FIERA LIBRO
CAIRO: IN ARABO LA FERRANTE E CERAMI ***
(di Paolo Petroni) (ANSAmed) - CAIRO, 27 gen - Tutti d´accordo,
autori e studiosi per primi, sul fatto che la Fiera del Libro del
Cairo va sfruttata come preziosa occasione per stabilire un contatto
diretto con scrittori e editori egiziani e arabi e per far conoscere
i nostri. "E´ una necessità, specie oggi, visto che la lingua non è
una dato secondario in un´opera letteraria o anche saggistica. Gli
Italiano devono smettere di tradurre tutto di seconda mano, dal
francese o l´inglese", sottolinea Amara Lakhous, studioso e
scrittore algerino diventato cittadino italiano e che sta facendo,
da parte sua, tradurre in arabo la Ferrante e Cerami. Nella nostra
lingua ha riscritto e adattato lui stesso una sua ironica storia
tinta di giallo emblematicamente intitolata ´Scontro di civilta´ per
un ascensore a piazza Vittoriò, edita dalla E/O. Sandro Ferri,
responsabile della casa editrice in questione, che ha pubblicato
anche Yasmina Kadra e l´egiziano Selim Nassib, a cominciare dal
fortunato ´Ti ho amata per la tua voce´, si dice d´accordo: "E´ vero
quel che dice Amara. Anche il tanto citato ´Palazzo Yacoubian´ da
noi è arrivato dopo il successo in Francia e Inghilterra. Così è
stato anche pagato caro, mentre se fosse stato acquistato quando se
ne parlava in Egitto e direttamente dal suo editore sarebbe costato
molto, molto meno. Ma per noi non è facile. La lingua è un problema
e anche la produzione media, abituale araba non è molto adatta ai
nostri lettori, sebbene qualcosa si stia muovendo e vi siano piccoli
editori che lavorano con giovani autori anticonformisti". "E´
importante che questi scrittori nuovi vengano sostenuti e aiutati,
che l´occidente non li lasci soli", aggiunge Lakhous, che conferma:
"la stragrande maggioranza della letteratura scritta in arabo non
avrebbe mercato in Europa, per lo stile manierato, per un
autobiografismo eccessivo, per le digressioni e riflessioni
socio-politiche di cui è spesso infarcita, perché la letteratura
diventa rifugio e sfogo per cose che altrove non si possono dire".
Ferri ricorda che persino Mahfouz, nonostante il Nobel, non ha avuto
successo vero da noi ed è stato letto principalmente per un certo
suo fascino ancora esotico. Da parte sua segnala per esempio il nome
di Tayeb Saleh, un sudanese che ha scritto un bellissimo libro, ´La
stagione delle migrazioni verso Nord´ tradotto anni fa da Sellerio,
ma senza trovare l´eco che avrebbe meritato. E aggiunge che lui sta
facendo tradurre italiani in arabo per una collana che dirige per un
editore algerino: "Usciranno entro il 2007 ´I giorni dell´abbandonò
della Ferrante e ´Un borghese piccolo piccolo´ di Cerami. Due libri
che sono di grande attualità e le cui storie metropolitane
potrebbero tranquillamente svolgersi al Cairo o ad Algeri. La
protagonista del romanzo della Ferrante - spiega Lakhous - è proprio
come una donna araba, umiliata e ripudiata, che si ritrova in
assoluta solitudine a dover cercare di ricostruirsi una vita contro
tutto e contro tutti". Insommai punti di contatto e colloqui ci
sono, bisogna aprirli e la Fiera dovrebbe servire proprio a questo.
Gli arabi che trovano però spazio da noi sono spesso quelli che sono
stati o vivono all´estero. "Certo, ma non si tratta di una
occidentalizzazione della loro letteratura - replica Lakhous -
Devono anzi tornare alle origini, misurasi con modelli narrativi
forti, con temi moderni. ´Le mille e una notte´ in questo senso sono
anche una summa di stili e tecniche ancora valide. Poi bisogna
liberarsi della pressione del vivere e lavorare senza una disporre
di una vera possibilità di libertà d´espressione". (ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO; ANTOLOGIA SU RAPPORTI MAHFOUZ COL CINEMA
(ANSAmed) - IL CAIRO, 26 GEN - Un´antologia in due volumi sul lavoro
e i rapporti col cinema del premio Nobel egiziano per la letteratura
Naguib Mahfouz sarà presentata per la prima volta alla 39/a edizione
della Fiera Internazionale del Libro al Cairo, inaugurata ieri nella
capitale egiziana. L´antologia, frutto di venti anni di ricerche e
terminata cinque giorni prima della morte di Mahfouz, nell´agosto
scorso, é stata compilata dall´Accademia delle Arti, sotto gli
auspici del direttore Madkour Sabet. In due grossi volumi è stato
raccolto quanto scritto dal 1947 al 2000 sui film di Mahfouz, anche
sceneggiatore di diverse pellicole tratte dai suoi romanzi. L´opera,
in arabo, sarà tradotta in inglese, francese e tedesco. (ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO; UN VERO BAZAAR, MA DI PRIMA QUALITA´
(ANSAmed) - IL CAIRO, 26 GEN - Forse non è la fiera del libro più
importante del mondo, ma è di certo il bazaar del libro più
frequentato e le prospettive sono buone. Mark Linz, direttore della
casa editrice dell´American University of Cairo (Auc Press), è
convinto che la Fiera internazionale del libro del Cairo, aperta
sino al 4 febbraio nella capitale egiziana, diventerà sempre più
significativa, non solo nel mondo arabo. "Anche se i visitatori
fossero solo mezzo milione, e non il milione e mezzo annunciato per
il 2006, la Fiera del Cairo sarebbe comunque la più frequentata al
mondo, in termini di pubblico generale, non di professionisti del
settore", dice ad ANSAmed, Linz, che da dieci anni è alla guida
della principale casa editrice in lingua inglese della regione. La
prima volta che è stato alla Fiera era il 1983: "molto é cambiato da
allora, sono più organizzati, se non altro sulle cose essenziali,
come dare indicazioni per orientarsi fra gli stand - dice Linz - E
poi la Fiera non è più solo un punto espositivo per libri, è
diventato un momento culturale importante nell´area". I Paesi ospiti
fanno a gara a offrire il miglior programma e l´Italia, scelta per
quest´anno fra tre pretendenti, ne ha presentato uno "spettacolare",
in termini di convegni, partecipazione di intellettuali e stand,
dice Linz. Purtroppo, in generale, restano poche le delegazioni
degli editori europei: mandano i loro libri ma non vanno
personalmente alla Fiera. Questa 39/a edizione, secondo le ultime
statistiche ufficiali, vedrà la partecipazione di 667 editori, di
cui 514 egiziani, 118 arabi e 35 occidentali. "E´ un bazaar, una
tipica fiera araba, un mercato, dove si contratta per cercare di
fare l´acquisto migliore", aggiunge Linz. I lettori egiziani, non
moltissimi ma in crescita, mettono da parte i soldi per andare a
comprare i libri alla Fiera, per trovare l´affare più conveniente. "E´
incoraggiante", dice. Il padiglione della Auc press presenterà i
suoi 800 libri in catalogo, romanzi di scrittori arabi moderni, in
aggiunta a ristampe del premio Nobel Naguib Mahfouz morto lo scorso
anno, di storia antica, di carattere politico, economico e sociale.
