OBIETTIVI

 

Questo foro di lavoro su Tecnologia e cooperazione e, più concretamente, lo spazio dedicato alle infrastrutture e ai servizi di telecomunicazione si è posto l'obiettivo di raccogliere consensi che permettano di concepire sia progetti concreti, sia possibilità di cooperazione tra imprese ed istituzioni dei paesi mediterranei.

Questi temi sono stati presi in considerazione dagli agenti sociali coinvolti in questo foro sulle telecomunicazioni - dalle organizzazioni ufficiali fino agli operatori, le imprese produttrici di attrezzature, le università, gli istituti di ricerca e i grandi fruitori dei vari settori dell'economica presenti a questo incontro -, dando spunto ad una serie di riflessioni sugli aspetti concreti di interesse più generale.

La situazione di partenza dell'insieme dei paesi del Mediterraneo presenta notevoli differenze sia per quanto riguarda la disponibilità e la qualità delle sue infrastrutture (capillarità delle stesse, servizi offerti, prezzi, etc.), sia la generalizzazione dell'uso delle applicazioni e la relativa formazione: vale a dire, la disponibilità di capitale umano.

Gli sfasamenti sono abbastanza notevoli. Per esempio, i paesi della costa sud registrano un tasso di penetrazione telefonica media pari al 4,5%, molto distante dalla media del 44% dell'Unione Europea. Bisogna rilevare, comunque, alcune importanti eccezioni come quelle di Israele, Cipro o Malta che raggiungono livelli paragonabili a quelli dei paesi del Nord. Come contropartita, nel corso dell'ultima decade questi paesi hanno avuto dei ritmi di crescita molto elevati  che si collocano tra l'8% e il 15% annuo. Ciò nonostante l'incremento demografico fa sì che il tasso di densità telefonica si mantenga ad un livello più modesto di incrementi.

Un'altra variabile importante da tenere in conto è la domanda non soddisfatta che si colloca tra il 30% e il 50% nei paesi del Mediterraneo del sud e con un tempo di attesa per la connessione telefonica che oscilla tra i 6 mesi, nei paesi con un indice maggiore di densità telefonica, e i 4-6 anni nei paesi meno sviluppati. Secondo il parere dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT), il totale delle petizioni registrate e di quelle in lista di attesa risulta sensibilmente inferiore rispetto alla domanda potenziale, perché i tempi di attesa scoraggiano molti dei possibili fruitori. Esistono anche grandi squilibri per quanto riguarda la capillarità della rete fra le zone urbane e rurali, sebbene ultimamente i governi abbiano reso prioritari gli investimenti nelle zone rurali proprio per attenuare queste differenze.

La telefonia mobile si sta sviluppando molto rapidamente, con tassi di crescita annuali superiori al 40%: una tendenza che, probabilmente, sarà rafforzata dalla decisione della Lega Araba di adottare il sistema Group Special Mobil (GSM), a partire dal mese di aprile del 1994.

Anche le tecnologie di trasmissione via satellite costituiscono un segmento importante del mercato. Eutelsat, Arabsat, Inmarsat e Intelsat forniscono i servizi alla regione con incrementi nel traffico che oscillano intorno al 30%. Sono inoltre rilevanti i progetti di cavi sottomarini.

 

Fig. 4.1 LINEE TELEFONICHE          1994

 

Tanto a livello della domanda che a quello degli investimenti, emerge la necessità di contare su infrastrutture e servizi che siano adeguati ai bisogni esistenti sul mercato. Occorre inoltre approvare delle leggi che sostengano l'espansione del settore delle telecomunicazioni. Il rapporto tra la crescita economica e lo sviluppo del settore telecomunicazioni è molto sentito nei paesi del sud, malgrado che il peso di questo settore sul PIL di ciascun paese sia alquanto ridotto.

