, secondo Sarah
Joseph, giornalista inglese musulmana direttrice di Emel Magazine.
Intervenendo al convegno ´Musulmani e democratici´ svoltosi oggi a
Roma, Joseph ha precisato che "Islam e democrazia sono compatibili
perché perseguono gli stessi obiettivi" e ha spiegato che "i
problemi che abbiamo davanti sono politici e non hanno nulla a che
vedere con la fede: parliamo di denaro e non dell´essenza di ciò che
siamo". "Dipende ora da noi - ha aggiunto -, da chiunque ricopra una
posizione di responsabilità, promuovere la convivenza". Ma grande è
anche "il ruolo e lo spazio assegnato alle istituzioni cultuali", ha
osservato il rettore dell´Orientale di Napoli, Pasquale Ciriello,
che ha indicato questa convinzione come uno dei motivi, insieme al
fatto che nel "dna costitutivo dell´ateneo c´é l´impegno a favorire
la conoscenza tra culture, lingue e civiltà", che hanno spinto a
promuovere il convegno di domani Napoli. D´accordo sul "grande ruolo
assegnato alle istituzioni culturali", si è detto anche il
presidente della Commissione affari esteri al Senato Lamberto Dini,
che ha sottoscritto il tema del convegno, secondo cui la democrazia
può portare stabilità e sicurezza nel Mediterraneo, e l´ha indicato
come il "nodo centrale del processo politico euromediterraneo. Più
sono le occasioni di incontro - ha aggiunto - e meglio è". "E´ con
la forza della verità che si riesce oggi a costruire il dialogo", ha
detto Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo,
precisando che il convegno di Roma e Napoli si inserisce nel quadro
di un percorso cui si sta lavorando da qualche anno, "il programma
´Mediterraneo, Europa e Islam. Attori in dialogo´ - ha precisato -
lanciato nell´aprile 2004 e che ha promosso tre cicli di seminari di
cui questo è quello di sintesi".(ANSAmed). 2007-02-22 18:44
ISLAM: GHANNOUCHI, A VIGILIA SEMINARIO NUOVE PRESE POSIZIONE
(ANSAmed) - ROMA, 22 FEB - Il dibattito apertosi sulla
partecipazione, alla fine annullata, del leader del partito islamico
tunisino An-Nahda, Rachid Ghannouchi, al seminario dal titolo ´Dare
voce ai musulmani democratici´ che si terrà domani e sabato a
Napoli, ha tenuto banco anche al convegno ´Musulmani e democratici´
svoltosi oggi a Roma. Molti e non univoci i commenti espressi dai
partecipanti all´appuntamento romano che hanno comunque
sottolineato, in generale, come sia sempre preferibile il confronto.
E hanno rilevato anche come certe polemiche rischino di innescare
meccanismi pericolosi. Heba Rauf Ezzat, docente dell´università del
Cairo e fondatrice di ´Islamonline´, sito molto vicino al movimento
dei Fratelli Musulmani, ha detto ad ANSAmed di essere "molto
sorpresa, perché Ghannouchi è considerato uno dei più illuminati,
liberali e moderati uomini del mondo arabo, autore di scritti sulla
libertà civile, e il suo movimento è considerato uno dei più
progressisti del mondo arabo". "Penso - ha aggiunto - che il sistema
tunisino eserciti alcune pressioni, visto che è un governo brutale e
più volte criticato da Amnesty International per la situazione
negativa sui diritti umani". "Ritengo che l´Islam si possa conoscere
solo dall´interno", ha osservato l´ambasciatore Mario Scialoja,
membro della Consulta islamica. "Solo così si può capire se uno è
moderato o meno, altrimenti si fanno solo delle gaffes clamorose".