La casa editrice pubblica ogni anno 80 nuovi titoli. "No, non
abbiamo mai avuto problemi seri con la censura, né ci autocensuriamo",
assicura Linz. La Auc press ha pubblicato per prima la versione
inglese del controverso best seller ´Palazzo Yacoubian´ di Alaa al
Aswani e si è assicurata anche quella del nuovo romanzo dello stesso
autore, appena uscito, ´Chicago´. "La produzione in inglese non è
solo per gli stranieri, chi ha studiato in questa lingua, e ormai
sono parecchi ragazzi, o chi per diversi motivi è in contatto con il
mondo occidentale, continua a preferire la versione straniera. Ci è
perfino capitato di vendere di più nella traduzione che
nell´originale", dice Linz. (ANSAmed).
LIBRO: FIERA CAIRO; DIRITTO AUTORE E SORPRESA SEPULVEDA ***
(di Paolo Petroni) (ANSAmed) - IL CAIRO, 26 GEN - Per dare l´idea
della situazione del Diritto d´Autore nei paesi arabi, in questi
giorni alla fiera del Libro del Cairo si ricorda quel che accadde a
Luis Sepulveda, uno degli invitati d´onore all´inaugurazione della
nuova grande Biblioteca di Alessandria, che fu portato davanti a uno
scaffale pieno di libri in arabo e gli fu spiegato, con orgoglio,
che erano tutte e edizioni di suoi romanzi. La sua replica fu un
misto di felicità e di stupore non proprio positivo, perché - disse
- non erano mai stati chiesti e ceduti diritti per traduzioni in
arabo dei suoi libri. "Non tutti i paesi arabi aderiscono infatti
alla Convenzione di Berna sul Diritto d´Autore e hanno di
conseguenza un´apposita legislazione, ma anche quelli che la hanno
non ne controllano spesso l´applicazione", spiega Ivan Checchini,
direttore dell´ AIE - Associazione Italiana Editori, che partecipa
domani e domenica alla prima Conferenza Araba sul Cpyright in
concomitanza con la fiera, il quale dice che "gli italiani si
aspettano che questo sia l´inizio di una maggiore e nuova
sensibilità sul tema, il che porterà a un incremento di scambi e
traduzioni". Questa Conferenza, sottolinea, "é importantissima, è la
prima volta che viene affrontato pubblicamente con questi paesi il
tema del rispetto della proprietà intellettuale e viene fatto con
partecipanti internazionali ad altissimo livello. Del resto sono tra
gli organizzatori l´Ompi, Organizzazione mondiale per la proprietà
intellettuale che, per l´Onu, gestisce la Convenzione di Berna,
l´Unione internazionale degli editori e l´Associazione degli editori
arabi. In più, per aderire al WTO, l´Organizzqazione mondiale del
commercio, per i vari paesi è obbligatorio dar corso alla
Convenzione di Berna. La Russia, per fare un esempio, l´ha fatto
proprio per questa ragione". Bisogna naturalmente superare, per
Cecchini, il problema economico: "Si mettono avanti motivi
economici, quando non si rispetta in questa area del mondo, il
copyright. Editori e scrittori in questi paesi non vivono
situazioni, in genere, particolarmente floride, è vero, ma è anche
vero che quando si vendono loro diritti se ne tiene conto e i prezzi
sono assolutamente diversi, minimi rispetto a quelli che vengono
trattati nei paesi avanzati. L´importante è, per vantaggio di tutti,
far valere il principio". "La Fiera del Cairo, per l´Italia è
un´occasione, una vetrina per mostrare i suoi autori e la sua
produzione editoriale in un mondo dove prevalgono, anche per ragioni
storiche, inglesi e francesi. Ma è anche un´occasione per fare
magari scoperte sul campo nel poco esplorato mondo della produzione
libraria araba". (ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO; PRIMA CONFERENZA ARABA SU DIRITTO AUTORE
(ANSAmed) - IL CAIRO, 26 GEN - E´ al Cairo, in concomitanza con la
39ma Fiera internazionale del Libro in cui l´Italia è ospite d´onore
(aperta sino al 4 febbraio), la sede della prima Arab International
Copyright Conference, prima conferenza araba sul diritto d´autore.
Organizzato per domani e domenica da WIPO (The World Intellectual
Property Organisation) in collaborazione con il Ministero della
cultura egiziano, l´IPA (Associazione internazionale degli editori)
e l´APA (Associazione degli editori arabi), l´appuntamento è in
programma al Cairo International Conference Centre, con partecipanti
di alto livello internazionale. Tra i relatori, anche due italiani:
l´editore Carlo Feltrinelli nella sessione ´Modern Arabic Literature:
Global Publishing Opportunities´ oggi e il direttore dell´AIE Ivan
Cecchini in quella conclusiva ´Looking Forward´ domani sul tema
´Developing the publishing skills base´. (ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO; ANCHE UNIVERSITA´ UNINETTUNO TRA OSPITI
(ANSAmed) - ROMA, 25 GEN - L´Università Telematica Internazionale
Uninettuno, la prima università euro-mediterranea a distanza, prende
parte come ospite alla Fiera del Libro del Cairo, per presentare un
esempio concreto di dialogo tra culture. Il rettore dell´ateneo,
Maria Amata Garito, parteciperà infatti il 28 gennaio alla tavola
rotonda su "Specificità culturale e società dell´informazione". Alla
conferenza, che avrà per filo conduttore lo scambio e la riflessione
sui rapporti tra le diverse sponde del Mediterraneo, partecipano
anche l´ambasciatore d´Italia in Egitto Antonio Badini e
l´ambasciatore del Senegal in Egitto Barbacar Samb. "Stiamo creando
il capitale più importante, quello della conoscenza - spiega Garito
- grazie ai corsi universitari e di formazione professionale
realizzati in quattro lingue incluso l´arabo, e grazie al network di
risorse umane e tecnologiche che abbiamo creato, gli studenti
europei ed arabi potranno apprendere dalle reciproche culture liberi
di pregiudizi, mentre le università potranno mostrare al mondo
l´immenso patrimonio culturale che il Mediterraneo possiede".
