EUROMED:
HILL, POLITICA ESTERA UE INCONSISTENTE
(ANSAMED) - NAPOLI, 16 FEB - "La politica estera dellŽUnione
Europea verso i paesi del Mediterraneo è stata una politica di
silenzio". EŽ questo il giudizio di Christopher Hill,
professore di Relazioni Internazionali allŽUniversità di
Cambridge. Intervenendo ad una conferenza stampa a Napoli,
organizzata dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo-Maison de la
Mediterraneé, sulla politica estera dellŽUnione Europea verso i
Paesi del sud, il professor Hill ha detto: "Molto raramente i
Paesi del Mediterraneo sono al centro dellŽattenzione dellŽUnione
Europea. Si può dire che durante tutti questi anni lŽUnione abbia
adottato una politica estera di silenzio nei confronti del
Mediterraneo. Basti pensare che non è mai intervenuta in Algeria
durante gli anni del terrorismo. Credo che la Francia abbia voluto
gestire tutta la situazione da sola". Quindi il professore ha
aggiunto: "Il Processo di Barcellona questŽanno festeggia il
suo decimo anniversario, ma i dubbi rimangono. Nonostante tutti i
buoni propositi e le vaste somme di denaro che lŽUe aveva destinato
ai quei Paesi non si è concluso mai niente. La questione dei
diritti umani si è rivelata un grande ostacolo da superare e il
crescente coinvolgimento del Parlamento Europeo nelle relazioni
esterne dellŽUnione fa presagire che ciò continuerà anche in
futuro. Quindi per lŽUe altre regioni, come i Balcani ad esempio,
diventano più importanti dellŽarea mediterranea." Secondo
Hill, "tra le regioni che lŽUe considera di vitale importanza
a discapito del Mediterraneo cŽé il Medio Oriente". Citando lŽAlto
Rappresentante Ue per la politica Estera e la Sicurezza Javier
Solana, il docente ha sottolineato: "I problemi di sicurezza
nel Medio Oriente influiscono direttamente sulla nostra sicurezza. I
nostri destini sono legati". Alla domanda se lŽUe dovrebbe
guardare ai Paesi del Mediterraneo con più interesse Hill ha
risposto: "Per motivi geografici il Mediterraneo dovrebbe
essere una delle priorità della politica estera dellŽUnione. Ci
dovrebbe essere un impegno costante da parte della Ue attraverso il
Processo di Barcellona". Tuttavia il professore si è detto
scettico che in futuro lŽUnione cambierà la sua politica estera
nei confronti dei Paesi del Mediterraneo. "Il fatto che lŽUnione
si stia allargando verso lŽEuropa dellŽEst indebolisce
profondamente lŽidea che il mMediterraneo possa avere in futuro un
ruolo nella politica estera dellŽUnione Europea", ha concluso.
(ANSAMED). KUZ
16/02/2005 21:36
EUROMED:
A 'SILENT' EU FOREIGN POLICY TOWARDS MED COUNTRIES (ANSAMED)
- NAPLES, FEBRUARY 16 - EU foreign policy towards the Mediterranean
countries can best be described as silent, Christopher Hill,
professor of international relations at Cambridge University, said.
Speaking during a conference in Naples, organised by the Fondazione
Laboratorio Mediterraneo-Maison de la Mediterranee, he said:
"The Mediterranean is very occasionally a focus of the European
Union. One can say that over the years it has had a foreign policy
of silent towards southern Mediterranean countries." To make
his point Professor Hill took Algeria as an example. "The EU
never intervened in Algeria" when Islamic terrorism was
sweeping through the country. "I suppose it was something
France wanted to take control of on its own." He added:
"The Barcelona Process celebrates its tenth anniversary this
year but it will not be a very happy birthday. Despite the plethora
of meetings and oceans of good-will, the aid earmarked for
distribution from the EU has not been fully spent and the sense of
political momentum has been lost. Human rights issues have proved
difficult obstacles and the increasing involvement of the European
Parliament in external relations means that this will not diminish.
Other geographical areas, such as the Balkans, have proved more
important priorities for the EU." One region that for the EU
takes priority over the Mediterranean region is the Middle East.
Quoting Javier Solana, the EU High Representative for Common Foreign
and Security Policy, Professor Hill said: "Security in the
Middle East has a direct impact on security in Europe. Our fates are
tied together. Violence and instability in the Middle East has a
knock-on effects on the streets of Europe." Asked whether the
southern Mediterranean countries should be a priority of EU foreign
policy he said: "Proximity makes the Mediterranean a major
foreign policy priority of the Union. There should be a continued
engagement with Mediterranean partners through a more effective use
of the Barcelona process". But he concluded by saying that he
was sceptical about the future of EU foreign policy towards the
Mediterranean. "The idea that the Mediterranean should be a
priority for the EU has been deeply undermined by the EU moving
eastwards and so it projects the borders of the Union towards the
East and away from the Mediterranean countries".(ANSAMED). KUZ
16/02/2005 20:48
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