Secondo Abdellah Redouane, segretario generale del Centro culturale
islamico d´Italia, "si è cercata la spettacolarizzazione dell´evento
anziché la riflessione. Le istituzioni universitarie - ha aggiunto -
rimangono l´ultimo baluardo per la riflessione e la conoscenza, ma
oggi vedo una confusione totale tra mondo universitario e mondo
mediatico e il più grande perdente risulta la riflessione". Il
presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha espresso la
speranza che in generale "prevalga la capacità di incontrarsi e non
quella di impedire che il dialogo vada avanti, anche quando le
condizioni sono difficili". "Da tutte le parti, sempre - ha detto -
ci devono essere atti che consentano il dialogo". Preoccupato,
invece, si è detto il rettore dell´Orientale di Napoli, Pasquale
Ciriello, che ha organizzato il seminario di Napoli insieme alla
Fondazione Mediterraneo e al centro del principe Al Waleed bin Talal.
"Mi preoccupano certe tempeste mediatiche perché il rischio poi è
che si crei la tendenza a non fare più nulla". "Il dialogo non può
essere circoscritto tra persone che la pensano allo stesso modo
perché non serve a nulla", ha aggiunto annunciando che un altro
personaggio già bersaglio di polemiche, Tariq Ramadam, dopo il
convegno di Napoli sarà invitato ancora all´Orientale, già a marzo,
per un altro convegno su Islam e democrazia.(ANSAmed). 2007-02-22
16:27
ISLAM: MARRAZZO, RISPOSTA PARTA DA COMUNITA´ IN OCCIDENTE
(ANSAmed) - ROMA, 22 FEB - Per dimostrare che la convivenza tra
popoli è possibile, la risposta "deve partire dalle comunità
islamiche che vivono in Occidente". Lo ha detto il presidente della
Regione Lazio, Piero Marrazzo, intervenendo al convegno ´Musulmani e
democratici´. E´ necessario "dimostrare che qui, nelle città e nelle
regioni, la convivenza tra popoli è possibile. E da qui bisogna far
partire una risposta per il Mediterraneo", ha detto Marrazzo,
aggiungendo che proprio il Mare Nostrum "può essere il luogo dove le
comunità e le civiltà si incontrano". Assicurando la presenza della
propria Regione in tutte le attività che vadano in questa direzione,
il presidente del Lazio ha anche ricordato l´impegno già portato
avanti, a partire dalla decisione di entrare nella Conferenza delle
regioni periferiche e marittime, nella convinzione che "la Regione
Lazio non può non essere nei luoghi dove si discute". Ma dal momento
che "ci vuole di più", è stata creata anche la Casa delle regioni
del Mediterraneo, che vuole essere un luogo "dove ci si incontri -
ha spiegato Marrazzo - e dove l´identità non sia elemento di
divisione, ma porti ad avere di più". E come sede non poteva che
essere scelta Roma che, ha precisato Marrazzo, è una "città
fondamentalmente caratterizzata dalla cultura dell´incontro". (ANSAmed).
2007-02-22 14:28
ISLAM: OCCORE DARE VOCE AI VERI RIFORMISTI, FOUREST
(ANSAmed) - NAPOLI, 22 FEB - "Troppo spesso i fondamentalisti
musulmani danno l´impressione di essere più musulmani che i
musulmani ´razionalisti´, ovvero ´riformisti´, che invece predicano
un islam moderato e progressista ma che nonostante ciò, o forse
proprio a causa di questo, non hanno purtroppo alcuna voce in
capitolo". La partecipazione di Tariq Ramadan, personaggio
controverso tanto quanto Ghannouchi, ad una conferenza sull´islam
democratico non è sfuggita a Caroline Fourest, giornalista francese
che ha pubblicato nel 2004 l´unico libro-inchiesta su Ramadan.