L´università Uninettuno ha già aperto due poli tecnologici per
l´insegnamento a distanza a Rabat e al Cairo. Proprio al Cairo un
centinaio di studenti egiziani della Helwan University stanno già
seguendo i corsi a distanza di ingegneria informatica sul canale
satellitare Rai Nettuno Sat1 e sul sito internet
www.uninettunouniversity.net: pur studiando nella loro lingua madre
e senza muoversi dal loro paese, gli studenti otterranno un titolo
di studio riconosciuto in Italia, in Europa e in Egitto. L´ateneo a
distanza, che si propone come strumento di internazionalizzazione
delle conoscenze e di dialogo tra le culture grazie ai nuovi
strumenti tecnologici, nel 2006 ha vinto il premio ´Hot Bird TV
Awards´ per la sezione Culture and Education come miglior canale
satellitare dell´area euro-mediterranea. (ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO; NO A POLITICA, SCRITTORI PROTESTANO
(di Barbara Alighiero) (ANSAmed) - IL CAIRO, 26 GEN - Politica
tenuta fuori dalla Fiera Internazionale del Libro del Cairo? Ironia
e sdegno hanno accolto le dichiarazioni del nuovo direttore della
fiera Nasser al Ansari che vorrebbe limitare la manifestazione a un
mercato di libri a buon prezzo. "Riflette il timore che il regime ha
dell´opposizione - dice lo scrittore Alaa Al Aswani, autore del best
seller ´Palazzo Yacoubian´ - è normale che un vecchio ufficiale di
polizia come Ansari prenda simili decisioni. In ogni caso, sarà
difficile tenere la politica fuori dalla porta". Aperta dal 25
gennaio al pubblico, la 39/a edizione della principale
manifestazione del settore nel mondo arabo è in effetti molto di più
di una grande libreria, grazie anche al programma dell´Italia, Paese
ospite d´onore, che prevede la partecipazione alle tavole rotonde di
decine di uomini di cultura egiziani, non facili e spesso
controversi. "Se volete la politica dovete cercarla altrove", ha
detto Ansari ai giornalisti egiziani. "D´ora in poi, l´attività
della Fiera consisterà nel vendere libri a buon prezzo", ha aggiunto
Ansari, già direttore dell´Arab World Institute di Parigi e da
quest´anno alla guida delle Fiera del Cairo. Della stessa opinione
anche lo scrittore Gamal al Ghitani, autore fra l´altro di ´Zayni
Barakat´: "é impossibile separare la cultura dalla politica... se
Ansari vuole fare una Fiera progressista deve lasciare tutte le
porte aperte. E poi perché invitare proprio l´Italia se non si vuole
parlare di politica? Bisogna invece approfittare dell´esperienza
italiana e della sua storia di politica dibattuta a tutto campo".
Dimostrazioni sono state represse nelle due ultime edizioni di
questa manifestazione che, fino a qualche anno fa, era l´unica
occasione per poter discutere di politica in pubblico in Egitto. Il
moderato vento di riforme del 2005, frenato anche dagli avvenimenti
nella regione - come la vittoria del movimento islamico Hamas nelle
elezioni legislative palestinesi esattamente un anno fa che ha
agitato lo spettro di un avvento dei Fratelli musulmani in Egitto -
ha portato senza dubbio una maggiore libertà di espressione, quanto
meno sui giornali. Ma qualsiasi forma di protesta continua a essere
soffocata, con più o meno violenza. "Ansari ora proibisce di parlare
di politica, poi magari anche di comprare libri sull´argomento",
dice George Ishak, coordinatore di Kefaya (Basta!), un movimento
popolare che ha avuto un suo momento di gloria un paio di anni fa
quando è riuscito a imporsi nelle piazze, con slogan contro il
regime. Molto ridotto, per dimensioni e attività, il movimento
tenterà di organizzare una manifestazione in un giorno da definire,
che sarà annunciato alla vigilia per motivi di sicurezza. "E´ una
decisione, quella di Ansari, che si inserisce nel clima soffocante e
chiude un´altra porta davanti alla libertà di espressione
dell´opposizione", aggiunge Ishak. (ANSAmed)
LIBRI: FIERA CAIRO, PRIMA CONFERENZA SU DIRITTO D´AUTORE
(ANSAmed) - IL CAIRO, 26 GEN - Si terrà al Cairo, nell´ambito della
39ma Fiera internazionale del Libro, la prima conferenza araba sul
diritto d´autore. L´incontro, organizzato da WIPO (The World
Intellectual Property Organisation) in collaborazione con il
Ministero della cultura egiziano, l´IPA (l´Associazione
internazionale degli editori) e l´APA (l´Associazione degli editori
arabi), è in programma domani e domenica al Cairo International
Conference Centre. Tra i relatori figurano anche due italiani:
l´editore Carlo Feltrinelli, che interverrà nella sessione ´Modern
Arabic Literature: Global Publishing Opportunities´, e il direttore
dell´AIE, Ivan Cecchini, che interverrà invece nella sessione
conclusiva, in programma il giorno dopo, che verterà sul tema
´Developing the publishing skills base´. (ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO, ORIENTALISMO SOTTO ACCUSA
(ANSAmed) - IL CAIRO, 25 GEN - Orientalismo sotto accusa in una
delle prime tavole rotonde del ricco programma dell´Italia, ospite
d´onore alla 39/a edizione della Fiera Internazionale del Libro del
Cairo che si è aperta oggi al pubblico nella capitale egiziana.
"Esiste ancora un ruolo per l´orientalismo? ": alla domanda hanno
risposto, su posizioni molto diverse, Hassan Hanafi, docente di
filosofia all´Università del Cairo, Antonino Pellitteri, docente di
Storia dei Paesi islamici all´Università di Palermo, Alaa Al Aswani,
scrittore autore del best seller ´Palazzo Yacoubian´, e Michele
Capasso, presidente della Fondazione laboratorio mediterraneo. A
Capasso, che ha accusato l´orientalismo di "essere responsabile di
aver confuso le idee e indotto a incomprensioni", e ha criticato gli
orientalisti che "chiusi nel loro guscio, nella loro gabbia, perdono
di vista la velocità con cui il mondo cammina", ha risposto
Pellitteri: "sono un orientalista e mi onoro di essere tale". Per il
professore siciliano non c´é un solo orientalismo, ma molti diversi,
e la questione è ben più complessa delle false semplificazioni. C´é
un orientalismo coloniale, ma c´é anche quello sapiente, quello
dell´Enciclopedia dell´Islam che farebbe bene a consultare chi vuole
parlare dell´argomento. Pellitteri ha parlato del dispotismo
orientale, del senso etnico della Storia, dell´arabismo in funzione
antiturca, ma anche di Leone Caetani e della sua opera, dell´inizio
dello scorso secolo, fondamentale per conoscere il mondo arabo. "Non
voglio fare un elogio dell´orientalismo, so bene che è stato
strumento coloniale.... ma ci sono più orientalismi", ha concluso il
professore. Capasso, negando che esiste alcuno "shock di
civilizzazioni", ha denunciato invece lo "shock d´ignoranza": il
mondo arabo conosce al 70 per cento quello occidentale, mentre in
occidente solo al 3 per cento si conosce l´islam. Servono più
traduzioni, anche di materiale "povero", come fumetti o manuali,
perché si colmi questo divario. Hanafi ha sottolineato come il mondo
islamico si senta sotto "un secondo attacco", e soffra della
"apartheid" nei suoi confronti. Mentre Aswani, da scrittore, ha
detto che la letteratura non conosce religioni o etnie.