E' molto importante che gli investimenti siano sostenuti da uno sforzo indirizzato all'uso corretto degli stessi e alla creazione di servizi avanzati. Tutto questo è indicato nella Dichiarazione di Barcellona dove si precisa inoltre che per lo sviluppo di una rete di telecomunicazioni moderna ed efficiente, la cooperazione dovrebbe focalizzarsi su: infrastrutture di informazione e telecomunicazione (regolamentazione, standards, interattività delle reti); infrastrutture regionali, comprese le connessioni con le reti europee; e nuovi servizi in campi di applicazione prioritari.

Infrastrutture di telecomunicazione ed informazione più efficaci faciliteranno gli interscambi euromediterranei e l'accesso alla società dell'informazione emergente; inoltre, per il 1996, è prevista una conferenza regionale con l'obiettivo di studiare progetti pilota che dovrebbero mostrare i benefici concreti che una società di questo tipo può apportare.

Infine, in questo foro su Tecnologia e cooperazione è stata assegnata una particolare importanza all'analisi delle tecnologie e dei servizi sanitari. Il progresso dei ritrovati scientifici e tecnici nel campo della medicina sta mettendo a disposizione della popolazione un gran numero di tecniche preventive, diagnostiche, terapeutiche e di riabilitazione. In qualunque luogo del pianeta, quale che sia il modello di sistema sanitario applicato, la domanda di servizi e tecniche aumenta incessantemente. Stando così le cose, nessun sistema sanitario potrà permettersi di adottare tecniche di prevenzione inefficaci, tecniche diagnostiche inattuali oppure  trattamenti inadeguati o non scientificamente provati.

L'analisi delle tecnologie e dei servizi sanitari è una fonte di informazione obbiettiva. In questo modo possiamo sapere, infatti, quali sono le tecnologie mediche e i servizi sanitari utili per migliorare la salute e la qualità della vita di determinate popolazioni, nell'ambito di contesti e di sistemi sanitari concreti. Questa informazione è un elemento di grande utilità per progettare ed applicare un modello più efficace, per contenere i costi e per soddisfare esigenze di qualità, equità ed efficienza. L'esperienza dei paesi europei esaminati può essere utilizzata come fattore di cooperazione, a beneficio dei paesi con un diverso tasso di sviluppo.

Gli Stati mediterranei che hanno problemi a soddisfare i bisogni sanitari di base dei propri cittadini potranno così scambiare le proprie esperienze. Risulta inoltre più facile collaborare con paesi più progrediti nel campo dell'analisi. Questa è la strada che bisogna intraprendere per continuare a migliorare i servizi sanitari e, in definitiva, la qualità della vita dei cittadini.

I partecipanti a questa sessione sulle tecnologie sanitarie hanno discusso delle possibilità di lavorare in comune per raggiungere i seguenti obiettivi:

 

     Identificare le priorità, basandosi sui bisogni della popolazione.

     Migliorare i processi decisionali, applicando l'analisi delle tecnologie e dei servizi sanitari.

     Promuovere la creazione di istituzioni che si occupino dell'analisi delle tecnologie e dei servizi sanitari nei paesi del sud.

     Sottolineare l'importanza della coordinazione e della cooperazione tra i paesi del sud e quelli della UE.

     Promuovere la collaborazione tra il nord e il sud del bacino, relativamente all'analisi di tecnologie e i temi sanitari possibilmente comuni a tutta l'area.

 

Le proposte di azione concreta di questo foro su Tecnologia e cooperazione consistono nella definizione di meccanismi di cooperazione che vanno dai progetti più concreti - che potrebbero inserirsi nell'ambito bilaterale - fino agli obiettivi di lungo periodo nei quali sarebbe inglobato il contributo di varie istituzioni rappresentative. Tutte queste azioni sono finalizzate a delimitare dei campi di azione che possano svolgere il ruolo di indicatori, per valorizzare la strategia globale di cooperazione in vista di una società dell'informazione mediterranea. Per tutte queste ragioni, le proposte possiedono fondamentalmente tre elementi di qualità: continuità nel tempo, consequenzialità ed analisi.