"Oramai non sono neanche più scioccata - ha detto Fourest ad ANSAmed
- del fatto che Tariq Ramadan sia considerato un interlocutore
credibile dell´Islam moderato. Per 9 mesi mi sono chiesta se Ramadan
potesse essere davvero considerato un riformatore dell´Islam. Ho
lavorato giorno e notte sui suoi testi e sulle sue cassette ma alla
fine mi sono dovuta arrendere al fatto che Ramadan è un
neo-tradizionalista di orientamento salafita, un riformista
fondamentalista che vorrebbe ritornare all´Islam politico predicato
dai Fratelli musulmani e da Hassan al-Banna." "Ciò che mi colpisce -
ha aggiunto Fourest - è piuttosto l´ingenuità con la quale gli
organizzatori di questo convegno scambino Tariq Ramadan per un
moderato quando si tratta chiaramente di un ambasciatore di un Islam
politico, reazionario e liberticida. Ramadan ha sempre avversato le
correnti più moderate, riformatrici e progressiste di coloro che
vorrebbero un Islam più moderno come i vari Soheib Bencheikh, gran
mufti della moschea di Marsiglia, Malek Chebel, psicanalista,
antropologo e islamologo algerino o Leila Babes, sociologa e
scrittrice algerina. Per lui tutti questi intellettuali sono
musulmani ´senza Islam´, o ´fuori dall´Islam´". Nipote di Hassan
al-Banna (fondatore dei Fratelli musulmani) e figlio di Said Ramadan
(fondatore del ramo palestinese della Fratellanza), Tariq Ramadan ha
sollevato in Francia numerose polemiche dopo la pubblicazione di un
libro su ´musulmani e laicismo´ nel quale dichiarava che "un
cittadino musulmano deve rispettare le leggi dello stato in cui vive
soltanto fino a quando queste non siano in contraddizione con i
principi dell´islam". Per queste ed altre dichiarazioni Ramadan si
vide ritirare il permesso di soggiorno francese nel 1995. Ramadan,
ricorda Fourest, riuscì a far censurare una rappresentazione
teatrale di Voltaire su Maometto e trascinò in tribunale il
direttore dei ´Cahiers d´Orient´ per aver dichiarato che il suo
discorso ´ambiguo´ fomentava l´odio e la violenza nelle banlieues.
Nel 2003 il Tribunale di Lione diede ragione al direttore dei
Cahiers. 2007-02-22 14:13
ISLAM: DINI; DEMOCRAZIA E SVILUPPO, BINOMIO INDISSOLUBILE
(ANSAmed) - ROMA, 22 FEB - "L´apertura dei mercati e uno sviluppo
economico deciso" dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo "é la
condizione indispensabile per permettere un più forte radicamento di
sistemi politici rappresentativi e degli istituti democratici". Lo
ha detto il presidente della commissione Esteri al Senato, Lamberto
Dini, intervenendo al convegno ´Musulmani e democratici´. "Il
rafforzamento della democrazia nei nostri partner mediterranei",
secondo Dini, passa non solo attraverso "il rilancio del dialogo
politico", ma anche attraverso "misure economiche efficaci nella
lotta contro quelle sacche di povertà dove da sempre trova appoggio
il terrorismo". Dini ha indicato come positivi alcuni approcci
avviati negli ultimi anni, come la Femip, la facility
euromediterranea della Banca europea per gli investimenti: "Un´esperienza
che andrebbe rafforzata e resa autonoma - ha aggiunto Dini - creando
quella banca del Mediterraneo di cui l´Italia si è fatta
ripetutamente promotrice". "Non v´é dubbio - ha aggiunto - che il
credito d´impresa e un sistema fondato su incentivi e agevolazioni
rappresenti lo strumento principe per rafforzare il tessuto
economico" di questi Paesi. Ma secondo l´ex ministro il