L´ambasciatore d´Italia al Cairo, Antonio Badini, è intervenuto: pur
essendoci dei bravi orientalisti, l´orientalismo come tale è oggi
deve essere ridefinito. Fra le domande una è stata rivolta in
particolare all´Italia: come mai non sa sfruttare politicamente la
molta "italofilia" presente nel mondo arabo? Ma non c´é stata
risposta.(ANSAmed)
2007-01-25 19:13
LIBRI: FIERA CAIRO; GALAL AMIN CONTRO TUTTO E TUTTI
(di Barbara Alighiero). (ANSAmed) - IL CAIRO, 25 GEN - Amava e ama i
Beatles, è sposato con un´inglese, ha studiato in Inghilterra e
negli Stati Uniti, ed è oggi forse la voce laica più critica nel
mondo arabo contro "pregiudizi e preconcetti" dell´Occidente. Galal
Amin, autore di 30 libri in arabo e inglese, è uno dei controversi
protagonisti della 39/a edizione della Fiera Internazionale del
Libro del Cairo inaugurata martedì. ´The illusion of the progress in
the Arab world´ (L´illusione del progresso nel mondo arabò) è
l´ultima opera del noto economista, professore all´American
University del Cairo. Il titolo parla da sé: credere che la Storia
sia un continuo inarrestabile movimento verso il meglio, cioé che il
futuro sia necessariamente migliore del passato, è un´illusione. E
su questa base voler imporre concetti occidentali al mondo arabo è
sbagliato e controproducente. "Faccio molto discutere, ma ancora
nessuno ha fatto una fatwa (decreto religioso) contro di me", dice
il professore, con una calda risata, nella sua villa a Mahdi, un
quartiere residenziale di viali ombreggiati da rigogliosi seppur
trascurati alberi. Il caos della metropoli si sente solo in
lontananza. Amin, una sessantina d´anni, è critico su tutto,
sull´imposizione di diritti umani i cui valori debbano essere per
forza occidentali; e su una democrazia che proprio in Occidente sta
denunciando tutta la sua decadenza: "E´ una civiltà malata e si vede
chiaramente". Disprezza la tecnologia che si risolverebbe in
sostanza solo in consumismo, condanna il capitalismo e le
privatizzazioni del governo attuale egiziano di Ahmed Nazif. Ma,
soprattutto, critica quel senso di inferiorità rispetto agli
occidentali di cui soffrono gli intellettuali arabi. Da un punto di
vista economico, Amin se la prende in particolare con i rapporti
delle organizzazioni internazionali "solo cifre che non tengono
conto di altri fattori". Rapporti, come quello dell´Undp (il
programma di sviluppo delle Nazioni Unite) del 2005 che denunciava
la mancanza di democrazia e libertà nel mondo arabo. Il terrorismo,
per Amin, è una parola creata dall´Occidente per trovare nuovi
astratti nemici dopo il crollo del comunismo. E lo scontro di
civiltà è un´altra invenzione occidentale. "Scontro presume due
forze, mentre qui chiaramente ce ne è una sola che si vuole imporre
sull´altra", dice il professore, secondo il quale l´unica speranza
per non arrivare davvero ad un conflitto è l´emergere di un terzo
elemento, vedi la Cina o l´India, o tutte e due insieme. Quante
siano le possibilità, non osa prevedere. Di sé dice di essere
"popolare: i miei libri si vendono bene, anche se non ho
quell´impatto sociale che avrei se parlassi da un punto di vista
religioso". (ANSAmed). 2007-01-25 13:01
LIBRI: FIERA CAIRO, MUBARAK VISITA PADIGLIONE ITALIA
(ANSAmed) - IL CAIRO, 23 GEN - Con una visita al padiglione
dell´Italia, Paese ospite d´onore, il presidente egiziano Hosni
Mubarak ha aperto oggi la 39/a edizione della Fiera Internazionale
del Libro del Cairo, la principale del settore nel mondo arabo. La
Fiera, che sarà aperta al pubblico da giovedì fino al 4 febbraio,
vede la partecipazione di 26 Paesi e 667 editori, con 400 seminari e
convegni sui rapporti tra diverse culture, lo sviluppo del nucleare
ad uso pacifico e il ruolo della società civile. La partecipazione
italiana si articola in un programma culturale di mostre, incontri e
spettacoli, e in due spazi espositivi, nei quali quaranta case
editrici italiane esporranno e venderanno i loro libri e le
traduzioni arabe disponibili. Sono previste diverse tavole rotonde,
che hanno come filo conduttore il confronto, lo scambio e la
riflessione sui rapporti tra le sponde del Mediterraneo sia dal
punto di vista culturale che politico ed economico. Cinque regioni
italiane - Basilicata, Campania, Piemonte, Lazio e Puglia -
racconteranno il loro territorio attraverso letture e proiezioni. Un
concerto di Eugenio Bennato concluderà la giornata di oggi
dell´inaugurazione A Naguib Mahfouz, il premio Nobel morto lo scorso
anno, la Fiera dedicherà seminari a cui parteciparanno critici
letterari e specialisti della sua opera, che verrà esposta in arabo
e nelle traduzioni in 40 lingue. Vedette di questa edizione è lo
scrittore turco premio Nobel Orhan Pamuk, che parteciperà il 25
gennaio a un seminario sulla sua vita e le sue opere.
