ISLAM: MONDO ISLAMICO UNITO E CRITICO SU
GLOBALIZZAZIONE
(ANSAmed) - NAPOLI,
25 MAG - "In che misura oggi i musulmani sono ostili e hanno una
percezione negativa nei confronti degli Stati Uniti, dell'Europa e
più in generale verso il fenomeno della globalizzazione", questo è
il tema che ha animato l'analisi socio-politica post-11 settembre,
illustrata da Mark LeVine, professore di storia del mondo islamico
presso l'Università della California - Irvine, durante l'ultimo
incontro tenutosi ieri nell'ambito del II Ciclo di Conferenze sul
Mediterraneo promosso dalla Fondazione Mediterraneo a Napoli. LeVine
ha illustrato nella sua relazione la complessità di opinioni
all'interno del vasto mondo islamico, mostrando come la percezione
della globalizzazione assume un connotato negativo per gran parte
della popolazione musulmana perché percepita come "elemento di
dominazione da parte dell'Occidente". Una complessità interna da cui
emerge secondo LeVine "una schizofrenia culturale per effetto della
globalizzazione", come nel caso delle giovani generazioni nel mondo
islamico che "odiano l'America, ma ascoltano Britney Spears". Per
LeVine infine "la lotta contro la globalizzazione rappresenta
l'elemento che accumuna le diverse frange e gruppi associativi
nonostante le loro differenze in relazione alla pratica religiosa e
idee politiche", perché la loro condizione socio-economica soffre in
eguale misura la disparità e l'inferiorità rispetto all'Occidente
avanzato. Al termine della sua relazione sono intervenuti Francesca
Corrao, docente presso l'Università L'Orientalé di Napoli e Armando
Salvatore della Fondazione Mediterraneo, che hanno sollevato la
questione della difficoltà odierna di aprire un dialogo interno ai
musulmani e tra gli intellettuali occidentali e le società civili
del mondo musulmano.(ANSAmed). KW1 25/05/2006 17:05 |