GALASSIA
GUTENBERG: NAPOLI ANTICA AL CENTRO DEL MEDITERRANEO
(ANSAMED)
- NAPOLI, 27 FEB - Promuovere nel centro storico di Napoli un
turismo di qualità che permetta la convivenza civile tra abitanti e
visitatori. Questo l'obiettivo del progetto avviato dalla Fondazione
Laboratorio Mediterraneo in collaborazione con l'Associazione Napoli
Centro Antico. Obiettivo espresso nel volume 'Il fascino del Centro
Antico' presentato oggi alla Mostra d'Oltremare di Napoli
nell'ambito della XVI edizione di Galassia Gutenberg. "Il
volume è il frutto di una ricerca sul campo effettuata attraverso
interviste e colloqui con gli abitanti del centro da un'equipe che
ha già lavorato a Firenze e Berlino - spiega ad Ansamed Caterina
Arcidiacono, autrice del libro e vice presidente della Fondazione
Laboratorio Mediterraneo. "Il centro antico di Napoli che va da
Piazza del Gesù a Piazza Duomo è una realtà in trasformazione
finalizzata al turismo - continua - il nostro obiettivo è fare sì
che questa trasformazione non danneggi gli abitanti e la qualità
della loro vita". Promuovere l'artigianato, favorire l'accesso
ai turisti e creare degli spazi per i bambini del quartiere sono tra
gli obiettivi prioritari dell'iniziativa. "Il nostro scopo è
fare in modo che il turista non sia percepito come un
nemico-invasore - dice Arcidiacono - e d'altra parte il bambino del
quartiere non sia considerato dal turista un nemico-molesto. In
altre parole, vogliamo che nel centro antico di Napoli si passi
dalla guerra urbana alla convivenza civile". Un progetto
ambizioso, da realizzare nel centro di una città, al centro del
Mediterraneo, che offre una ricchezza culturale e artistica, unica
in Europa. "Nel 700 per il centro di Napoli transitavano merci
pregiate provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo e
dall'Oriente - sottolinea Alberto Salvatore, presidente
dell'Associazione Napoli Centro Antico, un network di associazioni
di categoria e organizzazioni no-profit. "Tali merci venivano
valorizzate e rese uniche dalle capacità artigianali dei napoletani
- continua - L'esempio più stupefacente di ciò è la mozzarella di
bufala, la cui materia prima veniva dell'India, ma che i napoletani
seppero rendere l'alimento mediterraneo più celebre e apprezzato al
mondo". Proprio sulle possibili sinergie tra materia prima e
capacità locali puntano la Fondazione e l'Associazione nel loro
progetto di valorizzazione del centro antico. "Se quegli scambi
fossero regolarizzati - dice Salvatore - non ci sarebbero più
conflitti tra la 'bancarella' e il negozio di prodotti tipici".
Nel volume, che contiene anche fotografie del centro storico e dei
suoi abitanti, viene anche lanciata l'idea di creare un percorso
turistico dedicato alla 'mediterraneita' del centro anticò.
"Non solo per la presenza di botteghe artigianali e di prodotti
tipici mediterranei, ma anche perché il centro, attraverso i
cuniculi dell'acquedotto, è da sempre l'unica porta d'accesso alla
città. I bizantini prima e gli aragonesi poi, poterono penetrare
nella città, che godeva di una posizione strategica, solo
attraverso la cisterna di Santa Lucia, dietro a Piazza Duomo, nel
cuore di Napoli".(ANSAMED). KTY
27/02/2005 19:31
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