All´inaugurazione, chiusa al pubblico, hanno assistito il primo
ministro Ahmed Nazif con altri membri del governo, il presidente
dell´Autorità generale per i libri, che organizza la Fiera, e una
delegazione italiana guidata dall´ambasciatore in Egitto Antonio
Badini.(ANSAmed)
LIBRI: FIERA CAIRO, AL ASWANI ROMPE ALTRI TABU´ ***
(di Salwa Salem) (ANSAmed) - IL CAIRO, 23 GEN - Cinque anni dopo la
pubblicazione del best seller ´Palazzo Yacoubian´, Alaa al Aswani
torna in libreria con un nuovo romanzo, ´Chicago´, che ancora una
volta attacca tabù religiosi, sessuali e politici, attraverso il
racconto della vita di professori e borsisti egiziani in
un´università degli Stati Uniti. ´Chicago´, una critica senza veli
al regime del presidente Hosni Mubarak, sarà presentato alla Fiera
internazionale del libro del Cairo che si apre domani, alla presenza
del presidente egiziano. A differenza del suo precedente romanzo,
che rifiutato da molte case editrici era stato pubblicato a spese
dello stesso autore, ´Chicago´ è uscito con la più importante casa
editrice araba ´Al Shorouk´, che, si dice, abbia pagato il compenso
più alto mai ottenuto da uno scrittore egiziano. Come in ´Palazzo
Yacoubian´ (in Italia uscito lo scorso anno con Feltrinelli),
´Chicago´ si basa sull´esperienza personale dell´autore, che nella
metropoli americana ha conseguito il dottorato in medicina. Aswani
ambienta la vicenda nel periodo dopo gli attentati dell´11 settembre
2001 per descrivere l´islamofobia che regna negli Stati Uniti. E´
una critica alla "stupidità" dell´amministrazione di George W. Bush,
ma è assieme e principalmente una condanna di Mubarak e dello Stato
poliziesco che è diventato ormai l´Egitto. Giovani donne velate,
copti perseguitati, opportunisti politici, dissidenti e
contestatori, ma anche emigranti egiziani spersi nella confusione
tra valori occidentali e orientali riempiono il romanzo, che si
svolge in un alternarsi di ironia drammatica e suspence. Il
protagonista Naguib Abdel, rifiutato per un incarico prestigioso in
un´università del Cairo perché si oppone al regime, ha come migliore
amico un brillante chirurgo respinto dall´insegnamento in facoltà
perché copto, ma, malgrado la sua laicità, non riesce a superare i
decenni di odio e ostilità e conservare la pur perfetta relazione
con una giovane ebrea americana, Windy che lo lascerà: "Apparteniamo
a due mondi diversi, io ai nemici del tuo Paese... anche se mi ami,
non potrai mai dimenticare che sono ebrea". Ed è un´altra storia
d´amore a triste fine che descrive l´avanzata dell´islam politico in
una società sostanzialmente laica. Il libro sarà presto tradotto in
francese e in inglese e i produttori del film ´Palazzo Yacoubian´ ne
hanno già comprato i diritti cinematografici. (ANSAmed).
2007-01-22 19:31
LIBRI: FIERA CAIRO, PER PRIMA VOLTA PADIGLIONE DIRITTI UMANI
(ANSAmed) - IL CAIRO, 22 GEN - La Fiera Internazionale del Libro del
Cairo, che si apre domani nella capitale egiziana fino al 4
febbraio, avrà per la prima volta nei suoi quasi quarant´anni di
storia un padiglione dedicato alle pubblicazioni sui diritti umani
di Organizzazioni non governative. L´Associazione nazionale per i
diritti umani (Nahr) ha detto che questa è un buona opportunità per
far circolare il materiale pubblicato, per lo più ricerche, e avere
un contatto diretto con il pubblico. Fino a questo momento sono sei
le Ong che hanno dato la loro adesione, su una cinquantina presenti
in Egitto, ha detto ad ANSAmed Gamal Manaa di Human rights
information. (ANSAmed).
2007-01-22 17:55
LIBRI: FIERA CAIRO,ITALIA REGALA COPIA MANOSCRITTO A MUBARAK
(ANSAmed) - IL CAIRO, 22 GEN - In occasione della Fiera
Internazionale del Libro del Cairo, che si apre domani nella
capitale egiziana con ospite d´onore l´Italia, il governo italiano
ha regalato al presidente Hosni Mubarak una copia anastatica
numerata di un manoscritto di un´antologia poetica risalente al Nono
secolo. L´antologia, di opere dello scrittore arabo Ibn Dawoud al
Asfahani, include diverse poesie che riflettono gli scambi fra il
mondo islamico e cristiano dell´epoca. Il testo originale è
conservato presso il fondo arabo della Biblioteca reale di Torino. (ANSAmed).
2007-01-22 17:54
LIBRI: FIERA CAIRO, REGIONE PUGLIA PRESENTA BIBLIOTECA MED
(ANSAmed) - BARI, 22 GEN - Anche la Regione Puglia parteciperà alla
39/a edizione della Fiera Internazionale del Libro del Cairo in
programma da domani al 4 febbraio. La Puglia promuoverà
l´appuntamento del 25 gennaio alle 17, nella Sala 3 del Padiglione
Italiano, con la proiezione del video ´Puglia, tesori infiniti´. In
particolare, l´Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di
Lecce illustrerà l´attività della Biblioteca del Mediterraneo
istituita presso la sede del´Istituto a Martignano, in cui rientra
il recente accordo di collaborazione con la Biblioteca ´La Penna
Palestinese´ di Gerusalemme, firmato con la poetessa Hanna Awad
nella sua recente visita a Lecce. Altra importante iniziativa
dell´Istituto è la traduzione in italiano di viaggiatori arabi a
cominciare dal famosissimo viaggiatore marocchino Ibn Battuta,
all´egiziano Rifà A Rafi Thatawi ed al viaggiatore libanese Ahmad
Faris Shidyaq. L´iniziativa è frutto di una collaborazione tra il
Dipartimento di lingue e letterature arabe dell´Università di Lecce
e di Palermo e la casa editrice Argo di Lecce. (ANSA)
2007-01-22 16:21
LIBRI: FIERA CAIRO, DAL PIEMONTE PUBBLICAZIONI ED EVENTI
(ANSAmed) - TORINO, 22 GEN - Non solo una selezione della più
interessante editoria regionale e delle pubblicazioni che raccontano
per parole e immagini le attrazioni artistiche del territorio, ma
anche un momento di incontro col pubblico con un recital. Così si
presenta la Regione Piemonte alla Fiera del libro del mondo arabo
che apre i battenti domani al Cairo. Il Piemonte è una delle cinque
regioni italiane che partecipano alla manifestazione, di cui l´
Italia è ospite d´ onore. In particolare vi saranno le pubblicazioni
sul paesaggio culturale regionale e, il 28 gennaio, un doppio
evento. Si comincia con un recital inedito, tra parole e note, che
ha come protagonista Mimmo Locasciulli, che canta le poesie di
Leonard Cohen. A seguire un incontro tra due protagonisti della
scena culturale di Italia ed Egitto: lo scrittore e direttore della
Fiera internazionale del Libro di Torino, Ernesto Ferrero, e Gamal
Al-Ghitany, uno dei più importanti narratori egiziani. il dialogo
riguarderà il tema "Lingua madre". Si affiancherà all´ esposizione e
agli eventi un classico souvenir per chi visita un Paese straniero,
le cartoline. Il Piemonte nel cofanetto "Cartoline d´ Italia",
distribuito ai visitatori della Fiera, porta due immagini
significative che ritraggono spazi di grande fascino: la "Galleria
di Diana" della Reggia di Venaria, che sarà riaperta al pubblico nel
settembre di quest´ anno e che fa parte di un vasto complesso
barocco alle porte di Torino, oggetto del più grande cantiere
europeo per il restauro di un bene storico-artistico; e una sala del
Castello di Rivoli (Torino), che ospita il Museo d´ Arte
Contemporanea. (ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO, PER REGIONE LAZIO UNA VETRINA IMPORTANTE