rafforzamento del partenariato economico e finanziario va
accompagnato da "un grande rilancio del dialogo culturale tra le due
sponde del Mediterraneo". Il dialogo è stato posto al centro delle
politiche di partenariato dal 2001 a oggi, ma secondo Dini "un passo
ulteriore ed essenziale" per rafforzarlo "potrà essere compiuto nel
momento in cui l´Unione europea, parlando con una sola voce, saprà
affiancare alle misure di interposizione ai flussi di immigrazione
illegale una politica di integrazione dei migranti che consenta loro
una partecipazione attiva e consapevole alla vita civile" nei Paesi
in cui risiedono. (ANSAmed). 2007-02-22 13:57
ISLAM: CONVEGNO NAPOLI, COMUNITA´ EBRAICA RIFIUTA INVITO
(ANSAmed) - NAPOLI, 22 FEB - "Colgo in un invito così precipitoso e
tardivo una strana volontà ed un cattivo metodo per giungere ad un
superamento delle preoccupazioni della Comunità Ebraica in merito al
seminario": questa la reazione del rabbino della Comunità ebraica di
Napoli, Pier Paolo Punturello, all´invito ricevuto stamane a
partecipare al seminario ´Dare voce ai musulmani democratici´ in
programma domani a Napoli. Nonostante il tentativo di chiudere la
polemica con la Comunità Ebraica da parte degli organizzatori del
seminario - oggetto di critiche per l´invito rivolto a Rachid
Ghannouchi, noto leader del movimento islamista En-Nahda -
Punturello rimanda al mittente l´invito riparatore. "In ogni caso -
si legge in una nota- non amo essere presente lì dove la mia
identità viene accettata a metà solo dopo una polemica o peggio
ancora vissuta con ambigua ospitalità".(ANSAmed). 2007-02-22 12:41
ISLAM: GHANNOUCHI;PROF. ALLIEVI,UNA SCONFITTA PER DEMOCRAZIA
(ANSAmed) - ROMA, 21 FEB - "Una sconfitta della democrazia", il
risultato della "propaganda di bassa lega sull´Islam che si fa in
Italia e che impedisce ogni possibilità di dialogo". Così Stefano
Allievi, docente di sociologia a Padova ed esperto di Islam ed
immigrazione, commenta la notizia dell´ annullamento della presenza
di Rachid Ghannouchi al convegno di Napoli. "E´ il risultato di una
cecità assoluta - commenta Allievi, lui stesso tra i relatori del
convegno napoletano e polemico con l´articolo di Magdi Allam che
aveva criticato l´invito all´ intellettuale tunisino - e un giorno
bisognerà riflettere sul ruolo del ´fattore Allam´ nella politica
italiana". "Conosco personalmente Ghannouchi per averlo intervistato
due volte e conosco la complessità del suo pensiero - prosegue
Allievi, già consulente della Commissione Europea sui temi della
pluralità culturale e religiosa -. E´ un esule politico che ha
scelto l´Europa e Londra perché sapeva che così avrebbe avuto la
possibilità di esprimersi. Parla liberamente in tutti i Paesi
europei, nell´area anglosassone come in quella francofona,
evidentemente solo in Italia non può parlare". Quanto alla sua
vicinanza ai Fratelli Musulmani, "da noi si continua a ripetere come
un ´mantra´ - osserva - la presunta equazione tra loro e
l´estremismo. Non è affatto vero. I Fratelli Musulmani sono cose
molte diverse, sarebbe come dire che i socialisti degli anni ´70,
dal Psdi alle Br, erano tutti terroristi perche´ tutti leggevano
Marx". (ANSAmed). 2007-02-21 19:11
ISLAM: GHANNOUCHI; ORGANIZZATORI, ATTACCHI INGIUSTIFICATI (2)
(ANSAmed) - NAPOLI, 21 FEB - "L´obbiettivo dell¿iniziativa - si
legge nel comunicato diffuso dagli organizzatori - è di avviare uno
spazio di dialogo, seguendo le esperienze di varie istituzioni di
