ISLAM: SUL TERRORISMO OCCORRE CHIAREZZA, FLM
(ANSAmed) - NAPOLI,
28 LUG – “Ormai da troppo tempo il Mediterraneo è
percorso da tensioni, crisi e conflitti che lo hanno trasformato
in un mare di sangue lacerando il tessuto di una convivenza pacifica
e prosperosa. La ricorrente recrudescenza del terrorismo e il rischio
di una frattura fra chi crede nel dialogo e chi va dritto allo scontro
di civiltà impone un accresciuto impegno dei Governi ed istanze
della Società civile per promuovere una grande coalizione
dei valori condivisi”. E’ l’appello di Michele
Capasso e della Fondazione Laboratorio Mediterraneo che presiede,
alla luce non solo dei recenti tragici attacchi in Europa e in Egitto
, ma anche al dibattito in corso su “sicurezza” e “prudenza”.
“Le recenti polemiche su alcuni quotidiani italiani in merito
alla pericolosità, addirittura per la sicurezza del nostro
Paese, di un protocollo sottoscritto tra alcune prestigiose Università
italiane e Al Azhar del Cairo impongono qualche riflessione sul
tema”, continua Capasso. “L’ONU di recente ha
ridefinito il concetto di terrorismo identificandolo con tutto ciò
che minaccia e usa violenza, per un qualsiasi motivo, contro le
popolazioni civili. Definizione giusta ma incompleta: non si possono
considerare gli attacchi di terrorismo nel mondo occidentale senza
tener presente l’azione che gli stessi occidentali stanno
svolgendo nei Paesi Musulmani”. Capasso quindi prosegue: “Le
numerose iniziative intraprese per la pacificazione e lo sviluppo
nell’area hanno sinora prodotto progressi parziali e inadeguati,
tuttavia non possiamo né dobbiamo rassegnarci. La Fondazione
Laboratorio Mediterraneo resta in campo e si schiera con le forze
del dialogo e della ragione. Solo così sarà possibile
abbattere le barriere artificiali del mondo arabo”. (ANSAmed).
KSY
28/07/2005 15:57
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