(ANSAmed) - ROMA, 22 GEN - In occasione della sua partecipazione
alla Fiera internazionale del Libro del Cairo, la Regione Lazio
propone una rassegna selezionata dell´editoria laziale, una
proiezione tematica sulla cultura del territorio e un omaggio ai
visitatori del padiglione italiano con cartoline rappresentative del
fascino del tessuto artistico e paesaggistico della regione. Per il
Lazio, le immagini rappresentative del cofanetto ritraggono la
spiagga di Chiaia di Luna sull´Isola di Ponza e una veduta degli
scavi di Ostia Antica. Oltre all´esposizione delle pubblicazioni sul
paesaggio culturale laziale, il Lazio dà appuntamento al pubblico
della Fiera sabato 27 gennaio alle ore 17, presso la Sala 3 del
Padiglione Italiano, per la proiezione del video "Regione Lazio, tra
innovazione e tradizione". "E´ una vetrina importante per l´editoria
laziale - ha detto l´assessore laziale alla piccola e media impresa,
commercio e artigianato Francesco De Angelis, il cui assessorato
partecipa all´evento - che si presenta al pubblico internazionale
con una selezione di volumi di pregio inerenti al turismo,
all´archeologia ed alla cultura regionale. La Fiera del Cairo è
infatti la principale manifestazione africana in assoluto".(ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO, CAMPANIA DONA 500 VOLUMI
(ANSAmed) - NAPOLI, 22 gen - Cinquecento volumi editi in Campania
saranno donati all´Istituto italiano di Cultura del Cairo al termine
della Fiera Internazionale del Libro che si svolge da domani al 4
febbraio e alla quale cinquantadue editori delle province di Napoli,
Salerno, Caserta, Avellino e Benevento saranno presenti nel
Padiglione Italia che ospiterà anche gli editori di Piemonte, Lazio,
Puglia e Basilicata. E´ la prima partecipazione della Regione
Campania alla manifestazione egiziana che è divenuta nel corso degli
anni uno degli eventi culturali internazionali di maggiore
importanza sia per il numero delle case editrici presenti sia per
quello dei visitatori. Quest´ anno l´Italia è l´ospite d´onore. La
presenza della Regione Campania al Cairo vuol essere un´azione di
promozione per l´ incremento degli scambi culturali con il mondo
arabo in generale e i Paesi del Mediterraneo in particolare.
Nell´ambito della rassegna "Paesaggi culturali italiani" sarà
proiettato il 25 gennaio nel Padiglione Italia il documentario
"Campania, una terra alla luce del sole". Altre iniziative saranno
svolte nei giorni successi a cura del Settore Musei e Biblioteche e
del Servizio Cultura dell´ente regionale.(ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO, BASILICATA PRESENTA VIAGGIO IN 3 LINGUE
(ANSAmed) - POTENZA, 22 GEN - Un diario di viaggio in tre lingue
(arabo, inglese e italiano) che ripercorre i luoghi più affascinanti
della Basilicata e legati alla tradizione araba: è questa una delle
novità editoriali che la Regione Basilicata presenterà alla Fiera
internazionale del libro del Cairo, in programma da domani, 23
gennaio, al 4 febbraio. La pubblicazione, curata dalle edizioni "La
Bautta" di Matera e voluta dalla Regione Basilicata, è stata
presentata oggi, a Potenza, nel corso di un incontro con i
giornalisti: "Abbiamo ritenuto opportuno - ha detto l´ assessore
regionale alla cultura, Carlo Chiurazzi - ricostruire la cultura
araba presente in Basilicata. Uno sforzo legato all´ importanza
dell´ evento egiziano e alla nostra attenzione all´ area
euro-mediterranea". Il libro, stampato in mille esemplari, prende
spunto da un testo del 1150 commissionato da Ruggero secondo ad un
geografo arabo: "Abbiamo concepito il testo - ha spiegato l´ editore
Giuseppe Barile - come l´ incontro tra due culture. Le prime 60
pagine rappresentano la visione del mondo legata alla Basilicata. Le
altre 60, ma in senso inverso, sono scritte in arabo e legate alla
terra del Profeta che guarda al Mediterraneo, e le due parti si
incontrano esattamente a metà del libro". La Regione inoltre
distribuirà gratuitamente, durante la fiera del Cairo, anche una
seconda pubblicazione, stampata in duemila esemplari, che ripercorre
gli angoli più belli della Basilicata attraverso foto e brevi testi,
seguendo il percorso geografico dei principali fiumi lucani, dallo
Ionio ai confini con Campania e Basilicata. (ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO; CAMERA D´AFFLITTO, ANDARE OLTRE LE PAURE
(ANSAmed) - ROMA, 22 GEN - Ben vengano occasioni come la Buchmesse,
che nel 2002 ebbe gli arabi come ospiti d´onore, e ora la loro più
grande Fiera del libro, quella del Cairo, che da domani al 4
febbraio avrà l´Italia come ospite d´onore alla sua 39/ma edizione.
"Questo perché, nonostante l´11 settembre, in questi anni la nostra
conoscenza della realtà araba è un pochino migliorata, ma resta
troppo carica di stereotipi e generalizzazioni, di paure
soprattutto": lo sostiene Isabella Camera D´Afflitto, docente di
letteratura araba all´Istituto Orientale di Napoli. "Quella del
Cairo ha il vantaggio di essere una situazione opposta a quella di
Francoforte: mentre nel 2002 erano gli arabi che si presentavano e
cercavano contatti, ora siamo noi, invitati ad andare a conoscerli e
scoprirli sul luogo", spiega sempre la Camera D´Afflitto, una delle
persone più attive in Italia nel creare scambi e traduzioni tra i
due mondi, tanto che alla Fiera egiziana sarà la prima italiana a
ricevere il Premio internazionale per la traduzione. "Al Cairo ci si
accorgerà che è una grande metropoli - continua la studiosa - e che
c´é poco di tutto quell´ esotismo che ancora imprigiona la nostra
visuale. I tanti incontri in programma tra autori italiani e arabi
mostreranno la qualità e levatura dei loro grandi intellettuali, ben
distanti dalle voci fondamentaliste che sembrano spesso le uniche a
aver eco dalle nostre parti". Tutto questo, naturalmente,
ricordandoci che "anche nel mondo arabo non si fa molto per
conoscere davvero la nostra cultura e il dibattito che c´é in
occidente e che, da una parte e dall´ altra, coloro che fanno
qualcosa per la conoscenza reciproca sono soprattutto privati e
piccole case editrici". In Italia a tradurre sono la Jouvance
innanzitutto, che è arrivata ai 40 titoli, la Lavoro, la E/O, Ilisso
e qualcun´altro. Le grandi case poi quasi mai traducono dall´arabo,
ma utilizzano le traduzioni francesi o inglesi. "O magari arabi che
scrivono in quelle lingue e hanno successo in Occidente, come Tahar
Ben Jelloun, che invece in Egitto è praticamente sconosciuto" "In
Egitto e nei Paesi arabi si presta molta attenzione alla letteratura
europea e italiana e da tempo si traduce tanto: hanno successo i
classici ottocenteschi francesi e russi, per esempio, ma anche i
nostri scrittori contemporanei sono conosciuti. Pirandello è
pubblicato e letto, ma nessuno da noi conosce il grande drammaturgo
arabo d´inizio Novecento Tanfick Al-hakim. Il più amato degli
italiani è forse Buzzati e in particolare il suo ´Deserto dei
tartari´, poi vengono Calvino, Tabucchi e anche Moravia". L´autore
de ´La noia´ per esempio, sembrerebbe provocatorio in un mondo come
ce lo figuriamo noi, solo dominato dall´integralismo più retrivo.
