GALASSIA
GUTENBERG: RETI DI CITTA' PER UN MARE DI CONFLUENZE
(ANSAMED)
- NAPOLI, 26 FEB - Comuni intenzioni e aspettative, se limitate alla
sfera economica, non sono sufficienti ad 'unire' un "mare di
differenze" come è quello Mediterraneo. Un pensiero quasi in
controtendenza, quello di Pasquale Coppola, docente di Geografia
politica ed economica presso l'Università degli Studi 'L'Orientale
di Napolì e che ieri ha espresso prendendo parte all'incontro dal
titolo "Europa e Mediterraneo: la costruzione di un
incontro". Un evento organizzato a Napoli dalla stessa
Università nell'ambito della prima giornata di Galassia Gutenberg,
la fiera del libro che ha dedicato questa 16/ma edizione proprio al
Mediterraneo. 'Il problema e' che il Mediterraneo non è un mare di
confluenze - spiega Coppola - prevalgono piuttosto le linee di
frattura. E' quindi sulla confluenza che è tutto da costruire e per
farlo c'é bisogno di un progetto politico". Un progetto che,
secondo Coppola, non può essere efficace, anzi, può diventare
pericoloso se rimangono gli Stati i soggetti principali. "Si
pensi al progetto europeo che perde la sua connotazione quando
prevale la dimensione degli Stati singoli". E, allo stesso
modo, la via economica (quella del Processo di Barcellona) è troppo
parziale "perché diventa 'imposta' dove di fatto i
comportamenti di vita e di consumi rimangono estremamente
diversi". Ciò non presuppone comunque una "causa
persa" per Coppola: "Sarebbe utile però cogliere quelle
opportunità che comunque ci sono, penso al concetto di cittadinanza
urbana, per esempio, molto diverso tra sponda sud e sponda nord, ma
che però produce soggetti capaci, di sfruttare magari a livello di
governo locale - la cosiddetta governance - creando reti di città
come quelle che già funzionano in Europa".(ANSAMED) KSY
26/02/2005 14:17
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