ricerca di prestigio europee che ancora manca nel nostro Paese,
cominciando proprio da Napoli. La selezione dei relatori invitati al
convegno si è ispirata a tali consolidati criteri di respiro
europeo". Gli attacchi mossi, sono "ingiustificati se si considerano
le finalità che hanno ispirato l¿iniziativa. Se presi alla lettera,
infatti - osservano gli organizzatori - cancellerebbero ogni spazio
di dialogo e confronto con le forze politiche della sponda Sud". In
particolare, nel comunicato si ricorda che Tariq Ramadan è
consulente del primo ministro britannico Blair, e che Rachid
Ghannouchi (cui è dedicato un libro della casa editrice Oxford
University Press, che lo qualifica come il maggior esponente
dell´Islam democratico non-violento) "è richiestissimo relatore in
convegni su Islam e democrazia". "Addolora in particolare - si legge
ancora nella nota - la reazione preoccupata degli esponenti della
comunità ebraica, a cui ci sentiamo particolarmente vicini. La
concordia e l´amicizia fra i nostri concittadini, sia ebrei che
musulmani, è condizione imprescindibile per la pace e la democrazia
nell´intero spazio Euro-Mediterraneo. Nella situazione attuale, è
proprio il conflitto medio-orientale, nelle sue numerose
sfaccettature, a creare un baluardo fra le due comunità. Proprio per
questo i punti sollevati dagli esponenti della comunità ebraica
saranno parte integrante dell´agenda di dialogo con i relatori
musulmani invitati". "La condizione minima per rendere possibile il
dialogo è non cedere alle pressioni dei governi di Paesi - prosegue
la nota - dove alcuni fra gli esponenti islamici partecipi di tale
dialogo sono oppositori di governi autoritari o semi-democratici.
Cedere a tali pressioni - conclude la nota - creerebbe una doppia
esclusione: già impediti nel partecipare alla vita politica dei loro
Paesi, a tali esponenti islamodemocratici non sarebbe consentito di
dialogare con studiosi e politici europei". Gli organizzatori hanno
quindi annunciato lo svolgimento di conferenza stampa che avrà luogo
venerdì prossimo alle 14.00 presso la sala Vesuvio della Fondazione
Mediterraneo in via de Pretis 130 a Napoli.(ANSAmed). 2007-02-21
17:34
ISLAM: GHANNOUCHI; ORGANIZZATORI, ATTACCHI INGIUSTIFICATI
(ANSAmed) - NAPOLI, 21 FEB - Gli attacchi mossi da una parte della
stampa nazionale e regionale contro tutti i relatori invitati, e in
particolare contro Tariq Ramadan e Rashid Ghannouchi, "sono
ingiustificati se si considerano le finalità che hanno ispirato
l´iniziativa". Questa la reazione degli organizzatori del seminario
´Dare voce ai musulmani democratici´ (l´università Orientale, la
Fondazione Mediterraneo, il centro Prince Alwaleed Bin Talal
dell´università di Georgetown) alle polemiche scaturite in vista
dell´appuntamento previsto per venerdi 23 e sabato 24 febbraio a
Napoli. In seguito alle critiche mosse nei confronti di alcuni dei
partecipanti all´iniziativa, il leader islamista contestato Rachid
Ghannouchi ha annullato la sua partecipazione al seminario.(SEGUE)
2007-02-21 16:47
ISLAM: GHANNOUCHI, PROTESTA ANCHE ASS. COMUNITA´ STRANIERE
(ANSAmed) - NAPOLI, 21 FEB - Una nuova protesta contro l´invito al
seminario ´Dare voce ai musulmani democratici´ di Rachid Ghannouchi,
leader tunisino in esilio del movimento islamista ´En-Nahda´,
previsto per il prossimo venerdi 23 febbraio arriva da Habib
Sghaier, presidente dell´Associazione Comunità Straniere in Italia.