"Ma la realtà è appunto diversa. Si pensi solo al successo che ha
avuto in Egitto, prima che nel mondo, ´Palazzo Yacoubian´ di
Al-Aswani che pure tratta argomenti scabrosi, a cominciare
dall´omosessualità che è tema del libro. E di romanzi così ne
circolano tanti altri in arabo", conclude la Camera D´Afflitto, che
spera "l´Italia riesca a cogliere e sfruttare l´occasione che le si
offre con questa Fiera del Libro del Cairo, per la quale la nostra
diplomazia ha lavorato tanto e bene".(ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO, PRESENTI 650 EDITORI DI 35 PAESI
(ANSAmed) - IL CAIRO, 22 GEN - Nata nel 1969, la Internatonal Cairo
Book Fair, attrae ogni anno fra un milione e mezzo e i due milioni
di visitatori, non tutti lettori, pochi addetti al settore, molti
curiosi e qualche famiglia che trova sulle aiuole fra i padiglioni
del centro espositivo un´occasione rara di scampagnata nella grande
capitale inquinata dell´Egitto. Ma resta la più importante fiera del
libro nel mondo arabo. 650 editori di 35 Paesi esporranno la loro
produzione in questa 39/a edizione che si terrà dal 23 gennaio al 4
febbraio, con Paese ospite d´onore l´Italia. "Abbiamo 60 editori in
più rispetto allo scorso anno", dice Wahid Abdel Meguid, vice
direttore della General Egyptian Book Organization, l´istituzione
governativa che ha dato vita alla Fiera 30 anni fa, "spinti dalla
necessità di riempire il divario tra la società araba e quella
occidentale". Nel 2006, la Fiera è stata visitata da un milione e
mezzo di persone, il 25 per cento in meno rispetto al 2005. Ma,
secondo il ministero della Cultura, si è trattato di un calo dovuto
alla coincidenza della manifestazione con gli esami scolastici di
metà anno. "In ogni caso, resta la più importante del Medio Oriente
e la seconda dopo quella di Francoforte", afferma Meguid. Non tanto
punto di riferimento per contratti, la Fiera é diventata un momento
di interscambio culturale. Quest´anno, uno dei temi al centro del
dibattito sarà il conflitto tra islam e occidente. A Naguib Mahfouz,
il premio Nobel morto lo scorso anno, la Fiera dedicherà seminari
cui parteciperanno critici letterari e specialisti della sua opera,
che verrà esposta in arabo e nelle traduzioni in 40 lingue. Ci sarà
anche la prima edizione egiziana di ´Awalad Haretna´ (Il rione dei
ragazzi), il romanzo pubblicato nel 1959 e 1960 a puntate sul
quotidiano al Ahram e poi proibito per anni per blasfemia. Il libro,
pubblicato a suo tempo in Libano e edito in varie lingue ma uscito
in Egitto solo dopo la morte dell´autore (non è chiaro se non fosse
lui stesso negli ultimi anni ad opporsi alla pubblicazione), è già
un best seller. Vedette di questa edizione sarà lo scrittore turco
premio Nobel Orhan Pamuk, che parteciperà il 25 gennaio a un
seminario sulla sua vita e le sue opere. La Egyptian Book
Organization si é aggiudicata i diritti per la traduzione in arabo
di diversi libri di Pamuk. Tutti i libri stranieri che vengono
presentati alla Fiera passano il controllo del ministero
dell´Informazione, ma dallo scorso anno l´Organizzazione e il
ministero hanno raggiunto un accordo perché non venga proibito
nessun testo, ha detto Meguid. Nel 2006 sono stati pubblicati in
Egitto circa diecimila nuovi titoli, il 25 per cento di carattere
religioso, il 17 per cento letterario e il 10 per cento scientifico.
"I libri più letti sono generalmente quelli religiosi, mentre le
traduzioni sono dirette solo a un´elite", afferma Meguid. (ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO AL VIA, ITALIA OSPITE D´ONORE
(ANSAmed) - IL CAIRO, 22 GEN - E´ l´Italia il Paese ospite d´onore
alla 39/a edizione della Cairo International Book Fair, la più
antica e più importante fiera libraria del mondo arabo, in programma
da domani al 4 febbraio nella capitale egiziana. La partecipazione
italiana si articola in un programma culturale di mostre, incontri e
spettacoli, e in due spazi espositivi, nei quali quaranta case
editrici italiane esporranno e venderanno i loro libri e le
traduzioni arabe disponibili. Ospiti del Padiglione Italia saranno,
tra gli altri, Niccolò Ammaniti, Ascanio Celestini, Daniele Del
Giudice, Sergio Givone, Marco Lodoli, Claudio Magris, Predrag
Matvejevic, Lidia Ravera, Edoardo Sanguineti, Tiziano Scarpa,
Domenico Starnone, Antonio Tabucchi, che incontreranno il pubblico
egiziano insieme a intellettuali egiziani come Gamal Al Ghitani,
Salwa Baker, Alaa al Aswani, Edward Kharrat, Ibrahim Abdel Meguid.
Il programma prevede diverse tavole rotonde, che hanno come filo
conduttore il confronto, lo scambio e la riflessione sui rapporti
tra le sponde del Mediterraneo sia dal punto di vista culturale, che
politico ed economico. Tra le tematiche affrontate negli incontri,
la tradizione letteraria in Occidente e nel mondo arabo (in
particolare il ruolo della traduzione) sarà al centro di un convegno
con le arabiste Isabella Camera d´Afflitto, Maria Avino e Monica
Ruocco, il caporedattore delle rivista letteraria Fusoul Hoda Wasfi,
il critico letterario Sabry Hafez e il traduttore Khadim Jihad.
