SESSIONE TERZA: LE DONNE E L'ASSOCIAZIONISMO

 

L'associazione è uno strumento che le donne utilizzano in Europa da più di  un secolo per intervenire nella società civile, per essere ascoltate per difendere i propri diritti, le proprie cause, per organizzare azioni solidali o per ovviare alle carenze della società politica, economica, amministrativa, sociale o culturale. Tale rivendicazione si basa su un principio fondamentale: una persona, un voto. Le donne hanno fatto dell'associazione uno spazio libero per agire, per parlare.

Nel corso della discussione, si è ribadito però che bisogna evitare di cadere nell'errore di considerare l'associazione come un palliativo all'assenza della cittadinanza. Al contrario, si deve trattare l'associazione come una via moderna ed innovativa, basata su  principi spesso disprezzati nelle altre forme di intervento, di riunione o di rappresentanza. Bisogna evitare l'eccesso di ottimismo perchè la formula associativa non risolverà tutti i problemi relativi all'esclusione delle donne, siano essi di natura politica od economica. La parola rete, con il suo uso reiterato, può diventare un'esca.

Associarsi significa rispondere ai seguenti interrogativi: Perché? Per chi? Come? Con quali mezzi? Per quanto tempo? Con quali prospettive? Con quali scopi precisi? Quale know-how si richiede? Quali mezzi per divulgare la conoscenza?

Si tratta di rafforzare le capacità di organizzazione e di cooperazione delle ONG e delle istituzioni che lavorano per l'uguaglianza delle opportunità, come l'Istituto Catalano della Donna.

Tra le richieste che sono emerse in questa sessione di lavoro si ricordano:

 

     Permettere che le associazioni sviluppino le proprie capacità di gestione e di organizzazione.

     Attivare piani di formazione indirizzati ai responsabili delle associazioni (elettivi e permanenti).

     Creare una via di comunicazione interassociativa (informazione sulle istituzioni, sui programmi rivolti alle donne, sui mezzi di finanziamento delle associazioni).

     Favorire gli scambi tra le associazioni femminili mediante azioni innovatrici: progetti, programmi e documenti.

     Creare un gruppo di studio, incaricato di proporre il quadro ed i mezzi per l'attivazione di una rete mediterranea delle donne.