Ghannouchi "lascia il suo dorato rifugio per insegnarci la
democrazia che lui nega ai suoi connazionali" ha dichiarato Habib
Sghaier, cittadino tunisino in Italia da 23 anni. "Dovrebbe chiedere
scusa al suo popolo - ha aggiunto Sghaier- che è stato danneggiato,
mortificato dalle sue omelie e dai suoi seguaci". L´Associazione
Comunità Straniere in Italia è un´associazione nazionale che conta
tra i suoi aderenti 26 nazionalità diverse, comprende 60
associazioni ed è stata fondata nel 1989 a Foggia. (ANSAmed).
2007-02-21 16:17
ISLAM: GHANNOUCHI; GIOVANI EBREI SODDISFATTI PER RINUNCIA
(ANSAmed) - NAPOLI, 21 feb - "Sono molto soddisfatto di come sono
andate le cose, le nostre proteste hanno prodotto l´effetto
desiderato convincendo Ghannauchi, noto per le sue posizioni
estremiste antiebraiche a non partecipare al convegno". E´ quanto ha
dichiarato oggi Daniele Nahum, presidente dell´Unione Giovani Ebrei
d´Italia, in riferimento alla vicenda che ha visto coinvolto il
leader del movimento islamista tunisino "En- Nahda" attualmente in
esilio a Londra. Rachid Ghannauchi avrebbe dovuto prendere parte
venerdì e sabato prossimi ad un convegno organizzato a Napoli
dall´Università Orientale e dalla Fondazione Mediterraneo intitolato
"Dare voce ai Musulmani democratici". "Apprendo dalle agenzie - è
scritto in un comunicato diffuso dall´Unione dei Giovani Ebrei
d´Italia - che il presidente della Fondazione Mediterraneo, Michele
Capasso, persiste nel volere far partecipare per vie traverse
Ghannauchi". "Mi piacerebbe dire a Capasso - precisa il presidente
degli Giovani Ebrei d´Italia - che invitare ad un seminario,
denominato ´Dare voce ai Musulmani democratici´, un personaggio che
più volte ha sostenuto che è lecito uccidere donne e bambini ebrei
perché in Israele non esisterebbero civili, non aiuta il dialogo tra
culture". "Continuare ad non ammettere l´errore non aiuta ed è
provocatorio nei nostri riguardi", sottolinea ancora Daniele Nahum.
"La richiesta rimane sempre la stessa - conclude la nota di Nahum -
l´Università Orientale di Napoli ci rassicuri e si informi che al
dibattito di venerdì non ci sia alcun intervento di Ghannouchi".
(ANSAmed). 2007-02-21 16:13
ISLAM: ANNULLATO INTERVENTO GHANNOUCHI A CONVEGNO NAPOLI
(ANSAmed) - NAPOLI, 21 FEB - Il controverso intervento del tunisino
Rachid Gannouchi al convegno di venerdì e sabato a Napoli non ci
sarà. La notizia, anticipata oggi dal quotidiano napoletano ´Il
Mattino´, arriva sulla scia delle polemiche sollevate già da una
settimana dopo l´intervento di Magdi Allam che dalle pagine del
´Corriere della Sera´ aveva criticato l´invito rivolto
dall´Università Orientale e dalla Fondazione Mediterraneo
all´esponente dell´an-Nahda, partito vicino alle posizioni
estremiste dei Fratelli Musulmani, che attualmente vive in esilio a
Londra. Gannouchi, come ha confermato oggi il presidente della
Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, non parteciperà quindi al
convegno ´Dare voce ai musulmani democratici´: l´invito rivoltogli
dagli organizzatori era stato anche contestato dalla comunità
ebraica di Napoli e dall´Associazione Italia-Israele. Un invito che
gli organizzatori però difendono. "Se i responsabili del convegno
avevano deciso di invitarlo un motivo valido c´era. Sapere che non
viene dunque non è certo una buona notizia", ha detto al Mattino il
rettore dell´Orientale Pasquale Ciriello. "Stiamo comunque lavorando
in queste ore per avere un suo testo scritto o un messaggio in