Dell´orientalismo e della sua "inattualità " parleranno il
presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, l´arabista
Antonino Pellitteri, lo scrittore Alaa al Aswani, il fondatore del
´Centro di Studi per lo Sviluppo Ibn Khaldun´ Saad Eddin Ibrahim e
il filosofo Hassan Hanafi. Il ruolo dei media nella società
contemporanea sarà l´argomento di un convegno, moderato dal
presidente dell´Ansa Boris Biancheri. Mentre l´ipotesi di una
possibile cooperazione della stampa nei Paesi euro-mediterranei
verrà analizzata nell´ambito di una tavola rotonda con
l´amministratore delegato dell´Ansa Mario Rosso, il rettore della
Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano Giovanni
Puglisi e i giornalisti Lucia Annunziata, Mohammad Ady Fadly, Ayman
El Amir e Galal Aref. Cinque regioni italiane - Basilicata,
Campania, Piemonte, Lazio e Puglia - saranno presenti con un
programma, che attraverso letture e proiezioni, racconterà il loro
territorio. Tra gli oltre quindici spettacoli previsti, una
performance del cantautore e pianista Mimmo Locasciulli su testi di
poesie di Leonard Cohen, e un dialogo tra gli autori Ernesto Ferrero
e Gamal Al Ghitani sul tema Lingua madre. Un concerto di Eugenio
Bennato concluderà la giornata dell´inaugurazione La partecipazione
italiana, come ospite d´onore, è promossa dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali, dal Ministero degli Esteri, dall´Istituto
Italiano di Cultura del Cairo, d´intesa con il Coordinamento
Regioni, l´AIE-Associazione Italiana Editori e in collaborazione con
il Sindacato Italiano Scrittori.(ANSAmed)
2007-01-22 15:37
LIBRI: FIERA CAIRO; 650 EDITORI PER EVENTO CLOU MONDO ARABO
(ANSAmed) - IL CAIRO, 19 GEN - Nata nel 1969, la Internatonal Cairo
Book Fair, attrae ogni anno fra un milione e mezzo e i due milioni
di visitatori, non tutti lettori, pochi addetti del settore, molti
curiosi e qualche famiglia che trova sulle aiuole fra i padiglioni
del centro espositivo un´occasione rara di scampagnata nella grande
capitale inquinata dell´Egitto. Ma resta la più importante fiera del
libro nel mondo arabo. 650 editori di 35 Paesi esporranno la loro
produzione in questa 39/a edizione che si terrà dal 23 gennaio al 4
febbraio, con l´Italia Paese ospite d´onore. "Abbiamo 60 editori in
più rispetto allo scorso anno", dice Wahid Abdel Meguid, vice
direttore della General Egyptian Book Organization, l´istituzione
governativa che ha dato vita alla Fiera 30 anni fa, "spinti dalla
necessità di riempire il divario tra la società araba e quella
occidentale". Nel 2006, la Fiera è stata visitata da un milione e
mezzo di persone, il 25 per cento in meno rispetto al 2005. Ma,
secondo il ministero della Cultura, si è trattato di un calo dovuto
alla coincidenza della manifestazione con gli esami scolastici di
metà anno. "In ogni caso, resta la più importante del Medio Oriente
e la seconda dopo quella di Francoforte", afferma Meguid. Nel corso
del tempo la Fiera è diventata un´ importante momento di
interscambio culturale. Quest´anno, uno dei temi al centro del
dibattito sarà il conflitto tra islam e occidente. A Naguib Mahfouz,
il premio Nobel morto lo scorso anno, la Fiera dedicherà seminari
cui parteciperanno critici letterari e specialisti della sua opera,
che verrà esposta in arabo e nelle traduzioni in 40 lingue. Ci sarà
anche la prima edizione egiziana di ´Awalad Haretna´ (Il rione dei
ragazzi), il romanzo pubblicato nel 1959 e 1960 a puntate sul
quotidiano ´al Ahram´ e poi proibito per anni per blasfemia. Il
libro, pubblicato a suo tempo in Libano ed edito in varie lingue ma
uscito in Egitto solo dopo la morte dell´autore (non è chiaro se non
fosse lui stesso negli ultimi anni ad opporsi alla pubblicazione), è
già un best seller. Vedette di questa edizione sarà lo scrittore
turco premio Nobel Orhan Pamuk, che parteciperà il 25 gennaio a un
seminario sulla sua vita e le sue opere. La Egyptian Book
Organization si é aggiudicata i diritti per la traduzione in arabo
di diversi libri di Pamuk. Tutti i libri stranieri che vengono
presentati alla Fiera passano il controllo del ministero
dell´Informazione, ma dallo scorso anno l´Organizzazione e il
ministero hanno raggiunto un accordo perché non venga proibito
nessun testo, ha detto Meguid. Nel 2006 sono stati pubblicati in
Egitto circa diecimila nuovi titoli, il 25 per cento di carattere
religioso, il 17 per cento letterario e il 10 per cento scientifico.
"I libri più letti sono generalmente quelli religiosi, mentre le
traduzioni sono dirette solo a un´elite", afferma Meguid. (ANSAmed).
LIBRI: FIERA CAIRO, CAMPANIA DONERA´ 500 VOLUMI
(ANSAmed) - NAPOLI, 17 gen - Cinquecento volumi editi in Campania
saranno donati all´Istituto italiano di Cultura del Cairo al termine
della Fiera Internazionale del Libro che si svolgerà nella capitale
dell´Egitto dal 23 gennaio al 4 febbraio e alla quale cinquantadue
editori delle province di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e
Benevento saranno presenti nel Padiglione Italia che ospiterà anche
gli editori di Piemonte, Lazio, Puglia e Basilicata. E´ la prima
partecipazione della Regione Campania alla manifestazione egiziana
che è divenuta nel corso degli anni uno degli eventi culturali
internazionali di maggiore importanza sia per il numero delle case
editrici presenti sia per quello dei visitatori (nell´edizione del
2006 l´hanno visitata due milioni di persone). Quest´ anno l´Italia
è l´ospite d´onore. La presenza della Regione Campania al Cairo vuol
essere un´azione di promozione per l´ incremento degli scambi
culturali con il mondo arabo in generale e i Paesi del Mediterraneo
in particolare. Nell´ambito della rassegna "Paesaggi culturali
italiani" sarà proiettato il 25 gennaio nel Padiglione Italia il
documentario "Campania, una terra alla luce del sole". Altre
iniziative saranno svolte nei giorni successi a cura del Settore
Musei e Biblioteche e del Servizio Cultura dell´ente regionale.
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