videoconferenza" rilancia Capasso che sta anche pensando ad un
intervento della figlia di Ghannouchi in sua vece. Resta invece per
ora confermata la presenza alla due giorni napoletana di Tariq
Ramadan, presidente della Rete dei Musulmani europei (EMN), che era
stato due anni fa al centro di un caso mediatico in Inghilterra: Usa
e Francia gli avevano infatti negato il visto d´ingresso, mentre il
primo ministro Tony Blair lo aveva scelto come consulente del suo
governo per la lotta al terrorismo.(ANSAmed). 2007-02-21 11:53
ISLAM: CONVEGNO A NAPOLI, SDEGNO ASSOCIAZIONE ITALIA-ISRAELE
(ANSAmed) - NAPOLI, 20 FEB - L´associazione Italia-Israele di Napoli
in una nota esprime "il più profondo sdegno di fronte alle inaudite
dichiarazioni di Rached Ghannouchi, il politico estremista che
parteciperà a Napoli il 23 e 24 febbraio a un convegno della
Fondazione Mediterraneo". Nel comunicato si ricorda che Ghannouchi
"definisce legittima l´uccisione sistematica di civili israeliani".
L´associazione "invita la società civile a negare agli istigatori di
odio e violenza razzista ogni dignità di interlocutori".(ANSAmed).
2007-02-20 18:50
ISLAM:RETTORE CIRIELLO DIFENDE INVITO ORIENTALE A GHANNOUCHI
(ANSAmed) - NAPOLI, 16 FEB - "I criteri con cui si valuta il tasso
di democraticità delle persone non si possono tagliare con
l´accetta, altrimenti si finisce per dialogare solo tra simili". Lo
ha detto ad ANSAmed il rettore dell´Orientale, Pasquale Ciriello,
riferendosi all´articolo pubblicato oggi sul ´Corriere della Sera´
nel quale Magdi Allam ha criticato la partecipazione del tunisino
Rached Ghannouchi al seminario sui ´democratici musulmani´
organizzato per il 23 febbraio a Napoli dall´Orientale, dalla
Fondazione Mediterraneo e dal Centro del principe Alwaleed Bin Talal
per la comprensione islamo-cristiana della Georgetown University
statunitense. Nel suo articolo, Allam ha messo in evidenza, tra
l´altro, che "la scelta di invitare Ghannouchi, leader del partito
islamico tunisino fuorilegge Al Nahda, è assai discutibile sul piano
accademico visto che si tratta di un personaggio che predica la
distruzione di Israele, persegue l´uccisione dei governanti
musulmani, legittima il terrorismo palestinese e libanese, condanna
di apostasia i musulmani liberali". "Le critiche di Allam sono la
seconda puntata di quelle da lui già espresse nei confronti di Tarek
Ramadan", ha detto Ciriello. "La verità è che il mondo di
provenienza di queste persone è una realtà obiettivamente molto
complessa". "Non dico di trattare con i filoterroristi - ha
proseguito il rettore del´Orientale - ma dico che oggi, dopo aver
parlato con i colleghi che hanno organizzato il convegno ho avuto
non una, ma dieci smentite di quanto sostenuto nell´articolo. Del
resto è curioso che certi rilievi non vengano da John Esposito,
della Georgetown University, poiché gli americani sono normalmente
più attenti di noi a certe cose". "In ogni caso - ha detto ancora
Ciriello - c´é un contesto di protezione dell´incontro che dovrebbe
dirimere qualsiasi velleità interpretativa". E il rettore
del´Orientale ha ricordato che la conferenza di Napoli, che si
svolgerà a porte chiuse, sarà preceduta, il 22 febbraio, da una
tavola rotonda a cui parteciperanno, tra gli altri, il presidente
della Commissione esteri del Senato Lamberto Dini e il vice ministro
dell´Interno Marco Minniti. (ANSAMED). 2007-02-16 20:04
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